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Pietro Aretino
La cortigiana

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  • LA CORTIGIANA
    • ATTO TERZO DE LA CORTIGIANA
      • Scena prima. Parabolano e Valerio suo camariero.
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ATTO TERZO DE LA CORTIGIANA

 

Scena prima. Parabolano e Valerio suo camariero.

 

PARABOLANO Virtuoso, savio, discreto e da bene è 'l Rosso, messer sì.

VALERIO Voi lodate el Rosso non altrimenti che se v'avessi fatto quel che voi sète.

PARABOLANO Non m'ha già ditto che la famiglia se lamenti!

VALERIO Perch'egli mente.

PARABOLANO Né che gli staffieri non sieno pagati.

VALERIO Non vi vuol ben, però.

PARABOLANO Né che'l zanetto sia rappreso.

VALERIO Donque date voi credenza alle menzogne?

PARABOLANO Né che 'l mercante domandi denari de' drappi.

VALERIO Bisogna pur pagare chi ha d'avere.

PARABOLANO Né anche m'ha portato versi in mia laude, ma la mia vita, la mia salute e la mia pace, e l'ho per cordial amico, per ottimo compagno e per carnale fratello.

VALERIO Mi maraviglio assai che non vi piaccino gli spiriti peregrini.

PARABOLANO Fa' tuo conto ch'io [non] vivo de poesie, e non sarà dui giorni ch'io vo' dare licenzia a tanti filosofi ch'io ho in casa e a mio dispetto gli ho dato el pane sino a qui; e ciò ch'io ho voglio spartire col Rosso, el qual m'ha cavato de l'inferno e messomi in paradiso, e m'ha dato la vita et ha in me resuscitato la speranza secca e aduggiata ne le amorose passioni; e però lièvamiti dinanzi, ch'io spetto il Rosso con più grate nuove ch'altri che lui non può darmi.

 

 

 




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