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Pietro Aretino
La cortigiana

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  • LA CORTIGIANA
    • ULTIMO ATTO DE LA CORTIGIANA
      • Scena settima. Valerio, solo.
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Scena settima. Valerio, solo.

 

Veramente messer Gabriel Cesano e messer Giovan Tomaso Manfredi ha rason di lodare questo vescovo di Cremona, perché molto più che non si conta per ognuno è la sua cortesia. Io li ho comunicato le mie nove, e la minore profferta è stata i denari. Egli è peccato ch'egli sia prete e stia in questa Corte infernale, dove che de le migliara che se ne vede, e' ce ne sono, poi un par buoni: il Reverendissimo Datario e Ravenna. Gli altri: guarda e passa! O Corte, quanto se' tu più crudele che l'inferno! E che sia el vero, l'inferno punisce li vizi e tu li adori e reverisci. Ma questo non mi giova. Io voglio trovare el mio padrone e lo troverò solo per Roma, perché io so le pratiche sue e li parlerò inanzi ch'io dorma, e saperò dove nasce il mal mio.

 

 

 




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