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Pietro Aretino
La cortigiana

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  • LA CORTIGIANA
    • ATTO QUARTO DE LA CORTIGIANA
      • Scena ottava. Togna, moglie de Ercolano fornaro, e Aloigia.
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Scena ottava. Togna, moglie de Ercolano fornaro, e Aloigia.

 

ALOIGIA Tic, toc, toc, tic.

TOGNA Chi è?

ALOIGIA È Aloigia, figlia.

TOGNA Io scendo; aspettate!

ALOIGIA Ben trovata, figlia cara.

TOGNA Che volete voi, nonna?

ALOIGIA Stanotte, a quattro ore, verrai a casa mia, ch'io voglio pigliare un poco di sicurtà di te, con tuo utile.

TOGNA Ahimè cattivella, ché 'l mio marito è intrato in così fatta gelosia ch'io non so dove mi sia; pure...

ALOIGIA Che 'pure'? O che ohimei? Fa' a mio senno e lascia ire le fanciullerie.

TOGNA In capo de la fin non posso mancarvi, e ci verrò s'io dovessi morire, ché merita ogni male, el briacone.

ALOIGIA Te ringrazio; ma vien vestita da uomo, perché se fanno de matti scherzi la notte per Roma, e potresti dare in un trentuno, verbigrazia. O pensa ch'io ti metto in favore a mezza gamba!

TOGNA Gran mercè, basta, ch'io verrò e Ercolano mio... anima sua, manica sua!

 

 

 




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