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Ab. Simone Tonini, OSB Silv Intr. per i lavori di gruppo - Ordini Monastici IntraText CT - Lettura del testo |
Introduzione per i lavori di gruppo
Avendo presente il tema di questo incontro e le tre relazioni già fatte il compito del nostro gruppo sembra esser quello di ottenere attraverso uno scambio di esperienze dei nostri Ordini in luoghi dove le Chiese portano avanti la "Missio ad Gentes" – Mi sembra quindi che ci dovremo limitare all’Africa e all’Asia, escludendo anche qui qualche paese dove le nostre comunità non si trovano proprio in queste condizioni di "Missio ad Gentes", v.g. Israele, Filippine.
Ci potrebbe aiutare in questo nostro scambio un brevissimo sguardo alla storia della partecipazione delle nostre comunità in questa "Missio ad Gentes"
Fattori che hanno contribuito a questo risveglio:
Ripensamenti sulla natura e
compiti del monachesimo, specie dopo la II guerra mondiale.
Le iniziative di
qualche monastero e di alcuni monaci che avevano avvertito fortemente la
necessità che il monachesimo Occidentale si aprisse ad altri orizzonti.
La Costituzione dell’AIM, in seguito all’invito pressante dell’ Enciclica "Fidei Donum" del 1957.
Il Documenti del
Vaticano II: "Ad Gentes"
Presenza monastica in Africa e Asia nel 1996
Monaci Benedettini,
Cistercensi e Trappisti – 46
Monache – 32 , Suore Benedettine 15
Comunità monastiche in Asia (1988)
Monaci – 40, Monache – 25, Suore – 22
(meno Filippine e
Israele 28 Monaci, 20 Monache, 17 Suore)
Situazione e
problemi dei Monasteri nelle Nuove Chiese.
Particolari
difficoltà e problemi.
Già nel 1978 l’Abate De Floris (primo Segretario dell’AIM) in un raduno monastico internazionale poneva questa domanda: E’ bene continuare a mandare monaci occidentali in Africa, Asia, America Latina per aprire centri monastici? Non sarebbe meglio lasciare che gruppi monastici si formino spontaneamente in seno alle giovani chiese, mettendosi al loro servizio nella ricerca di una propria individualità? La questione si pone per più di un paese destando viva preoccupazione in chi se ne deve occupare. (Monachesimo nel Terzo Mondo, pp19s)
Di fronte a questa domanda
che ne racchiude molte altre l’AIM cambierà presto il significato
della sua sigla per lasciare posto a un’altro Aide
Intermonastère; Il cambiamento indicava un diverso atteggiamento e una
diversa sensibilità, al problema missionario monastico.
Il numero delle
nuove fondazioni sarà in continuo aumento, ma aumentano anche i problemi e la
necessità di aiuti non solo materiali.
Comprensione del Monachesimo da parte dei vescovi e del Clero e della gente è spesso mancante.
Richieste specifiche al
monachesimo nelle nuove Chiese – in concreto:
Preghiera
Aiuto spirituale al
Clero, a Religiosi e Laici impegnati.
Dialogo Inter-religioso
– Luoghi di incontro con membri di altre religioni.
Inserimento del monastero
nell’ambiente – costruzioni, proprietà, lavoro, modo di vivere.
Mezzi di sussistenza e
inserimento nel tessuto sociale ed economico del luogo.
Vocazioni e Formazione - E’ il problema più serio, che più preoccupa anche perché gli Ordini monastici non hanno una struttura centralizzata e relazioni e aiuto vicendevole tra le varie comunità spesso piccole incontrano enormi difficoltà di comunicazione e non solo per distanza fisica. E’ in questo campo soprattutto che l’AIM offre il prezioso aiuto.
Formazione monastica nell’ambiente culturale e sociale della comunità. Come? Fino dove? Che legami con la Tradizione ricevuta?
Relazioni e legami con i monasteri Fondatori.
Questi sono alcuni dei punti sui quali potremo scambiarci delle esperienze, impressioni, opinioni e proposte.