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Beata Elisabetta Canori Mora
Diario

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  • PARTE PRIMA – PRIME ESPERIENZE MISTICHE (Dal 1807 al 1809)
    • 8 – CONOSCEVO COSE RIGUARDANTI L’INFINITO AMORE
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8 – CONOSCEVO COSE RIGUARDANTI L’INFINITO AMORE

 

Descrivo la maniera che tenevo di orare, la maniera che teneva Dio in sollevare il mio spirito, acciò più chiaramente possa vostra paternità reverendissima conoscere se la povera anima mia va soggetta a inganni o a illusioni diaboliche: mi rimetto in tutto e per tutto al prudente e dotto suo giudizio.

 

Proseguo: Ero dunque bene spesso favorita dal Signore nelle orazioni. Fatta la orazione preparatoria, l’anima si sprofondava nel suo nulla, nel mettersi alla presenza di Dio; ricordevole dei miei misfatti, piangevo dirottamente con abbondanti lacrime le colpe mie. Da questa umiliazione e contrizione passava lo spirito ad un tratto di quiete perfetta: questa veniva originata da una viva fede, da una certa speranza che Dio si degnava infondere nell’anima mia. Quando lo spirito si tratteneva in questa perfetta quiete, allora per vie immaginarie Dio mi dava a conoscere cose molto belle, riguardanti l’infinito suo amore. Prendo a raccontare quel poco che Dio si degnerà ricordare alla mia mente, mentre lo prego a darmi grazia di soddisfare all’obbedienza.

 




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