Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Beata Elisabetta Canori Mora
Diario

IntraText CT - Lettura del testo

  • PARTE SECONDA – LE NOZZE MISTICHE (Dal 1813 al 1819)
    • 10 – LE CALAMITÀ DELLA SANTA CHIESA
      • 6. Salvezza eterna di un giovane di mondo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

6. Salvezza eterna di un giovane di mondo

 

Il giorno 19 marzo 1814 così racconta di sé la povera Giovanna Felice. La mattina del glorioso san Giuseppe, ebbi occasione di parlare con una buonissima madre di famiglia, che per aver avuto la funesta nova della morte di un figlio, che repentinamente era passato da questa all’altra vita, mentre era fuori di Roma, era afflittissima, piangeva dirottamente, per il timore che aveva della salute eterna di questo, mentre era stato giovane di mondo. La sua giovanile età di anni 22 la tenevano in sommo timore, come ancora la poca assistenza che aveva avuto sì nell’anima come nel corpo.

Mi pregò caldamente che avessi pregato e fatto pregare, per sapere qualche notizia di quest’anima, mentre lei non avrebbe cessato di piangere, per muovere il Signore a pietà, fintanto che saputo non si fosse qualche notizia di queta povera anima. L’afflizione di questa buona madre impengò il mio povero spirito a pregare il Signore, affinché si fosse degnato di dare alla suddetta notizia del figlio suo defunto.

Quando il mio spirito fu sopito da interno raccoglimento, mi apparve la santa anima di Anna Maria, che portava con lei l’anima del giova defunto, tutto circondato di fiamme. Piangendo dirottamente, tutto tremante, mi faceva intendere che per puro miracolo, e per la valevole intercessione della suddetta santa anima, si era salvato, che pivo era di suffragio ma sperava nella intercessione di questa sua benefattrice, mentre la vita eterna a lei la doveva, per averlo assistito in punto di morte, e lei stessa lo aveva condotto davanti al divin giudice, e la misericordia gli ottenne. Mi fece intendere che le sue lacrime denotavano la gratitudine del suo cuore verso l’infinita bontà di Dio, e verso la sua protettrice Anna Maria, mentre senza alcun merito si era salvato.

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL