Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Beata Elisabetta Canori Mora
Diario

IntraText CT - Lettura del testo

  • PARTE SECONDA – LE NOZZE MISTICHE (Dal 1813 al 1819)
    • 12 – TRA LE BRACCIA DEL MIO DILETTO
      • 2. Dieci giorni senza comunione?
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

2. Dieci giorni senza comunione?

 

La mattina del 15 del suddetto mese il mio confessore mi restituì il suddetto foglio, e mi disse che in quello troverò scritti i suoi sentimenti. Ai piedi del foglio così trovai scritto: «Ho comandato varie volte a Giovanna Felice che dica tutto, e niente tralasci; quando mi fogli con racconti tronchi, o non dice varie circostanze, che crede doversi dire, stia dieci giorni senza Comunione».

Nel leggere quelle parole «dieci giorni senza comunione», volli veramente morire, mentre la pena non mi faceva capire il giusto senso, tornao a rileggere e non sapevo discernere se fosse castigo, ovvero minaccia. Tra il timore e la speranza, sollecitamente scrivo un biglietto al mio padre per sapere precisamente se castigo o minaccia fosse la sua espressione, per dare qualche sollievo all’affannato mio cuore, ma non potei avere alcuna risposta. Passai dunque tutto il resto della giornata piangendo, sospirando.

«E come sarà possibile», andavo dicendo, «che possa reggere senza morire dieci giorni lontano da voi, sacramentato mio bene, se voi, o mio diletto, siete il mio tutto?».

Piangendo dirottamente, chiedevo in grazia al mio Dio, che mi avesse castigato altrimenti, ma che non mi avesse privata di poterlo sacramentalmente ricevere. Così andava strugendosi il mio cuore tutto il giorno e parte della notte, piangendo e sospirando.

La mattina di buon’ora mi porto al mio confessore, piena di timore, credendo sicuramente di sentirmi confermare la tremenda sentenza; ma, per misericordia di dio, tutt’altro trovai di quello che mi immaginavo. Mi presentai dunque a lui piangendo, giacché mi mancava la maniera di parlare; Allora il suddetto prese a consolarmi, dicendomi che non ea castigo, ma solo minaccia, che fossi andata a fare la santa Comunione, che avessi promesso al Signore di scrivere per l’avvenire tutto, senza occultare niente, mi disse ancora che stessi allegramente e di buon animo.

A questa buona nuova, provai un contento tanto grande che non so spiegare, assai più di quello che si può provare dopo un lungo esilio alla nuova di poter tornare in patria, e con sicurezza abbracciare il caro padre suo. Si slanciò rapidamente il mio spirito verso il suo Dio, assai più di un’aquila che rapidamente spicca il volo fino al cielo, così il mio spirito distese le sue ali verso il suo Dio, e questo buon Dio, qual rapido vento, lo ha sollevato per fino a penetrare e cieli, dove la povera anima mia benignamente è stata accolta dal sommo Dio, che a braccia aperte stava ansioso aspettando il momento di abbracciarla, con dolci espressioni così mi invitava: «Vieni, colomba mia, vieni diletta mia, vieni amica mia, sposa mia, vieni a ricevere gli abbracci più teneri dell’amoroso mio cuore».

A queste parole fui strettamente abbracciata dall’Onnipotente. Che contento fu il mio, nel trovarmi tra le braccia del mio diletto! che non solo mi stringeva al castissimo seno, ma stampava sopra la povera anima teneri baci.Mi fece intendere che non sarebbe per negarmi grazia alcuna, e che avrebbe beneficato tutti quelli che mi avessero fatto del bene; che con particolare benedizione sarebbero stati benedetti da lui, non solo questi, ma tutti quelli che a me appartenessero, e tutti quelli che mi si soggetterebbero; mi faceva intendere quanto grata gli fosse la mia povera condotta, come avesse detto: «La rettidutdine del tuo cuore, i tuoi desideri mi obbligano, o mia diletta, a favorirti con specialità di affetto. Inoltrati viepiù, o sposa mia, vieni a penetrare l’intimo del mio cuore».

A queste parole ho penetrato il cuore di Dio.

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL