15 – TRASFORMATA IN UN SERAFINO
D’AMORE
Il dì 19 luglio 1814, nella santa
Comunione, la povera Giovanna Felice così racconta di sé. Mi trovai in luogo
deserto, era questo luogo come una tetra e folta selva, il mio spirito lo
vedevo sotto la figura di timida agnelletta, questa tetra selva era abitata da
molte bestie feroci, queste facevano prova di assalirmi. Piena di timore mi
rivolsi al mio Dio, il quale mi additò il luogo di sicurezza. Sollecitamente là
mi nascosi, nessuna di quelle feroci bestie ha ardito di entrare, mentre Dio
medesimo è custode di questo luogo di sicurezza. Mi pare che questo sia
l’amoroso Cuore di Gesù, perché la povera anima mia non fosse molestata dai
suoi nemici, che mi avevano assediata per assalirmi con forti tentazioni; per
liberarmi mi nascose nel suo amoroso cuore. Oh, bel rifugio, quanto ti devo!
Oh, quante volte mi hai liberato dalla mano dei miei nemici! Tutto il resto
della giornata lo passai in sommo raccoglimento, in somma quiete, in una
profonda solitudine di spirito.
|