Ricevuti che ebbi questi due favori,
sperimentai una certa innovazione di spirito, che mi rendeva come medesimata
alla volontà di Dio. Il mio Signore di propria mano mi donava un misterioso
bastone, non so se bastone si possa chiamare cosa così bella e meravigliosa,
che non so manifestare. Mi fece intendere che questo sarebbe il mio sostegno in
questo disastroso viaggio, che in questo bastone avrei sperimentato i salutari
effetti della sua potenza, della sua sapienza, della sua bontà. Mi fece
intendere ancora che questo bastone non sarebbe in mio potere, se avessi offeso
la sua maestà, e se, per mia disgrazia, lo offendessi gravemente, il bastone
sarebbe subito disparso.
A queste intelligenze lo spirito, pieno di timore, esclamò: «Gesù mio, per
carità, se prevedete che vi abbia ad offendere, mandatemi la morte. Non
permettete che neppure un momento sia separata da voi». Stringendo fortemente
il misterioso bastone, mi misi in viaggio per la spinosa strada, stringendo
ogni momento più il bastone, per timore o di non poterlo più adoprare, oppure
che mi venisse involato per i cattivi miei portamenti.
Questa strada non solo è intralciata di spini, ma vi sono dei demoni in
forma di orride bestie, che tuttora fanno prova di assalirmi, ma il misterioso
bastone mi rende superiore a loro, non ardiscono molestarmi.
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