Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Beata Elisabetta Canori Mora
Diario

IntraText CT - Lettura del testo

  • PARTE SECONDA – LE NOZZE MISTICHE (Dal 1813 al 1819)
    • 17 – UN MISTERIOSO BASTONE
      • 4. La mia condotta per confondere tante donne
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

4. La mia condotta per confondere tante donne

 

Il giorno 11 settembre 1814 dopo pranzo mi trattenevo avanti al santissimo sacramento, quando ad un tratto, si è raccolto il mio spirito, eccomi sono trovata per la strada spinosa, come si è detto di sopra, appoggiato vedevo il mio spirito al misterioso bastone, che camminava, quando mi sono avveduta che dovevo passare rapido torrente di spumacciose acque, che, agiato dall’impetuoso corso, faceva prova di annegarmi.

Nel vedermi in pericolo così eminente, mi sono raccomandata al mio Signore; sono stata al momento esaudita per mezzo dunque del misterioso bastone, che ha l’attività di ingrandirsi e distendersi a suo talento, ai piedi di questo è apparso piccolo sgabello, dove sono salita, e così sono restata salva dall’impetuoso torrente. Piena di gratitudine e di affetto, ringraziai il misterioso bastone, che per liberarmi dall’imminente pericolo si fosse degnato di somministrarmi mezzo così efficace, come era il piccolo ma sicuro sgabello. In questo tempo, che stavo ringraziando, mi è sopraggiunto altro pericolo, non meno afflittivo del primo. Si è sollevato rabbioso vento, che faceva prova di balzarmi dalle mani il bastone e dai piedi il sicuro sgabello.

Oh, quanto mai fortemente stringevo con le mani il bastone e con i piedi procuravo di stabilirmi sopra il prezioso sgabello, porgendo calde suppliche all’Altissimo.

Oh, portento prodigioso, il bastone si è dilatato, si è disteso, e ha formato attorno a me piccolo recinto, che mi ha rassicurata, e dalle rapide acque e dal rapido vento, così circondata da questo miracoloso bastone, ho riposato sicura. In questa quiete, si è degnato il mio Dio manifestarmi i tratti misericordiosi della sua infinita carità verso la povera anima mia. Così coperta e circondata per liberarmi dalla potestà del nemico insidiatore, e da orrende tentazioni, mi ha degnato di questo favore per dimostrarmi l’affetto parziale che nutre verso l’anima mia e la singolare condotta con cui va regolando il mio spirito, mi ha dato a conoscere come mi devo portare verso di amore così infinito, vuole che viva staccata affatto da tutto il sensibile, viva morendo a tutto, per amor suo. Mi ha promesso di salvare le due mie figlie, ma scioccamente io ho chiesto di più: «Desidero, mio Dio, che non vi offendano queste due fanciulle, e questo lo chiedo per rendere onore e gloria a voi».

«Non cercare di più», mi sono intesa rispondere, «il salvare le anime è di sommo mio onore!». Queste parole mi hanno cagionato sommo dolore di avere oltraggiato Dio con il nefando spergiuro. Oh, non ti avessi mai offeso, bontà infinita! Mi fu di sommo orrore il ricordarmi di avere offeso un Dio tanto buono, che dalla pena credevo di morire soffocata dal pianto e dal dolore, quando mi è stato manifestato come le mie colpe non avevano apportato alcun documento a Dio, per essere quel Dio che è; ma che la mia condotta servirà per confondere tante vergini, che nei sacri chiostri, lontane dai pericoli, non seppero mantenere quanto promesso avevano nei santi voti.

«Io mostrerò loro l’anima tua, in mezzo a gravissimi pericoli con la mia grazia sapesti mantenere il voto di castità, rimprovero sarà alle vedove, che libere restarono dal vincolo del matrimonio, non seppero approfittarsi di merito così grande. Cosa dovranno soffrire di rossore e di confusione quelle madri che non per me, ma per il demonio educarono la loro prole! ». In questi e simili termini andava manifestandomi Dio le sue misericordie.

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL