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Beata Elisabetta Canori Mora
Diario

IntraText CT - Lettura del testo

  • PARTE SECONDA – LE NOZZE MISTICHE (Dal 1813 al 1819)
    • 19 – DOLCE RIPOSO IN DIO
      • 2. Nella messa liberi dal purgatorio
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2. Nella messa liberi dal purgatorio

 

Il giorno 14 novembre, dopo la santa Comunione, sentendo suonare le campane a morto della chiesa dei Padri Trinitari di San Carlo alle Quattro Fontane, dove io mi trovavo, non sapendo qual fosse il motivo di questo suono funebre, si trovava in questo tempo il mio spirito in sommo raccoglimento, quando mi fu manifestato che suonavano le suddette campane per suffragare le anime dei Padri Trinitari che si trovavano in Purgatorio.

Mi fu manifestato che nel celebrare la Messa cantata i suddetti Padri sarebbero liberi dal Purgatorio. Questa notizia molto consolò il mio spirito, quando da mano invisibile fui trasportata in un certo luogo che io non so manifestare, dove ebbi la bella sorte di vedere queste anime fortunate, che tutte ansiose stavano aspettando il felice momento di potersi unire a quell’immenso bene, che ardentemente bramavano di possedere.

I suddetti Padri non erano che nel numero di tre o cinque, non potevo bene distinguere quanti fossero, per la moltitudine di altre anime, appartenenti a questo sacro Ordine Trinitario, che umilmente si raccomandavano per presto sortire da quelle pene. Le loro premure destarono in me un gran desiderio di liberarle da quelle pene. Mi raccomandai caldamente al Signore, affinché degnato si fosse di consolare tutte le suddette anime.

Il Signore si degnò di esaudire le mie povere preghiere, e mi fece intendere che ascoltata avessi in suffragio di loro la Messa, che unitamente ai Padri Trinitari sarebbero liberate ancora queste anime apprtenenti all’Ordine suddetto.

Nell’Introito tutte queste anime mutarono aspetto, da pallide e smorte, da affitte e dolenti al momento divennero floride e vivaci, tutte assorte in Dio, ansiose stavano aspettando il felice momento di poterlo possedere.

Nel cantare la Dies illa si misero tutte in bell’ordine, nell’Oremus fu data loro una certa disposizione, e divennero chiare come l’ambra, furono purificate nei meriti di Gesù Cristo.

Al Sanctus apparve candida luce, che le rese quanto mai belle. All’Elevazione furono per mano degli Angeli condotte al Cielo. Nel dire Benedictus qui venit furono ricevute dall’eterno Dio e annoverate tra i beati comprensori del Cielo.

 

 




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