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Beata Elisabetta Canori Mora
Diario

IntraText CT - Lettura del testo

  • PARTE PRIMA – PRIME ESPERIENZE MISTICHE (Dal 1807 al 1809)
    • 1 – IL SOLO DIRETTORE: GESÙ CROCIFISSO
      • 3. Le figlie
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3. Le figlie

 

Passato il nono mese detti alla luce una bambina; ricevuti i sacramenti di Battesimo e Cresima, dopo tre giorni di vita andò in Paradiso. Già era scorso il secondo anno del matrimonio, quando detti alla luce un’altra bambina, e questa ancora morta, munita dei santi sacramenti di Battesimo e Cresima, se ne andò in Paradiso.

Nello spazio di altri tre anni e mezzo circa detti alla luce altre due figlie, una dopo l’altra.

 

In questo tempo fui visitata dal Signore con varie tribolazioni; queste erano chiamate del mio Signore, ma io, ingrata, invece di dare ascolto alle sue chiamate, non pensavo ad altro che alle vanità del mondo; quando fui visitata dal mio Dio con una infermità penosissima di stomaco, che mi fece abbandonare la mia vanità. Tanto era gravoso il dolore, che non altro cercavo che solitudine; nove mesi continui sostenni il peso gravissimo di questa infermità.

Correva l’anno 1802 di agosto, circa il 25 del suddetto mese, correva l’anno 26 della mia età, dopo avere dato alla luce l’ultima figlia, erano passati cinquanta giorni, quando caddi inferma con il male di stomaco. Molto profittevole fu per la povera anima mia, mentre nella solitudine andavo detestando i miei peccati, chiedevo misericordia al Signore, senza ricordarmi però di essere spergiura di un Dio di infinita maestà. A ventunanni passai allo stato matrimoniale.

 




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