Il dì 7 ottobre 1815 nella santa Comunione,
così Giovanna Felice: fui trasportata in spirito nella chiesa di san Dionisio,
dove vidi che il suddetto santo, per ordine di Dio, invitava i santi patriarchi
Felice e Giovanni de Matha a prendere possesso della sua chiesa e monastero,
con molta cortesia li rendeva padroni del tutto.
Mi pareva che i santi trinitari prendessero la padronanza di questo luogo;
vedevo tre angeli santi, vestiti con il sacro abito trinitario, che conducevano
con loro un’anima tuttora vivente, a me cognita, che da quei sublimissimi
spiriti fu presentata ai gloriosi patriarchi, santi Felice e Giovanni de Matha,
i quali la ricevettero amorosamente e la vestirono del loro sacro abito.
Vestita che la ebbero, le consegnarono le loro sante regole, e i santi angeli
subito presero possesso di quel sacro luogo, e divisi in tre rispettive parti,
quali fedelissimi custodi del suddetto luogo, a questo oggetto lo custodiscono;
molte altre anime vedevo vestite del sacro abito, che unite in carità vivevano
in Gesù Cristo.
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