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Beata Elisabetta Canori Mora
Diario

IntraText CT - Lettura del testo

  • PARTE SECONDA – LE NOZZE MISTICHE (Dal 1813 al 1819)
    • 33 – IL LATTE DELLA DIVINA MADRE
      • 4. La mia misera natura
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4. La mia misera natura

 

Dal 12 fino al 20 dicembre 1815 il mio spirito ha goduto particolar raccoglimento, ma il gran desiderio di vincere e superare la mia misera natura mi teneva, e tuttora mi tiene, in qualche afflizione.

Lo spirito desidera di essere crudo carnefice del corpo, di propria mano vorrebbe farne spietata carneficina; nonostante questo buon desiderio, la parte inferiore, la mia debolezza, me ne contrasta l’esecuzione.

La povera anima mia, nel vedersi così misera, geme, si raccomanda al suo Signore, acciò faccia possibile per grazia quello che per natura mi si rende impossibile.

Si umilia lo spirito, si annienta, riconosce il suo nulla, si raccomanda, piange, sospira per ottenere dal suo pietosissimo Dio la sospirata grazia di vincere e superare il mio amor proprio, di superare me stessa, negando al corpo non solo ogni sorta di soddisfazione, ma con affliggerlo, aggravarlo sotto i più spietati tormenti, ridurlo in una penosissima schiavitù.

 




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