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Beata Elisabetta Canori Mora
Diario

IntraText CT - Lettura del testo

  • PARTE SECONDA – LE NOZZE MISTICHE (Dal 1813 al 1819)
    • 42 – CROCIFISSA DA GESÙ STESSO
      • 2. Ricevetti una grandissima ingratitudine
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2. Ricevetti una grandissima ingratitudine

 

Il primo agosto 1818 permise il Signore che il mio spirito patisse un’afflizione tanto grande che non ho termini di poterlo spiegare. Questa afflizione mi penetrò nell’intimo del cuore in maniera tale che credevo di impazzire. Non mi potevo persuadere che nel mondo si trovasse tanto inganno, tanta ingratitudine. La pena mi rese cagionevole il corpo, che credetti veramente di morire. Questa gravissima afflizione mi fu cagionata da una grandissima ingratitudine, che ricevetti da una persona da me molto beneficata, e siccome in questo torto che questa persona mi fece veniva offeso anche Dio, questa era la maggiore mia pena, al riflesso di quanto avevo faticato, perché quest’anima andasse a Dio; e dopo tante fatiche, stenti, afflizioni, lacrime e orazioni, vedere quest’anima per un capriccio essere sul momento di rovinarsi per sempre, con offesa di Dio e con sommo discapito della propria anima sua.

Questo fatto amareggiò tanto il mio povero spirito che per molti giorni mi pascevo di lacrime e di sospiri, piangendo l’offesa di Dio, e tante mie fatiche rese inutili. A tutto questo brutto apparato non si perse di animo la povera anima mia, ma corsi a Dio con lacrime, orazioni e penitenze, e il Signore si degnò di illuminare la suddetta persona e richiamarla ai propri doveri. Questo per me fu di sommo contento e di somma consolazione.

La mia maggiore consolazione fu per avere avuto da Dio una particolare cognizione come quest’anima non lo aveva gravemente offeso, ma il demonio era stato quello che in questo fatto aveva molto operato per l’invidia, per la collera che ha contro di me. Questo nemico vorrebbe vedermi annientata, e cerca e sempre ha cercato la mia distruzione in tutti i luoghi, in tutti i tempi. Molte sono state le insidie e le frodi, che ha usato contro di me, ma Dio, per sua bontà, mi ha sempre e poi sempre resa vittoriosa di questo e degli altri nemici miei, tanto visibili che invisibili.

 




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