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Beata Elisabetta Canori Mora
Diario

IntraText CT - Lettura del testo

  • PARTE SECONDA – LE NOZZE MISTICHE (Dal 1813 al 1819)
    • 45 – ESTASI, VISIONI E TORMENTI
      • 1. Pio VII la libera dalle suggestioni diaboliche
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45 – ESTASI, VISIONI E TORMENTI

 

1. Pio VII la libera dalle suggestioni diaboliche

 

Il Santo Padre, per sua bontà e a riguardo del mio padre spirituale, che ne fa molta stima, pregò per me, e fece un comando con la sua potestà pontificia a quei maligni spiriti, che strapazzavano il mio corpo, avessero terminato di strapazzarmi. Fece sapere il Santo Padre al mio confessore che il giorno della Purificazione di Maria santissima, il 2 febbraio, sarei restata libera, e così seguì.

Sicché dal 25 gennaio fino al 2 febbraio, che sono nove giorni, il mio corpo fu tanto malmenato, battuto con tante sorte di tormenti, che non mi è possibile ridire, ma in quell’altra vita si vedrà, a gloria del medesimo Dlo, qual grazia abbia mai dato alla povera anima mia, per sostenere una simile battaglia, e qual fortezza abbia dato al mio spirito per sostenere le diaboliche loro suggestioni, qual grazia ha dato al mio corpo per sostenere tanti e sì replicati supplizi.

Non posso fare a meno di bagnare questa carta di lacrime di tenerezza, per vedermi tanto beneficata da Dio, mentre io devo confessare che, per la mia ingratitudine merito di essere abbandonata da Dio ogni momento.

La mia vittoria si deve attribuire alla grazia grande che mi ha somministrato Dio, di questo grande favore, che mi ha comunicato il mio Dio, di darmi grazia così grande di vincere e superare questa grande battaglia infernale, sono restata tanto obbligata al Signore, che non passa giorno che non lo ringrazi con tutto l’affetto del mio povero spirito, umiliandomi profondamente, mi riconosco indegna di questo sì grande favore, io sento un vivo e ardente desiderio di corrispondere all’infinito suo amore, tanti sono stati gli aiuti, le grazie e i favori che il Signore mi compartì dopo questi nove giorni di patimenti, che non ho termini di spiegarlo. Per altri nove giorni fui sopraffatta da un sonno tanto forte, che per nove giorni continui mi dicono che dormii con tanto abbandono e prostrazione di forze che, per quanto facessero, non trovavano maniere di risvegliarmi.

In questo tempo il mio spirito godeva le più elevate estasi. Io mi trovavo continuamente in santa compagnia, o di sante vergini, ora di santi apostoli, ora di santi Angeli. Fui visitata dalla gran Madre di Dio, unitamente al suo santissimo sposo san Giuseppe. Questi santissimi personaggi mi consolarono, mi confortarono, e, per particolare favore mi diede la divina Madre a tenere il suo santissimo figliolo nelle povere mie braccia.

Oh, qual giubilo non provò il mio spirito! oh qual dolcezza! quante lacrime versai, nel vedermi tanto favorita, quale amore non mi dimostrò il divino Bambinello, quanti mai furono i miei ringraziamenti, nel vedermi tanto favorita, senza alcun mio merito. Tutto il mio corpo era ancora tanto malconcio per i replicati tormenti che avevo sofferto, che mi pareva di avere tutte le osa infrante; mi pareva ogni momento di morire.

All’apparire di questa divina Signor tutto disparve il mio male, mentre la divina Signora era corteggiata da molte sante vergini e martiri ed altre sante matrone, che attorno a lei facevano corona. E perché risalti sempre più la gloria del mio amorosissimo Dio, e perché la povera anima mia resti sempre più umiliata e confusa, per i propri peccati e mostruose mie ingratitudini, lascio per un momento di manifestare i favori ricevuti e prendo di nuovo a manifestare i tormenti che soffrii.

 




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