Questo male durò vari giorni, ma per mezzo
di san Francesco Saverio restai libera, facendo ricorso al santo, esposi la sua
santa reliquia, le feci ardere quattro candele, e invocai con tutto il cuore il
valevole suo patrocinio. Fui liberata da questo male per grazia di questo santo
glorioso, mio particolare avvocato. Per mezzo della stessa amica, permise Dio che
molto io patissi, mentre il suo disgusto ha portato a me ed alla mia famiglia
delle funeste conseguenze, sì spirituali che temporali. Questo mi costò molte
lacrime e molti sospiri, ma con le lacrime e i sospiri accompagnavo fervorose
preghiere notte e giorno, altro non facevo che ricorrere a Dio, perché mi
avesse dato tanta prudenza per potermi regolare in questa sì ardua
tribolazione.
Il Signore, per sua infinita bontà, si degnò esaudirmi, sicché mi riuscì di
portarmi con somma prudenza, procurai che tutte le cose si aggiustassero e
niente seguisse di sinistro, né di inconveniente.
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