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Beata Elisabetta Canori Mora
Diario

IntraText CT - Lettura del testo

  • PARTE SECONDA – LE NOZZE MISTICHE (Dal 1813 al 1819)
    • 48 – QUATTRO MESI AD ALBANO
      • 1. Molte guarigioni ad Albano
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1. Molte guarigioni ad Albano

 

Come al Signore piacque tornai in Roma sana e salva, unitamente alle mie due figlie. In succinto dirò quale fosse il mio regolamento, che tenni tutto il tempo che stetti in Albano.

La mattina mi levavo circa alle ore nove italiane, mi trattenevo circa due ore in orazione, poi mi portavo alla chiesa delle suddette monache ad ascoltare la santa Messa e fare la santa Comunione. Mi trattenevo in chiesa altre buone due ore, poi tornavo alla foresteria, mi chiudevo nella mia camera e mi trattenevo a scrivere o in orazione fino al mezzogiorno. Mangiavo ogni ventiquattr’ore. Il mio cibo era di latticini e consisteva in una minestra e due uova. La novena dell’Assunzione di Maria Santissima la feci tutta di magro, come ancora la novena di Gesù Nazareno. La quotidiana disciplina, l’uso della catenella dalla mattina alla sera, non mi presi in tutto questo tempo alcun divertimento, la solitudine della mia camera era tutto il mio spasso, tutto il mio divertimento, la mortificazione, il raccoglimento era il mio contento, trovando in questo sempre la dolce e amabile compagnia del mio amorosissimo Dio, trovandosi il mio povero spirito sempre alla divina presenza del suo sovrano Signore.

Questo gran bene che godevo nella solitudine mi faceva disprezzare ogni divertimento terreno, in maniera che niente curavo, niente desideravo, fuorché la solitudine, in maniera che, dopo di essermi trattenuta per lo spazio di quattro mesi e giorni diciotto, come già dissi, posso dire di non aver veduto Albano.

 

Con l’aiuto del Signore, molto fu il bene che feci ai poveri infermi, per mezzo di un certo cerotto e unguento di scottato che portai presso di me, andando ad Albano. Guarii più di dodici persone che in questo tempo si scottarono di scottature veramente irrimediabili, che dovevano, per bene andargli, restare storpi, e con l’aiuto del Signore sono restati sani e liberi, mediante la prodigiosa acqua di Gesù Nazareno, che mescolavo nei suddetti rimedi. Più di sessanta persone sono guarite di cattivi tumori, cagionati dall’aria cattiva, molte, con piaghe incurabili e affatto cancherenate, sono restate guarite perfettamente.

 

 




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