49 – LICENZA DI VESTIRE L’ABITO TRINITARIO
Nei passati fogli dissi che quando fosse
venuta la risposta dalla Spagna del Padre Generale dei padri trinitari scalzi,
avendogli il mio padre spirituale scritto e notificato la mia volontà di
vestire il santo abito trinitario di terziaria scalza dell’Ordine trinitario,
per averne avuto un interno comando dal Signore, nel giorno della Pentecoste,
nella mia cappella dopo la santa Comunione, il Padre Generale, sentendo i miei
desideri, scrisse al mio padre spirituale che gli dava tutte le facoltà e le
opportune licenze di vestirmi del santo abito. Il giorno del 5 dicembre 1819 il
mio padre spirituale mi dette questa consolante nuova, che il Padre Generale mi
aveva mandato la licenza di vestire il santo abito trinitario.
Non posso esprimere quale consolazione provasse il mio spirito a questa
consolante nuova. Dissi al mio padre spirituale: «Facciamo orazioni, acciò il
Signore si degni farci conoscere il tempo preciso, che io debba vestire questo
santo abito di terziaria. Preghiamolo ancora che ci dia a conoscere la maniera
come dobbiamo regolarci, perché tutto sia secondo la santissima volontà di
Dio».
Dopo varie orazioni fu dal mio padre spirituale determinato di aspettare un
poco di tempo, prima di vestire il suddetto santo abito trinitario. Quando
questa vestizione seguirà, sarà riportato al suo luogo in questi fogli.
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