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Beata Elisabetta Canori Mora
Diario

IntraText CT - Lettura del testo

  • PARTE TERZA – ALLA MAGGIOR GLORIA DI DIO (Dal 1820 al 1824)
    • 62 – RIPARARE IL DANNO ETERNO DI TANTE ANIME
      • 5. Ho scolpito nel tuo cuore il mio nome
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5. Ho scolpito nel tuo cuore il mio nome

 

In questo tempo fui rapita da dolcissimo sonno, e l’anima mia godeva una perfetta quiete di soavità ripiena; in questo tempo che dolcemente riposavo, tornai a vedere il divino infante, il mio caro Gesù, che nelle sue mani divine teneva il mio cuore. Scolpito in esso cuore vedevo a caratteri d’oro ed indelebili il nome santissimo di Gesù e sentivo dirmi: «Vivi sicura che, mi amerai, e mi amerai per sempre, ho scolpito nel tuo cuore il mio nome, non potrai dimenticarlo giammai».

Queste amorose parole furono per me di tanta consolazione, che restai pienamente contenta, rendendo infinite grazie al Signore, che si fosse per sua infinita bontà compiaciuto di appagare le ardenti mie brame, umiliandomi profondamente per la grazia ricevuta riconoscendomi affatto indegna, resi le dovute grazie al Signore.

Il giorno 27 dicembre 1821, avevo passato questi tre giorni in una perfetta quiete e in una pace di paradiso, godendo nell’anima una dolcezza tutta spirituale, mi sentivo tutta trasportata dal santo amore di Dio, non avendo altro pensiero che perfezionare la mia povera anima, per renderla così grata al suo amorosissimo Dio.

 

 




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