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Beata Elisabetta Canori Mora
Diario

IntraText CT - Lettura del testo

  • PARTE TERZA – ALLA MAGGIOR GLORIA DI DIO (Dal 1820 al 1824)
    • 63 – ALLA SOMMITÀ DELLA GLORIA DI DIO
      • 7. Breve riposo per il mio spirito
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7. Breve riposo per il mio spirito

 

Fatte queste ed altre simili esclamazioni, mi davo in preda al dolore, acciò facesse crudo scempio di me; in questa afflittissima situazione, si trovò il mio spirito per lo spazio di nove giornate, cioè dal giomo 6 febbraio 1822 fino al 15 del suddetto mese. Furono per me, questi nove giorni, molto dolorosi, che non ho termini di poterlo spiegare. Ma vostra paternità reverendissima, molto bene sa e m’insegna, cosa mai sia questa sorta di patimenti spirituali, che si può dire per verità che a Dio solo sono noti, potendoli accrescere e diminuire a suo piacimento. Questi portano l’anima ad un patire sopra le proprie forze, essendo questo un patire fuori dai propri limiti, che non si può manifestare, e senza una grazia speciale e soprannaturale del Signore non si potrebbe reggere, ma si andrebbe a soccmbere se non nell’anima almeno nel corpo. Passato il giorno nono di questi gravi patimenti, essendo propriamente derelitta del tutto, il Signore si degnò per la sua infinita bontà sollevarmi da queste pene.

Ero in orazioni nella mia cappella, circa le ore cinque della notte, vale a dire un’ora e mezza prima della mezzanotte, tutto d’un tratto Dio si degnò di sollevare il mio spirito, e per via di intelligenza mi diede a vedere il cammino che aveva fatto il mio spirito in quelle nove giornate di patimenti. Mi consolò col farmi vedere che era già terminato per me questo scabrosissimo cammino, e che era ormai giunta l’ora di dare al mio spirito, affaticato e stanco, un breve riposo. Come difatti seguì. Adesso, alla meglio che potrò, darò ragguaglio di quanto seguì nel mio spirito, e dei buoni effetti che sperimentai nell’anima. Mi accingo dunque a raccontare il fatto, alla maggior gloria di Dio, e per obbedire alla vostra paternità reverendissima, che mi ha comandato di scrivere, invoco l’aiuto dello Spirito Santo per potermi spiegare.

 




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