Intanto il mio spirito in un baleno fu
condotto a vedere il grande arsenale, dove vedeva molti santi angeli, che erano
tutti intenti a dare di mano a questa grande opera; vi erano nel grande
arsenale molti legni da costruzione, come ancora gli ordigni per costruire la
detta nave, altri legni di costruzione vedevo fuori dell’arsenale allo
scampagnato di una grande macchia, fui condotta poi nell’interno di detta
macchia, dove mi furono additati i cinque alberi di smisurata grandezza.
Osservai che questi cinque alberi con le loro radici alimentavano e producevano
un foltissimo bosco di milioni di piante sterili e selvatiche, alla rimembranza
di queste, non potei contenere le lacrime, restai attonita e piena di
afflizione mi raccomandavo ai santi angeli, acciò disbrigassero la grande opera
che gli aveva commessa il Signore.
Comunicai il suddetto fatto al mio padre spirituale, il quale in quel
momento niente mi rispose su di ciò, ma il giorno appresso mi disse: «Pregate
il Signore, acciò si degni farvi intendere il significato di quei cinque
smisurati alberi che vi ha fatto vedere».
Puntualmente obbedii, e pregai il Signore a manifestarmi il significato di
quei cinque smisurati alberi; si raccolse il mio spirito in Dio, e in quel
tempo feci l’umile petizione al mio Dio, mostrandogli l’obbedienza che mi aveva
imposto il mio padre spirituale. Dio, per sua infinita bontà, ricondusse il mio
spirito in quella foltissima macchia, dove tornai a vedere i sopraddetti alberi
di smisurata grandezza. Per mezzo di intellettuale intelligenza mi si fece
intendere essere in questi smisurati alberi denotate le cinque eresie che
infettano il mondo in questi nostri tempi, eresie che si oppongono del tutto al
nostro santo Evangelo, e ne cercano la propria distruzione, queste maligne
piante con le loro venefiche radici davano alimento a tutte quelle piante, che
si trovavano in quella foltissima macchia, che altro non vedevo che alberi
secchi e sterili.
|