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Beata Elisabetta Canori Mora
Diario

IntraText CT - Lettura del testo

  • PARTE TERZA – ALLA MAGGIOR GLORIA DI DIO (Dal 1820 al 1824)
    • 75 – IL MIO RE VUOLE CELEBRARE LE NOZZE CON TE
      • 5. Teneva una corona preparata per me
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5. Teneva una corona preparata per me

 

Un’altra volta mi fu mostrata una corona quanto mai bella, unita a varie palme gloriose che la circondavano; e il mio Dio, dopo avermela mostrata, con il suo braccio onnipotente e maestoso, mi fece intendere che quella corona a quelle palme unita, mi era stata meritata dall’unigenito suo divino Figlio, Signore mio Gesù Cristo, mi fece intendere che mi fossi affaticata per conquistarla, che per me la teneva preparata.

Oh quante lacrime mi costò questa vista, oh quanto si umiliò la povera anima mia, per mezzo della divina cognizione che Dio si degnò compartirmi! Oh Dio, qual pena fu la mia, nel conoscere col lume soprannaturale la mia passata e presente ingratitudine, oh qual confusione, oh qual rossore, oh qual dolore provai di avere tante e poi tante volte offeso il mio Dio di bontà infinita! Dicevo piangendo, con il cuore contrito e umiliato: «Dio mio, e perché mai volete voi coronare la mia fronte con quella preziosa corona che mi avete fatto vedere? Io altro non ho fatto che offendere la vostra divina maestà».

Nel tempo che l’anima era portata dall’eccesso del dolore, e si era profondata nell’abisso del suo proprio nulla, Dio per sua bontà, per non vederla perire nell’eccessivo dolore, dolcemente la fece riposare nel castissimo suo seno, e così la ricreò con meravigliosa soavità e dolcezza, facendomi comprendere, con alta intelligenza, l’amore grande che porta alle anime redente col sangue preziosissimo del suo divino Figliolo.

Non dico più, per brevità, e per confusione di manifestare l’eccesso incredibile e incomprensibile dell’amore infinito che Dio porta a quelle anime che si donano a lui, col consacrargli la loro volontà e con purità di intenzione, non altro cercano che piacere a lui solo, altro non cercano che la perfetta unione della divina sua volontà.

Oh che amor grande dimostra il Signore a queste anime, in certe occasioni, propriamente pare che dimentichi se stesso, la sua grandezza, la sua immensità. Quello che ho detto, sia detto a mia confusione, e alla maggior gloria della sua divina bontà.

 




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