grassetto = Testo principale
                                              grigio = Testo di commento
La coscienza di Zeno
    Capitolo
1 mor | del rancore.~ ~Una sera Carlo, l'infermiere, mi chiamò 2 mor | Quand'io entrai, egli disse a Carlo:~ ~- Apri!~ ~Voleva che 3 mor | si aprisse la finestra. Carlo rispose che non poteva farlo 4 mor | sentire egli gridò di nuovo a Carlo:~ ~- Apri!~ ~Non aveva riposo. 5 mor | soffiò via affannato.~ ~Carlo m'aveva chiamato per farmi 6 mor | voluto darmi. Con l'aiuto di Carlo lo sollevai e lo riposi 7 mor | per me quando sentii che Carlo, l'infermiere, in cucina, 8 mat | rimprovero. Remember aveva detto Carlo I prima che gli tagliassero Una vita Paragrafo
9 7 | Alfonso nella persona di certo Carlo Alchieri tenente d'artiglieria, Commedie Sezione, Parte, Capitolo
10 lad, 0, per| Personaggi.~ ~ ~ ~CARLO~ ~FORTUNATA, moglie di Carlo~ ~ 11 lad, 0, per| CARLO~ ~FORTUNATA, moglie di Carlo~ ~OTTAVIO (decenne) loro 12 lad, 0, per| Carla~ ~CATINA, serva di Carlo~ ~ ~ ~ ~ 13 lad, 1, 3| Scena terza. Carlo e detti.~ ~ ~ ~CARLO. Mulo, 14 lad, 1, 3| terza. Carlo e detti.~ ~ ~ ~CARLO. Mulo, perché?~ ~FORTUNATA. 15 lad, 1, 3| alla nostra famiglia!~ ~CARLO. Ma tu per primo le avrai 16 lad, 1, 3| si sarebbe vendicata.~ ~CARLO. Dov'è Carla?~ ~OTTAVIO. 17 lad, 1, 3| tutte le cinque dita!~ ~CARLO (chiamando). Catina!~ ~FORTUNATA. 18 lad, 1, 3| Che cosa vuoi da Catina?~ ~CARLO. Che vada a chiamare Carla.~ ~ 19 lad, 1, 4| Rivolgetevi ad Elena.~ ~CARLO (mite). Potevi però impedire 20 lad, 1, 4| verso di convincerti…~ ~CARLO. Tu sei cattiva! È inutile 21 lad, 1, 4| firmeremo il contratto. (Carlo via.)~ ~ ~ ~ 22 lad, 1, 5| Ha veduto mia moglie?~ ~CARLO (ridendo). Era qui poco 23 lad, 1, 5| EMILIO. Perché ride?~ ~CARLO. Perché la signora ha lasciato 24 lad, 1, 5| EMILIO. Quali tracce?~ ~CARLO. Ha bastonato il mio figliuolo.~ ~ 25 lad, 1, 5| la signora Fortunata?~ ~CARLO. Ha già detto, e speriamo 26 lad, 1, 5| EMILIO. Io le chiedo scusa.~ ~CARLO. Oh, non ne vale la pena! 27 lad, 1, 5| moglie abbia avuto torto.~ ~CARLO. Badi che riporterò questo 28 lad, 1, 5| firmano il contratto?~ ~CARLO. Appena dopopranzo, sa. 29 lad, 1, 5| non ha bisogno di me?~ ~CARLO. Bisogno no. Ma avrei piacere 30 lad, 1, 5| dopopranzo verrò qui.~ ~CARLO. So già quale sacrificio 31 lad, 1, 6| rivederci. (Via.)~ ~ELENA (a Carlo). La prego, senta. Prima 32 lad, 1, 7| parlavo appunto al signor Carlo.~ ~FORTUNATA. Se io voglio 33 lad, 1, 7| Si stringono la mano.)~ ~CARLO. Non credevo che finisse 34 lad, 1, 7| Elena via. Fortunata e Carlo vanno alla porta.)~ ~ ~ ~ 35 lad, 1, 8| Ignazio Lonelli e detti.~ ~ ~ ~CARLO. Si accomodino, signori!~ ~ 36 lad, 1, 8| signora, poi!… (Entrano. Carlo porge delle sedie; Ignazio 37 lad, 1, 8| Ignazio guarda attorno.)~ ~CARLO. Carla verrà subito. (Presentando.) 38 lad, 1, 8| signore ci presentava…~ ~CARLO. Una bella giornata, oggi.~ ~ 39 lad, 1, 8| stanza è posta a mezzodì?~ ~CARLO. No, signore. (Poi più forte.) 40 lad, 1, 9| Carla, Elena e detti.~ ~ ~ ~CARLO (andando loro incontro). 41 lad, 1, 9| Ignazio) Perché grida tanto Carlo?~ ~IGNAZIO. Lo zio è un 42 lad, 1, 9| vero che anche il signor Carlo lo aveva osservato.~ ~CARLO. 43 lad, 1, 9| Carlo lo aveva osservato.~ ~CARLO. Oggi, signori, mi favoriranno 44 lad, 1, 9| hi, hi! Zio, il signor Carlo c'invita a pranzo…~ ~MARCO ( 45 lad, 1, 9| ritorneremo dopopranzo.~ ~CARLO. Mi dispiace di non averli 46 lad, 1, 9| che non mangerò nulla.~ ~CARLO. Non è mica causa mia che 47 lad, 1, 9| chi allora? Hi, hi, hi!~ ~CARLO. È l'abitudine. Mio padre, 48 lad, 1, 9| IGNAZIO. Dunque, lei crede.~ ~CARLO. Ah, niente affatto.~ ~IGNAZIO. 49 lad, 1, 9| un occhio della testa.~ ~CARLO. Ma perché il signor zio 50 lad, 1, 9| IGNAZIO (gridando). Il signor Carlo domanda, perché lei non 51 lad, 1, 9| porterà la tromba. Hi, hi!~ ~CARLO (traendo in disparte Ignazio). 52 lad, 1, 9| signor cognatofuturo?~ ~CARLO. Sì, con mio dispiacere.~ ~ 53 lad, 1, 9| IGNAZIO. Del matrimonio?~ ~CARLO. Mah!… Circa.~ ~IGNAZIO. 54 lad, 1, 9| Allora, parli con mio zio.~ ~CARLO. Credendo di poterlo fare, 55 lad, 1, 9| alzandosi). Sì, signora.~ ~CARLO. Dopo puoi rimanere coi 56 lad, 1, 9| signori, non vengono?~ ~CARLO. Verremo subito.~ ~IGNAZIO ( 57 lad, 1, 9| Carla via.)~ ~ELENA (a Carlo). È stato sprecato poco 58 lad, 1, 9| perché c'ero anch'io.~ ~CARLO. Da questa riunione attendevamo 59 lad, 1, 9| troppo noiosa. (Via.)~ ~CARLO. Pettegola!~ ~ 60 lad, 1, 10| Scena decima. Ignazio e Carlo.~ ~ ~ ~IGNAZIO. Gridando 61 lad, 1, 10| parlare anche con lo zio.~ ~CARLO. Vado soggetto a mali di 62 lad, 1, 10| Gli offre la mano.)~ ~CARLO (stringendogliela). Grazie, 63 lad, 1, 10| che di ci aspettano.~ ~CARLO. Si tratta di una piccola 64 lad, 1, 10| piccola, non fa nulla.~ ~CARLO. Oh, piccolissima! Almeno 65 lad, 1, 10| IGNAZIO (s'inchina).~ ~CARLO. Di questi ventimila franchi, 66 lad, 1, 10| Lo so. Ognuno lo sa.~ ~CARLO. Io posso pagare i diecimila 67 lad, 1, 10| franchi starebbero bene.~ ~CARLO. E perché farne?~ ~IGNAZIO. 68 lad, 1, 10| Sono cose che costano.~ ~CARLO. Ma i diecimila franchi…~ ~ 69 lad, 1, 10| segno di sprezzo). Pf!…~ ~CARLO (turbato). Ne aggiungerò 70 lad, 1, 10| perché? Dammeli tutti.~ ~CARLO (più sostenuto). Bene, come 71 lad, 1, 10| aver luogo fra un mese?~ ~CARLO. Ora lo dilazioniamo.~ ~ 72 lad, 1, 10| un mese, e anche Carla.~ ~CARLO. Lei sa che sono il tutore 73 lad, 1, 10| IGNAZIO. Ma perché, perché?~ ~CARLO. Carla è giovanissima e 74 lad, 1, 10| nella vita di una ragazza.~ ~CARLO. Allora le dirò semplicemente 75 lad, 1, 10| per diecimila franchi.~ ~CARLO. Non è facile come a lei 76 lad, 1, 10| un momento con Carla?~ ~CARLO. Sì. Però a Carla devo dire 77 lad, 1, 11| Scena undicesima. Carla e Carlo.~ ~ ~ ~CARLA. Siete d'accordo?~ ~ 78 lad, 1, 11| CARLA. Siete d'accordo?~ ~CARLO. Ah, che d'accordo! Senti, 79 lad, 1, 11| Perché mi dici questo?~ ~CARLO. Tu sapessi con quale impudenza… 80 lad, 1, 11| CARLA. Ma cosa ha detto?~ ~CARLO (abbracciandola). Tu mi 81 lad, 1, 11| CARLA. E come farai?~ ~CARLO. Io ho fatto tanto per te 82 lad, 1, 11| ho sempre voluto bene.~ ~CARLO. Ma non me lo hai dimostrato. 83 lad, 1, 11| cercarla io.~ ~CARLA. Oh!~ ~CARLO. Non protestare! Un giorno 84 lad, 1, 11| da un mese la parola.~ ~CARLO. Perché avevi litigato con 85 lad, 1, 11| impossibile.~ ~CARLA. Ma perché?~ ~CARLO. Io ho sposato Fortunata 86 lad, 1, 11| vuole subito.~ ~CARLA. Ah!~ ~CARLO. In buona fede gli proposi 87 lad, 1, 11| Ma ti disse la ragione?~ ~CARLO. No, semplicemente non vuole. 88 lad, 1, 11| denaro per qualche mese?~ ~CARLO. … che non può.~ ~CARLA. 89 lad, 1, 11| CARLA. E null'altro?~ ~CARLO (asciugandosi la fronte). 90 lad, 1, 11| come si potrebbe fare…~ ~CARLO. Cosa fare?~ ~CARLA. Ho 91 lad, 1, 11| ch'io parli con Lonelli.~ ~CARLO (irritato). Così sei fermamente 92 lad, 1, 11| modo che sarai contento.~ ~CARLO. Io sarei contento, se tu 93 lad, 1, 11| A questo non pensare…~ ~CARLO. Eh, tu lo sai, che fra 94 lad, 1, 11| cattivo quanto a te sembra.~ ~CARLO. Vedremo. E tu vuoi indurlo 95 lad, 1, 11| basti una mia sola parola.~ ~CARLO. Allora, vedremo. (Via. 96 lad, 1, 12| pensare.~ ~CARLA. Temi che Carlo non te li restituisca?~ ~ 97 lad, 1, 13| Scena tredicesima. Carlo e detti.~ ~ ~ ~CARLO. Di 98 lad, 1, 13| tredicesima. Carlo e detti.~ ~ ~ ~CARLO. Di sono meravigliati 99 lad, 1, 13| non può farne a meno.~ ~CARLO. Così tu trovi ch'egli ha 100 lad, 1, 13| trovare un tale importo.~ ~CARLO. Vi sposerete il giorno 101 lad, 1, 13| pranzo è pronto e finiamola. (Carlo via.)~ ~ ~ ~ 102 lad, 1, 14| Dov'è Carla, per piacere?~ ~CARLO. In cucina, credo.~ ~ELENA. 103 lad, 1, 14| quell'affare, nevvero?~ ~CARLO. Sì, e inutilmente. Da qui 104 lad, 1, 14| di pagarla quando vuoi?~ ~CARLO. Te ne prego, non dire sciocchezze, 105 lad, 1, 14| eri così tranquillo!~ ~CARLO. Non pensavo di trovare 106 lad, 1, 15| Hi, hi! Non avrà udito.~ ~CARLO (sforzandosi di apparire 107 lad, 1, 15| Carla ed Ignazio via. Carlo si mette a sedere col volto 108 lad, 1, 15| FORTUNATA (dolcemente). Carlo che hai?~ ~CARLO. Penso 109 lad, 1, 15| dolcemente). Carlo che hai?~ ~CARLO. Penso quanti dolori mi 110 lad, 1, 15| Ridendo.) Mostramelo!~ ~CARLO. Se ancora una volta ti 111 lad, 2, 2| coi licenziarla. Martedì Carlo tanto fece finché dovetti 112 lad, 2, 2| io!~ ~ELENA. Vedrai che Carlo non si opporrà. Tuo marito 113 lad, 2, 2| anche questo il desiderio di Carlo!~ ~ELENA. Non augurartelo 114 lad, 2, 5| almeno una volta.~ ~CARLA. Carlo non ha fallito mai.~ ~IGNAZIO. 115 lad, 2, 5| fallito mai.~ ~IGNAZIO. Carlo non è nemmeno fra i più 116 lad, 2, 6| Scena sesta. Carlo, Fortunata e detti. Emilia 117 lad, 2, 6| Sono io che ho consigliato Carlo di salire.~ ~IGNAZIO. Ben 118 lad, 2, 6| ringrazio. Ma si accomodi!~ ~CARLO. Siamo venuti soltanto per 119 lad, 2, 6| ritorno.~ ~IGNAZIO (vedendo Carlo che sbadiglia). Tu hai sonno 120 lad, 2, 6| sonno già a quest'ora?~ ~CARLO. Non sonno. Sbadiglio per 121 lad, 2, 6| sente che è più pesante.~ ~CARLO. Guai se non si avesse almeno 122 lad, 2, 6| spaccalegna, non il negoziante.~ ~CARLO. È vero, è una schiavitù 123 lad, 2, 6| contanti e non ci sono.~ ~CARLO. Simili affari, però, si 124 lad, 2, 6| non si può approfittare.~ ~CARLO. A quanto pare tu ne hai 125 lad, 2, 6| che fallì l'anno scorso?~ ~CARLO. Quel vecchio che fu tanto 126 lad, 2, 6| facciano economia.~ ~CARLA. Carlo no, ma tu fai alle volte 127 lad, 2, 6| che ne avevo bisogno.~ ~CARLO. E che cosa ti ha raccontato?~ ~ 128 lad, 2, 6| Carla rimane sorpresa.)~ ~CARLO. Io diecimila franchi disponibili 129 lad, 2, 6| anche duemila di utili.~ ~CARLO (a Fortunata). Che te ne 130 lad, 2, 6| tuo posto non rischierei… (Carlo riflette.)~ ~IGNAZIO. Questo 131 lad, 2, 6| diritto di darlo.~ ~FORTUNATA. Carlo, mi pare che sia ora di 132 lad, 2, 6| che sia ora di andarsene. (Carlo si alza un poco perplesso.)~ ~ 133 lad, 2, 6| procurando di sorridere.)~ ~CARLO. Insomma, ascolta. Domani 134 lad, 2, 6| IGNAZIO. Te l'ho offerto io!~ ~CARLO. Vorrei vedere la merce.~ ~ 135 lad, 2, 6| IGNAZIO. Naturalmente.~ ~CARLO. Arrivederci.~ ~IGNAZIO. 136 lad, 2, 6| sera, signor Ignazio.~ ~CARLO (sempre pensieroso, stringe 137 lad, 2, 7| prendere quei denari da Carlo!~ ~IGNAZIO. Sei pazza?~ ~ 138 lad, 2, 7| IGNAZIO. Sei pazza?~ ~CARLA. Carlo è povero. Non ti rammenti 139 lad, 2, 7| temere nulla per il tuo Carlo. E la cena?~ ~CARLA. La 140 lad, 2, 7| certa che se avessi detto a Carlo con la solita franchezza: 141 lad, 2, 7| paragrafi.~ ~CARLA. Povero Carlo! A me ha fatto molto del 142 lad, 2, 7| IGNAZIO. Ti prometto che se Carlo avesse a trovarsi a mal 143 lad, 3, 2| venuto in cerca del signor Carlo.~ ~ELENA (ironicamente). 144 lad, 3, 3| salutato. Volete parlare a Carlo?~ ~IGNAZIO. Sì, ero venuto 145 lad, 3, 3| affare si tratta?~ ~IGNAZIO. Carlo comprenderà, perché non 146 lad, 3, 5| Scena quinta. Carlo e detti.~ ~ ~ ~CARLO (porta 147 lad, 3, 5| quinta. Carlo e detti.~ ~ ~ ~CARLO (porta un pacchetto che 148 lad, 3, 5| FORTUNATA. Cosa rinchiudi?~ ~CARLO. Delle lettere ricevute 149 lad, 3, 5| adesso.~ ~FORTUNATA. Tante?~ ~CARLO (amaramente). Non troppe! 150 lad, 3, 5| veder dal padre esce.)~ ~CARLO. Sì, sì. Muterà. Attendo 151 lad, 3, 5| in carrozzaBriganti!~ ~CARLO. Briganti! Così diresti 152 lad, 3, 5| fallire… come si deve.~ ~CARLO (accorato). Spero di non 153 lad, 3, 5| Quanto ti deve Ignazio?~ ~CARLO (tentando di apparire indifferente). 154 lad, 3, 5| di ventimila franchi.~ ~CARLO. Ma… circa.~ ~FORTUNATA. 155 lad, 3, 5| positivo appena dopopranzo.~ ~CARLO (nervosamente). E, dimmi, 156 lad, 3, 5| in corso con Ignazio!~ ~CARLO. Ma no! Te l'ho già detto! 157 lad, 3, 5| di quale umore fosse?~ ~CARLO. Oh, bella! Non ho da interessarmi 158 lad, 3, 6| in mano). Buon giorno…~ ~CARLO (seccato). Buon giorno. 159 lad, 3, 6| faccia l'uso che crede.~ ~CARLO (aprendo il volume e pesandolo). 160 lad, 3, 6| Leggendo.) «All'amico Carlo Almiti. L'autore.» Mille 161 lad, 3, 6| EMILIO. Non c'è di che.~ ~CARLO (leggendo). «Angelo Poliziano 162 lad, 3, 6| Io non l'ho più visto.~ ~CARLO. E le deve ancor sempre 163 lad, 3, 6| stampato da quindici giorni. (Carlo fa un gesto interrogativo.) 164 lad, 3, 6| veder come procedesse.~ ~CARLO. Non comprendo come Ignazio 165 lad, 3, 7| FORTUNATA. Buon giorno.~ ~CARLO. Signor Lonelli!~ ~MARCO. 166 lad, 3, 7| Non c'è qui mio nipote?~ ~CARLO. No, c'era però un quarto 167 lad, 3, 7| fa.~ ~MARCO. Meno male.~ ~CARLO. Perché meno male?~ ~MARCO ( 168 lad, 3, 7| cambiare di abitazione.~ ~CARLO. Ignazio cambia di casa? 169 lad, 3, 7| davvero dove abitino ora?~ ~CARLO. Se non sapevamo neppure 170 lad, 3, 7| fatta o me la vuol fare!~ ~CARLO. Che cosa intende?~ ~MARCO. 171 lad, 3, 7| mostra una cambiale.)~ ~CARLO. Ma sì; è la mia firma. ( 172 lad, 3, 7| cosa mi rimane a fare!…~ ~CARLO (trattenendolo). Un momento, 173 lad, 3, 7| ancora ventimila franchi?~ ~CARLO (agitatissimo). Che c'entra 174 lad, 3, 7| compreso di che si tratta?~ ~CARLO (risoluto). No, non l'ho 175 lad, 3, 7| la firma falsificata.~ ~CARLO. No. Non ancora! Da qui 176 lad, 3, 7| perdete molto di più.~ ~CARLO (cade seduto piangendo e 177 lad, 3, 7| altro denaro ad Ignazio.~ ~CARLO (prendendole la mano e tenendosi 178 lad, 3, 7| lei ha dei buoni amici!~ ~CARLO. Mille grazie, signor Emilio! ( 179 lad, 3, 7| Eventualmente a provvedere.~ ~CARLO. Sì, andrò subito, ma non 180 lad, 3, 8| ottava. Carla e detti.~ ~ ~ ~CARLO. Carla! E tuo marito? (Veemente.)~ ~ 181 lad, 3, 8| della scena). Mio marito?~ ~CARLO. Non è dunque fuggito? È 182 lad, 3, 8| porta di fondo). Dio mio!~ ~CARLO (si copre il volto con le 183 lad, 3, 8| sempre singhiozzando). No, Carlo! È stata la forza delle 184 lad, 3, 8| alla fine è stato vinto.~ ~CARLO. Ma perché nei suoi sforzi 185 lad, 3, 8| congiunto?~ ~CARLA. Oh, Carlo!~ ~CARLO. Benedette le lagrime 186 lad, 3, 8| congiunto?~ ~CARLA. Oh, Carlo!~ ~CARLO. Benedette le lagrime che 187 lad, 3, 8| egli mi raccontava tutto!~ ~CARLO. No, ti dico. Non può essere! 188 lad, 3, 8| CARLA (debolmente). No!~ ~CARLO. Ti dico di sì Carla, ti 189 lad, 3, 8| poi tutto in fallimenti…~ ~CARLO. Non è vero! Giuocava a 190 lad, 3, 8| questo stato. (Piange.)~ ~CARLO (la guarda un istante intenerito). 191 lad, 3, 8| Carla). Povera donna!~ ~CARLO. Io non intendevo farti 192 lad, 3, 8| CARLA. Io non potevo.~ ~CARLO. O meglio non volevi. Anche 193 lad, 3, 8| esitante). Non sapevo.~ ~CARLO. Non mentire, Carla!~ ~CARLA ( 194 lad, 3, 8| Chi ti dice ch'io menta?~ ~CARLO. Se lo sappiamo che da parecchi 195 lad, 3, 8| che cosa avrebbe servito a Carlo sapere di questa fuga? Avrebbe 196 lad, 3, 8| senza alcun suo utile.~ ~CARLO. E tu, disgraziata, che 197 lad, 3, 8| chiamerà presso di sé.~ ~CARLO. E tu andrai? Ti affiderai 198 lad, 3, 8| rimanga vivergli accanto!~ ~CARLO. Tu sei perduta per noi, 199 lad, 3, 8| CARLA. Di me chi ci pensa?~ ~CARLO. È vero, ho sbagliato, di 200 lad, 3, 8| Via di qua, intanto.~ ~CARLO. Non sono io che ti scaccio! 201 lad, 4, 2| Scena seconda. Carlo, Marco Lonelli, poi Catina.~ ~ ~ ~ 202 lad, 4, 2| Lonelli, poi Catina.~ ~ ~ ~CARLO (entrando con Marco). Catina, 203 lad, 4, 2| denunzia contro mio nipote.~ ~CARLO. Io non ho che a lodarla 204 lad, 4, 2| Ignazio è preso o quasi.~ ~CARLO. Ciò significa?~ ~MARCO. … 205 lad, 4, 2| qui, in questa città.~ ~CARLO. Come lo sapete?~ ~MARCO. 206 lad, 4, 2| tranello. Che le pare?~ ~CARLO. Penso anch'io che sia ancora 207 lad, 4, 2| si cerca inutilmente.~ ~CARLO. Che ne so io? (Con impazienza.)~ ~ 208 lad, 4, 2| visto Ignazio, quest'oggi?~ ~CARLO. Lei suppone che io l'abbia 209 lad, 4, 2| esitante). E chi lo sa?~ ~CARLO. Non è stato qui. Ma, dica 210 lad, 4, 2| ne occuperei più oltre.~ ~CARLO. Eh, via! Lei tradirebbe 211 lad, 4, 3| ELENA. Si può?~ ~CARLO. Entri, signora. Ieri suo 212 lad, 4, 3| si mette a piangere.)~ ~CARLO (a Marco). Si ricordi di 213 lad, 4, 3| ancora avevo da farle.~ ~CARLO. Carla è da ieri sera con 214 lad, 4, 3| stazione… (Un movimento di Carlo lo interrompe.) Fu visto, 215 lad, 4, 3| piacere! Buon giorno! (Via.)~ ~CARLO (a Carla). Adesso spero 216 lad, 4, 4| pure. Naturalmente quando Carlo verrà a casa, io lo avvertirò 217 lad, 4, 4| non aver più a parlare con Carlo.~ ~CARLA (turbata). Che 218 lad, 4, 6| salendo le scale il signor Carlo.~ ~IGNAZIO. Brava! Verrà 219 lad, 4, 7| Scena settima. Ignazio, Carlo poi Carla.~ ~ ~ ~CARLO. 220 lad, 4, 7| Carlo poi Carla.~ ~ ~ ~CARLO. Voi qui?~ ~IGNAZIO. Sì, 221 lad, 4, 7| Voi qui?~ ~IGNAZIO. Sì, Carlo (stendendogli la mano). 222 lad, 4, 7| stato in cui ti lasciavo…~ ~CARLO. Lo so e ve ne ringrazio, 223 lad, 4, 7| piangendo al collo di Carlo). Oh, Carlo! Consegnalo 224 lad, 4, 7| al collo di Carlo). Oh, Carlo! Consegnalo alla polizia. 225 lad, 4, 7| miserabile! Perché, sai, Carlo! Ci tradì, ci rovinò tutti. 226 lad, 4, 7| cosa con lui.~ ~IGNAZIO (a Carlo). E ciò le avrebbe continuato 227 lad, 4, 7| Non lasciarlo fuggire, Carlo! Egli ha con sé trentamila 228 lad, 4, 7| però li vuole, eccoli!~ ~CARLO (con nausea). Io non accetto 229 lad, 4, 7| Se sono rubati a te.~ ~CARLO. Neppure. Vieni, Carla. 230 lad, 4, 7| alquanto difficile. Vedi, Carlo, io lascio a te quindicimila 231 lad, 4, 7| bene va bene! (Vedendo che Carlo esita a prendere i denari 232 lad, 4, 7| Sono tuoi, li prendo io.~ ~CARLO. Carla!~ ~IGNAZIO. Ma io 233 lad, 4, 8| spavento). Ho capito.~ ~CARLO. Temi che tuo zio ti tradisca?~ ~ 234 lad, 4, 8| il mio, il suo (additando Carlo) diritto di prendere questi 235 lad, 4, 8| dovrebbe andare a trattare…~ ~CARLO. Ci andrò io.~ ~IGNAZIO. 236 lad, 4, 9| fisso). Peccato! (Si volge a Carlo.) E voi, Carlo, datemi la 237 lad, 4, 9| Si volge a Carlo.) E voi, Carlo, datemi la mano in segno 238 lad, 4, 9| cadere e volli sostenermi. (Carlo la mano. Ignazio si volge.) 239 lad, 4, 10| mattina!~ ~MARESCIALLO (a Carlo). In base a questo mandato 240 lad, 4, 10| perquisire questa abitazione?~ ~CARLO. Faccia pure, signore.~ ~ 241 lad, 4, 10| ELENA. Pfui! Vergognatevi!~ ~CARLO. Avete commesso un'azione 242 lad, 4, 10| infame ancora? (Esce.)~ ~CARLO. Coraggio, Carla, forse 243 lad, 4, 10| CARLA. Ah! (Cade svenuta).~ ~CARLO. Come? Caduto dal tetto?~ ~ 244 lad, 4, 10| già sul tetto! (Elena e Carlo accorrono alla finestra.) 245 lad, 4, 10| fugge dalla finestra.)~ ~CARLO. È salvo! è salvo, se si 246 pen, 0, per| Personaggi.~ ~ ~ ~CARLO BEZZI~ ~ALBERTA, sua moglie~ ~ 247 pen, 1, 2| Scena seconda. Carlo Bezzi e detti.~ ~ ~ ~CARLO. 248 pen, 1, 2| Carlo Bezzi e detti.~ ~ ~ ~CARLO. Donato non è ancora venuto?~ ~ 249 pen, 1, 2| venuto?~ ~ALBERTA. No.~ ~CARLO. Quando viene mandalo da 250 pen, 1, 2| mezzo. (Clelia esce.)~ ~CARLO. Chi è costei?~ ~ALBERTA. 251 pen, 1, 2| compagnia anche per Alice.~ ~CARLO. Tu, lei, la zia e anche 252 pen, 1, 2| seccata). Te ne prego, Carlo, stammi a sentire per un 253 pen, 1, 2| affari o alle tue stampe.~ ~CARLO (affettuoso). Me ne strappi 254 pen, 1, 2| ti occupi delle stampe?~ ~CARLO (esitante). Anche allora. 255 pen, 1, 2| almeno 1000 lire al mese.~ ~CARLO. Eh! Capisco! La vita va 256 pen, 1, 2| aumentare il denaro ad Alice.~ ~CARLO. Come ragionamento non fa 257 pen, 1, 2| che tu sia preparato.~ ~CARLO. È semplice: Le dirò che 258 pen, 1, 2| tutto quanto possiedi.~ ~CARLO. Ma i miei affari sono più 259 pen, 1, 2| ALBERTA. Era chiaro: Or ora!~ ~CARLO. Sarebbe stato meno chiaro 260 pen, 1, 2| detto anche più chiaro.~ ~CARLO. Fosti danneggiata dalla 261 pen, 1, 2| metà di quanto domanda.~ ~CARLO (ridendo). Noi in commercio 262 pen, 1, 2| farebbe il venti per cento?~ ~CARLO. Dovresti darle ottocento 263 pen, 1, 2| lavarli meno di spesso.~ ~CARLO. Capisco! È veramente male 264 pen, 1, 2| non la lascerò soffrire.~ ~CARLO (si china a lei per baciarla 265 pen, 1, 3| Alice! Venga, venga.~ ~CARLO. Io mi salvo. Se Donato 266 pen, 1, 4| Non è fatto mica a posta. Carlo ha bisogno del consiglio 267 pen, 1, 4| esitazione). Ho parlato con Carlo e con grande difficoltà 268 pen, 1, 4| parola. Continuerò a lavorare Carlo. Eccoti intanto il denaro 269 pen, 1, 4| per i bambini in avvenire. Carlo mi spiegò come si accumulano 270 pen, 1, 4| Vorrei anche poter dire a Carlo: Guarda come il nostro aiuto 271 pen, 1, 5| Bene, grazie. E Lei, Telvi? Carlo è occupato con certe stampe. 272 pen, 1, 6| aspettativa. Ecco giusto ora: Carlo m'aveva detto di venir qui 273 pen, 1, 6| perderne. Andate dunque da Carlo che vi aspetta e guardate 274 pen, 1, 6| ALBERTA. Ha tanto il povero Carlo? In verità non mi pare tanto. 275 pen, 1, 6| comperano come le stampe. Carlo le ha comperate e adesso 276 pen, 1, 6| ALBERTA. Andate, andate da Carlo che vi aspetta. Per questa 277 pen, 1, 10| Scena decima. Carlo e detti.~ ~ ~ ~CARLO. La 278 pen, 1, 10| decima. Carlo e detti.~ ~ ~ ~CARLO. La signora Alice e Telvi. ( 279 pen, 1, 10| decolleté che trova eccessivo.~ ~CARLO (piano ad Alice, ridendo). 280 pen, 1, 10| più casta dell'altrui.~ ~CARLO. Io, da uomo, non conosco 281 pen, 1, 10| ALICE. Non dica cattiverie, Carlo.~ ~CARLO. Mi scusi, signora 282 pen, 1, 10| dica cattiverie, Carlo.~ ~CARLO. Mi scusi, signora Alice. 283 pen, 1, 10| Telvi s'inchina ed esce. Carlo vuole seguirlo.)~ ~ALICE. 284 pen, 1, 10| vuole seguirlo.)~ ~ALICE. Carlo! (Esitante.) Vorrei pur 285 pen, 1, 10| tutore è tanto rigido.~ ~CARLO. Ma che dice, Alice? Sa 286 pen, 1, 10| Sicuramente bastano.~ ~CARLO. Mi fa tanto piacere di 287 pen, 1, 13| Scena tredicesima. Carlo, Telvi, Sereni e detti.~ ~ ~ ~ 288 pen, 1, 13| Telvi, Sereni e detti.~ ~ ~ ~CARLO. Addio, dottore. (Gli stringe 289 pen, 1, 13| la mano al dottore). Quel Carlo! Com'è fortunato. Dieci 290 pen, 1, 13| per un tozzo di pane.~ ~CARLO (ad Alice, sorridendo). 291 pen, 1, 13| dice delle cose ardite, Carlo. È molto gentile.~ ~PAOLI ( 292 pen, 1, 13| vorrebbe parlare e non sa. Carlo stringe la mano a Telvi.)~ ~ 293 pen, 1, 13| che non la concernono.~ ~CARLO. A me sembra ch'è sempre 294 pen, 1, 13| donne? (Tutti ridono.)~ ~CARLO. No, diamine! Alludo agli 295 pen, 1, 13| riservata alle donne.~ ~CARLO. Piccolissima. L'uomo fa 296 pen, 1, 13| così io sono perduta.~ ~CARLO. Perché? Non son perduto 297 pen, 1, 13| Sa volere quando vuole.~ ~CARLO. Eh! già! Vuoi dire che 298 pen, 1, 13| tu se io non ci fossi?~ ~CARLO. Ma capretta mia - oh, scusa - 299 pen, 1, 13| parlo troppo di Emma.~ ~CARLO. Ma no, caro Telvi. Abbiamo 300 pen, 1, 15| Scena quindicesima. Dette, Carlo, Sereni e Telvi.~ ~ ~ ~DETTE. 301 pen, 1, 15| DETTE. Dalla sinistra CARLO. Poi alla porta fanno capolino 302 pen, 1, 15| qualunque ora di pace, mai.~ ~CARLO. Non sarebbe meglio che 303 pen, 1, 15| ora per giustificarti.~ ~CARLO (molto imbarazzato guardando 304 pen, 1, 15| S'avvia per uscire.)~ ~CARLO. Signora, guardi se Lei 305 pen, 1, 15| ALICE (piangendo). Oh, Carlo. Lei è troppo buono per 306 pen, 1, 16| Detti senza Alice.~ ~ ~ ~CARLO. Non bisognerebbe lasciarla 307 pen, 1, 16| Sereni? Egli ricorderà…~ ~CARLO. L'ho pregato di accompagnare 308 pen, 1, 16| avessi accompagnata tu?~ ~CARLO. Vuoi che vada a sostituirlo? 309 pen, 1, 16| Sereni ritorna. (S'avvia.)~ ~CARLO. Te ne prego, Alberta, resta. 310 pen, 1, 16| scoppiando in pianto). Lasciami, Carlo. Ho bisogno di restare sola. ( 311 pen, 1, 16| Che dolore. (Piange.)~ ~CARLO. Calmati e resta con noi.~ ~ 312 pen, 1, 16| posso. Scusatemi. (Esce.)~ ~CARLO (seguendola). Ma via. Capretta 313 pen, 1, 18| Scena diciottesima. Carlo e detti.~ ~ ~ ~CARLO. Non 314 pen, 1, 18| diciottesima. Carlo e detti.~ ~ ~ ~CARLO. Non s'è lasciata convincere. 315 pen, 2, 6| a frequentare la casa di Carlo?~ ~ALICE (ridendo). Aveva 316 pen, 2, 6| prendere le sue parti. Ma Carlo mi seccava. Non pareva neppure 317 pen, 2, 6| non hanno capito un tanto. Carlo per esempio. Ma adesso io 318 pen, 2, 14| siamo in pace… Come sta Carlo?~ ~ALBERTA. Sta benissimo. 319 pen, 2, 14| rivedere il mio vecchio amico Carlo, se mi aspettate un istante 320 pen, 2, 15| espressione del mio amico Carlo!~ ~ALICE (fissandolo). Perché 321 pen, 2, 15| seccato). No! pensavo a Carlo, al solo Carlo. Come farò 322 pen, 2, 15| pensavo a Carlo, al solo Carlo. Come farò io a rifiutare 323 pen, 2, 15| Alberta! Non so io forse che Carlo tu disprezzi? Non mi dicesti 324 pen, 2, 15| Così che se io andassi da Carlo…?~ ~ALICE. Ma che Carlo! 325 pen, 2, 15| Carlo…?~ ~ALICE. Ma che Carlo! E tu credi ch'io non abbia 326 pen, 2, 15| conosciuta, tu devi dimenticare Carlo che le appartiene e la casa 327 pen, 2, 15| applicato a sua moglie da Carlo che ben sa quello che fa.~ ~ 328 pen, 3, 1| presenza di quel signor Carlo sempre intorno ai suoi affari 329 pen, 3, 2| Scena seconda. Carlo dalla porta di fondo e dette.~ ~ ~ ~ 330 pen, 3, 2| di fondo e dette.~ ~ ~ ~CARLO. Non c'è Alberta?~ ~TERESINA. 331 pen, 3, 2| TERESINA. Buon giorno signor Carlo.~ ~CARLO. Buon giorno, signora. 332 pen, 3, 2| Buon giorno signor Carlo.~ ~CARLO. Buon giorno, signora. Come 333 pen, 3, 3| se volete. Ma quel signor Carlo! Come è antipatico! Io, 334 pen, 3, 7| Scena settima. Carlo e detti.~ ~ ~ ~CARLO (vuol 335 pen, 3, 7| settima. Carlo e detti.~ ~ ~ ~CARLO (vuol passare e vede Alice). 336 pen, 3, 7| arrestandosi). Io sto benissimo!~ ~CARLO. Dopo tanto tempo è la prima 337 pen, 3, 7| ritornare a questa casa.~ ~CARLO (un po' stupito della frase 338 pen, 3, 7| ritornò a questa casa.~ ~CARLO. Ritornò?~ ~ALICE. Voi non 339 pen, 3, 7| lo sapete? (Lo scruta.)~ ~CARLO (balbettando). Alberta si 340 pen, 3, 8| ALBERTA. Sta bene! (Si volge a Carlo.) E tu avevi tanta fretta…~ ~ 341 pen, 3, 8| tu avevi tanta fretta…~ ~CARLO (esitante). Io vorrei, Alberta, 342 pen, 3, 8| di tali spiegazioni. Voi Carlo avete inteso benissimo quello 343 pen, 3, 8| importanza, cara zia. (Ad Alice e Carlo). È vero! Donato Sereni 344 pen, 3, 8| ALICE (calma). Non so se Carlo sa che Donato Sereni è il 345 pen, 3, 8| schiavitù. Questo essa voleva.~ ~CARLO. Dio mio! Io credo signora 346 pen, 3, 8| evidentemente vorrebbe dire a Carlo qualche cosa e si trattiene). 347 pen, 3, 9| io non la vedrò più. (A Carlo e Alberta.) Perché tante 348 pen, 3, 9| Sì, da nemica. Permettete Carlo? (S'avvicina ad Alberta 349 pen, 3, 10| Scena decima. Alberta, Carlo e Teresina.~ ~ ~ ~ALBERTA ( 350 pen, 3, 10| agitatissima). Hai sentito?~ ~CARLO. Non sentii quello che ti 351 pen, 3, 12| Scena dodicesima. Carlo e Alberta.~ ~ ~ ~ALBERTA. 352 pen, 3, 12| disposta al suo amore.~ ~CARLO. E tu che cosa le rispondesti?~ ~ 353 pen, 3, 12| per l'animo di Donato?~ ~CARLO. Non lo sai?~ ~ALBERTA. 354 pen, 3, 12| vedevo da tanti mesi.~ ~CARLO. Non vorrei agitarti facendoti 355 pen, 3, 12| ha più bisogno di me?~ ~CARLO. Donato in passato ti fece 356 pen, 3, 12| alla luce del giorno.~ ~CARLO (abbracciandola). Te ne 357 pen, 3, 12| pianto nelle braccia di Carlo.)~ ~CARLO. Eppure hai fatto 358 pen, 3, 12| nelle braccia di Carlo.)~ ~CARLO. Eppure hai fatto male povera 359 pen, 3, 13| nulla! (Poi.) Te ne prego, Carlo! È meglio che tu vada. ( 360 pen, 3, 13| Mi mandi subito Chermis. (Carlo e cameriera via, Alberta 361 pen, 3, 15| Scena quindicesima. Alice, Carlo e detti.~ ~ ~ ~Due servi 362 pen, 3, 15| una poltrona, poi escono, CARLO e DETTI~ ~ ~ ~ALBERTA (ai 363 pen, 3, 15| Chiamate il medico.~ ~CARLO. Forse non occorrerà. È 364 pen, 4, 2| Scena seconda. Carlo e detti.~ ~ ~ ~CARLO. Buon 365 pen, 4, 2| seconda. Carlo e detti.~ ~ ~ ~CARLO. Buon giorno! Come sta?~ ~ 366 pen, 4, 2| Buon giorno! (Ridendo a Carlo.) Una buona signora la signora 367 pen, 4, 3| Scena terza. Alberta e Carlo.~ ~ ~ ~CARLO. Donato sarà 368 pen, 4, 3| Alberta e Carlo.~ ~ ~ ~CARLO. Donato sarà qui presto.~ ~ 369 pen, 4, 3| qui per sorvegliarmi!~ ~CARLO. Oh, per sorvegliarti! Questo 370 pen, 4, 3| qualche cosa di simile.~ ~CARLO (sorridendo). Sì! Per sorvegliare 371 pen, 4, 3| procinto di sposarsi!~ ~CARLO. Sì, ma sembrerebbe che 372 pen, 4, 3| avrebbe sposata tuttavia?~ ~CARLO. Ed è vero? (Pensieroso.)~ ~ 373 pen, 4, 3| prima di tutto di affetto.~ ~CARLO. Ma tu dicevi di averglielo 374 pen, 4, 3| sentire i miei torti.~ ~CARLO. Credimelo! Se vuoi conservare 375 pen, 4, 3| solo ora ti faccia paura!~ ~CARLO. Ho da dire la verità? Anche 376 pen, 4, 3| che di me ha bisogno.~ ~CARLO. Io non penso di farmene 377 pen, 4, 4| un poco dinanzi a voi.~ ~CARLO. Neppure agli occhi di un 378 pen, 4, 4| ALICE. Vi ringrazio, Carlo. Ma non è di ciò che io 379 pen, 4, 4| premura. Te lo dirò poi.~ ~CARLO. Capisco che avete da parlare 380 pen, 4, 4| sono passate le rane?~ ~CARLO. Bada che quella signora I racconti Racconto
381 0 | operoso. C'è mio nipote Carlo che consultai anche su questo 382 0 | figlia Antonia, Valentino e Carlo, il figlio di Ada e Guido 383 0 | per le vacanze. Cominciò Carlo che voleva dissuadere Alfio 384 0 | gradevole. «Vi si studia» diceva Carlo, «ma non è il caso di accorgersene». 385 0 | garantire il proprio futuro.~ ~Carlo canzonò un po' Valentino: « 386 0 | Alfio non si associò a Carlo – da cui era tanto differente – 387 0 | medico lo può».~ ~In quanto a Carlo che aveva ereditato da suo 388 0 | leggerezza superficiale con cui Carlo parlava della cosa cui Valentino 389 0 | mosse fino alla sua morte.~ ~Carlo, mio nipote, ci spiegò di 390 0 | povero Valentino. Persino Carlo e Alfio i due giovini che 391 0 | Ma dopo una settimana Carlo protestò per primo vedendo 392 0 | da vasi oramai asciutti. Carlo era stato tanto buono nella 393 0 | spargervi fiori. Aspettavamo Carlo che aveva promesso di venire 394 0 | qualcuno che a me parve fosse Carlo. Proprio il suo modo di 395 0 | aria, gli occhiali lucidi. «Carlo» gridai. Per un istante 396 0 | guardò anche lei. «No, non è Carlo» disse. Infatti il giovinotto 397 0 | speranza. Ne parlai subito a Carlo ch'è più spesso con me. 398 0 | ch'è più spesso con me. Carlo col suo fare sicuro mi disse 399 0 | ritorcere l'offesa raccontai a Carlo della proposta del Bigioni 400 0 | parlarne che con Antonia. E Carlo rimase tanto stupito che 401 0 | ripetono. Da allora, compreso Carlo, tutti noi sopportammo meglio 402 0 | il povero Valentino, io, Carlo, Alfio e il Bigioni. In 403 0 | assisteva Alfio nella pittura, Carlo nella medicina, Augusta 404 0 | amarezza, di mio nipote Carlo, il figlio di Guido, che 405 0 | chiacchiere sul carattere di Carlo? Essa provava un rimorso 406 0 | miei più gravi difetti.~ ~Carlo è veramente una persona 407 0 | più lontana. Soltanto che Carlo non suona alcun istrumento 408 0 | arrivato dall'Inghilterra era Carlo. "Figlio di un cane" pensai 409 0 | prendevo era prescritto da Carlo, da un mese a questa parte 410 0 | medico. Fui sincero con Carlo benché non interamente. 411 0 | di apparire importante a Carlo. Eppoi mi sentivo tanto 412 0 | più sincera ancora.~ ~E Carlo fu molto discreto.~ ~Ogni 413 0 | vivo.~ ~Improvvisamente Carlo scoppiò a ridere ed io passai 414 0 | dichiarare ch'io avevo ingannato Carlo per ridere con lui. Lui 415 0 | più maliziosi?~ ~Quando Carlo poté parlare mi domandò: « 416 0 | perché intanto capivo che Carlo non poteva voler parlare 417 0 | birbante».~ ~«Perché» spiegò Carlo «lo stato attuale dello 418 0 | fedeltà per forza».~ ~Ma Carlo, e qui si dimostrò la sua 419 0 | che mi proposi che quando Carlo sarebbe finalmente ritornato 420 0 | in cumulo a Buenos Aires. Carlo, rassegnato, mi spiegava 421 0 | si doveva ricercare come Carlo sia disceso da quella bestia 422 0 | Antonietta e Alfio da me.~ ~Ma Carlo aveva già allora in città 423 0 | ammissione all'ospedale Carlo abbia osato fra colleghi 424 0 | altri dottori d'ignoranza. E Carlo si difese con una frase 425 0 | errore!». Infatti era lui. Carlo aveva dichiarato al Raulli 426 0 | somiglianze con Guido in Carlo. Guido ch'era petulante 427 0 | sarebbero pervenute al fine Carlo delle qualità di quel grosso 428 0 | faceva sedata e tranquilla?~ ~Carlo era vivo e un po' nervoso 429 0 | Tale mia affezione a Carlo si spiega un po' con la 430 0 | me cercò dapprima il suo Carlo fra le bestie e, non bastandole, 431 0 | maliziosamente dopo che Carlo m'aveva spiegato come si 432 0 | alla legge dell'eredità?~ ~Carlo cui raccontai come al solito 433 0 | ci pensai ancora: Forse Carlo aveva ragione ma, nello 434 0 | decompensazione del cuore – né Carlo, nostro nipote (il figlio 435 0 | brodo? Adesso con l'aiuto di Carlo ho a disposizione ben altri 436 0 | lotta contro la malattia. Carlo mi dice tutto quello che 437 0 | hanno. Un vero castello! Carlo crede ch'io accettiprontamente 438 0 | diverte.~ ~Ma, guidato da Carlo, io curai anche degli organi 439 0 | dimagrimento lo devo proprio a Carlo. Fu uno dei suoi primi successi 440 0 | per volere del Raulli o di Carlo ma in seguito ai consigli 441 0 | piuttosto che sovranutrirli. Poi Carlo fu molto d'accordo col mio 442 0 | come lo ammette persino Carlo che ha tutta la scienza, 443 0 | dipende dall'organo sessuale. Carlo torce il naso dinanzi alle 444 0 | parlavo di medicina con Carlo, egli mi disse: «A te occorrerebbe 445 0 | Chissà? Non lo confessai a Carlo ma forse io la fanciulla 446 0 | volta raccontai a mio nipote Carlo, ch'è medico e giovine e 447 0 | Sorridendo maliziosamente Carlo mi disse ch'erano sicuramente 448 0 | onta che non oserei dirlo a Carlo che non comprenderebbe e
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