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Una vita Paragrafo
1 13| francesi. Era entusiasta di Alessandro Dumas e di Paul de Kock, I racconti Racconto
2 0| in cui lasciò l'Ospizio. Alessandro il suo futuro padrone vestito 3 0| pezzo di cacio. Il padrone Alessandro che aveva preso Marianno 4 0| bottega era solo col botte. Alessandro era un uomo sorridente che 5 0| grezze e nodose di resina. Alessandro era quarantenne e si vedeva 6 0| impacchi alla testa scottante e Alessandro correva su ad ogni tratto 7 0| sulle doghe. Ma sorrideva e Alessandro chiamò Berta per farle vedere 8 0| A convalescenza finita Alessandro gli disse: «Mola el remo 9 0| durante la sua malattia. Ma Alessandro aveva bisogno di lavoro. 10 0| dovevano lavorare. Anche Alessandro cessò di lavorare per tenergli 11 0| poi per tutto quel tempo Alessandro aveva dovuto squadrarsi 12 0| tener giuste le misure. E Alessandro tirava fuori un barile fatto 13 0| mandar via.~ ~Egli amava Alessandro. Accanto a lui si sentiva 14 0| sua debolezza infantile. Alessandro era tanto buono che diveniva 15 0| ciò avveniva al lunedì. Alessandro spariva nella mattina dalla 16 0| che non era mai finita. Alessandro raccontava della sua gioventù 17 0| quello stato di ebrietà Alessandro aveva costantemente sul 18 0| mammina.~ ~Lo fece ricredersi Alessandro che arrivò a casa un po' 19 0| accanto al mio letto». E Alessandro che aveva trovato uno sfogo 20 0| cedere alle preghiere di Alessandro e di Adele si chinò su Marianno 21 0| acquisto o per un'ambasciata. Alessandro invece gli voleva bene ma 22 0| confermava le teorie dei Menina. Alessandro a bottega lo rabbonì. Non 23 0| ch'egli era cattivo mentre Alessandro e Adele gli dicevano ora 24 0| andare avanti?» gli gridò Alessandro. E allora Marianno con gravità 25 0| Sono io cattivo o buono?». Alessandro si mise a ridere: «Quando 26 0| sono cattivo o buono?». Alessandro si stizzì perché vide che 27 0| interrotto. Poi, a casa, a cena, Alessandro infocato e reso più geniale 28 0| che gli aveva raccontato Alessandro, piccole storielle che correvano 29 0| amasse il Menina o lo stesso Alessandro o persino Adele. Perché 30 0| doghe per indirizzarsi ad Alessandro: «Chissà che mestiere fa 31 0| poltrone come te!» scherzò Alessandro. Ma vedendo che Marianno, 32 0| macchina per tagliare doghe?». Alessandro lo guardò stupito dall'originalità 33 0| macchina. Dapprima esitante Alessandro aveva finito col convincersi 34 0| creare le doghe. E quando Alessandro prendeva da sua moglie i 35 0| era debole in famiglia di Alessandro il quale quando comperava 36 0| arrivava a farne più di quante Alessandro ne consumasse egli le distribuiva 37 0| prendere doghe e cerchi. Alessandro vogava sulla grossa buria 38 0| vicinanza della bottega. Alessandro respirava. Marianno legava 39 0| durante lo scarico della barca Alessandro trovò il modo di ubriacarsi. 40 0| Marianno e gli dava istruzioni. Alessandro era tutto vivo eccitato, 41 0| meglio per liberare la barca. Alessandro non fermava mai la sua chiacchiera. 42 0| dalla barca del bottaio Alessandro Perdini, quel bottaio che 43 0| da ogni paura, rise anche Alessandro. Non era mica tanto brutto – 44 0| liberarsi. «El tasa» gridò ad Alessandro. «No 'l vede che 'l ne fa 45 0| forze co le so ciacole?».~ ~Alessandro, di Menina poi non aveva 46 0| dove mené quel matto?». Alessandro pareva fuori di senno. Aveva 47 0| la prudenza accompagnasse Alessandro anche nella sbornia. Una 48 0| Cara, cara!» mormorava Alessandro per rabbonirla e per guadagnare 49 0| fu ora tutto in favore di Alessandro il quale s'assise sul banchetto 50 0| tepore del vino e del giugno Alessandro s'addormentò.~ ~Di quell' 51 0| Menina decisero di lasciare Alessandro a smaltire la sua sbornia 52 0| Da un giorno all'altro Alessandro restò privo di lavoro. Era 53 0| inaspettata perché la bottega che Alessandro aveva ereditata da suo padre 54 0| della fabbrica ad avvisare Alessandro che intendevano di non prendere 55 0| impressa a Marianno. Il povero Alessandro non arrivava a capire bene. 56 0| intendeva bene l'importanza che Alessandro attribuiva alla comunicazione 57 0| suggerirgli qualche cosa.~ ~Alessandro sentì il bisogno di arrabbiarsi 58 0| né poco. E se ne andò.~ ~Alessandro corse a casa a consultarsi 59 0| continuare a lavorare ad onta che Alessandro pretendesse che la doga 60 0| vantandosi del suo successo, Alessandro lavorò come prima non omettendo 61 0| ultima doga.~ ~Un bel giorno Alessandro venne a bottega e trovò 62 0| doghe!» disse Marianno.~ ~Alessandro si congestionò come quando 63 0| di molti giorni quello di Alessandro. Si rimandò la decisione 64 0| Marianno avrebbe aiutato Alessandro nel suo lavoro. Era però 65 0| però difficile di aiutare Alessandro che con la sua piccola mente 66 0| mettere insieme un barile. Alessandro cercava di dargli delle 67 0| passarono gli altri 15 giorni e Alessandro di nuovo apparve di essere 68 0| cercato un altro impiego e Alessandro sarebbe rimasto a bottega 69 0| mastelloni per bucato. Intanto Alessandro e Marianno dovevano andar 70 0| fare di quei mastelloni. Alessandro fu subito tranquillo.~ ~