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LE TEORIE DEL CONTE ALBERTO (Scherzo drammatico in due atti). ATTO PRIMO. Scena quarta. Anna e detti. |
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LORENZO (ridendo). Le mie più sincere congratulazioni!
ANNA. È un po' troppo presto.
LORENZO. Io conosco Alberto. C'è già da congratularsene. È proprio l'uomo che ci voleva. Senza pregiudizi di casta o altri. Ma tu lo conoscevi già prima?
ANNA (ridendo). Mai visto prima. Io era giunta il giorno innanzi dal collegio. (Guardando l'orologio.) Vuoi vedere come io lo evoco? Come basta che io lo desideri acciocché compaia?
ELVIRA. Bella bravura, sai che viene.
ANNA. Ma non rovinarmi lo scherzo! Sta a vedere Lorenzo. (Forza Lorenzo a sedersi con la schiena rivolta alla porta di entrata, dopo chiude gli occhi.) Adesso io con gli occhi dell'anima lo vedo frettoloso sortire dai Volti di Chiozza. Eccolo. Ha già passato la via Chiozza perché dopo data una occhiata all'oriuolo si mette a correre. Distratto come è si è messo a camminare a destra dell'Acquedotto mentre la nostra casa è a sinistra. Fa correndo la traversata. Alza un momento il naso per vedere se c'è qualcuno alla finestra, poi entra in portone. (Fa una piccola pausa.) Eccolo! Uno! Due! Tre! (Lorenzo e Elvira si voltano e scoppiano a ridere non vedendo nessuno; Anna va a vedere fuori della porta.) Non c'è nessuno! Eppure sono già le quattro passate!
LORENZO. Ma come sai che viene così esattamente?
ANNA. È perché è occupato fino alle quattro e che quando non è occupato viene qui.
LORENZO. Non badarci se ritarda di qualche istante e raccontami di che cosa parlate quando siete insieme.
ELVIRA. Scommetto che, saputo da lui il ritorno del tutore, non sentiremo più parlare del signor conte.
ANNA. Oh! cosa che dice! La senti? È sempre così!
LORENZO. Non badarle e raccontami di che cosa parlate quando siete soli.
ANNA. Soli non siamo mai; c'è sempre mamma.
LORENZO (facendo un complimento ad Elvira ed un poco sorpreso). I miei complimenti! Non c'è male!
ANNA. Eppoi è difficile dire di ciò che parliamo. Ah! bravo! Mi parla anche di scienza.
LORENZO. Sì, ma più d'altro probabilmente.
ANNA. No, sul serio, più di scienza, anche troppo. Qualche volta mi pare di avere dinanzi qualche professore del collegio travestito. Lui è professore.