IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Scena terza. Federico e detti.
FEDERICO (entra, il soprabito abbottonato, il cappello in testa; si ferma esitante alla porta). Buona sera!
BICE. Buona sera! Così di buon'ora!
FEDERICO. Sì. Veramente assai di buon'ora. (Non guarda Bice in faccia, ella s'avvicina a lui per aiutare a togliergli il soprabito. Egli è titubante.) Non occorre. Sono venuto per… per prendere un atto che avevo dimenticato nella mia stanza. (Detto questo, si risolve e s'avvia verso la propria stanza a destra.)
PAOLO (sorpreso del contegno di Federico). Buona sera, Federico…
FEDERICO. Buona sera! (Poi si volge per un attimo.) Ah! vuoi andar via! A rivederci! (Esce.)
PAOLO. Mi pare alquanto strano! Che abbia udita la mia ultima frase? (Pensieroso.) Quale era veramente? Ah! sì: «Ella mi tradisce con lui!». È una frase che non può compromettere nessuno perché il suo carattere scherzoso salta agli occhi. Ma tuttavia non vorrei lasciarla qui sola nell'ora del pericolo. Mi permetta di rimanere qui. Se ce ne fosse di bisogno potrei, pur troppo, dare tutte le prove della Sua innocenza.
BICE. Vada! Vada! Non ho bisogno di testimonianze.
PAOLO (appassionato). Potrei dare la prova che le nostre relazioni somigliano quelle di fratello e sorella. Il fratello portava il buon umore, la sorella il riso dolce, perlato, sonoro, - oh! come ne farò senza! - La sorella era l'ingenuità fatta persona ed il fratello anche, salvo che sognava l'incesto.
BICE. Dato il pericolo ch'Ella corre, non c'è male! Ma La prego, vada a tranquillare Amelia. Per quanto si trattenesse io compresi ch'essa era eccitatissima.
PAOLO. Vado subito! Mi dia la mano anche una volta. Oh! Bice! Potessi esprimere la passione come la sento! Dovrebbe pur essere una prova del mio amore il fatto che accanto a quell'uomo ch'Ella dice sanguinario cioè amante di sangue anche maschile, sono capace di ricordare tutta la mia passione.
BICE. Ma anche tutto il Suo spirito.
PAOLO. Ne ho fatto? Non lo ricordo. Ogni parola che indirizzo a Lei, a me pare suggerita dalla sola passione. Ella trova la mia passione risibile perché non la divide. Perciò Le sembra tutta un brutto bon mot. Io vado ma ripensi a me talvolta. Se Lei sapesse come il cuore femminile talvolta è strano… Non è affatto escluso ch'Ella senta di nuovo bisogno di me e del mio brutto spirito. Mi chiami senz'esitazioni. Io accorrerò ad onta di tutte le Amelie di questo mondo. (Prendendo un tono di società.) La prego, signora, di riverire da parte mia Federico e di scusarmi con lui se non ho potuto attenderlo.
BICE (lietamente). Così va bene! La prego di salutarmi tanto Amelia e… di tranquillarla. (Paolo esce dalla porta di fondo, Bice a destra. Federico entra dopo brevissimi istanti dalla porta di sinistra e si ferma sulla soglia con un rotolo di carte sotto il braccio, sempre ancora in soprabito e il cappello in testa.)