Italo Svevo: Raccolta di opere
Italo Svevo
Commedie

CON LA PENNA D’ORO (Commedia in quattro atti).

ATTO PRIMO.

Scena sedicesima. Detti senza Alice.

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Scena sedicesima. Detti senza Alice.

 

CARLO.  Non bisognerebbe lasciarla andare sola in quello stato.

SERENI.  È vero. Io l'accompagno. (Via in fretta.)

ALBERTA.  Si calmerà. Si calmerà. Quando si ritroverà sola nella sua povera casa, intenderà subito il male che fece a me e a se stessa. Dov'è Sereni? Egli ricorderà

CARLO.  L'ho pregato di accompagnare Alice. Non si poteva lasciarla sola in quello stato.

ALBERTA.  Capisco. (Poi.) Ma perché Sereni? Non sarebbe stato meglio l'avessi accompagnata tu?

CARLO.  Vuoi che vada a sostituirlo? Forse arrivo in tempo. Io pensavo di restare con te. Non ti ho mai vista tanto agitata.

ALBERTA  (quasi al pianto). Adesso è tardi. Non vorrei avere ancora una volta l'aspetto d'immischiarmi nei fatti suoi. (Vedendo Telvi e Paoli.) Avete sentito? Vi ho invitati per farvi assistere ad una bella cosa. Scusatemi. Perché lasciaste partire Sereni? Lui è stato testimonio delle parole che Alice disse l'altro giorno. A me importerebbe solo d'essere certa di aver ragione.

PAOLI.  La povera signora era tanto agitata che non sapeva più quello che diceva. Io so come vanno queste cose. Uno dice una cosa, l'altro la ribatte, discutono, deviano e infine senza che nessuno ne sappia il perché arrivano ai pugni. Se ammettessero una piccola sosta con intervento del medico e calmanti, nulla avverrebbe.

ALBERTA.  Essa disse delle parole ch'io mai più dimenticherò. (Pensierosa.) In quale luce mi vede? Se avesse ragione io dispererei. Ma non ha ragione. Io sempre volli il suo bene. (Poi.) Sentite! Scusatemi. Non posso rimanere a pranzo con voi. Permettetemi di ritirarmi. Chiamatemi se Sereni ritorna. (S'avvia.)

CARLO.  Te ne prego, Alberta, resta. Come vuoi lasciarci soli noi tre uomini?

ALBERTA  (scoppiando in pianto). Lasciami, Carlo. Ho bisogno di restare sola. (Ripete le parole di Alice.) M'hai fatto del bene ma ora basta. Io la odiai, dunque? La odiai? Come può immaginare una cosa simile? E non la immaginò mica or ora così sconvolta com'è. Deve averlo pensato da lungo tempo e rivelato il suo pensiero nell'ira.

PAOLI  (bonario). Non è così, non è così. Disse le prime parole che le vennero in bocca nel calore della disputa per aver ragione. Non hanno . Da voi donne le parole non hanno mai importanza.

ALBERTA.  Oh, dottore. Ella non sa che cosa sieno le parole. E il terribile è che a me pare di aver indovinato quelle parole prima. Io credo di averle lette nel suo cuore ieri e prima ancora. Le so però soltanto ora. Che dolore. (Piange.)

CARLO.  Calmati e resta con noi.

ALBERTA.  Non posso, non posso. Scusatemi. (Esce.)

CARLO  (seguendola). Ma via. Capretta mia. (Esce.)

 

 


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