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Scena terza. Teresina e Clelia.
CLELIA (ridendo). Com'è curioso di sapere come Ella stia.
TERESINA. Non è mai stato a sentire una mia risposta. Ogni giorno mi dice la stessa frase. Se ne avessi il coraggio gli direi subito non appena lo vedo: «Sto bene! Sto bene!». E così gli risparmierei la fatica di parlare lui. Ma già io non posso osare una cosa simile.
CLELIA. E allora lo farò io! La prossima volta che lo vedo arrivare a vele spiegate gli grido incontro: La signora sta bene, sta benissimo. È inutile che s'incomodi.
TERESINA. Oh! non farai una cosa simile! Promettimelo! Giuramelo!
CLELIA. Non spaventatevi! Ve lo giuro se volete. Ma quel signor Carlo! Come è antipatico! Io, non so nulla della signora Alberta ma lui, con tutti quei suoi affari, meriterebbe di portare i corni!
CLELIA (saltando e ballando). I corni, i corni…
TERESINA. Pazza che sei! Vuoi star zitta? Mi fai morire di paura.