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Scena quindicesima. Emma, Enrico e detti.
RITA (subito destata). Stava qui nettando le maniglie della stanza.
EMMA. Non voglio sentire. Netti avanti le maniglie. (S’avvicina al padre.) Dorme! (Con un singhiozzo.) Dorme! Come se avesse la coscienza tranquilla.
RITA. Badi, signora, che la coscienza tranquilla la può avere. (Tentando invano di darsi un contegno.)
EMMA. E anche Lei potrebbe tacere. Non ci fa mica una bella figura Lei d'essere stato a guardia là fuori. Bisogna essere… fuori di senno per fare una cosa simile.
ENRICO. Ma io ero là fuori perché il signor Giovanni ha voluto così.
RITA (cadendo seduta su una poltrona). Ero presente io, lo posso testificare.
EMMA (fuori di sé). È ubbriaca, è ubbriaca. (Corre via.)
ENRICO. Ma signora! Che c'entro io se essa è ubbriaca? (La segue. Lunga pausa durante la quale Rita stirandosi e fregandosi gli occhi tenta di riaversi e Giovanni russa.)