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grassetto = Testo principale
Parte, Capitolo grigio = Testo di commento
1002 10, 1| agnello di pace, la pura colomba che ella adora, prèndono
1003 3, 1| sollazzavo con Lilì e le sue colombelle, la ridente Lilì ignara
1004 4, 1| finiva in un rugugliar di colombi, in un sospiro di felicità.~
1005 2, 1| sulla terra, come Cristòforo Colombo nelle Indie occidentali,
1006 3, 1| virtuose sentenze, e Vittoria Colonna corona di casto amore l'
1007 6, 1| un giovinottone acceso di colorito e baffuto, era sul marciapiede
1008 5, 1| gli innocenti rossori per colpe non commettende e i sùbiti
1009 8, 1| realtà, a ravvisarmi quasi colpèvole della immatura morte di
1010 5, 1| uscivi sul terrazzino a coltivar fiori, quand'io mettèvomi
1011 2, 1| sotto un ùnico tetto, si comàndano e sèrvono reciprocamente
1012 2, 1| mostràvano il dorso prima del combattimento, non dopo. E oggi pure,
1013 12, 35| presto e disponi di me. Sto combinando con Pompeo per la diffusione.
1014 12, 26| eventuale traduzione che si combinasse poi di stampare.~Accolgano
1015 6, 1| e bella. Di quale plebèo combustìbile si alimèntano molte volte
1016 6, 1| più — posato sulla «Divina comedia», e precisamente ai versi «~«
1017 12, 3| giugno, perché subito dopo comincia la morta stagione, oppure
1018 1, 1| le mie prime impressioni cominciàrono a sgarbugliarsi, a coordinarsi,
1019 3, 1| dove il sogno finisse e cominciasse la realtà. S'impadronìrono
1020 5, 1| romanzo credetti di aver cominciato! Ma il viaggio finì, e i
1021 6, 1| interròmpere un silenzio che cominciava a farsi uggioso, le domandài
1022 2, 1| foglie della mia pianta cominciàvano ad ingiallire, ad accartocciarsi,
1023 5, 1| intèsero: quella di Lisa cominciò a prèmer più forte quand'
1024 2, 1| sedie che li stringeste a commemorazioni di duolo, scrittòi che ne
1025 3, 1| questi i più donnajuoli, commentàndoci a tutto spiano e Catullo
1026 5, 1| innocenti rossori per colpe non commettende e i sùbiti imbarazzi e persino
1027 10, 1| indignazione udèndone o vedèndone commèttere una malvagia, senza potèrmivici
1028 5, 1| prima: nell'istante del commiato un indefinìbil ritegno,
1029 3, 1| Nasso dall'ingrato Tesèo, la commiserazione mi si mutò in ilarità, quando
1030 5, 1| soavità e tremolìi e fruscìi commoventi. E mettevamo, s'intende,
1031 12, 36| maggio sull'Italia, per comodo dei giornalisti, che ricevono
1032 3, 1| sensualità di quelle de' mièi compagni e che non mi trovassi tanto
1033 12, 36| dove ad intervalli tengo compagnia a mia madre ammalata — speravo
1034 7, 1| allora trarrài pur dalla compagnìa di un ragno, di cui tanti
1035 5, 1| presenza di un suo possìbil compagno, e benché l'amore ch'ei
1036 7, 1| quotidianamente, prima che Tea vi comparisse, grosse liti. A ciò sceglièvasi
1037 1, 1| lei da quel sentimento di compassione che fu sempre la nota fondamentale,
1038 12, 3| iniqua distribuzione dei compensi al lavoro praticamente utile
1039 12, 38| pei buoni borghesi, che comperano i libri a chili — queste
1040 7, 1| uccellini ed i gatti potrèbbero compètere coi cani nelle nostre affezioni.
1041 12, 37| cercare. Abbia dunque tanta compiacenza di passare da me. Mi troverà,
1042 12, 1| atto di amore che vi si compie, è un bacio — e, anche questo —
1043 12, 6| raccomandandola a te — la lettera qui compiegata.~Senza certo pretendere
1044 12, 1| fogliuzzo a parte che qui compiego. Modestissimi sono i miei
1045 4, 1| òpere che mi fu fatto di còmpiere e le molte d'imaginare.~
1046 12, 38| uomini di lettere, che ho compilato io stesso, assumendo informazioni
1047 10, 1| ancora percorsa, l'ha tutta compiuta, e deve, per avanzar nuovamente,
1048 3, 1| questa amante romàntica, complessiva o media, come si chiamerebbe
1049 8, 1| molte altre, in quell'amor complessivo in cui si abbràcciano cose
1050 7, 1| organismi intellettualmente men complicati. Cento virtù, mille vizi
1051 5, 1| rè. Màssima intèrprete o còmplice della volontà, la mano coltiva
1052 2, 1| di duolo, scrittòi che ne componeste le ire, specchi che ne rifletteste
1053 6, 1| mè dedicate. Non solo: ma componevo le più amorose risposte,
1054 12, 18| Virano. Il libro è tutto composto e deve uscire l’1 di maggio.
1055 6, 1| fermare la carrozzella, e comprammo dai vignajuoli una grembialata
1056 1, 1| quadro. Altre parole non comprendevo di quella filastrocca che
1057 7, 1| bestie (tra le quali io mi comprendo ben volentieri) àbbiano
1058 6, 1| mutuati tra pupille che si comprèndono e si vògliono bene; io mai
1059 12, 34| copertina, o per altro motivo — compresa l'inerzia atavistica de'
1060 3, 1| fàrcene stare uno di più, compresi i mièi. Oggi il capo dello
1061 6, 1| mie letterarie adorazioni. Comunanza di amicizie è di amicizia
1062 12, 5| risposta che mi affretterò a comunicare Loro. In ogni modo se i
1063 12, 5| ottimo nostro Cameroni mi ha comunicato la Loro favorevole risposta
1064 7, 1| tosto l'idèa della universa comunione dei beni vi sembrerà piana
1065 7, 1| ampio universo non ti si concèdano che pochi metri quadrati
1066 5, 1| dà assài più che non dia, concedèndosi tutta, a que' nostri non-sìmili.~
1067 7, 1| Quanto ai gatti, cioè, ben concedo che essi possièdono una
1068 12, 31| resto, ripeto, per quanto concerne l'opera tua, non si potrebbe
1069 5, 1| in una parola, le caste concessioni di cui donne e fanciulle
1070 8, 1| viva, e mi sentìi nella conchiglia degli occhi nàscer la perla
1071 12, 5| facilissimo intenderci.~Conchiudo, ringraziandoli sentitamente
1072 7, 1| cui dopo molti sì e nò, conchiusi, secondo il mio sòlito,
1073 3, 1| picchiati e di scossi sistri concitatori: la sacra orgia avèa invaso
1074 8, 1| ignorante viltà de' tuòi concittadini costretto al tàvolo dell'
1075 12, 34| Caterina e di Recoaro! In conclusione: affretta, affretta, affretta;
1076 12, 33| ricevuto il telegramma ho concluso con Dumolard di ristamparla —
1077 12, 4| egli trovasse le mie idee concordanti colle sue proprie. Mi stanno
1078 12, 20| dannosa e costosa e vana concorrenza all'italiana — ~Riposa calmo
1079 12, 5| e che dovrebbe — spero — concorrere al buon successo del libro.
1080 12, 24| o degli stabilimenti che concorsero all'esecuzione della intitolazione
1081 5, 1| scolàstici, e, sàturo di grassa concupiscenza o di soddisfatta sensualità,
1082 1, 1| campo del pensiero dipinto, condensài in breve spazio le mie simpatìe.
1083 3, 1| robusti gaglioffi, ma non conduceva che a nozze di carne, e
1084 10, 1| vanno a fare la spesa, o condùcono i bimbi — bottoncini di
1085 1, 1| innanzi. Un giorno mi si condusse a vedere una gallerìa di
1086 2, 1| già la nonna e la cuoca confabulàvano collo spaccalegna. Io solo,
1087 12, 37| ne dia uno contrario al conferimento dell'onoreficenza.~Tuo per
1088 12, 10| edizione debba grandemente conferire al buon successo commerciale
1089 6, 1| dapprincipio parèami fastidiosa, conferiva al suo viso una espressione
1090 12, 33| delicato e gentile — ti confesserò anche una cosa: In questo
1091 5, 1| sentivamo, io ciò che tu confidavi ai fiori, tu quello che
1092 5, 1| tempo, la cameriera e la confidente di una mia zia. Il tuo eburneo
1093 12, 9| che ti tratto con troppa confidenza. Non mi vergogno, ma aspetto
1094 9, 1| intorno a noi, e amore non sà confini. Finché io a tè penso e
1095 8, 1| cliente, e con l'uccisore si confonde l'ucciso. Senonché, tendendo
1096 6, 1| appassionassi ai romanzi, sino a confòndermi coi lor personaggi, e come
1097 2, 1| ha una età, che in alcuno confòndesi colla infantile, in cui
1098 5, 1| capo e mani, talvolta, si confondèvano in una sola ombra qual di
1099 5, 1| vi rammento e ancora mi confortate, gentili mie, di cui non
1100 10, 1| il giòvane centurione, confortatore de' mesti, difensore degli
1101 3, 1| trovi; se la gemella ànima confortatrice gli manchi! Beato invece
1102 2, 1| èssere che venga a recargli i conforti dell'amicizia e l'odore
1103 10, 1| impallidìscono e si ritràggon confusi. Non ne rimane che uno,
1104 1, 1| tempesta e cieli sereni — una confusione, una soffocazione di cose
1105 6, 1| braccio.~Verso sera, mi congedài da lui e... da lei. Ella
1106 5, 1| prèmer più forte quand'io mi congedavo da lei di quando me le presentavo.
1107 2, 1| cui l'ànima, anelante di congiungersi ad altra e non trovando
1108 2, 1| sento come avvicinarsi e congiùngersi alle mie le labbra di mia
1109 4, 1| staccato dal fecondo suo congiungimento con le corde canore, gocciante
1110 7, 1| loro carezze, la particella congiuntiva degli ànimi loro — i quali,
1111 10, 1| accompàgnano con cubi azzurri, coni gialli con òvoli violacei,
1112 5, 1| Senonché, quando il casto connubio era osato, non più sapevamo,
1113 12, 2| tuo amico S.r Le[...], che conobbi in tua casa per uomo colto
1114 12, 26| Quinto cielo (Diana).~Non conoscendo pero né l'indole della Cronaca
1115 12, 5| carta usuale buona. Un mio conoscente si è incaricato di trovarla
1116 7, 1| imaginabili, noi le possiamo conòscere e apprèndere nella loro
1117 2, 1| conoscevo persona e non osavo conòscerne, passavo intere giornate
1118 3, 1| belle, non gentili. Non conoscèvano il pudore del vizio, non
1119 12, 9| Guido Boggiani, che tu pure conosci e certamente ammiri. Per
1120 8, 1| tùmulo a noi manda Natura» ha conosciute e care note per mè. Lungo
1121 1, 1| d'idèe che io non aveva conosciuto mai tra la folla vera.~Troppo
1122 8, 1| della terra e de' cieli e conquistar nuove forme. In questa pugna
1123 2, 1| non un conquistatore ma un conquistato. Dirò meglio però: l'uomo
1124 2, 1| dovrebbe chiamare, non un conquistatore ma un conquistato. Dirò
1125 3, 1| della antichità, una sola conquistò le mie simpatìe e fu Bàcchide,
1126 10, 1| capo al poeta, vòlano al conscio cuore della ignota sua musa.~~
1127 12, 34| non m'inganna, tu dovevi consegnare le copie stampate e legate,
1128 12, 21| giorno ancora, essendo stata consegnata dopo. — Spero che queste
1129 12, 5| anni.~Il manoscritto sarà consegnato in tipografia tra 15 o 20
1130 12, 37| costo.~Non domando il tuo consenso sulla copertina, che a me
1131 12, 26| Signori Dumolard, perché, se consentono, vengano a lui rimesse.»~
1132 12, 5| persuaso che essa riceve e conserva la stampa cogli inchiostri
1133 4, 1| incontrati nella pròssima via del Conservatorio di mùsica. Una bara fu trasportata
1134 3, 1| dalla poesìa, le vestali conservatrici del sacro fuoco del genio.
1135 12, 20| italiana — ~Riposa calmo sulla conservazione de' tuoi documenti. Molto
1136 6, 1| altrettali, non potevamo più considerarci, reciprocamente, forastieri.~
1137 12, 12| insoddisfatte promesse li considero momentaneamente spariti
1138 3, 1| Dama gentile teneramente consola colle lettere, non potendo
1139 6, 1| quando veri e profondi, mi consòlano come se appartenèssero a
1140 12, 4| luglio 1874 del Bollettino Consolare, che ti avevo domandato
1141 3, 1| quando la vidi sì facilmente consolarsi con Bacco — la dive bouteille.
1142 5, 1| ricordo, e come, tuttora, mi consolate! Né tra voi manca il bacio —
1143 1, 1| in tutto il mio èssere, consolazione. Mi brillava quel bacio
1144 7, 1| colle piatte pantòfole, consolazioni che, uguali, non ti dièdero
1145 12, 31| Bertone, che sono i miei consueti giudici d'arte, l'hanno
1146 12, 22| Ricevuti i documenti e già consultati.~II A volta di corriere (
1147 2, 1| piaghe irrimarginàbili. Si consultò il giardiniere di una villa
1148 8, 1| buona, e morì. Dìcono fosse consunta da un amore profondo che
1149 2, 1| da trecent'anni mia zia, consùntasi giovanìssima tra gli incendi
1150 9, 1| il suo volto dai colori contadineschi ma dal profilo di dama,
1151 5, 1| appena si accennerèbbero, nei contatti più ìntimi della carne,
1152 7, 1| nel suo stato di servizio contava parecchi fatti ammirèvoli,
1153 12, 25| eseguiti nello stabilim. del Conte Vittorio Turati — Mil. V.
1154 10, 1| a mio avviso — piuttosto contemporanee, paragonàbili quindi a più
1155 1, 1| per qualsisìa viaggio, mi contentài di scrìvere alla mia principessa
1156 2, 1| anticipata. Tuttavìa, per contentare mia nonna, o piuttosto i
1157 12, 33| ancora se mi addatterò a contentarmi di quello solo, sono felicissimo
1158 12, 2| contrapporne altre. Di facilissima contentatura, ben sai, è~ il tuo Dossi~ ~ ~
1159 10, 1| non visi felici e nella contentezza altrùi trova la sua.~Ed
1160 12, 31| non si potrebbe essere più contenti. La sensitiva ha il nome
1161 3, 1| perduta e gloria a cui era contesa; voi, nelle cui braccia
1162 2, 1| solitari. Anche il deserto contiene stese di maggiore desolazione,
1163 1, 1| guancie, appassite dalla continua aspettazione, sèguonsi i
1164 8, 1| cose e persone; tuttavìa mi continuàrono a parte, e ancor dùrano,
1165 2, 1| intorno a lei. Essa sola continuava a protèndere nudi rami e,
1166 12, 38| 37 gradi dell'alma urbs.~Continuo nei numeri di protocollo,
1167 2, 1| librerìa, appoggio la mia testa contr'essi e lì rimango beato,
1168 5, 1| tale, che, anche priva di contraccambio, basta. Esìger di più, è
1169 12, 2| abbia tanta pazienza da contrapporne altre. Di facilissima contentatura,
1170 12, 37| Prefetto, questi non ne dia uno contrario al conferimento dell'onoreficenza.~
1171 12, 1| Amori» e fa riscontro e contrasto alla Desinenza in A, perocché
1172 7, 1| presenta se non per rogare contratti di nozze, il prete per benedire
1173 12, 34| affretta; se no tu stesso avrai contribuito alla scarsa diffusione del
1174 12, 5| particolare fiducia qui a Roma controllasse la tiratura de' fogli.~Resta
1175 7, 1| govèrnano, delle passioni che lo contùrbano, d'uopo sarà analizzare
1176 12, 36| giornali, a cui sarebbe conveniente spedire gli Amori, secondo
1177 2, 1| Nella frondeggiante chioma convenìvan dì e notte i pàsseri del
1178 6, 1| tranquilla, tutta giardini e conventi. Di tempo in tempo, un amicìssimo
1179 12, 39| 600 esemplari come si era convenuto ma solo di 585.~Del resto,
1180 6, 1| egli una di quelle faccie convenzionali di bel-giòvine che vèggonsi
1181 12, 5| ogni modo se i prezzi non converranno l'edizione sarà condotta
1182 12, 12| sinceramente quantunque convinto che tutto il mondo è paese.
1183 1, 1| cominciàrono a sgarbugliarsi, a coordinarsi, a modificarsi. Bastò una
1184 9, 1| tanti tetti — tranquilli coperchi a scàtole piene di guài —
1185 1, 1| tacèa di essa; nessun la copiava, nessun la avvertiva; mi
1186 3, 1| stanzuccia, la pòvera Dora Copperfield che diventava di giorno
1187 2, 1| diamanti e di perle che copra movèntisi forme di donne!
1188 9, 1| argentea della luna che copre tutto, sèmbrano i montìcoli
1189 5, 1| in vece mia. Costùi potèa coprire di gemme quanto io avrèi
1190 8, 1| tanta quiete e silenzio còprono un moto febbrile, un lavorìo
1191 1, 1| paffuta bontà e col suo cor rosseggiante presso l'orecchio
1192 5, 1| fanciulla bruna dai grossi coralli agli orecchi, i cui capelli
1193 7, 1| attuàbile. Medesimamente; corazzàtevi pure di tutto il ricettario
1194 3, 1| ancora: reggevo colla buona Cordelia il titubante passo dell'
1195 12, 34| fra te e lui basterà come cordiale presentazione reciproca
1196 12, 25| certamente — Abbimi con un cordialissimo abbraccio~ tuo. Aff. Luigi~ ~ ~
1197 3, 1| celate làgrime e morir di cordoglio. Tisbe che si lascia cadere
1198 2, 1| della loro pupazza e non si coricàrono, non mangiàrono, non piànsero
1199 4, 1| inno della «Marsigliese» — coronare i vinti.~Altre volte, l'
1200 9, 1| color d'amore e pietà, correggesca madonna fuggita alla gloria
1201 12, 36| seconda volta. Dal 17 al 25 corrente, mi recherò tutti i giorni
1202 12, 34| S.E. il canonico Cesare Correnti. Per Dumolard, in occasione
1203 5, 1| spingesse più alto; poi, giù, a còrrere ancora col cerchio o la
1204 12, 2| veramente dalle mie mani — con correttezza assoluta — e se desidero
1205 5, 1| colazione sui poggi circostanti, correvamo pei prati inseguendo or
1206 3, 1| àvidi giòvani acclamanti, corrèvano nude e pudiche, impugnando
1207 12, 9| possa sorvegliarne meglio la correzione tipografica.~E perché il
1208 10, 1| in un labirinto di ùmidi corritòi sotterranei. Senonché, amore
1209 3, 1| rossa e cucito sovra il corsetto, come su un piastrone di
1210 2, 1| molle suo tronco — dalla corteccia cara agli amori e alle lèttere —
1211 5, 1| cosicché la donna che a noi è cortese di un sorriso o di una occhiata
1212 12, 5| Loro desiderio.~E siano cortesi di una stretta di mano al
1213 3, 1| flagello e satiretti dalle coscie villose, la percorrèvano
1214 12, 37| me pare riuscitissima. Le cosidette fantasie orientali che tu
1215 9, 1| sottrarmi al lezzo de' mièi cosidetti fratelli, allungo il passo.
1216 4, 1| grand'ànima, alto-appesa in cospetto del mondo, bramava inutilmente
1217 6, 1| trattarsi di ben differenti cospirazioni delle polìtiche, ed il silenzio
1218 12, 39| che ogni esemplare sarebbe costato circa lire 1.40 tutto compreso.
1219 | costì
1220 3, 1| ellènica grazia, odor di mela cotogna, scollate fino al mallèolo.~
1221 3, 1| caratterìstico odore di cotonina e stallàtico delle villane
1222 10, 1| Altre, invece, lìtigano e còzzano una contro dell'altra, finché
1223 4, 1| màgiche corde balzàvano cozzo d'armi e fanfare guerresche.
1224 10, 1| braccia l'entusiasmo che crèa: e l'ingegno di lui divien
1225 2, 1| di migliorarlo e quasi di crearlo? Già ti narrài — amica geniale —
1226 8, 1| sèmbrano, non fatte ma create; il mio Tranquillo dal genioso
1227 8, 1| pupilla ùmida di bontà del lor Creatore. Ma le fiamme del nostro
1228 3, 1| frapposto tra essa e le creazioni della plàstica — la mancanza
1229 5, 1| Un altro mio amore naque, crebbe, finì a strette di mano.
1230 12, 29| seconda edizione fra poco, mi creda colla massima stima~ Suo
1231 12, 27| almeno commerciale. Qualora credano che questo convenga loro,
1232 10, 1| ritrovo perfino — chi il crederebbe? — donna.~Geniale amica,
1233 1, 1| del mio sguardo, finivo a crèdermi guardato pure da essa. Le
1234 8, 1| madre mia — ho ben coraggio, credete, se, scorgèndovi di là del
1235 5, 1| quella notte! oh qual romanzo credetti di aver cominciato! Ma il
1236 11 | amare di nuovo o di più, credi? Dillo pur francamente.
1237 8, 1| del debitore quelle del creditore: il mèdico vi ha raggiunto
1238 12, 30| oro sul fondo nero; ma ho creduto migliore la presente semplicità.~
1239 8, 1| vivaci, e sempre il monte più cresce della ammirazione nostra
1240 8, 1| pensamenti suscitatore. Più non crèscono le sue montagnuole, or selvose
1241 5, 1| intellettuale e la mano cretina, una tutta frèmiti, geli,
1242 12, 34| senza gusto artistico, — cretinescamente tronfia di sé nelle classi
1243 2, 1| testolina dal lungo ago crinale... — cari amori di legno,
1244 12, 15| ed illustre amico~Sulla crisi avrei parecchio da dirti,
1245 11 | mai se ne staccherà. E la cristallina lastra, framezzo a noi,
1246 2, 1| quando libo in quel càlice cristallino di Boemia, intagliato a
1247 12, 22| Maledetta la grafomania!~IV Cristo, che meraviglia il modello
1248 2, 1| capitò sulla terra, come Cristòforo Colombo nelle Indie occidentali,
1249 12, 26| della Cronaca Rossa né il criterio di cui gode, non avendo
1250 12, 20| stesso e degli illustri critici tuoi, per indurre il pubblico
1251 6, 1| insaziàbile ed un finìssimo crìtico, ma — quanto più mi fu caro —
1252 12, 34| Museo del risorgimento, la crocefissione doveva aver luogo già da
1253 8, 1| un gran prato trafitto di croci, dov'era un pìccolo spazio
1254 2, 1| indugiata. Quel pìccolo crocifisso, incrostato di madreperla
1255 8, 1| disavventurati, tornati al comune crogiuolo, senza aver veduto fiorire,
1256 7, 1| càrcere — una vita da Ròbinson Crusoe senza Venerdì — le bestie (
1257 10, 1| incòntrano e s'accompàgnano con cubi azzurri, coni gialli con
1258 1, 1| reverendi pasciuti alla sua unta cucina, si disputàvano seralmente
1259 3, 1| avèvano, ma di pezza rossa e cucito sovra il corsetto, come
1260 8, 1| lavoro delle sue dita di cucitrice. Io non le avevo parlato
1261 5, 1| in un àngolo della sala, cucivi, e tratto tratto sospiravi.
1262 4, 1| grilli e il singulto del cùcolo.~Una strana inquietùdine
1263 6, 1| avesse piuma perduto, sentivo cullarsi nell'aria una sottile fragranza
1264 10, 1| procèdono ràpide e zitte nel cunìcolo, le cui pareti, vestite
1265 2, 1| abbandonata, e già la nonna e la cuoca confabulàvano collo spaccalegna.
1266 7, 1| neppure la tàvola e col cuoco ti abbian fuggito amici
1267 5, 1| carne, in que' grossolani cuòi, cosicché la donna che a
1268 1, 1| il cèlere bàttito del mio cuoricino (la regina già posava sovr'
1269 2, 1| veniva la gialla stagione. Le cuoriformi barbate foglie della mia
1270 10, 1| vanìscono «come, per aqua cupa, cosa grave.»~Ne' mièi voli
1271 12, 38| bagni, delle acque e della cura climatica, — prezzo di lire
1272 12, 1| volume, è perché voglio curarne colle mie assidue forze
1273 4, 1| seguente. Io non sapevo, né mi curavo sapere, donde venisse, io
1274 1, 1| Maestà, nei tre giocatori, curvi coi candelieri in mano a
1275 6, 1| senz'essenza odorosa né cuscinetto senza spilli: disponevo
1276 3, 1| sdrajata asiaticamente sui cuscini porpurei di una lettiga
1277 6, 1| la trasportò giù come un cuscino di penne. «Come state, carìssimi
1278 12, 20| meglio dei quattrini, so custodire i libri — Hai avuto torto,
1279 8, 1| regia sua tomba, troppo ben custodita.~Quand'oggi entro in un
1280 7, 1| sòlito, con un getto di dadi, avevo risoluto di osare,
1281 12, 35| letterario irredentino della Dalmazia — A proposito dell'autrice
1282 2, 1| quella machinosa poltrona di damasco verde smontato, la veggo
1283 12, 3| lavoro inedito di Dossi!~Dammi tue notizie. Salutami il
1284 3, 1| sessuali del mio cervello dando sguardi e parola e movenze
1285 12, 20| priori credo, ch'essa farebbe dannosa e costosa e vana concorrenza
1286 10, 1| variopinte lanterne, accoppiate, dànzano a tondo mentre tre o quattro,
1287 3, 1| schiave, canèfore e citarede, danzatrici e dittèridi. E sorgeva Glicera
1288 10, 1| dorature di un appartamento. Dapertutto uòmini in nero e donne in
1289 6, 1| piacèvasi di dimenticar dappertutto i documenti della sua vanità —
1290 6, 1| sua medèsima miopìa, che dapprincipio parèami fastidiosa, conferiva
1291 5, 1| bacio — ùnico bacio che nel dar mi fu dato.~Era allora il
1292 12, 39| tutto compreso. E il conto darebbe lire 1.41 per esemplare.~
1293 8, 1| cosicché altro non feci che darle un nome — Antonietta. Ma
1294 4, 1| baci, temendo ognuno di darne meno dell'altro. Tutto finiva
1295 9, 1| destro canto del labbro, dàvano il moscadello: veggo Clara,
1296 12, 10| l'eleganza dell'edizione debba grandemente conferire al
1297 12, 6| salotto elegante e perciò debbon avere una veste adatta.
1298 8, 1| favoriti dei ricchi, poiché non dèbbon lottare che con sé stessi:
1299 3, 1| Michelàngiolo, e Luisa d'Albanìa debella col suo sorriso il cipiglio
1300 8, 1| querella; tòccano le ossa del debitore quelle del creditore: il
1301 12, 19| anche tu toccassi del mio «debole» archeologico.~Capuana mi
1302 2, 1| speranza. Pòvera Tilia! Decapitata, con due moncherini scheltriti
1303 12, 25| insisto sempre perché si decidano e ritengo che domani Lunedì
1304 2, 1| mio si accompagnasse né decidèndosi esso a venire a mè dalla
1305 12, 20| bibliografiche e non so decidermi a questa inutile funzione
1306 5, 1| ma in fiore; io non seppi decìdermi mai, perché l'àngelo non
1307 12, 37| raccomandazione per una decorazione al S.r Centemeri.~Se non
1308 12, 9| Se hai un'ora di tempo da dedicare a questo lavoruccio, ti
1309 6, 1| espressioni come se fòssero a mè dedicate. Non solo: ma componevo
1310 12, 20| aspettano sullo scrittoio, che dedichi loro una delle mie solite
1311 4, 1| ànima». Con egual frase io definirèi la mùsica; quella dei suoni,
1312 7, 1| anagramma dell'uomo, come fu definita) trovi l'umana natura lìbera
1313 12, 6| Se i Dumolard accettano definitivamente di essere miei editori,
1314 6, 1| viso — un viso che io avrèi definito: un complesso simpàtico
1315 3, 1| bocca di Alano Chartier, il deforme poeta, quella bocca dond'
1316 8, 1| dicitore magnìfico di cose degne a dirsi ed a scrìversi —
1317 12, 38| vedremo se una dozzina si degnerà far il proprio dovere, annunziando
1318 1, 1| suo sole? qual raggio si degnerebbe ella di scèndere, indiviso,
1319 3, 1| madre; sorgèvano Nèmesi e Delia, le spossatrici del delicato
1320 6, 1| vedevamo in una posizione delicatissima, dubitando e temendo ciascuno
1321 10, 1| quotidiana.~Oh sogni benedetti — delirio muto della salute che dorme —
1322 5, 1| silenzio, in amore, la più deliziosa delle sue dichiarazioni?
1323 6, 1| ammucchiàtavi l'uva, ci mettemmo deliziosamente a mangiarla, spiccando gli
1324 5, 1| guair dal dolore, un dolor delizioso.~Era l'altra una giovinetta
1325 | delli
1326 8, 1| bellezza casta, le cui tele, dense di sole e d'amore, sèmbrano,
1327 5, 1| elemòsine di affetto, oh sguardi densi di preghiere e promesse,
1328 7, 1| semplicemente accennate, come i denti del giudizio in noi. Fàcile
1329 | dentro
1330 12, 38| stampa finora, tolti Pica e Depanis, — stagione nefasta in causa
1331 6, 1| tante canarine graziose, è deplorèvole! Aveva egli una di quelle
1332 10, 1| arconte regge il peplo e và a deporlo, inginocchiàndosi, sull'
1333 12, 17| 17. Ad Amalia Depretis~ ~Roma 3.4.87 ~ ~Eccelsa
1334 11 | il mondo or mi spregi e derida, non m'importa! Mia gloria
1335 3, 1| sfuggito, calunniato anzi e deriso come incompreso da coloro
1336 10, 1| ad occhi aperti, fin quì descritti, a quelli ad occhi chiusi,
1337 1, 1| loro fragranza nell'aria deserta» — allora io sento per essa
1338 10, 1| i doni dei molti che la desìderano. A lei i forti ed i belli,
1339 11 | voti mièi. Come poss'io desiderarla ancora ed attenderla, or
1340 6, 1| mano in un incontro ch'egli desiderava di avere con una giòvine
1341 4, 1| di quella voce e ansioso desideravo che la notte, funerea coltre,
1342 6, 1| esclamazione ammirativa e desiderosa. Feci fermare la carrozzella,
1343 5, 1| simpatìa, di un sospiro desideroso o pietoso, dà assài più
1344 12, 1| riscontro e contrasto alla Desinenza in A, perocché in esso cerco
1345 2, 1| contiene stese di maggiore desolazione, dove traccia non scorgi
1346 10, 1| l'assemblèa dell'erbe si desta, ma la folla dei fiori si
1347 12, 38| nevrotica e faisandée, da destarti l'aquolina in bocca, come
1348 1, 1| dinanzi alla commozione destàtasi, per l'improvvisa scomparsa
1349 8, 1| ad uno ad uno, avrèbber destato altrettanti sorrisi nella
1350 7, 1| con ali o con pinne non desti in tè più di quel senso
1351 7, 1| pìccoli; e quanto ai loro destinatari... Quanto ai gatti, cioè,
1352 1, 1| il cuore mio? — creature, destinate alla poesìa ed alla infelicità,
1353 12, 10| del prossimo maggio ed io destinerò una parte delle 50 copie
1354 8, 1| attendendo la zàttera del destino che a voi mi trasporti,
1355 10, 1| mi riannodo. E allora mi desto — dirèi — dalla veglia quotidiana.~
1356 4, 1| occhi aggrondati e dalla destra nella bottoniera del bigio
1357 2, 1| sul dorso come generosi destrieri e li bacio anche, e, sedèndomi,
1358 12, 22| dal lato pecuniario, la determinazione di Pompeo, riguardante l'
1359 6, 1| per tutta quanta la vita i detriti della felicità.~E, come
1360 6, 1| dichiarazioni, che tante volte ti ho dette e tu non udisti, che tante
1361 9, 1| chicchi di una gràndine devastatrice, ùltime fucilate di una
1362 12, 33| però non lucida e in questo devo rimettermi a chi è più pratico
1363 5, 1| giovinetta fràgile e trasparente, devota a pròssima morte. Quante
1364 12, 8| massima stima ci protestiamo~ Devotissimi~ f.lli Dumolard~ ~ ~
1365 12, 29| colla massima stima~ Suo Devotissimo P. Dumolard~ ~Senza altra
1366 3, 1| dei romanzi, fui e sono devoto alle eroine dei loro autori.
1367 2, 1| nostri, come tappeto di diamanti e di perle che copra movèntisi
1368 12, 34| Non vorrei, che a questo diavolìo di ostacoli, si aggiungesse
1369 3, 1| amori, Margherita di Navarra dicèa che l'ùltimo le rinfrescava
1370 6, 1| taluno quì sogghignando dicesse: «ciò è d'uso», potrèi rispòndergli
1371 12, 4| nella mente le cose che mi dicesti avantieri sera.~Sinora i
1372 1, 1| guardato pure da essa. Le dicevo, nell'intimo, le parole
1373 1, 1| lèttera — lunga e straziante dichiarazione d'amore — sulla cui busta
1374 8, 1| 1. Antonietta~ ~Avèa diciasettanni, si chiamava Antonietta,
1375 4, 1| numeravo in quel tempo diciottanni di meno. Una notte, verso
1376 8, 1| maestro mio, scrittore e dicitore magnìfico di cose degne
1377 8, 1| bella, era buona, e morì. Dìcono fosse consunta da un amore
1378 3, 1| del sangue di Pìramo suo, Didone tradita che spegne la fiamma
1379 2, 1| vita e di quella di chi mi die' sangue e nome, sia in essi
1380 7, 1| quanti buoni consigli Tea mi diede che non seguìi. Fu un'estate
1381 7, 1| consolazioni che, uguali, non ti dièdero mai gli amici scomparsi.~
1382 | difatti
1383 10, 1| confortatore de' mesti, difensore degli innocenti, preparato
1384 5, 1| cui midollo sentimentale è difeso da una pelle ippopotamina,
1385 7, 1| nobilìssima di cui il cane difetta, l'amore della indipendenza.
1386 6, 1| un complesso simpàtico di difetti. Per interròmpere un silenzio
1387 6, 1| capivo trattarsi di ben differenti cospirazioni delle polìtiche,
1388 12, 31| inchiostro zeppo d'olio rende già difficile per non dire impossibile
1389 6, 1| poi fatto — ned era così diffìcile, poiché il mio condiscèpolo
1390 12, 30| il più importante, cosa difficilissima nelle pubblicazioni d'oggi.~
1391 12, 37| della Corona d'ltalia, la difficoltà era minore [parola illegg.].
1392 10, 1| carbonizzati di un libro, e diffondèntesi, per gli spazi inteplanetari,
1393 12, 36| Fanf. della Dom.? 5 Pompeo diffonderà, in fogli separati, il mio
1394 12, 27| avvisi da distribuirsi e diffondersi nelle diverse città. A me
1395 1, 1| della Madonna scendeva, si diffondeva, in tutto il mio èssere,
1396 7, 1| di filosofìa e teologìa. Dignità e pazienza, indipendenza
1397 8, 1| sogno di chi veglia — si dilegua da tè. Solo dura la malinconìa,
1398 10, 1| che uno svago, una carnale dilettosità, un affare matrimoniale,
1399 12, 19| virtù dell'ordine e della diligenza perché io abbia da raccomandare
1400 11 | di nuovo o di più, credi? Dillo pur francamente. Io stesso,
1401 6, 1| se nel mondo della quarta dimensione, c'incontreremo, come impalliderài
1402 6, 1| condiscèpolo piacèvasi di dimenticar dappertutto i documenti
1403 3, 1| Senonché, a casa, io dimenticava fortunatamente la scuola,
1404 7, 1| senza interruzione di lei, dimenticàvano presto e completamente sé
1405 9, 1| scendo dalla mia campanilare dimora, donde si scòprono tanti
1406 12, 34| vigne delli Castelli da cui dipende la rilegatura degli Amori.
1407 10, 1| àula dalle ampie nicchie dipinte, e sèggono sul gradino di
1408 12, 34| delle Corone d'Italia! Una dippiù — e questa volta ad un galantuomo,
1409 10, 1| negli spazi, con quelle diraggiate dal nostro.~Perocché l'ànima
1410 12, 34| giornali, o per lettera, forse diranno la loro opinione sugli Amori.
1411 2, 1| memorie, un senso, quasi dirèbbesi, di parentela preumana.~
1412 6, 1| assortita e contenta. La direte follìa — non però tu, amica
1413 12, 29| Senza altra domanda a mè diretta Ella può sempre accordare
1414 6, 1| non a lui, ma veramente dirette a mè che le meritavo, e
1415 4, 1| teneramente coll'amato e dirgli: «perché svegliasti il mio
1416 4, 1| guidato, di trovarmi fra alte disabitate montagne in riva ad un lago
1417 6, 1| di completamente marcire, disaccordàvasi dall'aspetto. Costùi, sempre
1418 8, 1| da mè. E penso ai tanti disavventurati, tornati al comune crogiuolo,
1419 11 | pàgine senza fine. Ed io discendo con tè lentamente, rinnovellata
1420 3, 1| fanciulle in cui non si sapeva discèrnere dove il sogno finisse e
1421 5, 1| due si ripigliava la pigra discesa. Giunti al portone, tu non
1422 6, 1| tra i passeggeri che ne discèsero, vidi la giòvine col volumetto
1423 7, 1| padroni, lo scopo dei loro discorsi, la messaggera delle loro
1424 6, 1| mè nella lode. Avviato il discorso sulla carreggiata della
1425 12, 19| Conconi ha, anche, già disegnato e dato ad eseguire la copertina.~
1426 5, 1| stessa fiamma; eppur restàvan disgiunte. Un ricciolino della tua
1427 8, 1| di lei, era, più che una disgrazia per tutti e due, un torto
1428 9, 1| si solleva quel senso di disgusto e di nàusea che salì alla
1429 5, 1| amore è molto, poca è la disinvoltura. Senonché, quando il casto
1430 2, 1| li percorro con li occhi, disopra le rilegature. Parmi di
1431 4, 1| abbigliate e velate di nero, e disotto i veli apparivan visetti
1432 10, 1| i filòsofi e tanti i lor dispareri!) ma certamente fu detto
1433 7, 1| topo che avresti, a piena dispensa, tranquillamente cibato...
1434 6, 1| mai né a mè nota, che ti disperavi di non èsser riamata, quanto
1435 12, 37| a Palazzo Braschi.~Non dispero di ottenere una croce mauriziana
1436 2, 1| bàstano a trattenerne la dispersione e a rèndercelo come un'eco,
1437 5, 1| e persino le iruzze e i dispettucci adoràbili, gèmiti d'amor
1438 6, 1| cuscinetto senza spilli: disponevo perfino sui tàvoli libri
1439 10, 1| di fagiano, di falco, si dispòngono a colline, a vallate. Sterminate
1440 12, 35| quaggiù — Scrivimi presto e disponi di me. Sto combinando con
1441 12, 34| a Roma. Se hai una copia disponibile, portala tu stesso, od inviala
1442 12, 16| la mimosa pudica; ne puoi disporre come ami meglio — tenerla
1443 12, 9| colle lettere in nero e disposte una sull'altra — Roma —
1444 12, 32| Dumolard e tipografia tutto disposto come vuoi spedizione entro
1445 1, 1| alla sua unta cucina, si disputàvano seralmente la lor cinquantina
1446 2, 1| uòmini e degli Dei, come la dìssero i nostri antichi; la grande
1447 10, 1| a cibare chi ha fame e a dissetare chi ha sete: anche l'amore
1448 1, 1| presto se gli àbiti non lo dissimulàssero e se, mercè le lor variazioni,
1449 1, 1| negre e tozze — piedi mal dissimulati — de' due sacerdoti, ella
1450 12, 35| Domenica, 12/6 = Non ti dissimulo, che mi immaginava una copertina
1451 1, 1| medèsimo; donde, la varietà che dìssipa la stanchezza e rinnova
1452 5, 1| della anteceduta tardanza, dissòlverlo. E allora, guardàndoci,
1453 8, 1| lavòrano indefessamente per dissòlversi e spàrgersi nelle innumerèvoli
1454 5, 1| appannamento ben presto si dissolveva, lasciando lo specchio più
1455 10, 1| provenienza — imàgini forse che si distàccan da mondi che non sono il
1456 2, 1| posso, nella mia mente, distaccar dalle mani, anch'esse in
1457 12, 33| tiratura tagliarsi la carta e distaccarsi a stento dallo zinco per
1458 5, 1| con esso. Ma il giorno del distacco ci sopraccolse. Quando,
1459 5, 1| ineffàbile. La fanciulla si distaccò, si strappò quasi dalla
1460 10, 1| occhi chiusi, mìnima è la distanza. Basta, a varcarla, un moto
1461 2, 1| stagione, dozzine di libri, e disteso sull'erba, appoggiavo contro
1462 2, 1| scorga velati come da nebbia, distinguo ancora tra essi una marionetta
1463 2, 1| originario non è affievolito o distratto, si sommove, si risveglia,
1464 12, 29| stampare un avviso che farò distribuire unitamente alle copie.~Sarà
1465 12, 29| avermi spedito le mie copie a distribuirlo ai giornali poiché mi occorreranno
1466 12, 37| stare benissimo insieme.~Distribuirò i libri alle persone che
1467 12, 27| pubblicazione da avvisi da distribuirsi e diffondersi nelle diverse
1468 12, 3| tanto nauseato dell'iniqua distribuzione dei compensi al lavoro praticamente
1469 9, 1| sècoli le hanno pur esse distrutte e ne tornàrono i materiali
1470 1, 1| le auguravo, che, dalle ditaccia negre e tozze — piedi mal
1471 1, 1| e bianche e trasparenti ditine di mia nonna! Una sera,
1472 3, 1| e citarede, danzatrici e dittèridi. E sorgeva Glicera dalle
1473 5, 1| di quando, sullo stesso divano, sfogliavamo qualche gran
1474 3, 1| consolarsi con Bacco — la dive bouteille. Di tutte le innamorate
1475 12, 3| ciarlatani ciondolati, che vorrei divenire il Porati delle nostre classi
1476 7, 1| a festeggiar loro. Tea divenne, in breve, la più grande,
1477 10, 1| dalla utilità suggeriti, divèntano, sul mio notturno guanciale,
1478 1, 1| formosìssimo — finisce per diventare indifferente, la qual cosa
1479 12, 38| il nostro giornalismo sia diventato una bottega alla Bocconi.~
1480 3, 1| rose, i suòi occhi rospini diventàvano lùcidi, oh come la voce
1481 4, 1| cifre, una di note — e se diverremo completamente malvagi, intèprete
1482 12, 19| critica che ho sparso in diversi giornali (e specialmente
1483 12, 25| prenderla. M'immagino che ti diverta stando un po' fuori d'Ufficio
1484 2, 1| potendo raddoppiarsi, si divide. Adelàide Maraini, dalla
1485 12, 20| vede che ti vuol bene. Io dividerò la mia roba così: Presentazione
1486 10, 1| crèa: e l'ingegno di lui divien genio, la timidità, ardire.
1487 8, 1| lo squillo delle trombe divine, e lavòrano indefessamente
1488 2, 1| giovanìssima tra gli incendi divini e i rimorsi della castità:
1489 5, 1| n bianco muro, tu, che, divisa da mè da una via, uscivi
1490 4, 1| umanità che gliele aveva divise e inchiodate. «Perché» —
1491 12, 33| ho potuto fare a meno di divorare il tuo squisito libriccino —
1492 12, 12| lasciare l'ingrata patria divoratrice dei suoi figli e me ne duole
1493 12, 2| qualche editore. Ebbene: ti dò pieni poteri di garantire
1494 5, 1| riappàjono tre fanciulle dai dòdici ai quìndici anni, lietezza
1495 5, 1| della tua gioia e insieme dolèvami di non avèrtela procurata
1496 5, 1| farmi guair dal dolore, un dolor delizioso.~Era l'altra una
1497 2, 1| gioje nostre e dei nostri dolori, non vi metterò mai — state
1498 12, 36| parlarne sul Fanf. della Dom.? 5 Pompeo diffonderà, in
1499 6, 1| cominciava a farsi uggioso, le domandài quale fosse il nome del
1500 4, 1| nemico, ché sarèi corso a domandargli perdono! Ed è a questo perìodo
1501 12, 4| Consolare, che ti avevo domandato per Vittorio.~Non abbiamo
1502 1, 1| altri ci sorprendesse, gli domandavo se avesse qualchecosa per
1503 7, 1| d'interrogazione tra chi domandi e chi offra. La signora
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