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Carlo Dossi
Amori

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


100-attua | augel-colmo | colom-doman | domat-giois | gioiv-it | itali-nuoto | nuova-premi | premo-rospi | rotea-sovra | sovvi-tulip | tumid-zoolo

                                                                grassetto = Testo principale
     Parte,  Capitolo                                           grigio = Testo di commento
1504 10, 1| inesaurìbili, o scopritore e domatore di nuove leggi della natura; 1505 3, 1| la mite figlia del duro Dombey, o trasportavo tra le mie 1506 12, 35| 35. Da Felice Cameroni~ ~Domenica, 12/6 = Non ti dissimulo, 1507 12, 31| foglie e la mia vecchia domestica e Bertone, che sono i miei 1508 1, 1| ogni speranza, chiamò il domèstico perché le recasse un mazzo 1509 1, 1| avuto almeno riguardo al suo domicilio — la Madonna. Pendeva al 1510 7, 1| caratteristiche della qualità dominante.~Oh a quante idèe, nella 1511 8, 1| glorioso degli intellettuali dominii dell'avvenire mi guarda 1512 8, 1| l'amore, la ricchezza, il dominio, raramente raggiunti, non 1513 5, 1| giocando con essa al pacìfico dòmino. Tu intanto, silenziosamente 1514 3, 1| pormi terzo fra Renzo e Don Rodrigo. La tosa, sicuramente, 1515 8, 1| tèmono le risurrezioni, dònan lenzuola di piombo, mura 1516 7, 1| colla voce. Tea mi era stata donata già grandicella, e nel suo 1517 5, 1| che, ùltimi, essa m'avèa donati e che non dovèvano mai, 1518 3, 1| deforme poeta, quella bocca dond'èrano usciti tanti motti 1519 3, 1| poeti, e tra questi i più donnajuoli, commentàndoci a tutto spiano 1520 5, 1| è già fare ad un'ànima dono divino. Come la voluttà 1521 12, 36| direttamente, per non far dei doppi alle stesse persone. 2 Mandagli 1522 3, 1| sua stanzuccia, la pòvera Dora Copperfield che diventava 1523 3, 1| porpurei di una lettiga dorata e gemmata, che nel sole 1524 12, 30| qualche prova coi cartellini dorati, oppure colla polvere d' 1525 2, 1| ventaglio dalle stecche d'avorio dorato e dalla pittura di rosei 1526 10, 1| nei grandi specchi e nelle dorature di un appartamento. Dapertutto 1527 10, 1| collina, posa un tempio dòrico, dalle colonne pinte di 1528 10, 1| delirio muto della salute che dorme — quanto vi debbo mai! e 1529 10, 1| quest'oggi, in cui m'illudo, dormendo, di èsser ragazza — benché 1530 10, 1| specie di pùlpito, ad una dormente assemblèa di matricarie 1531 8, 1| il cimitero, questo gran dormitorio della vita, e, certamente, 1532 8, 1| il virgineo corpo che le dormiva sotto, e quasi stesse per 1533 3, 1| nutrizione, spinta alle dosi più alte, di romanzi moderni, 1534 10, 1| tussilàggini odorose (priore della dottrinella) gìrano seccando il pròssimo, 1535 3, 1| chiamerebbe in statìstica, duolmi dover confessare che i romanzi 1536 12, 38| si degnerà far il proprio dovere, annunziando gli Amori.~ 1537 12, 34| memoria non m'inganna, tu dovevi consegnare le copie stampate 1538 1, 1| sarebbe mai solamente mia, né dovrebb'èsserlo. Bellezza è fatta 1539 12, 2| propongo sono certamente miti e dovrebbero tali sembrare ad ogni onesto 1540 12, 15| però, mi avverte che tu dovresti essere qui il giorno 5 per 1541 10, 1| debbo mai! e quanto più vi dovrò! Finché voi non mi abbandoniate, 1542 8, 1| tu, quale un dio, recavi dovunque il tuo tempio, e quel tempio 1543 2, 1| portavo, nella buona stagione, dozzine di libri, e disteso sull' 1544 4, 1| lamentèvole. Il mio cuore drizzò palpitando l'orecchio. Al 1545 5, 1| Quella lèttera, non v'ha dubbio, ti annunciava amore e ti 1546 6, 1| posizione delicatissima, dubitando e temendo ciascuno di parere 1547 12, 38| ed altre ragioni mi fanno dubitare della diffusione degli Amori. 1548 5, 1| augelletta che, a volte, io dubitavo, per non sciuparla, di strìngere, 1549 12, 38| promesso l'articolo. E non dubito d'altri buongustai e pensatori, 1550 4, 1| bacio, ed era allora un duello di baci, temendo ognuno 1551 12, 12| divoratrice dei suoi figli e me ne duole sinceramente quantunque 1552 3, 1| chiamerebbe in statìstica, duolmi dover confessare che i romanzi 1553 2, 1| stringeste a commemorazioni di duolo, scrittòi che ne componeste 1554 8, 1| continuàrono a parte, e ancor dùrano, l'abitùdine e il gusto 1555 4, 1| di lei. E tutto il giorno durava in la vibrazione di quella 1556 3, 1| etiopi reggèvano sulle spalle ebanine la lettiga, ad essa legati 1557 | ebbe 1558 3, 1| sparse, agitando tirsi, ebbre di vino e d'amore.~Era questo 1559 2, 1| altro vassallo, e in una ebbrezza di puro àere, guardammo 1560 5, 1| confidente di una mia zia. Il tuo eburneo allegro sorriso, quel sorriso 1561 5, 1| cocca terrestre a mete più eccelse. Se lo specchio de' mièi 1562 3, 1| foste madri agli uòmini eccelsi, assài più di quelle che 1563 12, 38| inevasi, per colpa dell'eccessivo tuo lavoro.~1 Dumolard ricevette 1564 12, 30| di norma per risvoltare l'eccesso della carta.~Avevo fatto 1565 | eccomi 1566 10, 1| chiarore ùnico, vivacìssimo. Èccomi in una immensa città, tutta 1567 7, 1| nella cui òrbita, filòsofi, economisti, polìtici non rièscono spesso 1568 5, 1| volontà, la mano coltiva ed edìfica, scrive e plasma, carezza 1569 5, 1| Oh quanti rosati castelli edificài quella notte! oh qual romanzo 1570 9, 1| fantasticamente le forme degli edifici scomparsi. Il mio passo 1571 4, 1| di dolci, una statua, un edificio, come oggi un foglio di 1572 12, 9| libro è compiuto, e sarà edito pel 1 maggio dai Dumolard. 1573 12, 5| libro rimanga alla Ditta editrice per 4 anni. Solo desidererei 1574 12, 3| all'autore quella delle edizioni successive~III Consegna 1575 10, 1| giovinetto, di starmi, come educanda, in un monastero, e così 1576 7, 1| civiltà, dagli artifici della educazione: una sola qualità buona 1577 9, 1| ricimentàvasi, la prima volta, agli effluvi dell'umanità. Impaziente 1578 10, 1| invincìbile, un uomo di stato non eguagliàbile, un poeta immortale; e 1579 4, 1| ànima dell'ànima». Con egual frase io definirèi la mùsica; 1580 9, 1| elegante, dai guanti eterni, Elda superba, dal pallor di magnolia 1581 5, 1| strette di mano, celate elemòsine di affetto, oh sguardi densi 1582 3, 1| Benedette, ripeto, tutte voi, o elettìssime! Il premio che vi concede 1583 10, 1| il vincitore. Ella ha eletto il più saggio.~La scena 1584 4, 1| immota atmosfera di luce elèttrica, in mezzo a un paese, i 1585 5, 1| in sifatta mano sàturi di elettricità. La prima volta che io l' 1586 5, 1| cèdere. I microscòpici òrgani elettro-motori, da Pacini scoperti ne' 1587 10, 1| giòvane, sebbene pronta a elevarsi ai più sublimi ideali, giaccia 1588 4, 1| sulla terra in rose, ed ella elevàvasi lentamente a Dio ed in lui 1589 3, 1| smorfiose ragazze, spiranti ellènica grazia, odor di mela cotogna, 1590 2, 1| dal ligneo tronco quasi emanava una respirazione. E allora 1591 10, 1| anatòmico — il mio corpo avrebbe embrionicamente tradito i segni della femminilità, 1592 3, 1| versi armoniosi, sembràvano emèrgere e posare nell'àula semicircolare, 1593 12, 19| statistici: quello p.es. sull'emigrazione — e, in cima a tutti, la 1594 12, 20| Valentini e non abusare delle eminenti.~ ~ ~ 1595 5, 1| bàstano a suscitare in noi emozioni che appena si accennerèbbero, 1596 1, 1| litografato a colori, imàgine pia, empietà pittòrica, tutto àngioli 1597 10, 1| come raggi di luce nell'empireo e cantando vanìscono «come, 1598 10, 1| pòngono loro quistioni più enigmàtiche delle sfingi della grande 1599 6, 1| mole, denso di affetto, «Enoch Arden» di Tènnyson, un di 1600 | entrambe 1601 1, 1| settimana perché io più non entrassi nella galleria delle statue. 1602 11 | cameretta del cuore mio sei bene entrata, ma fu per — né mai ne 1603 1, 1| sgombre ancor di mobiglia, entrò e si addensò, tumultuosa, 1604 2, 1| di donne! quali pugnaci entusiasmi ci assàlgono sotto un cielo 1605 10, 1| inspira tra le sue braccia l'entusiasmo che crèa: e l'ingegno di 1606 8, 1| mio Tranquillo dal genioso epigramma e dalla sapiente spensieratezza, 1607 6, 1| dimenticò interamente questo episodio della sua vita. Io serbo 1608 6, 1| mettevo in... pila. È un epistolario, come altri cèlebri, in 1609 12, 8| esaurisca prima di quell'epoca.~La publicazione dovrà aver 1610 3, 1| verso una vita felice. Eppòi, seduto con Saint-Preux 1611 9, 1| tempi e già brilli nel mio equatoriale come stella distante da 1612 10, 1| contare i due del padrone dell'equipaggio. Entra il losco milionario 1613 6, 1| polìtiche, ed il silenzio di lui èrane prova. E allora abbigliavo 1614 | eravamo 1615 10, 1| carità. Ma l'assemblèa dell'erbe si desta, ma la folla dei 1616 10, 1| assemblèa di matricarie e erbe-savie, mentre tussilàggini odorose ( 1617 12, 34| pochissimo, per secolare eredità. Figurarsi con questo caldo 1618 12, 3| nella buona società, sogno l'eremitaggio dello Stelvio, oppure la 1619 12, 20| monto per qualche cosa! L'eretismo nervoso mi tormenta, sino 1620 4, 1| del bigio sopràbito, stava eretto ed immòbile nella sventura, 1621 8, 1| e quel tempio ancor si erge e si ergerà eternamente, 1622 8, 1| tempio ancor si erge e si ergerà eternamente, festoneggiato 1623 10, 1| acute degli obelischi che èrgonsi innanzi ai venerati piloni. 1624 | eri 1625 2, 1| accorre, si aggrappa ad un'erma di arcàica divinità, tagliata 1626 11 | nome.~Per , Amelia, l'eroina del mio romanzo è trovata. 1627 4, 1| felicità.~Ma la voce del dolore erompeva di nuovo ed il suo flutto 1628 10, 1| si risvègliano tutte ed eròmpono. Ella gli inspira tra le 1629 8, 1| tenue.~Col tempo, questa eròtica sofferenza per Antonietta 1630 12, 2| miglior successo.~Il titolo erotico potrebbe sollevare sospetti 1631 12, 17| miei «amori». Non badi agli errori di stampa e anche di forma, 1632 12, 22| modello del Grandi! Non esagerai nell'articoletto di cronaca 1633 10, 1| una vita. Se questo sia esatto, riguardo alla maggior parte 1634 10, 1| prega Vènere. E Vènere l'esaudisce. Un giòvine ardito, e splendente 1635 12, 5| proprietà cesserebbe coll'esaurirsi delle 500 copie da essa 1636 12, 8| pubblicazione qualora l'edizione si esaurisca prima di quell'epoca.~La 1637 1, 1| di gioja, quando nonna, esaurita ogni indàgine ed ogni speranza, 1638 7, 1| uscirete di vita, come si esce di casa, senza bisogno di 1639 6, 1| vendemmiatori. Adele uscì in una esclamazione ammirativa e desiderosa. 1640 6, 1| giunti! — dissi.~— Di già! — esclamò ella in tuon di rammàrico, 1641 5, 1| grazia io intendo quelle di esclùdere — e sono le più — che pur 1642 3, 1| una trentina di anni ed escludo i Cento Anni — non èbbero 1643 3, 1| pòvere ànime sospiràvano escluse dal tàlamo.~Molte donne 1644 12, 24| stabilimenti che concorsero all'esecuzione della intitolazione dei 1645 12, 19| già disegnato e dato ad eseguire la copertina.~Parlando con 1646 12, 9| foglietto. — Il disegno deve eseguirsi a penna in modo da [potersi] 1647 12, 8| copie Cinquecento e verrà eseguita in Roma, ma il preventivo 1648 12, 25| quello della Copertina furono eseguiti nello stabilim. del Conte 1649 10, 1| ammonimenti di pietà ed esempi di virtù. Tutte ripètono 1650 10, 1| lo addìtano ai bimbi ad esempio. Nella folla che applàude 1651 12, 33| di Varallo.~La carta per esigenze tipografiche è ancora grossa 1652 5, 1| di contraccambio, basta. Esìger di più, è usura.~Certamente, 1653 12, 1| Modestissimi sono i miei patti. Se esigo che si stampi a Roma il 1654 1, 1| rugiada che aderge il suo èsile stelo e il bacio che raccoglie 1655 10, 1| successività delle diverse nostre esistenze, essendo queste — a mio 1656 10, 1| detto che in ciascuno di noi esìstono parecchie individualità 1657 12, 37| tempo, l'edizione non sarà esitata, io ricomprerò le copie 1658 12, 35| titolo italiano in caratteri esotici all'apparenza. Mi aspettavo 1659 5, 1| di quà della lastra, espanse e come schiacciate. E sulle 1660 12, 5| di far]falle. L'ho già esperimentata [col tipo]grafo e mi sono 1661 8, 1| scienza e l'arte, un altro esploratore glorioso degli intellettuali 1662 12, 12| esposto a Brera e che ora espongo a Venezia, alla quale poso 1663 6, 1| casa ragazze sole senza esporsi a commenti infiniti. La 1664 3, 1| quanto commosso a sifatta esposizione di bionde e nere capigliature 1665 12, 36| del Bodio, in cui trovansi esposti tutti i giornali, che ora 1666 12, 12| di un quadro ultimamente esposto a Brera e che ora espongo 1667 6, 1| come un bagno di bontà. Io espressi le mie simpatìe pel generoso 1668 2, 1| che sculpendo pensa, ha espresso plasticamente questa età, 1669 4, 1| delle altre arti, non esprìmere ottimamente che la bontà. 1670 7, 1| intatte e sapeva con esse esprìmersi più chiaramente che non 1671 1, 1| mie mire. La mia età non esprimèvasi ancora con due nùmeri, e 1672 12, 24| Venezia un letterino in cui ti esprimevo la mia completa soddisfazione 1673 6, 1| senza fiore, né fiala senz'essenza odorosa né cuscinetto senza 1674 1, 1| solamente mia, né dovrebb'èsserlo. Bellezza è fatta per gli 1675 3, 1| romanzi moderni, e debbo èssermene certo cacciati in corpo 1676 12, 33| sono felicissimo però di essermi accorto che esiste. — Mi 1677 8, 1| Fosse ciò stato, il non èssermi io accorto di lei, era, 1678 | essersi 1679 8, 1| in un cimitero, mi par d'èsservi accolto da un immenso gèmito. 1680 5, 1| dovèvano mai, nell'ànima mia, essiccare.~E quì mi ritorni anche 1681 | est 1682 4, 1| augelli, dove mi smarrivo estasiato — come il mònaco santo della 1683 7, 1| diede che non seguìi. Fu un'estate in cui avevo preso abitùdine 1684 9, 1| veggo Clara, la sempre estàtica suora che par barlume di 1685 5, 1| di làgrime, appoggiàvasi estaticamente all'ampio cristallo, contro 1686 5, 1| 1. Ester e Lisa~ ~Mi ritrovài dunque 1687 5, 1| che si apriva sul pòrtico esterno, una fanciulla indugiava. 1688 7, 1| sùscitano, è vero, una estètica ammirazione, pur sarà sempre 1689 3, 1| potendo colle carezze, l'èsule Fòscolo. Ed ecco ancora, 1690 9, 1| vergogno tramezzo la gente, mi esulta, solitario orgoglio, nel 1691 | etc. 1692 3, 1| Bàcchide, la giòvine e dolce etera, rejetta da Ipèride, la 1693 9, 1| che io aspiro o nuoti nell'ètere nel quale è tuffato l'opaco 1694 9, 1| smilza, elegante, dai guanti eterni, Elda superba, dal pallor 1695 3, 1| mano affilata: otto schiavi etiopi reggèvano sulle spalle ebanine 1696 10, 1| l'arco pesante del d'Etiopia né di vincere al corso la 1697 9, 1| amplesso, le tre educande, Eugenia in istile barocco, bianco-rossa, « 1698 12, 20| Pompeo cerca il caldo sull'Eupili suo. Non gli ho potuto parlare 1699 12, 5| stampa cogli inchiostri europei. Ebbi inoltre assicurazione 1700 12, 34| Amori, od in quel sobborgo europeo, che è il Giappone? Almeno 1701 2, 1| sembra, quando lo spiego, evaporare acri làgrime delle infinite 1702 12, 26| come di campione, per l'eventuale traduzione che si combinasse 1703 12, 33| inconveniente — come l'avrei evitato se più pratico di cose tipografiche: 1704 4, 1| alla mano non resta che di evocarlo meccanicamente — si tira, 1705 11 | la fronte m'illùmini ed èvochi in la marèa del sentimento, 1706 | Ex 1707 4, 1| un segno; i cembalisti si fàbbricano come i loro strumenti. Nel 1708 10, 1| una immensa città, tutta fabbricata di fiori; case di gelsomino 1709 4, 1| violino. Nel pianoforte il fabbricatore mette quel tanto di sentimento 1710 2, 1| al fioccar della neve che facèa incanutire anzi tempo e 1711 6, 1| amore che ogni più facèndosi mio.~Un'altra volta, un 1712 | facesse 1713 8, 1| sottile degli altri cinque facèssemi certo della via) tenni diritto 1714 7, 1| attraverso le bestie che mi fu facile di studiar l'uomo e me stesso. 1715 12, 37| il lavoro non è dei più facili. Ciò che ritardò grandemente 1716 3, 1| incompreso da coloro sì fàcili ad èsser capiti, gli stolti. 1717 12, 5| italiana circa la quale sarà facilissimo intenderci.~Conchiudo, ringraziandoli 1718 3, 1| ilarità, quando la vidifacilmente consolarsi con Bacco — la 1719 10, 1| piccioni, di tacchino, di fagiano, di falco, si dispòngono 1720 12, 38| letteratura nevrotica e faisandée, da destarti l'aquolina 1721 8, 1| campagne della messe umana falciata.~Silenziosa è la felicità, 1722 10, 1| tacchino, di fagiano, di falco, si dispòngono a colline, 1723 1, 1| asciugamani, la colla da falegname di cui puzzàvano — così 1724 12, 5| leggera come ali [di far]falle. L'ho già esperimentata [ 1725 12, 1| preferisco il dolore di aver fallito nel tentativo.~Quanto offrirei 1726 12, 9| una imitazione, non una falsificazione japonica. Per la copertina, 1727 6, 1| insomma sottentrato una vera famigliarità e la parte di stretti parenti, 1728 10, 1| adolescenza, quando, sognavo, fanciullo, di giocare alla bàmbola, 1729 12, 36| la copia per parlarne sul Fanf. della Dom.? 5 Pompeo diffonderà, 1730 4, 1| balzàvano cozzo d'armi e fanfare guerresche. Senonché, la 1731 1, 1| càndide onde delle lenzuola, fantasiando di èsser cullato sovra nubi 1732 12, 37| riuscitissima. Le cosidette fantasie orientali che tu desidereresti 1733 9, 1| sèmbrano i montìcoli assùmere fantasticamente le forme degli edifici scomparsi. 1734 7, 1| sùbito indovinava, mentre la fantesca non si addava di nulla, 1735 2, 1| fùrono innamorati del loro fantoccio o della loro pupazza e non 1736 8, 1| palesare. Così, tra una faràggine di parole, e nel rassettarmi 1737 10, 1| tempio. La vèrgine figlia di Faraone siede alta su un trono, 1738 3, 1| perocché oggi non riuscirèi a fàrcene stare uno di più, compresi 1739 | farci 1740 | faremo 1741 5, 1| pei prati inseguendo or le farfalle, volanti fiori, or noi stessi, 1742 | farla 1743 12, 22| del Sole di ieri.~V E la farsa dei ciondoli?~VI Capisco, 1744 | farti 1745 6, 1| che dapprincipio parèami fastidiosa, conferiva al suo viso una 1746 11 | proteggitrice riposo la fatica del vìvere e sul tronco 1747 2, 1| segue con trepidanza la faticosa ascesa ostinata e lo attende, 1748 12, 25| 21. Non mi ha ancora data fattura. Anderò a prenderla. M'immagino 1749 12, 39| Ella vorrà aggiungere le fatture della carta e della legatura.~ 1750 10, 1| della chioma rossa, stà alle fàuci di un antro, a guardarli. 1751 7, 1| fuggito amici e clienti e favor pùbblico, avvenga in una 1752 12, 18| Bigio~Mi hai appena fatto un favore — ed eccomi a chiedertene 1753 12, 5| mi ha comunicato la Loro favorevole risposta circa la prima 1754 6, 1| anzi, fin dove è onesto, li favorìi. Oh, con quale occhiata 1755 6, 1| fui sempre, come Ovidio, a favorire gli amori altrùi. Abitavo — 1756 4, 1| che dall'alto sembràvano fazzoletti a colori, e da essi, col 1757 6, 1| marciapiede ad attènderci. Si fe' al predellino ed ajutò a 1758 | fecero 1759 2, 1| cara, quasi assorbendofeconda pioggia — il lor genio, 1760 3, 1| in mezzo a luperci dal fecondatore flagello e satiretti dalle 1761 4, 1| non si fosse staccato dal fecondo suo congiungimento con le 1762 3, 1| femminile pupilla che splenda fede incrollàbile. Lo odii, lo 1763 3, 1| quella mano che sarà sua, e Federica Brion, già felice e sempre 1764 10, 1| mia non scorge se non visi felici e nella contentezza altrùi 1765 12, 33| contentarmi di quello solo, sono felicissimo però di essermi accorto 1766 1, 1| volta sul verde prato di felpa col suo visoccio dalla paffuta 1767 3, 1| produrre senza il concorso di fèmmina. Acceso dallo sguardo di 1768 6, 1| sogni, in càndide braccia femminee. Sovratutto gioivo, allorché 1769 3, 1| allora i nostri, freschi e femminei, orto vero di rose, i suòi 1770 3, 1| sguardo afflitto in una femminile pupilla che splenda fede 1771 1, 1| mi presi specialmente dei femminili, preferendo quelli, per 1772 10, 1| embrionicamente tradito i segni della femminilità, spropositasse meno degli 1773 9, 1| orgoglio, nel cuore. Tutte le femminine giovanili parvenze degli 1774 12, 1| la luce rosea del mondo femminino in quella maniera che nel 1775 10, 1| furiosi di clava. Una donna, ferinamente bella e non coperta che 1776 2, 1| presta a saldare le sue ferite, mostrava ora nel mòrbido 1777 6, 1| ammirativa e desiderosa. Feci fermare la carrozzella, e comprammo 1778 12, 4| colle sue proprie. Mi stanno ferme nella mente le cose che 1779 7, 1| attraversò l'allèa e si fermò dinanzi alla graziosa signora, 1780 6, 1| peggio ancora, d'uomo che, feroce e vigliacco, piànger 1781 10, 1| gitta un lampo. Sono sèdici ferri che bùssano il selciato, 1782 12, 35| sulle Scintille di Zara, fervido giornale letterario irredentino 1783 5, 1| io vorrèi ricordare, con fervore di gratitùdine, tutti gli 1784 2, 1| amo, e benché tarlati e fessi e cadenti, vi amerò sempre. 1785 7, 1| nuova venuta. Ed essa, a festeggiar loro. Tea divenne, in breve, 1786 8, 1| e si ergerà eternamente, festoneggiato di fiori e fumante d'incenso, 1787 3, 1| impugnando e scuotendo fiàccole. Il rumore aumentava, vi 1788 6, 1| lasciando càlice senza fiore, né fiala senz'essenza odorosa né 1789 2, 1| sguardo, acceso roteante fiammifero, e una salutatrice magoghetta 1790 3, 1| capèzzoli, ed Ipsitilla fida e Neera spergiura, eppur 1791 7, 1| ammirando il generoso propòsito, fieri dubbi pòssono sòrgere in 1792 6, 1| potrèi rispòndergli col fiero e pudico motto dei cavalieri 1793 7, 1| rimproverava a torto e a ragione il figlio: quest'ùltimo rispondeva 1794 7, 1| le bionde chiome de' tuòi figliuoletti e le nere della tua sposa 1795 10, 1| di cui siamo schiavi e figliuoli, ci obbedisce a sua volta, 1796 1, 1| era il ritratto a mezza figura, grande al vero, di una 1797 6, 1| neppur di veduta, dovèa figurar, quindi, come sorella mia 1798 12, 34| pochissimo, per secolare eredità. Figurarsi con questo caldo e colla 1799 3, 1| sembràvano stratagliate dai figurini di un vestiarista teatrale 1800 10, 1| inspirate, tutti i disegni dei filàntropi dalla utilità suggeriti, 1801 1, 1| non comprendevo di quella filastrocca che pànem nòstrum. Poi mi 1802 3, 1| inavvertìbili... — a tutta questa filata, dinanzi a noi sultanucci, 1803 2, 1| l'uomo e la terra, come Filèmone e Bàuci sotto un ùnico tetto, 1804 3, 1| presso loro, la gladiatoria Filene dall'amor sàffico e la mentita 1805 12, 38| in casa~ ~Ai residui del filibus Dossi, nell'ambiente termometrico 1806 3, 1| bellezze, ch'egli chiamava filològiche!~E, dall'onda de' versi 1807 7, 1| di casa, senza bisogno di filosofìa e teologìa. Dignità e pazienza, 1808 7, 1| meditabondo occhio del bove e la filosòfica fronte dell'asino, ma il 1809 10, 1| moto di pàlpebra.~Quale filòsofo abbia detto ciò, non ricordo ( 1810 12, 35| menzogne sociali e per la finale intonazione alla Tolstoi. 1811 1, 1| regina e di rimanere finch'egli non la abbandonasse 1812 6, 1| affacciati a tutte le porte e finestre — «spero bene che questa 1813 12, 33| trovo una meraviglia di finezza e il frutto di un animo 1814 8, 1| al rovescio dell'altra, finìi col persuadermi che tutte 1815 6, 1| gattacci vàdano spesso a finire tante canarine graziose, 1816 3, 1| discèrnere dove il sogno finisse e cominciasse la realtà. 1817 6, 1| leggitrice insaziàbile ed un finìssimo crìtico, ma — quanto più 1818 12, 28| un pajo di giorni essendo finite. Abbimi con una stretta 1819 3, 1| ed altri amori infelici, finiti nel laccio di un cànape, 1820 12, 33| pensandoci dopo a lavoro finito mi pareva che quel verde 1821 4, 1| darne meno dell'altro. Tutto finiva in un rugugliar di colombi, 1822 1, 1| quasi metà del mio sguardo, finivo a crèdermi guardato pure 1823 12, 38| silenzio della stampa finora, tolti Pica e Depanis, — 1824 2, 1| nostre calde stanzette, al fioccar della neve che facèa incanutire 1825 3, 1| vedevo accòrrere e rifugiarsi Fiorenza, la mite figlia del duro 1826 3, 1| splèndide rose dell'ingegno fiorìrono al sole dell'amore. Dare 1827 9, 1| Sciampagna. Musicali pensieri fioriscono spontaneamente sulle mie 1828 6, 1| fragranza come di violette fiorite in ajuole celesti, e negli 1829 2, 1| lor sposalizi, e, quando fioriva, vi aliàvano àurei sciami 1830 6, 1| con religione d'amore la firma: quando poi, coricàndomi, 1831 1, 1| dinanzi a lei, e, a forza di fisarla, prestàndole quasi metà 1832 7, 1| un àngolo del canapè e mi fisava con certi furbi e lùcidi 1833 2, 1| talco, che, piroettando, fisàvami col verniciato suo sguardo, 1834 10, 1| e convenzionale, nessuna fìsica legge, a cominciare da quella 1835 12, 38| accennarti le mie condizioni fisico-intellettuali-psicologiche, perché dovrei bestemmiare 1836 12, 31| per vedere se riesce di fissare la tinta delle copertine 1837 12, 5| in più del numero da Loro fissato, potrebbe bastare la mia 1838 10, 1| sotto i quali scòrrono fiumi di argenteo ginerio. Le 1839 3, 1| luperci dal fecondatore flagello e satiretti dalle coscie 1840 5, 1| polseggiàvano — dita affusolate e flessìbili sì da poterle rovesciar 1841 7, 1| incesso maestoso, il tigre che flessuoso ed armato sta per lanciarsi 1842 4, 1| erompeva di nuovo ed il suo flutto copriva, inghiottiva il 1843 12, 1| editore, sta scritto nel fogliuzzo a parte che qui compiego. 1844 9, 1| artigli della rapina. Ora, la foja le batte il fianco: la jena 1845 5, 1| cominciare da quella frotta folleggiante di ragazzette, che, su'n 1846 6, 1| assortita e contenta. La direte follìa — non però tu, amica geniale — 1847 2, 1| vibrazioni. Montesquieu ha fondato su ciò la sua teorìa del 1848 6, 1| cento bruttezze minùscole si fondèssero in una sola e grande bellezza, 1849 9, 1| una semovente appiccatoja foresta. Per strade affondate tra 1850 9, 1| grigi occhi mordenti.~E Forestina biondìssima, che era tutto 1851 12, 38| Cuore e critica mi hanno formalmente promesso l'articolo. E non 1852 7, 1| più sèmplici, così, per formarci una giusta idèa del mondo 1853 12, 39| Le 35 copie che mancano a formare il numero sovraindicato 1854 12, 38| mai un passo — neppure di formica, — né scriverò una sola 1855 3, 1| una scuola di disegno, le formose matrone e fanciulle di Roma 1856 1, 1| stesso, perloché — fosse pur formosìssimofinisce per diventare 1857 3, 1| italiana» splèndono fuse la formosità delle romane e l'eleganza 1858 3, 1| a casa, io dimenticava fortunatamente la scuola, e la campana 1859 3, 1| potendo colle carezze, l'èsule Fòscolo. Ed ecco ancora, Carolina 1860 1, 1| scèndere, indiviso, su ? Foss'anche mia, non sarebbe mai 1861 8, 1| sempre aspettando sulla fossarella del collo il bacio che ti 1862 5, 1| e dalle manine piene di fossarelle, dallo sguardo lìmpido e 1863 5, 1| rovesciar su sé stesse quasi fòsser senz'ossa, eppur tali, per 1864 5, 1| voluto rièmpiere le tue cento fossette, i capelli, gli occhi, i 1865 12, 12| rimpicciolendoli con la fotozincotipia fino alla misura che vuoi 1866 3, 1| aumentava, vi si aggiungeva il fracasso di cìmbali furiosamente 1867 6, 1| campagna cede' all'acciottolato fracassoso e trabalzatore di una città.~— 1868 5, 1| Addìo, fanciulla latte e fràgole! Già lontani, ella, sporgèndosi 1869 9, 1| io ne avverto il caldo e fragrante respiro, mentre una palma 1870 10, 1| ortensie e amarìllidi, di olee fragranti e camelie, di aspèrule odorose 1871 11 | E la cristallina lastra, framezzo a noi, cade, dinanzi alle 1872 11 | di più, credi? Dillo pur francamente. Io stesso, or qualche 1873 1, 1| e che, munita di un francobollo per la città, lasciài cadere, 1874 3, 1| L'ostàcolo che già si era frapposto tra essa e le creazioni 1875 9, 1| lezzo de' mièi cosidetti fratelli, allungo il passo. Mi caccio 1876 12, 34| di Via di S. Andrea delle Fratte. La desidera vivamente; 1877 3, 1| argentina le làudi della fredda castità della dea, mentre 1878 1, 1| mi dava noja alla vista e freddo al cuore. Sentivo pena, 1879 11 | innamorata di Elvira pàlpita e freme nelle minugie del tuo violino 1880 10, 1| ajutare un'òpera buona, oppure fremetti d'indignazione udèndone 1881 5, 1| mano cretina, una tutta frèmiti, geli, accensioni, l'altra 1882 6, 1| amicizie è di amicizia cagione. Frequentatori ambedùe di casa Shakspeare, 1883 3, 1| visi, come allora i nostri, freschi e femminei, orto vero di 1884 10, 1| affettuose. Prìmule-cameriere, fritillarie-cuoche, margherite-bonnes, petunie 1885 2, 1| copriva della sua ombra. Nella frondeggiante chioma convenìvan e notte 1886 4, 1| tanta spessezza di muri e di fronti.~Così passàrono quindici 1887 10, 1| bianco e di rosso e dal frontone ornato di trìpodi d'oro, 1888 10, 1| che disse, che — aperto e frugato sul tavolaccio anatòmico — 1889 5, 1| voce soavità e tremolìi e fruscìi commoventi. E mettevamo, 1890 5, 1| arrampicavamo sugli àlberi del frutteto, o, eretti sulla assicella 1891 9, 1| gràndine devastatrice, ùltime fucilate di una sanguinosa battaglia, 1892 2, 1| più tenui sorrisi e le più fuggèvoli occhiate. L'agucchiatrice 1893 5, 1| strappò quasi dalla vetriata e fuggì. Ma splendeva.~Ed io? Io, 1894 5, 1| perché l'àngelo non mi fuggisse, a tagliargli le ali. E 1895 9, 1| pietà, correggesca madonna fuggita alla gloria di un quadro; 1896 7, 1| tàvola e col cuoco ti abbian fuggito amici e clienti e favor 1897 4, 1| rumoreggiàvan tempesta. Dalla croce fuggìvano, in ogni parte, battendo 1898 3, 1| colore e alle stelle il fulgore, di labbra tùmide e ardenti, 1899 2, 1| Marìa Lucìa, piangente il fulvo marito trafitto sull'ucciso 1900 5, 1| àlbero, su'no scoglio, su'n fumajolo, per riapprovvigionarsi — 1901 5, 1| tante parole, mentre il lume fumoso nella distratta tua mano 1902 3, 1| indifferenza. Per tanti funerali non avevo più lutto. Anche 1903 4, 1| desideravo che la notte, funerea coltre, si adagiasse sulla 1904 12, 20| decidermi a questa inutile funzione giornalistica, se prima 1905 1, 1| sperare amore: nessun'altra, fuorché lei, potrebb'èssere tutta 1906 6, 1| purché la fiamma sua paresse fuore», un incoraggiamento e un 1907 9, 1| d'inglese, cui gli occhi furbetti ed un germe di malizioso 1908 7, 1| canapè e mi fisava con certi furbi e lùcidi occhietti, che 1909 6, 1| leggèndole io, mentr'egli, il furfante, sogghignava arricciàndosi 1910 10, 1| gazzella né di atterrare furibondi leoni, e i prìncipi, poderosi 1911 3, 1| aggiungeva il fracasso di cìmbali furiosamente picchiati e di scossi sistri 1912 10, 1| parecchie si bàttono a colpi furiosi di clava. Una donna, ferinamente 1913 2, 1| mare sferza — negro toro furioso — la coda sua, contro lo 1914 4, 1| nulla è più dolce dell'amore furtivo — nello studiuolo, e 1915 3, 1| donna italiana» splèndono fuse la formosità delle romane 1916 11 | cammino dei sècoli. Una futura lontana lettrice era ne' 1917 3, 1| indovinato, e, prèsaga del futuro, sdegnosa della moltitùdine, 1918 12, 3| direttamente all'editore G. Galli (Galleria V.E.) ed 1919 12, 36| quel certo volume della G.C. di statistica, o del Bodio, 1920 9, 1| chiucchiurlare tutti gli uccelli di gabbia del vicinato. Sorge Isolina, 1921 3, 1| pugne e vittorie. Non vi ha gagliardo intelletto, che non rimanga 1922 3, 1| mèttere assieme robusti gaglioffi, ma non conduceva che a 1923 9, 1| la dea Salute, alla cui gaja voce mettèvansi a chiucchiurlare 1924 7, 1| nulla, il mio umore; e, se gajo, ballàvami intorno la più 1925 10, 1| baratri di oscurità, in cui gallèggiano accese lanterne di mille 1926 1, 1| si condusse a vedere una gallerìa di statue e quadri. Qual 1927 1, 1| preghiera; negri marosi di galoppanti cavalli e verdi chiome di 1928 1, 1| inforcato l'ardente ginnetto e galoppato il mondo in traccia di lei — 1929 5, 1| nello spazio, facendo a gara a chi spingesse più alto; 1930 12, 2| Ebbene: ti dò pieni poteri di garantire che si tratta di un lavoro 1931 6, 1| sarèi presentato con un garòfano rosso all'occhiello.~Mi 1932 7, 1| bile a vuotare: la signora garriva aspra il marito: il padre 1933 6, 1| strano! in bocca di quali gattacci vàdano spesso a finire tante 1934 7, 1| nella eternità di un ùmile gatto, di un mìnimo augelletto, 1935 9, 1| incanto, celando l'immenso mio gaudio, io la sento avvicinàrmisi 1936 5, 1| e per lei, di moto e di gàudio. In pie' alle cinque della 1937 10, 1| vincere al corso la leggera gazzella né di atterrare furibondi 1938 5, 1| cretina, una tutta frèmiti, geli, accensioni, l'altra impassìbile, 1939 3, 1| sifattamente innamorato da sentir gelosìa per gli amanti che l'autore 1940 12, 9| ma dal suo alimento, il gelso. Un libro stampato con sifatta 1941 10, 1| fabbricata di fiori; case di gelsomino con tetti di geranio sanguigno 1942 3, 1| solo ei si trovi; se la gemella ànima confortatrice gli 1943 11 | tuo violino e s'innalza gemendo dai melòdici abissi del 1944 5, 1| i dispettucci adoràbili, gèmiti d'amor represso, tutte, 1945 8, 1| èsservi accolto da un immenso gèmito. Quel passato che cerca 1946 3, 1| di una lettiga dorata e gemmata, che nel sole parèa un sole, 1947 9, 1| sospirerà dell'amore ond'io gemo scrivèndolo. Io non sarò 1948 7, 1| più di quel senso di generale benevolenza che un cuor 1949 3, 1| ricordàndole, che nella generazione intellettuale avviene come 1950 3, 1| sdegnosa della moltitùdine, generosa a lui ed a sé, accorre al 1951 2, 1| carezzevolmente sul dorso come generosi destrieri e li bacio anche, 1952 4, 1| in quelle sue pàginegeniosamente mal scritte, chiamava la 1953 8, 1| create; il mio Tranquillo dal genioso epigramma e dalla sapiente 1954 2, 1| voce della terra, la gran genitrice degli uòmini e degli Dei, 1955 12, 38| forse 80. Da Napoli e da Genova gli pervennero richieste 1956 8, 1| insuperàbile», m'innamorài della gentil trapassata. Di questa mia 1957 10, 1| sussùrrano gli intellettuali gentilezze poètiche. Ma ella a tutti 1958 2, 1| clima e Buckle la sua teorìa geogràfica, ed è pure per ciò che nell' 1959 5, 1| mai di città — una città geograficamente ed intellettualmente ben 1960 10, 1| di gelsomino con tetti di geranio sanguigno e persiane di 1961 2, 1| della sua fuga, entro una gerla, dal monastero e da Parigi; 1962 3, 1| del letterario Giove della Germania, respinge ogni offerta più 1963 9, 1| gli occhi furbetti ed un germe di malizioso ghignuzzo, 1964 11 | sole dell'amor tuo vi germogliare e sbocciare altre foglie, 1965 2, 1| gioissi scoprendo il suo primo germoglio!~Ma, una primavera, la vaga 1966 1, 1| quadro, il buon bambino Gesù in braccio alla Madonna. 1967 10, 1| piedi, e la donna gli si getta, gli si avvinghia al villoso 1968 8, 1| ancor vinco la smania di gettarmi nel gorgo per raggiùngere 1969 2, 1| inanellata di gemme, recisa e gettata dalla repubblicana bordaglia 1970 11 | fiore e serenità, non mi getterò, stà sicura, nei gorghi, 1971 7, 1| secondo il mio sòlito, con un getto di dadi, avevo risoluto 1972 9, 1| macigno, memoria forse di un ghiacciajo ritràttosi; ecco il luogo ( 1973 9, 1| ed un germe di malizioso ghignuzzo, sul destro canto del labbro, 1974 12, 38| letteratura.~6 La Speraz e il Ghisleri di Cuore e critica mi hanno 1975 9, 1| tenendo a mano la piccioletta Gìa, creatura da scatolino e 1976 | giacché 1977 10, 1| elevarsi ai più sublimi ideali, giaccia oppressa, accasciata sotto 1978 6, 1| guanciale, mi pareva di giacere men solo. Oh fanciulla non 1979 9, 1| cinta ancor dalle mura, giàciono le ossa di un'altra città, 1980 2, 1| quali avremmo sì volentieri giaciuto sovra le zolle ùmide e intatte, 1981 2, 1| verde e la rossa, veniva la gialla stagione. Le cuoriformi 1982 10, 1| accompàgnano con cubi azzurri, coni gialli con òvoli violacei, stelle 1983 9, 1| sdegnando mischiarsi al giallore delle terrestri lanterne. 1984 12, 34| sobborgo europeo, che è il Giappone? Almeno una dozzina di volte 1985 12, 12| tuoi gusti che in fatto di giapponesismo sono anche i miei come vedrai 1986 12, 35| più tipica. Tutto il suo giapponismo si riduce al perditempo, 1987 4, 1| guardava sopra una serie di giardinetti ben pettinati, che dall' 1988 6, 1| motto dei cavalieri della Giarrettiera. Le brìciole degli altrùi 1989 7, 1| cielo, il leone dalla faccia gigantescamente umana e dall'incesso maestoso, 1990 10, 1| piante prèndono aspetto di gigantesche colonne dai capitelli a 1991 10, 1| spalliera sul marciapiede, e due giganteschi cactus-carabinieri si pòngono 1992 12, 7| lavoro domani.~Ti bacio~ tuo Gigio~ ~ ~ 1993 5, 1| scojàttolo e che sapèa lieve di ginepro, avèa per le tenerezze 1994 10, 1| scòrrono fiumi di argenteo ginerio. Le vie sono affollate di 1995 1, 1| spada e inforcato l'ardente ginnetto e galoppato il mondo in 1996 5, 1| capelli, gli occhi, i rosei ginocchietti delle dita. Senonché, tutti 1997 5, 1| sera da zia, cenando e poi giocando con essa al pacìfico dòmino. 1998 10, 1| sognavo, fanciullo, di giocare alla bàmbola, e, giovinetto, 1999 5, 1| morte. Quante tòmbole ho mai giocato con essa! Ella, che, tra 2000 1, 1| abitùdine di mèttermi a lato del giocatore cui la fortuna aveva concesso 2001 1, 1| scomparsa di Sua Maestà, nei tre giocatori, curvi coi candelieri in 2002 10, 1| sola schiera, ad un ùnico giogo di cocchio. Fatto è, che 2003 2, 1| della mia Tilia, e come gioissi scoprendo il suo primo germoglio!~


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