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grassetto = Testo principale
Parte, Capitolo grigio = Testo di commento
3004 10, 1| compiuta, e deve, per avanzar nuovamente, aprirsi altra strada.~Ora,
3005 1, 1| Qual sensazione forte e nuovìssima! Nelle cèllule del mio cervello,
3006 10, 1| bambino una mamma che lo nutre e lo bacia. L'ànima mia
3007 3, 1| allora assoggettato ad una nutrizione, spinta alle dosi più alte,
3008 3, 1| creatura ideale tra la nùvola e l'ombra, in cui impersonavo,
3009 10, 1| schiavi e figliuoli, ci obbedisce a sua volta, né la riflessione
3010 12, 27| Mi abbiano per dev.mo obbl. loro ~ A. Pisani Dossi~ ~ ~
3011 2, 1| veggèndola, l'amata mia, obbligata a svestirsi, proprio quando
3012 6, 1| riamato o sposo felice, senz'òbblighi notarili o morali di rimangiarmi
3013 7, 1| mie labbra. Sempre mite, obediente, paziente, riempisti d'affetto —
3014 10, 1| tempio, più acute degli obelischi che èrgonsi innanzi ai venerati
3015 9, 1| tronchi di colonne e punte d'obelisco. Era già il luogo pianura:
3016 5, 1| mièi viaggi, come potrèi obliarvi? L'intera notte l'avèa trascorsa
3017 9, 1| giovanili parvenze degli obliati mièi libri mi vèngono incontro,
3018 3, 1| braccia fedeli, il genio obliò la sventura e nella cui
3019 10, 1| uccello-mosca Si avanza una penna d'oca. È probabilmente un poeta
3020 2, 1| sorrisi e le più fuggèvoli occhiate. L'agucchiatrice che sul
3021 6, 1| con un garòfano rosso all'occhiello.~Mi recài dunque, nel giorno
3022 7, 1| con certi furbi e lùcidi occhietti, che parèvano àcini d'uva
3023 10, 1| pòrgono il braccio o fan l'occhiolino. Una reseda s'incontra con
3024 3, 1| Mondella, seppe co' suòi occhioni bassi e la lusinga delle
3025 2, 1| Cristòforo Colombo nelle Indie occidentali, quasi venuto d'altro pianeta
3026 6, 1| neppur riportato i punti occorrenti alla promozione, tuttavìa
3027 12, 29| distribuirlo ai giornali poiché mi occorreranno non meno di quattro giorni
3028 12, 26| rilegato. Ma per far ciò occorrono le copertine che si stampano
3029 4, 1| gli odori, le forme hanno occulti e stretti rapporti con essa,
3030 12, 37| responsabilità mi vieta di occuparmi di molte cose.~Per quanto
3031 12, 8| copie Cinquanta e dovrà occuparsi della pubblicità.~Della
3032 2, 1| smontato, la veggo ancora occupata dalla addormentata mia nonna
3033 7, 1| ànimi loro — i quali, così occupati senza interruzione di lei,
3034 5, 1| misteriosa signora. Era il vagone occupato da viaggiatori, uòmini tutti:
3035 12, 25| di continuare in questa occupaz.e più interessante e viva
3036 5, 1| a scompigliar ànatre ed oche, finché, giunta la sera,
3037 12, 12| Ho sentito dalla Sig.ra Odazio che intendi lasciare l'ingrata
3038 4, 1| metallo e legno; nel violino odi la mesta eco di una vita
3039 6, 1| èssere amata, gli amanti odia, e li cangia, coi mille
3040 1, 1| tappezzerìa per le tele pìccole. Odiài sempre la moltitùdine, pur
3041 7, 1| scellerato, il più duro, il più odiato tra gli uòmini, ha vitale
3042 3, 1| meritamente, dell'Italia odierna, Lucìa Mondella, seppe co'
3043 3, 1| splenda fede incrollàbile. Lo odii, lo persèguiti il mondo;
3044 12, 34| degli Amori. Le stupide ed odiose nostre caste dirigenti leggono
3045 3, 1| spiranti ellènica grazia, odor di mela cotogna, scollate
3046 8, 1| ancor di rosa e di cera odoranti, e m'incamminài verso la
3047 9, 1| bianco-rossa, «come pomi a odorar, soave e buona», Isa smilza,
3048 4, 1| la bontà. I colori, gli odori, le forme hanno occulti
3049 2, 1| come Amleto sul grembo di Ofelia. Pispigliàvano i pàsseri
3050 12, 38| parole per questo argomento offenbachiano!~8 Quando ti riposerai quassù
3051 7, 1| virtù — come questa — che offende noi altri padroni. Perciò
3052 3, 1| Germania, respinge ogni offerta più seducente di nozze,
3053 6, 1| avvicinài alle labbra, come se offèrtomi, e lo baciài. Molti anni —
3054 7, 1| interrogazione tra chi domandi e chi offra. La signora la chiamò a
3055 7, 1| tranquillamente cibato... di veleno, offrirài grato il pan nero a tè scarso,
3056 12, 1| fallito nel tentativo.~Quanto offrirei e chiederei all'editore,
3057 12, 38| o laggiù nel sud? Vorrei offrirti contro le noie del viaggio
3058 | ognor
3059 10, 1| ortensie e amarìllidi, di olee fragranti e camelie, di
3060 2, 1| tra le radici celesti; un olezzo intensìssimo si spandeva
3061 3, 1| almeno al sospettoso mio olfato — il caratterìstico odore
3062 10, 1| popolazione di mòccoli e carta oliata e dipinta, varia, mobilìssima.~
3063 2, 1| come il cuor nostro! E olìmpici orgogli ci salìrono, quale
3064 12, 31| soprapiù un inchiostro zeppo d'olio rende già difficile per
3065 12, 10| ogni volume non dovrebbe oltrepassare — per costo — tutto compreso —
3066 12, 14| hai non solo compreso ma oltrepassato il mio desiderio e perciò
3067 10, 1| Torna il ferro, non più omicida, alla gleba e il pane si
3068 | ond'
3069 9, 1| grandiosa pianura lievemente ondulata, senza un tetto, senza un
3070 3, 1| romanzo — sola menzogna onesta e lodèvole — cominciài allora
3071 12, 37| contrario al conferimento dell'onoreficenza.~Tuo per riconoscenza [parola
3072 12, 34| questo mercato di tenori e di onorevoli politicanti.~Se ti può giovare,
3073 9, 1| ètere nel quale è tuffato l'opaco nostro pianeta, perché tardi
3074 3, 1| trasparenze d'alabastro e d'opale, fanciulle in cui non si
3075 12, 31| ripeto, per quanto concerne l'opera tua, non si potrebbe essere
3076 12, 33| perché ho fatta allo zinco l'operaz.e suggeritami. — Non puoi
3077 12, 1| successo e degli uomini e delle opere loro.~Qualunque risposta
3078 7, 1| altri, avvenga che degli opimi banchetti più non ti avanzi
3079 10, 1| malvagia, senza potèrmivici opporre. Senonché, nel campo de'
3080 12, 27| pubblico sul libro sarebbe poi opportuno di far precedere la sua
3081 11 | per raggiùngere la riva opposta.~O Diana càndida, che la
3082 10, 1| sublimi ideali, giaccia oppressa, accasciata sotto il peso
3083 9, 1| scudo. Immòbile come per opra d'incanto, celando l'immenso
3084 5, 1| divino. Come la voluttà di oprare il bene, quella di volerne,
3085 7, 1| appendice al plutarchiano opuscolo de solàtio animalium. Quand'
3086 3, 1| tutto spiano e Catullo ed Orazio e Properzio ed Ovidio.~Oh
3087 1, 1| premura parecchie spropositate orazioni, che io ripetevo sbadigliosamente,
3088 | Orbene
3089 7, 1| a quante idèe, nella cui òrbita, filòsofi, economisti, polìtici
3090 10, 1| margherite-bonnes, petunie e orchidèe-istitutrici, grisantemi-domèstici, vanno
3091 12, 33| la ristampa. Anzi era già ordinata dal dì prima in seguito
3092 12, 33| giusto il tuo desiderio e ho ordinato subito la ristampa. Anzi
3093 5, 1| dai grossi coralli agli orecchi, i cui capelli èran notte
3094 5, 1| suono di qualche avventizio organetto, non smettendo se non con
3095 5, 1| volèvano cèdere. I microscòpici òrgani elettro-motori, da Pacini
3096 7, 1| uopo sarà analizzare gli organismi intellettualmente men complicati.
3097 11 | melòdici abissi del tuo òrgano. Tutte le note musicali,
3098 3, 1| sistri concitatori: la sacra orgia avèa invaso la immensa città,
3099 2, 1| cuor nostro! E olìmpici orgogli ci salìrono, quale fumo
3100 9, 1| gente, mi esulta, solitario orgoglio, nel cuore. Tutte le femminine
3101 3, 1| e nella cui voce sentì l'oricalco incitante a nuove pugne
3102 12, 35| Mi aspettavo una fantasia orientale ed invece...! Il resto va
3103 12, 37| riuscitissima. Le cosidette fantasie orientali che tu desidereresti sono
3104 12, 26| desidera, ma che, mancando dell'originale, io gli dovrei spedire qualche
3105 2, 1| nel quale il sentimento originario non è affievolito o distratto,
3106 10, 1| verticale, trànsito alla orizzontale, mi si àprono a due battenti
3107 2, 1| di carovana e di belve, orme ed ossa. Studente in una
3108 10, 1| di rosso e dal frontone ornato di trìpodi d'oro, scintillanti
3109 10, 1| fiore di loto e il sacro orror della selva si diffonde
3110 10, 1| cessò e i soldati fan quell'orrore che fanno oggi i carnèfici.
3111 10, 1| sono affollate di belle ortensie e amarìllidi, di olee fragranti
3112 7, 1| dadi, avevo risoluto di osare, la graziosa signora mancò
3113 9, 1| che mi sfiori i capelli. Osassi solo di vòlgermi, la vedrèi
3114 1, 1| inobedienti pòssano in mè oscillare di desiderio, il cuore non
3115 6, 1| disse con una melodiosa oscillazione di voce: poi, accòrtasi,
3116 4, 1| di pensieri.~A un tratto oscillò nel silenzio un sospiro
3117 12, 25| tipografo Lombardi Via Fiori oscuri indicatomi dal Dumolard. —
3118 7, 1| lo potrèi, Tea mia? come oserèi, scrivendo di amori, non
3119 12, 34| Centemeri, Capo Ragioniere dell'Ospitale Maggiore di Milano, sappimi
3120 5, 1| il suo fazzoletto, bianco ospizio di làgrime; io, dal giardino
3121 7, 1| esteriore occorre anzitutto osservarli nelle loro espressioni più
3122 12, 34| che a questo diavolìo di ostacoli, si aggiungesse anche la
3123 9, 1| mòrbida voce, e l'adolescente ostina solleva verso di mè — non
3124 2, 1| Io solo, ne' mièi affetti ostinato, giravo, coll'inaffiatojo,
3125 4, 1| altre arti, non sà esprìmere ottimamente che la bontà. I colori,
3126 12, 3| edizione alla metà del venturo ottobre, in cui si riapre il commercio
3127 10, 1| le loro fine vernici, sì ottusi alle poesìe della vita,
3128 8, 1| portone, un viso pàllido e ovale, dagli occhi bassi e cerchiati
3129 10, 1| azzurri, coni gialli con òvoli violacei, stelle bianche
3130 | ovvero
3131 7, 1| composta di tre ricche ed oziose quindi nojate persone, scoppiàvano
3132 8, 1| Ivi sostài, guardando gli oziosi fiori uniti in corone, che,
3133 12, 29| massima stima~ Suo Devotissimo P. Dumolard~ ~Senza altra domanda
3134 12, 22| lasciai nel brougham di Via P.e Umberto. Mi occorre pel
3135 12, 19| anche gli statistici: quello p.es. sull'emigrazione — e, in
3136 12, 37| passare dal Ministro della P.I. e dai rinnovati statuti
3137 12, 20| beato della parola fine. Il pacco postale, da te annunziato,
3138 7, 1| ammirèvoli, tra i quali la pacificazione di una famiglia. Perocché
3139 5, 1| òrgani elettro-motori, da Pacini scoperti ne' polpastrelli,
3140 4, 1| argentea, sulla quale e sul padiglione del carro fùron posate corone
3141 7, 1| per ajutarci, ma il suo padroncino era nato per arrivar, sempre
3142 10, 1| a non contare i due del padrone dell'equipaggio. Entra il
3143 5, 1| lente, imàgini di lontani paesi, in cui ci parèa di camminare
3144 1, 1| felpa col suo visoccio dalla paffuta bontà e col suo cor rosseggiante
3145 4, 1| battendo spaventati le ali, i paffutelli amorini pagani. Grosse làgrime
3146 4, 1| ali, i paffutelli amorini pagani. Grosse làgrime cadèvano
3147 1, 1| bionda e ricciuta, vestita da paggio. La giovinetta avèa sguardo
3148 12, 5| stampa del centinajo di pagine di cui si compone non prenderà
3149 12, 37| pressoché tutti i giorni, a Palazzo Braschi.~Non dispero di
3150 8, 1| profondo che non volle mai palesare. Così, tra una faràggine
3151 10, 1| tempio il nuovo peplo di Pàllade, ricamato dalle vèrgini
3152 3, 1| e Diana mostrava la sua pàllida faccia: le tènere vèrgini,
3153 12, 33| migliori di un rosso più pallido. I cartellini si attaccheranno
3154 9, 1| eterni, Elda superba, dal pallor di magnolia e dai grigi
3155 1, 1| pugni levati a minaccia e palme giunte a preghiera; negri
3156 7, 1| inferriata. Ben volentieri si palpa il collo superbo del cavallo
3157 10, 1| a varcarla, un moto di pàlpebra.~Quale filòsofo abbia detto
3158 8, 1| completamente, che di serrar le palpebre.~Senonché, quì mi sorse
3159 11 | addolorata e innamorata di Elvira pàlpita e freme nelle minugie del
3160 4, 1| lamentèvole. Il mio cuore drizzò palpitando l'orecchio. Al sospiro tenne
3161 5, 1| ancor fatto più di suòi pàlpiti che d'altrùi, prende almeno,
3162 6, 1| apparve (oh come il cuore mi palpitò quand'esso riunissi alla
3163 2, 1| non tradìscono. E io li palpo carezzevolmente sul dorso
3164 5, 1| annebbiato dal fumo dell'umana palude, l'appannamento ben presto
3165 7, 1| veleno, offrirài grato il pan nero a tè scarso, e allora
3166 8, 1| tàvolo dell'amanuense ed alla panca della taberna! Ma tu, quale
3167 4, 1| non le dita e puòi mèttere pancia: qui soffri e ti si affilan
3168 10, 1| omicida, alla gleba e il pane si pareggia alle bocche.
3169 1, 1| di quella filastrocca che pànem nòstrum. Poi mi si diceva
3170 12, 6| granajo e la trasformi in pani librari.~Delle due proposte
3171 7, 1| schiacciasti colle piatte pantòfole, consolazioni che, uguali,
3172 7, 1| ed andài... via. E questa pantomima a tre attori si ripetè suppergiù
3173 10, 1| vallate. Sterminate penne paonine s'innàlzano come piante
3174 12, 20| Stelvio! Implorai (sic) da Papa, lo spazio per due articoli,
3175 10, 1| quà e là smaltata da penne papagalline e da uccello-mosca Si avanza
3176 10, 1| di passiflora fiorita, un papàvero prèdica, da una specie di
3177 12, 5| giapponese (tratta dalla [mo]rus papyrifera) leggera come ali [di far]
3178 10, 1| il bene, o trovatore di paradisìache melodìe inesaurìbili, o
3179 10, 1| piuttosto contemporanee, paragonàbili quindi a più cavalli attaccati,
3180 3, 1| il capo dello scrittore paralizzò lo stòmaco del lettore.~
3181 6, 1| miopìa, che dapprincipio parèami fastidiosa, conferiva al
3182 10, 1| alla gleba e il pane si pareggia alle bocche. Ogni donna
3183 6, 1| aspettài la mia improvvisata parente. Il piròscafo apparve (oh
3184 2, 1| senso, quasi dirèbbesi, di parentela preumana.~Oh quali rapimenti
3185 5, 1| indefinìbil ritegno, una parèntesi di riflessione, si metteva
3186 6, 1| dubitando e temendo ciascuno di parere all'altro quello che veramente
3187 6, 1| purché la fiamma sua paresse fuore», un incoraggiamento
3188 5, 1| di accusatrici macchie la parete. A mè le fresche fragranze
3189 3, 1| persino con essi, quando parèvami che trattàssero le loro
3190 7, 1| e lùcidi occhietti, che parèvano àcini d'uva nera, finché
3191 10, 1| altri sognatorelli mièi pari, la molteplicità della vita
3192 3, 1| e splendenti qual marmo pario e Làlage che sorrideva parole
3193 8, 1| universitarie ed alle tribune de' parlamenti, eppure, dalla ignorante
3194 12, 19| ad eseguire la copertina.~Parlando con Dumolard, caldeggia
3195 3, 1| la quale, a coloro che, parlàndole dell'amante di un tempo,
3196 5, 1| ai mièi, tutte le strette parlanti di mano e le dolci parole
3197 12, 20| Eupili suo. Non gli ho potuto parlare dell'ediz.e francese, ma
3198 12, 36| Gl'hai data la copia per parlarne sul Fanf. della Dom.? 5
3199 12, 29| sarebbe bene che i giornali ne parlassero quando il libro trovasi
3200 8, 1| cucitrice. Io non le avevo parlato mai: solo mi ricordavo di
3201 6, 1| del vetturino.~E più Adele parlava ed io miràvala e più mi
3202 6, 1| gratìssima a chi la guardava e parlàvale. All'imbarazzo era insomma
3203 5, 1| presso di mè, e, quando parlàvami, avèa nella voce soavità
3204 12, 38| raccogliere i giornali, che parleranno degli Amori? Io e Pompeo
3205 12, 27| questo convenga loro, ne parlino a nome mio a Conconi, e
3206 5, 1| dichiarazioni? Ma, pur troppo, altri parlò in vece mia. Costùi potèa
3207 10, 1| triàngoli verdi, e sèmbrano parlottare amorosamente tra loro. Altre,
3208 12, 27| nelle diverse città. A me parrebbe che se gli avvisi fossero
3209 2, 1| guardinfante e cicisbèi in parrucca, mi svèntola ancora in viso
3210 2, 1| servi fedeli di casa mia, partècipi delle gioje nostre e dei
3211 5, 1| sòlito, il momento della partenza (e così della morte), le
3212 7, 1| messaggera delle loro carezze, la particella congiuntiva degli ànimi
3213 12, 5| qualche persona di Loro particolare fiducia qui a Roma controllasse
3214 12, 10| a mie spese), coi prezzi particolareggiati, e farò seguire, in bozze,
3215 12, 37| a lungo e con tutti quei particolari che desidereresti, gli è
3216 2, 1| quasi al punto tornato donde partìi cioè alla tàbula rasa, apro
3217 8, 1| all'annuncio che ella era partita per non più ritornare, un
3218 5, 1| Io, all'alba seguente, partivo — sbigottito e felice di
3219 9, 1| Tutte le femminine giovanili parvenze degli obliati mièi libri
3220 1, 1| nonna e i due reverendi pasciuti alla sua unta cucina, si
3221 6, 1| benché l'àngiolo nel suo passaggio non vi avesse piuma perduto,
3222 4, 1| di muri e di fronti.~Così passàrono quindici giorni — giorni
3223 1, 1| de' due sacerdoti, ella passasse tra le fine e bianche e
3224 11 | geniale! Tutti i mièi amori passati ritòrnano, si rinfrèscano,
3225 6, 1| riunissi alla riva!) e tra i passeggeri che ne discèsero, vidi la
3226 8, 1| l'abitùdine e il gusto di passeggiare e pensare nelle campagne
3227 6, 1| la recavo con mè nelle passeggiate: la miravo talvolta con
3228 12, 12| sicché puoi far conto che passerà ancora molto tempo. Possibile
3229 3, 1| dagli innumerèvoli baci, col pàssero suo. E, presso loro, la
3230 3, 1| capreggiante, quando, ai passi più sdrùccioli, sostava
3231 7, 1| Orbene, egli basta che voi passiate vicino, come io passài,
3232 10, 1| dinanzi una chiesa fatta di passiflora fiorita, un papàvero prèdica,
3233 7, 1| che lo govèrnano, delle passioni che lo contùrbano, d'uopo
3234 8, 1| delle mie illusioni — e passò ad agglomerarsi, colle molte
3235 7, 1| sceglièvasi solitamente l'ora dei pasti. Avèa ciascuno il suo sacchetto
3236 9, 1| ha appena compiuto il suo pasto e in sé ritratti gli artigli
3237 10, 1| appoggiato al ricurvo bastone dei pastori d'uòmini. A lei si presèntano
3238 1, 1| barba malpettinata del santo patriarca e soddisfatto marito. Pianti
3239 12, 34| carissimo — e come! — regio patriota, che è S.E. il canonico
3240 3, 1| fanciulle di Roma antica — patrizie e vestali, liberte e schiave,
3241 12, 5| che avverrebbe sotto il patrocinio della spettabile loro ditta.
3242 8, 1| il mìsero il ricco senza paura. Marito e moglie àbitano
3243 10, 1| lei i forti ed i belli, pavoneggiando, s'inchìnano; a lei i buoni
3244 7, 1| Sempre mite, obediente, paziente, riempisti d'affetto — come
3245 5, 1| affettuosità, mi saltava talvolta pazzerellamente alle spalle battèndomele
3246 10, 1| si muòvono per le valli e pe' monti o nuòtano nel mare
3247 2, 1| il profumo di muschio e peccato della incipriata quadrisàvola
3248 12, 22| ciondoli?~VI Capisco, dal lato pecuniario, la determinazione di Pompeo,
3249 12, 23| soglia no. Ti pare?~Seguito a pedanteggiare. Scusami ed abbimi~ tuissimo ~
3250 6, 1| in spregèvoli servi; o, peggio ancora, d'uomo che, feroce
3251 12, 10| rimaste invendute. Nella peggiore ipotesi la Ditta Dumolard,
3252 7, 1| come a dire «io ti resto». Peggiori ancora il tuo stato: dell'
3253 11 | Tutte le note musicali, pellegrine nell'àere, vòlano a tè,
3254 5, 1| cingèndole i fianchi, e il pellùcido volto di lei, improntato
3255 7, 1| anni, sul mio cuore non pendè mai l'est locanda. E oggi
3256 4, 1| càndide rose dai lunghi nastri pendenti e dalla scritta «Ad Elvira,
3257 10, 1| ascende, a larghe spire, il pendìo: vecchi con rami d'ulivo,
3258 2, 1| lo trovài nell'orologio a pèndolo del caminetto, un orologio
3259 3, 1| espressioni di sentimento che pènetrano assài più addentro in un
3260 12, 14| come io usai del tuo ricco pennello, ti abbraccio~ il tuo Dossi~ ~ ~
3261 5, 1| riapprovvigionarsi — mìnimo Antèo pennuto — di forze e slanciarsi
3262 8, 1| pìccoli mondi e di sì gran pensamenti suscitatore. Più non crèscono
3263 1, 1| pinta — stavo per dire, pensando a tè, preveduta — nel ritratto
3264 12, 33| elegante — tanto più che pensandoci dopo a lavoro finito mi
3265 8, 1| il gusto di passeggiare e pensare nelle campagne della messe
3266 12, 37| che mi hai indicato. Avea pensato di stringer la mano al S.r
3267 12, 38| dubito d'altri buongustai e pensatori, a meno che tutto quanto
3268 4, 1| sguardo, m'hai fatto se pensavi tradirle? perché lasciasti
3269 10, 1| sua. Nessuna fronte più pensierosa di quella di lui: nessun
3270 8, 1| impiegato, colla scarsa pensione di questa, e più col lavoro
3271 7, 1| impossìbile la sìngola lor percezione: nella bestia invece (questo
3272 3, 1| dalle coscie villose, la percorrèvano tumultuosamente, le chiome
3273 2, 1| minùscola librerìa e li percorro con li occhi, disopra le
3274 10, 1| lui destinata e non ancora percorsa, l'ha tutta compiuta, e
3275 1, 1| a fiorire non visti e a pèrder la loro fragranza nell'aria
3276 2, 1| il nostro desiderio si perderebbe negli spazi: un velo, un'
3277 1, 1| lontana lontana, aveva, senza pèrdersi d'ànimo, impugnato la sicura
3278 9, 1| Elvira sul cui volto la forma perdèvasi nell'espressione, Elvira
3279 12, 35| giapponismo si riduce al perditempo, od al rompicapo del titolo
3280 8, 1| tutti e due, un torto non perdonàbile in mè. E di fantasìa in
3281 4, 1| sarèi corso a domandargli perdono! Ed è a questo perìodo della
3282 4, 1| solo sentivo di èssere perdutamente innamorato di lei. E tutto
3283 6, 1| passaggio non vi avesse piuma perduto, sentivo cullarsi nell'aria
3284 3, 1| Tali donne han diritto alla perenne riconoscenza dell'ammirante
3285 12, 1| colle mie assidue forze la perfetta edizione; se desidero che
3286 6, 1| èsser dato alle stampe senza perìcolo di rossori mièi od altrùi.
3287 4, 1| domandargli perdono! Ed è a questo perìodo della mia vita che io debbo,
3288 2, 1| mani, anch'esse in croce e perlacee, di Anna Camilla, mònaca
3289 2, 1| tappeto di diamanti e di perle che copra movèntisi forme
3290 1, 1| sempre eguale a sé stesso, perloché — fosse pur formosìssimo —
3291 7, 1| come sòrsero in mè, sulla permanente applicabilità sua. Orbene,
3292 6, 1| uffìcio che non gli avrebbe permesso di accògliere in casa ragazze
3293 12, 26| stampa costì mi pregò di permettergli la pubblicazione di qualche
3294 12, 17| inflessibile.~Domani a sera mi permetterò di venire da Lei a riprenderle
3295 12, 11| Cameroni~ ~Roma 22.3.87.~ ~Mi permetto ancora carissimo Cameroni
3296 12, 26| Diana).~Non conoscendo pero né l'indole della Cronaca
3297 10, 1| tempo, la morte e la vita perpetua. Sèmbrano gente in fuga.
3298 3, 1| incrollàbile. Lo odii, lo persèguiti il mondo; a lui basta che
3299 10, 1| tetti di geranio sanguigno e persiane di làuro; campanili che
3300 12, 23| Mandami le bozze di Ricciarda. Persisto a credere che convenga di
3301 6, 1| sino a confòndermi coi lor personaggi, e come mi innamorassi delle
3302 10, 1| rientro in tante e tant'altre personalità, una più miracolosa dell'
3303 12, 37| dei libri giapponesi e ti persuaderai che quella del nostro Conconi
3304 8, 1| rovescio dell'altra, finìi col persuadermi che tutte le imaginazioni
3305 7, 1| bestie, praticamente ci persuadete. Uno fra i temi favoriti
3306 6, 1| geniale — ma io credo e mi persuado ognor più che ciascuno di
3307 1, 1| cameriera, impietosita, non si persuase a lavarmi, con un lembo
3308 12, 5| col tipo]grafo e mi sono persuaso che essa riceve e conserva
3309 11 | èdera che arràmpica sino al pertugio del càrcere mio recàndomi
3310 8, 1| industria, vi si sforza di pervenire. Sulla terra sono scopi
3311 12, 38| Da Napoli e da Genova gli pervennero richieste del tuo libro.~
3312 8, 1| usiamo augurargli, fàcile e pervia. Il mio sguardo passa di
3313 4, 1| cortina del quarto mio cielo pesantemente cadde.~~
3314 10, 1| che mi sperò e tambussò e pesò, colùi che disse, che —
3315 12, 38| libro.~4 Analfabetismo, — pessimo gusto ed indifferenza letteraria
3316 3, 1| tocca il cielo. Senza Làura, Petrarca compone la morta «Africa»;
3317 2, 1| nulla più indifferente e petrigno del simulacro che essa abbraccia:
3318 6, 1| reggeva, in una borgata pettègola, un pùbblico uffìcio che
3319 2, 1| pàsseri del vicinato ai loro pettegolezzi e ai lor sposalizi, e, quando
3320 4, 1| serie di giardinetti ben pettinati, che dall'alto sembràvano
3321 1, 1| imbatto in una fanciulla petulante di beltà e salute, sfavillante
3322 10, 1| fritillarie-cuoche, margherite-bonnes, petunie e orchidèe-istitutrici,
3323 3, 1| queste lo avèvano, ma di pezza rossa e cucito sovra il
3324 12, 38| come si trattasse d'un bel pezzo di Marcantonio del tuo Trastevere.~
3325 1, 1| litografato a colori, imàgine pia, empietà pittòrica, tutto
3326 12, 2| condizioni che io presento non piacciono, si abbia tanta pazienza
3327 4, 1| sorta di sensazione che le piacesse d'impormi.~Mi sembrava talvolta,
3328 3, 1| consigli di Giulia, ma più mi piacèvan le labbra donde venìvano,
3329 6, 1| poiché il mio condiscèpolo piacèvasi di dimenticar dappertutto
3330 2, 1| mostrava ora nel mòrbido legno piaghe irrimarginàbili. Si consultò
3331 5, 1| soffermavamo, minuti, sui pianeròttoli senza saperne il perché,
3332 10, 1| dimenticò. Ma ella, pur piangendo, è felice. Il mondo ammira
3333 6, 1| feroce e vigliacco, fà piànger colèi che lo adora. E qui
3334 3, 1| loro amati, non sapèvano piàngerli con celate làgrime e morir
3335 7, 1| mano, non si querelava e piangeva che al suono vespertino
3336 1, 1| sghignazzàvano e volti che piangèvano, pugni levati a minaccia
3337 8, 1| in càmera, singhiozzavo e piangevo fino al semi-deliquio. Se
3338 2, 1| coricàrono, non mangiàrono, non piànsero o sorriser con essi, tanto
3339 1, 1| patriarca e soddisfatto marito. Pianti e strilli da parte mia,
3340 3, 1| il corsetto, come su un piastrone di scherma. E debbo pur
3341 7, 1| senza aver rotto un pajo di piatti e di bicchieri o rovesciata
3342 3, 1| di cìmbali furiosamente picchiati e di scossi sistri concitatori:
3343 3, 1| debbo pur confessare — e mi picchio il petto — che neanche la
3344 2, 1| Tilia grandìflora. A mè piccino, sembrava immensa, fors'
3345 9, 1| amore, e tenendo a mano la piccioletta Gìa, creatura da scatolino
3346 10, 1| di tutti i colori. Ali di piccioni, di tacchino, di fagiano,
3347 7, 1| panchetta, mentre la mia pìccola amica col suo musetto studiava,
3348 3, 1| lontananza la calma e le tènebre: piè-veloci fanciulle, fra due siepi
3349 2, 1| versavo continuamente al piede aqua e làgrime, e sospiravo
3350 10, 1| sentimento. Tutto, dinanzi a noi, piega. Dio, che cercavamo inutilmente
3351 10, 1| Pur quì non si tratta di piegar l'arco pesante del rè d'
3352 2, 1| incanutire anzi tempo e piegare que' spogli rami imploranti
3353 5, 1| nervosità, da non èsser piegate che a forza, se non volèvano
3354 7, 1| minùscolo topo che avresti, a piena dispensa, tranquillamente
3355 5, 1| un sospiro desideroso o pietoso, dà assài più che non dia,
3356 1, 1| o gente improvvisamente pietrificata come nella fiaba della «
3357 12, 34| saluto te e Primo e S. Pietro in Montorio.~ Orso~ ~ ~
3358 4, 1| rinserrava, con sì gran nùmero di pigionanti, quell'àngiolo ùnico di
3359 1, 1| annunciazione di un amore. E allora pigliài l'abitùdine di mèttermi
3360 3, 1| lodèvole — cominciài allora a pigliare, per le eroine che vi campeggiàvano,
3361 10, 1| una viola del pensiero e pìgolansi sottovoce mille cose affettuose.
3362 5, 1| tutti e due si ripigliava la pigra discesa. Giunti al portone,
3363 6, 1| fina e le mettevo in... pila. È un epistolario, come
3364 10, 1| èrgonsi innanzi ai venerati piloni. Pur quì non si tratta di
3365 3, 1| dell'amor platònico, dai pinàcoli dell'amor tràgico precipitàvano
3366 3, 1| linea interna, passài dalle pinacoteche (e metto anche tra esse
3367 5, 1| nella distratta tua mano pingèa di accusatrici macchie la
3368 7, 1| quattro gambe o con ali o con pinne non desti in tè più di quel
3369 1, 1| mia.~E questa gentile era pinta — stavo per dire, pensando
3370 10, 1| tempio dòrico, dalle colonne pinte di bianco e di rosso e dal
3371 10, 1| Ecco l'ampia terra: le pioggie e le nevi di sìlice sònosi
3372 7, 1| aperte e gli occhi ardenti, piomba dal cielo, il leone dalla
3373 12, 38| raccomandarlo ad altri. Se pioverà il ciondolo, sarà una gradita
3374 2, 1| acri làgrime delle infinite piovute dai negri ed alteri occhi
3375 3, 1| ancora tepente del sangue di Pìramo suo, Didone tradita che
3376 2, 1| stelleggiata di talco, che, piroettando, fisàvami col verniciato
3377 7, 1| nicchiuccia e corse a me, piroettàndomi intorno, abbajando, tiràndomi
3378 6, 1| improvvisata parente. Il piròscafo apparve (oh come il cuore
3379 2, 1| Amleto sul grembo di Ofelia. Pispigliàvano i pàsseri sovra di mè e
3380 8, 1| sorride Tranquillo Cremona, il pittore della bellezza casta, le
3381 12, 35| notevole per la fisiologia dei pittori Lombardi dei nostri giorni,
3382 1, 1| colori, imàgine pia, empietà pittòrica, tutto àngioli e santi col
3383 6, 1| passaggio non vi avesse piuma perduto, sentivo cullarsi
3384 5, 1| braccio o mi stringeva e pizzicottava con mani che èrano tanagliette,
3385 10, 1| fame e noi donne dobbiamo placarlo.~Celeste cerca dunque il
3386 6, 1| suonata, a due desideri placati in un'ùnica soddisfazione,
3387 5, 1| coltiva ed edìfica, scrive e plasma, carezza ed uccide. Essa
3388 3, 1| essa e le creazioni della plàstica — la mancanza di affettuosità —
3389 2, 1| sculpendo pensa, ha espresso plasticamente questa età, questo sentimento,
3390 3, 1| forti. Dai cieli dell'amor platònico, dai pinàcoli dell'amor
3391 6, 1| buona e bella. Di quale plebèo combustìbile si alimèntano
3392 3, 1| àbito prete, aveva mutato il plumbeo latino de' santi padri con
3393 7, 1| poche pàgine d'appendice al plutarchiano opuscolo de solàtio animalium.
3394 3, 1| quasi tutte; un grand'uomo, pochìssime. Sono, queste, le vere muse
3395 | pochissimo
3396 10, 1| furibondi leoni, e i prìncipi, poderosi di membra, gràcili d'intelletto,
3397 6, 1| il libro.~Era questo un poema in versi, breve di mole,
3398 10, 1| che gira in cerca della poesia. E intanto una respirazione
3399 10, 1| vernici, sì ottusi alle poesìe della vita, sì soddisfatti
3400 10, 1| intellettuali gentilezze poètiche. Ma ella a tutti ride, non
3401 11 | cèrcano.~Sulle rive di un lago poètico sono venuto a cercarti,
3402 5, 1| salivamo a far colazione sui poggi circostanti, correvamo pei
3403 12, 23| sotto alla porta e su cui poggiano gli stipiti. E se prendi
3404 12, 34| infetta di masturbazione politica nel proletariato e via dicendo.
3405 12, 34| di tenori e di onorevoli politicanti.~Se ti può giovare, ecco
3406 12, 34| tante questioni letterarie, politiche, sociali, ecc., ecc., ecc.,
3407 6, 1| differenti cospirazioni delle polìtiche, ed il silenzio di lui èrane
3408 7, 1| òrbita, filòsofi, economisti, polìtici non rièscono spesso di lusingarci,
3409 5, 1| da Pacini scoperti ne' polpastrelli, dovèvano èssere in sifatta
3410 3, 1| o latino, così ricco di polpe, m'aveva, in complesso,
3411 5, 1| dalle dita le cui cime polseggiàvano — dita affusolate e flessìbili
3412 10, 1| è legato. Ma, nel sogno, polsi e mallèoli sono fuori da
3413 9, 1| allora che quanto tu fosti — polve ed ombra — tuttavìa, non
3414 12, 30| cartellini dorati, oppure colla polvere d'oro sul fondo nero; ma
3415 6, 1| dai mòbili ogni velo di pòlvere; stendevo i lini più mòrbidi
3416 9, 1| barocco, bianco-rossa, «come pomi a odorar, soave e buona»,
3417 10, 1| campane profumi: sospesi ponti di glìcini, sotto i quali
3418 10, 1| da ogni parte è una viva popolazione di mòccoli e carta oliata
3419 12, 3| che vorrei divenire il Porati delle nostre classi dirigenti,
3420 2, 1| di legno, di stoffa, di porcellana, che abitàrono, a tratti,
3421 9, 1| la jena ha messo grugno porcino. ~E al suo contatto mi si
3422 9, 1| mi circòndano. Cammino, porgendo il braccio alla pòvera Elvira
3423 10, 1| begli-uòmini e tulipani che loro pòrgono il braccio o fan l'occhiolino.
3424 3, 1| lusinga delle sue ritrosìe, pormi terzo fra Renzo e Don Rodrigo.
3425 10, 1| il ritmo; più in là una porpurea lanternina corre appresso —
3426 6, 1| strada fra vigneti gravi di porpuree uve e sparsi di vendemmiatori.
3427 3, 1| asiaticamente sui cuscini porpurei di una lettiga dorata e
3428 12, 9| mezzo alla pagina sarebbe da porsi una cartelletta nera colle
3429 12, 34| hai una copia disponibile, portala tu stesso, od inviala presto,
3430 3, 1| più di quelle che li hanno portati, spesso indegne, per pochi
3431 5, 1| dalla carrozza che me la portava via, sventolava ancora il
3432 4, 1| fazzoletto sugli occhi.~Portàvano a sepelirmi la Mùsica. E
3433 2, 1| di api. Sotto di lei io portavo, nella buona stagione, dozzine
3434 9, 1| cieche mura di monastero, per porticati che sono voràgini di oscurità,
3435 5, 1| tàvola, dal giardino, dai pòrtici, dalle càmere, i forastieri
3436 5, 1| salone che si apriva sul pòrtico esterno, una fanciulla indugiava.
3437 8, 1| la càmera, mi raccontò la portiera, la mattina stessa in cui
3438 5, 1| negàrglielo? Con un sùbito moto posài la mia bocca sovra il cristallo
3439 1, 1| proteggitrice della Madonna posar sulla fronte... né quest'
3440 3, 1| armoniosi, sembràvano emèrgere e posare nell'àula semicircolare,
3441 9, 1| pianeta, perché tardi a posarti in questo punto che si chiama
3442 4, 1| padiglione del carro fùron posate corone di càndide rose dai
3443 6, 1| ne trovài uno di più — posato sulla «Divina comedia»,
3444 1, 1| cuoricino (la regina già posava sovr'esso) e insieme l'imperturbabilità
3445 9, 1| sguardo lasciàvano dove posàvansi. Veggo Ines, color d'amore
3446 12, 12| espongo a Venezia, alla quale poso la scritta coi tuoi stessi
3447 11 | era ne' voti mièi. Come poss'io desiderarla ancora ed
3448 1, 1| benché le fibre inobedienti pòssano in mè oscillare di desiderio,
3449 1, 1| al prìncipe indiano. Non possedendo però né cavallo né brando
3450 3, 1| in tutto, gli antichi non possedèvano le mezze tinte, quelle delicate
3451 5, 1| avevi trovato e avresti posseduto tra poco chi ti amava; io
3452 2, 1| Senonché, un'altra e più possente voce d'amore a sé mi lusinga
3453 5, 1| lettori ed io con essi, possessori di fibre men spesse, sappiamo
3454 | possiate
3455 5, 1| stà in presenza di un suo possìbil compagno, e benché l'amore
3456 1, 1| nonna! Una sera, non mi fu possìbile di resìstere alla tentazione
3457 7, 1| cioè, ben concedo che essi possièdono una qualità nobilìssima
3458 1, 1| Raramente invece, due faccie si pòsson scambiare: dirò di più;
3459 | possono
3460 3, 1| riconoscenza dell'ammirante posterità. Le più splèndide rose dell'
3461 8, 1| innanzi al tùmulo della mia pòstuma amante, riandavo tutta una
3462 5, 1| parlò in vece mia. Costùi potèa coprire di gemme quanto
3463 9, 1| fui babbo nei libri, non potèndolo èssere nella vita.~E cammino —
3464 10, 1| invano si ambisce, ricchezza, potenza, amore; e sopratutto gustài
3465 12, 22| Scrivimi a lungo, borghese al potere!~ ~ ~
3466 12, 2| editore. Ebbene: ti dò pieni poteri di garantire che si tratta
3467 | poterle
3468 5, 1| ansia forse — l'istante di potèrmene andare, perocché, uscendo,
3469 10, 1| commèttere una malvagia, senza potèrmivici opporre. Senonché, nel campo
3470 | potersi
3471 | potessero
3472 | potessi
3473 | potevamo
3474 7, 1| gli uccellini ed i gatti potrèbbero compètere coi cani nelle
3475 | potremo
3476 3, 1| che a nozze di carne, e le pòvere ànime sospiràvano escluse
3477 12, 14| speranza che tu usi il mio poveretto alfabeto come io usai del
3478 8, 1| Antonietta! Di tutte le povertà, la più tormentosa è quella
3479 7, 1| libri degli uòmini in un pràtico corso di zoologìa morale.~
3480 9, 1| con quel tremore che dà il preannuncio di una gran gioja, e scendo
3481 12, 1| in quella maniera che nel precedente libro vi avea accumulato
3482 12, 27| sarebbe poi opportuno di far precedere la sua pubblicazione da
3483 3, 1| pinàcoli dell'amor tràgico precipitàvano addirittura nello stabbio
3484 6, 1| sulla «Divina comedia», e precisamente ai versi «~«amore — acceso
3485 7, 1| sta per lanciarsi sulla preda, sùscitano, è vero, una
3486 10, 1| passiflora fiorita, un papàvero prèdica, da una specie di pùlpito,
3487 2, 1| libri èbbero sempre le mie predilezioni. Né quì parlo dell'ànimo
3488 2, 1| pianeta e in atto di glorioso predone; ma si trovò, lentamente,
3489 12, 22| occorre pel cenno della pref.e, che ti riguarda.~III
3490 12, 3| Pessimista~ ~P.S. = Hai vista la prefaz.e di Rod ai Malavoglia,
3491 1, 1| specialmente dei femminili, preferendo quelli, per così dire, fuor
3492 5, 1| tìtolo.~Or che vuòi? io preferìi sempre l'amore in bocciuolo
3493 3, 1| infreddato.~Le eroine da mè preferite, fùrono invece, pressoché
3494 3, 1| ai filòsofi, egli, però, preferiva i poeti, e tra questi i
3495 12, 37| Ministro chieda l'avviso del Prefetto, questi non ne dia uno contrario
3496 7, 1| sottovoce. Tea non si fece pregare. Raccolta carezzosamente
3497 12, 15| E ti cercherò anche per pregarti di affidarmi per una settimana
3498 12, 38| Cuore in pochi mesi.~5 Hai pregato Primo di raccogliere i giornali,
3499 12, 24| copertina degli Amori, e ti pregavo di far procedere il lavoro
3500 5, 1| affetto, oh sguardi densi di preghiere e promesse, oh titubanze
3501 10, 1| quella della gravità, ci preme le spalle, la materia, di
3502 5, 1| quella di Lisa cominciò a prèmer più forte quand'io mi congedavo
3503 3, 1| tutte voi, o elettìssime! Il premio che vi concede la storia
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