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grassetto = Testo principale
Parte, Capitolo grigio = Testo di commento
4504 1, 1| uno, del cui autore non mi sovviene più il nome e neppure ricordo
4505 2, 1| cuoca confabulàvano collo spaccalegna. Io solo, ne' mièi affetti
4506 4, 1| melodiosi bagliori innanzi a mè spalancato, dico e credo che se il
4507 2, 1| rimango beato, come sulla spalla di una donna cara, quasi
4508 10, 1| folla dei fiori si ritràe a spalliera sul marciapiede, e due giganteschi
4509 2, 1| un olezzo intensìssimo si spandeva d'intorno e dal ligneo tronco
4510 8, 1| indefessamente per dissòlversi e spàrgersi nelle innumerèvoli vie della
4511 5, 1| Casa sua, e tu con essa, spariste. Dove ora sei, buona Èster?~
4512 5, 1| incògnite, apparse e quasi tosto sparite ne' mièi viaggi, come potrèi
4513 12, 12| considero momentaneamente spariti colla tua ultima carissima
4514 5, 1| terra vestita di muschio e sparsa di gigli.~Né dal mio atto
4515 3, 1| tumultuosamente, le chiome sparse, agitando tirsi, ebbre di
4516 6, 1| gravi di porpuree uve e sparsi di vendemmiatori. Adele
4517 12, 19| articoli di critica che ho sparso in diversi giornali (e specialmente
4518 4, 1| foglio di romanza od uno spartito di melodramma, aperti sul
4519 10, 1| bottoncini di rosa — a spasso. In una piazza, dinanzi
4520 2, 1| repubblicana bordaglia tra le spaventate educande. Un passo più innanzi
4521 4, 1| in ogni parte, battendo spaventati le ali, i paffutelli amorini
4522 12, 38| climatica, — prezzo di lire 4, spaventoso pei buoni borghesi, che
4523 9, 1| nostri occhi s'incòntrano e spècchiansi nel terso suo scudo. Immòbile
4524 6, 1| tenèasi addosso, pensa! uno specchietto in cui si mirava di tratto
4525 6, 1| viso una espressione tutta speciale di attentività, gratìssima
4526 10, 1| papàvero prèdica, da una specie di pùlpito, ad una dormente
4527 12, 28| Alberto~Ritengo domani di spedirti le copertine. Mi sembrano
4528 12, 12| più grandi della misura speditami, ma in proporzioni giuste,
4529 12, 25| riesca.~Gli zinchi che ti ho spediti e quello della Copertina
4530 4, 1| intorno a mè le pareti della spelonca e sul punto di rimanere
4531 10, 1| altra, finché si ròmpono e spèngonsi. Quì, è una processione
4532 8, 1| epigramma e dalla sapiente spensieratezza, insostituìbile amico.~E,
4533 8, 1| selvose di minerbina, sono spenti i suòi vulcanetti, perocché
4534 12, 35| di Numeri e sogni (Bruno Sperani), prega Primo Levi di una
4535 12, 36| compagnia a mia madre ammalata — speravo trovar la sospirata tua
4536 3, 1| ed Ipsitilla fida e Neera spergiura, eppur sì cara, Neera il
4537 7, 1| sostegno del tuo od il tuo speri quello degli altri, avvenga
4538 12, 34| Avviene a Roma la secrezione spermatico-tipografica degli Amori, od in quel
4539 10, 1| legione di mèdici che mi sperò e tambussò e pesò, colùi
4540 12, 10| nostra (sono prove a mie spese), coi prezzi particolareggiati,
4541 5, 1| possessori di fibre men spesse, sappiamo per prova che
4542 4, 1| pupille di traversar tanta spessezza di muri e di fronti.~Così
4543 12, 5| sotto il patrocinio della spettabile loro ditta. Acconsento dal
4544 12, 10| guadagno.~Accolgano intanto, spettabili signori, le espressioni
4545 6, 1| altrettanto m'indispettisce lo spettàcol di donna che, amando èssere
4546 10, 1| regina, Mimosa pudica.~Né lo spettàcolo finisce qui, perocché i
4547 10, 1| sabbie e macigni, e forme spettacolose di neri mostri si muòvono
4548 8, 1| ricordo di un tènero bambù spezzato ha un sospiro da mè. E penso
4549 10, 1| pupilla di un giòvane che spìa timidamente la sua. Nessuna
4550 12, 12| stessi principii — Però mi spiace di non coincidere con te
4551 12, 33| puoi credere come mi sia spiaciuto questo inconveniente — come
4552 2, 1| amore ci sopraccòlgono sulla spiaggia, al chiaro di luna, quando
4553 4, 1| àngiolo ùnico di violino, spiando a ogni porta, ad ogni finestra,
4554 3, 1| donnajuoli, commentàndoci a tutto spiano e Catullo ed Orazio e Properzio
4555 2, 1| rintepidirsi dell'aria, io spiassi lo sgelo del verde sangue
4556 6, 1| deliziosamente a mangiarla, spiccando gli àcini dallo stesso gràppolo
4557 3, 1| il professore avèa, nello spiegàrcelo, vere alzate d'ingegno;
4558 12, 33| perché non vale la pena di spiegarsi meglio per quanto si riferisce
4559 12, 20| straniera — Il tema del libro, spiegato colle stesse tue parole,
4560 12, 23| quali richiederebbero la spiegazione di cielo letterario.~Bada
4561 12, 33| accorto che esiste. — Mi spiegherò male ma importa poco perché
4562 2, 1| tarmati, mi sembra, quando lo spiego, evaporare acri làgrime
4563 2, 1| divinità, tagliata a rette ed a spìgoli. Nulla più appassionato
4564 6, 1| odorosa né cuscinetto senza spilli: disponevo perfino sui tàvoli
4565 12, 35| va benone, a patto che la spilorcia ed ignorante borghesia non
4566 11 | intelletto più non mi dava che spine, oggi il sole dell'amor
4567 9, 1| Diana~ ~Un raggio di luna si spinge tra le imposte socchiuse
4568 5, 1| spazio, facendo a gara a chi spingesse più alto; poi, giù, a còrrere
4569 12, 6| intelligente, perché non solo mi spingi, coll'incoraggiante tua
4570 3, 1| assoggettato ad una nutrizione, spinta alle dosi più alte, di romanzi
4571 1, 1| trovài quindi, issofatto, spinto verso di lei da quel sentimento
4572 3, 1| di non smorfiose ragazze, spiranti ellènica grazia, odor di
4573 6, 1| alla promozione, tuttavìa spiràvano tale una ingenua e profonda
4574 10, 1| processione ascende, a larghe spire, il pendìo: vecchi con rami
4575 6, 1| fosti! Se nelle regioni spirìtiche, se nel mondo della quarta
4576 3, 1| una femminile pupilla che splenda fede incrollàbile. Lo odii,
4577 10, 1| esaudisce. Un giòvine ardito, e splendente come l'Apollo sagittario,
4578 3, 1| Glicera dalle membra bianche e splendenti qual marmo pario e Làlage
4579 5, 1| dalla vetriata e fuggì. Ma splendeva.~Ed io? Io, all'alba seguente,
4580 3, 1| ammirante posterità. Le più splèndide rose dell'ingegno fiorìrono
4581 3, 1| nome di «donna italiana» splèndono fuse la formosità delle
4582 2, 1| anzi tempo e piegare que' spogli rami imploranti il sole!
4583 6, 1| mia casetta, come se la sponsa de Lìbano dovesse scèndere
4584 9, 1| Musicali pensieri fioriscono spontaneamente sulle mie labbra: poesìa,
4585 7, 1| graziosa signora mancò allo spontaneo convegno. Né più apparve.
4586 5, 1| fràgole! Già lontani, ella, sporgèndosi dalla carrozza che me la
4587 2, 1| sedèndomi, qualche volta, sullo sporto della librerìa, appoggio
4588 2, 1| loro pettegolezzi e ai lor sposalizi, e, quando fioriva, vi aliàvano
4589 3, 1| tempio, dove ci eravamo sposati, verso una vita felice.
4590 3, 1| ùniche, indissolùbili loro spose.~~
4591 6, 1| volte, amante riamato o sposo felice, senz'òbblighi notarili
4592 3, 1| sorgèvano Nèmesi e Delia, le spossatrici del delicato Tibullo, ed
4593 6, 1| della sua malvagità, in spregèvoli servi; o, peggio ancora,
4594 11 | fiori. Che il mondo or mi spregi e derida, non m'importa!
4595 7, 1| e di Tomaso a Kèmpis per spregiare la vita, quando la morte
4596 6, 1| della pòvera bimba e, tra lo sprezzante e il vanesio, me le mostrava.
4597 10, 1| segni della femminilità, spropositasse meno degli altri, ma l'apparenza
4598 1, 1| in gran premura parecchie spropositate orazioni, che io ripetevo
4599 8, 1| m'inzuppavo, quale àrida spugna, di amorosa pietà, e tornato
4600 4, 1| rimanere asfissiato — si squarciava, di colpo, la terra, e io
4601 3, 1| mia tornava a librarsi e a squillare, senza alcuno che le tirasse
4602 8, 1| risollevarsi, anticipando lo squillo delle trombe divine, e lavòrano
4603 12, 33| meno di divorare il tuo squisito libriccino — Scusami anche
4604 12, 26| mi telegrafa che le Loro SS. accorderebbero quant'egli
4605 3, 1| precipitàvano addirittura nello stabbio della priapografìa. Era
4606 12, 25| Copertina furono eseguiti nello stabilim. del Conte Vittorio Turati —
4607 12, 24| dello stabilimento o degli stabilimenti che concorsero all'esecuzione
4608 12, 10| credono, dopo i quattr'anni stabiliti per le condizioni proposte
4609 12, 31| colla e i cartellini si staccano sempre, asportando la tinta
4610 6, 1| il vetturino era andato a staccare e donde sarèi ripartito —
4611 2, 1| uscire di càmera, senza staccarmi dal tàvolo. Per vedere qualcuno,
4612 11 | In tè ravviso Ricciarda staccàtasi dalla sua tela e uscita
4613 4, 1| finché l'arco non si fosse staccato dal fecondo suo congiungimento
4614 11 | nella mia, né mai se ne staccherà. E la cristallina lastra,
4615 12, 26| pubblicazione di qualche stacco degli «Amori». Risposi che
4616 3, 1| caratterìstico odore di cotonina e stallàtico delle villane lombarde.
4617 12, 33| inchiostro sarà migliore. Stampando poi su carta non lucida
4618 12, 26| occorrono le copertine che si stampano a Milano nella tipografia
4619 12, 5| senso. Perché non venga stampata una copia sola in più del
4620 12, 27| che se gli avvisi fossero stampati con quei caratteri italogiapponesi
4621 12, 30| questa prova unica rimasta in stamperia — perché è necessario che
4622 | stan
4623 7, 1| allorché con l'àrida e stanca lingua, lambìvami ancora
4624 12, 12| Alberto.~I dubbi che ti fossi stancato delle mie sempre insoddisfatte
4625 1, 1| la varietà che dìssipa la stanchezza e rinnova il piacere.~Ora,
4626 4, 1| chi l'adopra. Là non ti stanchi se non le dita e puòi mèttere
4627 10, 1| brev'ora, egli, che già stanco sedeva sul màrgine della
4628 | stanno
4629 2, 1| vetri delle nostre calde stanzette, al fioccar della neve che
4630 10, 1| bàmbola, e, giovinetto, di starmi, come educanda, in un monastero,
4631 6, 1| parte di stretti parenti, stàtaci imposta, ci diventava sempre
4632 12, 36| certo volume della G.C. di statistica, o del Bodio, in cui trovansi
4633 3, 1| come si chiamerebbe in statìstica, duolmi dover confessare
4634 12, 19| potresti ricordare anche gli statistici: quello p.es. sull'emigrazione —
4635 4, 1| un vassojo di dolci, una statua, un edificio, come oggi
4636 12, 37| della P.I. e dai rinnovati statuti dell'ordine. Se si trattava
4637 | stava
4638 4, 1| vicina, un carro mortuario. Stàvano sulla soglia e sul marciapiede
4639 4, 1| verde addormentata natura. Stàvomi nell'oscurità, sdrajato
4640 2, 1| castità: quel ventaglio dalle stecche d'avorio dorato e dalla
4641 4, 1| poltrona, fiso al cielo stellato, in un vaneggio di pensieri.~
4642 2, 1| vaporosa veste di ballerina, stelleggiata di talco, che, piroettando,
4643 1, 1| che aderge il suo èsile stelo e il bacio che raccoglie
4644 2, 1| Matilde: quel fazzoletto dagli stemmi tarmati, mi sembra, quando
4645 5, 1| incerti a chi primo dovesse stènder la mano. Dove l'amore è
4646 6, 1| mòbili ogni velo di pòlvere; stendevo i lini più mòrbidi e i tappeti
4647 12, 33| la carta e distaccarsi a stento dallo zinco per aver dovuto
4648 10, 1| dispòngono a colline, a vallate. Sterminate penne paonine s'innàlzano
4649 6, 1| molècola di un medèsimo sterminato individuo sulla foggia del
4650 2, 1| Anche il deserto contiene stese di maggiore desolazione,
4651 6, 1| grembialata di gràppoli. Steso quindi un giornale sulle
4652 | stessimo
4653 | stiamo
4654 12, 7| venuti da Parigi.~Spero che stii già meglio e di vederti
4655 12, 19| tentato di ingentilire lo stile burocratico. Potresti anche
4656 12, 8| Signore~In replica alla stimata Sua 8 Corr.te~Cesserà per
4657 12, 29| Signore~In risposta alle stimate sue del 10 e 12 Corr.te~
4658 5, 1| vasto albergo. L'albergo era stipato di gente che io non conoscevo
4659 1, 1| avendo scoperto in un antico stipetto la miniatura di una magnìfica
4660 12, 23| porta e su cui poggiano gli stipiti. E se prendi soglia per
4661 2, 1| cari amori di legno, di stoffa, di porcellana, che abitàrono,
4662 10, 1| da una fanciulla in bigia stola e reggente una làmpada accesa,
4663 3, 1| fàcili ad èsser capiti, gli stolti. Senonché, la donna magnànima
4664 3, 1| dello scrittore paralizzò lo stòmaco del lettore.~Abbandonàndomi
4665 2, 1| àurea. Ma invano! Anche lo stormo de' neri pàsseri l'avèa
4666 12, 19| nato a Zenevredo presso Stradella. Il paese citato da Capuana
4667 12, 20| autore e la critica it.a e straniera — Il tema del libro, spiegato
4668 3, 1| invece, pressoché tutte, straniere e specialmente inglesi e
4669 5, 1| sulla sponda di un lago straniero, in un vasto albergo. L'
4670 6, 1| fiamme di una ragazza, è strano! in bocca di quali gattacci
4671 12, 33| e il frutto di un animo straordinariamente delicato e gentile — ti
4672 8, 1| afferrato pel braccio e strappato da una mano invisìbile,
4673 5, 1| fanciulla si distaccò, si strappò quasi dalla vetriata e fuggì.
4674 3, 1| sbilenche, che sembràvano stratagliate dai figurini di un vestiarista
4675 10, 1| da esso sollevàtesi come strati d'imàgini, come fogli carbonizzati
4676 1, 1| principessa una lèttera — lunga e straziante dichiarazione d'amore —
4677 4, 1| quindici giorni — giorni di strazio — quasi assistessi alla
4678 10, 1| mallèoli sono fuori da ogni strettoja lògica e convenzionale,
4679 3, 1| notte, l'uragano imperversi, strida il gelo; allacciato con
4680 1, 1| soddisfatto marito. Pianti e strilli da parte mia, finché la
4681 12, 37| indicato. Avea pensato di stringer la mano al S.r Pica, ma,
4682 4, 1| bramava inutilmente di stringere tra le sue braccia l'umanità
4683 5, 1| dubitavo, per non sciuparla, di strìngere, giace sepolta nel cavo
4684 9, 1| intanto che ho braccia per strìngerti? Ma io conosco chi sei.
4685 2, 1| banchetti di festa, sedie che li stringeste a commemorazioni di duolo,
4686 8, 1| ritornare, un affanno mi strinse, come se si trattasse di
4687 5, 1| quercia ad un inno, in cinque strofe, d'amore.~Oh strette di
4688 9, 1| di nàusea che salì alla strozza e alle narici di Gùlliver,
4689 4, 1| l'altro canta. Là è lo strumento la principal parte, qui
4690 10, 1| isolate; penne di cigno e di struzzo, si aggrùppano a boschetti.
4691 2, 1| di belve, orme ed ossa. Studente in una città, nella quale
4692 8, 1| piano della casa dov'io studentescamente avevo alloggio. Viveva,
4693 7, 1| bestie che mi fu facile di studiar l'uomo e me stesso. In quella
4694 7, 1| ripeto — di rilevare e studiare le caratteristiche della
4695 7, 1| pìccola amica col suo musetto studiava, tra la pròssima erba, botànica.
4696 6, 1| che veramente non era. Io studiavo sott'occhio l'aspetto della
4697 12, 34| rilegatura degli Amori. Le stupide ed odiose nostre caste dirigenti
4698 12, 38| eterno. E siccome questo stupido ente non è un ente, ma una
4699 9, 1| vita, e non scegli o non subisci, anche tu, una forma abbracciàbile,
4700 5, 1| colpe non commettende e i sùbiti imbarazzi e persino le iruzze
4701 3, 1| pronunciare una sentenza sublime, ignoràvano il commosso
4702 10, 1| pronta a elevarsi ai più sublimi ideali, giaccia oppressa,
4703 10, 1| individualità e che si vive, successivamente, più di una vita. Se questo
4704 12, 3| autore quella delle edizioni successive~III Consegna dell'edizione
4705 10, 1| que' signori filòsofi sulla successività delle diverse nostre esistenze,
4706 7, 1| si ripetè suppergiù il dì successivo e parecchi dì appresso.
4707 2, 1| giovinetta sedicenne, in cui il succhio vitale pulsa in tutte le
4708 12, 38| settentrione, o laggiù nel sud? Vorrei offrirti contro
4709 12, 5| di trovarla in quantità sufficiente e fra pochi giorni avrò
4710 8, 1| così m'imbevevo, qual carta sugante, m'inzuppavo, quale àrida
4711 7, 1| affettuosità di Tea avrebbe potuto suggerire non poche pàgine d'appendice
4712 12, 33| fatta allo zinco l'operaz.e suggeritami. — Non puoi credere come
4713 10, 1| filàntropi dalla utilità suggeriti, divèntano, sul mio notturno
4714 1, 1| più di mè, la cameriera mi suggeriva in gran premura parecchie
4715 3, 1| questa filata, dinanzi a noi sultanucci, di non smorfiose ragazze,
4716 10, 1| se non altìssimi gigli, suonanti dalle loro campane profumi:
4717 4, 1| udire, impunemente si può suonare il pianoforte, non il violino.
4718 6, 1| mite d'amore a quattro mani suonata, a due desideri placati
4719 1, 1| dì, quando il procaccino suonava al nostro uscio, io correva
4720 4, 1| tempo in cui si canteranno e suoneranno dal vero un mazzo di fiori,
4721 9, 1| Clara, la sempre estàtica suora che par barlume di perla
4722 12, 39| prezzo dei medesimi non supera quello previsto. Il S.r
4723 7, 1| sulla tàvola vostra il cibo sùpera l'appetito, né il notajo
4724 10, 1| che uno, a sostenere, a superare lo sguardo astuto e la insidiatrice
4725 8, 1| Cattaneo «che avèa nella morte superato quella bellezza che in lei
4726 9, 1| dai guanti eterni, Elda superba, dal pallor di magnolia
4727 12, 6| vorrei però bella e gentile e superbetta [parola illegg.]. Gli Amori
4728 7, 1| volentieri si palpa il collo superbo del cavallo e con interesse
4729 9, 1| lunare. La si direbbe la superficie di un bacino di aque increspata
4730 12, 5| mio che tale edizione non superi le 500 copie — e [parola
4731 7, 1| pantomima a tre attori si ripetè suppergiù il dì successivo e parecchi
4732 8, 1| ùnico suo presente — e supplicarci perché la terra gli sia
4733 2, 1| lì in mezzo al prato, in sùpplice atto, come il San Jèmolo
4734 1, 1| qualchecosa per mè e lo guardavo supplichevolmente, con un barlume di speme
4735 1, 1| posto in fronte» — casta Susanna in mezzo a' bramosi vecchioni —
4736 7, 1| per lanciarsi sulla preda, sùscitano, è vero, una estètica ammirazione,
4737 5, 1| presentimenti d'amore bàstano a suscitare in noi emozioni che appena
4738 8, 1| e di sì gran pensamenti suscitatore. Più non crèscono le sue
4739 11 | il cuor rosseggiante or sussulta nel petto di lei e con esso
4740 5, 1| La campanella avèa già sussultato di bronzea tosse chiamando
4741 10, 1| i buoni sospìrano; a lei sussùrrano gli intellettuali gentilezze
4742 6, 1| gentile che si scambiava sussurri, inarrivàbili alle tesi
4743 10, 1| potrebb'èsser per loro che uno svago, una carnale dilettosità,
4744 12, 1| benigno tuo «sole» viene ora a svegliarmi.~Dormivo, ma insieme sognavo.
4745 4, 1| coll'amato e dirgli: «perché svegliasti il mio cuore se non gli
4746 5, 1| di dita che agucchiàvano svelte. Ma capo e mani, talvolta,
4747 2, 1| cicisbèi in parrucca, mi svèntola ancora in viso le risate
4748 5, 1| carrozza che me la portava via, sventolava ancora il suo fazzoletto,
4749 8, 1| nàscer la perla del dolore. Sventurata Antonietta! Di tutte le
4750 8, 1| Di tutti, però, il più sventurato, il più lagrimando, è sempre
4751 2, 1| l'amata mia, obbligata a svestirsi, proprio quando la nonna
4752 | T'
4753 8, 1| amanuense ed alla panca della taberna! Ma tu, quale un dio, recavi
4754 2, 1| tornato donde partìi cioè alla tàbula rasa, apro talvolta la mia
4755 10, 1| colori. Ali di piccioni, di tacchino, di fagiano, di falco, si
4756 1, 1| melancònico e buono. La «Guida» tacèa di essa; nessun la copiava,
4757 5, 1| E allora, guardàndoci, tacevamo. Non è forse il silenzio,
4758 4, 1| lunare e nel raggio una tàcita frotta di càndidi cigni;
4759 5, 1| del desiderio puro e del tàcito innamoramento. Ma a mè poco
4760 10, 1| brillar desideri, né le vèngon taciuti. Ma sì grossolani sono que'
4761 5, 1| àngelo non mi fuggisse, a tagliargli le ali. E anche tu lo puòi
4762 12, 33| veduto durante la tiratura tagliarsi la carta e distaccarsi a
4763 2, 1| erma di arcàica divinità, tagliata a rette ed a spìgoli. Nulla
4764 | tal
4765 2, 1| ballerina, stelleggiata di talco, che, piroettando, fisàvami
4766 | taluna
4767 | taluno
4768 12, 3| lire per sera al macellaio Tamagno e si sofistica sulla gratuita
4769 10, 1| di mèdici che mi sperò e tambussò e pesò, colùi che disse,
4770 1, 1| né cavallo né brando né tampoco soldi per qualsisìa viaggio,
4771 5, 1| pizzicottava con mani che èrano tanagliette, sino a farmi guair dal
4772 6, 1| stendevo i lini più mòrbidi e i tappeti più sòffici, non lasciando
4773 1, 1| all'ufficio di sfondo, di tappezzerìa per le tele pìccole. Odiài
4774 5, 1| compenso della anteceduta tardanza, dissòlverlo. E allora,
4775 9, 1| la attendo.~Ella non può tardare. La luna, che io miro intensissimamente,
4776 7, 1| sopra le pàgine. Tea non tardò ad accòrgersi delle nostre
4777 2, 1| aspetti, io vi amo, e benché tarlati e fessi e cadenti, vi amerò
4778 2, 1| fazzoletto dagli stemmi tarmati, mi sembra, quando lo spiego,
4779 7, 1| Tea una cagnolina quasi tascabile di schiatta terragnola,
4780 5, 1| a strette di mano. Fra i tatti, quel della mano è il rè.
4781 10, 1| che — aperto e frugato sul tavolaccio anatòmico — il mio corpo
4782 1, 1| seduto ad un àngolo del tavoliere, rosicchiando libri e cioccolata —
4783 3, 1| figurini di un vestiarista teatrale o da una tela di Hàyez.
4784 3, 1| amore; pronte ad uccìdersi teatralmente sul corpo dei loro amati,
4785 5, 1| callosa, insensìbile — teca di piombo e di quercia ad
4786 12, 31| lasciano a desiderare ma tecnicamente sì. L'essersi adoperata
4787 | teco
4788 3, 1| e specialmente inglesi e tedesche — fanciulle che avèvano
4789 2, 1| abbaino, donde non vede che tègole e gatti, coltiva pochi vasi
4790 8, 1| la sofferente testina sul telajo del ricamo o il tòmbolo
4791 12, 26| Ora, il S.r Bianchi mi telegrafa che le Loro SS. accorderebbero
4792 12, 33| arriveranno nel termine che ti ho telegrafato — Intanto ho scelto la carta.
4793 12, 31| Ove ciò non si possa, ti telegraferò, affinché d'accordo coll'
4794 12, 19| castello della mia famiglia.~Si telegrafò a Parigi per la carta —
4795 12, 20| critica it.a e straniera — Il tema del libro, spiegato colle
4796 7, 1| ricettario di Sèneca per non temere la morte e di Tomaso a Kèmpis
4797 7, 1| ci persuadete. Uno fra i temi favoriti dagli scrittori
4798 8, 1| invece, gli eredi, i quali tèmono le risurrezioni, dònan lenzuola
4799 12, 34| ecc., ecc., ecc., ecc., di temperamento, d'ambiente, d'abitudine,
4800 9, 1| premorta; un naufragio di templi e di case da cui sornuòtano
4801 4, 1| preparando noi uòmini, mentre si tende a riaffratellarci travolgendo
4802 5, 1| scorgevo, dietro le calate tendine di mùssolo, il grazioso
4803 5, 1| mai.~Quanto alla terza, tenèa guancie lattee e maggiostrine
4804 6, 1| ammirazione di sé medèsimo — e tenèasi addosso, pensa! uno specchietto
4805 12, 1| libro vi avea accumulato le tenebre. Senonché il bene che si
4806 3, 1| la sua pàllida faccia: le tènere vèrgini, in cerchio, tenèndosi
4807 12, 16| disporre come ami meglio — tenerla quanto tempo ti occorra —
4808 8, 1| croce, ed ogni ricordo di un tènero bambù spezzato ha un sospiro
4809 6, 1| fosse il nome del libro che teneva fra mani... — né come ella
4810 5, 1| sovrastava alla tortuosa strada, tenevo alto e agitavo i fiori che,
4811 12, 36| Merate — dove ad intervalli tengo compagnia a mia madre ammalata —
4812 4, 1| palpitando l'orecchio. Al sospiro tenne dietro un motivo bizzarro
4813 8, 1| facèssemi certo della via) tenni diritto a un gran prato
4814 6, 1| affetto, «Enoch Arden» di Tènnyson, un di que'libri la cui
4815 12, 34| insuccesso in questo mercato di tenori e di onorevoli politicanti.~
4816 7, 1| maniera, di fatti, che per tentar di risòlvere i problemi
4817 2, 1| nipotino, egli si arrese a tentare una amputazione senza risparmio
4818 8, 1| ben forte o il dolore ben tenue.~Col tempo, questa eròtica
4819 2, 1| abbracciamenti ma anche con i più tenui sorrisi e le più fuggèvoli
4820 7, 1| senza bisogno di filosofìa e teologìa. Dignità e pazienza, indipendenza
4821 3, 1| cadere sul ferro ancora tepente del sangue di Pìramo suo,
4822 4, 1| a colori, e da essi, col tepore del maggio, salivano a mè
4823 12, 20| giornalistica, se prima non ho terminato l'articolo per gli Amori.
4824 12, 33| tuttavia che arriveranno nel termine che ti ho telegrafato —
4825 12, 38| filibus Dossi, nell'ambiente termometrico di 37 gradi dell'alma urbs.~
4826 12, 35| Milano, via Stella, 33A). Ne terrà parola sulle Scintille di
4827 7, 1| quasi tascabile di schiatta terragnola, a chiazze bianche, nere
4828 5, 1| mè da una via, uscivi sul terrazzino a coltivar fiori, quand'
4829 6, 1| giòvine, nello sbarcare, terrebbe in mano un volumetto dalla
4830 9, 1| mischiarsi al giallore delle terrestri lanterne. Le strade sono
4831 7, 1| affacci, la prima volta, il terrore della solitùdine, oh allora
4832 9, 1| incòntrano e spècchiansi nel terso suo scudo. Immòbile come
4833 5, 1| vincevamo mai.~Quanto alla terza, tenèa guancie lattee e
4834 11 | tolemàico cielo che avvolge, terzùltima buccia, i sei altri, e,
4835 7, 1| anteriore levato, le orecchie tese, il codino all'insù, mi
4836 3, 1| abbandonata in Nasso dall'ingrato Tesèo, la commiserazione mi si
4837 6, 1| sussurri, inarrivàbili alle tesi reti acùstiche della tua
4838 6, 1| mostrava. Certamente, non èrano testi di lingua: a scuola non
4839 2, 1| graziosamente moveva la testolina dal lungo ago crinale... —
4840 1, 1| e corpi che si torcèvano tetanicamente, faccie che sghignazzàvano
4841 3, 1| spossatrici del delicato Tibullo, ed Acme in grembo del suo
4842 2, 1| napoleònico dal vibrato tic-tac. E il monòtono monosillàbico
4843 7, 1| dall'incesso maestoso, il tigre che flessuoso ed armato
4844 3, 1| ancora, Carolina Màier, la timida giovinetta, fatta di sùbito
4845 10, 1| pupilla di un giòvane che spìa timidamente la sua. Nessuna fronte più
4846 1, 1| incontro è di quelle creature tìmide e delicate sulle cui guancie,
4847 10, 1| di lui divien genio, la timidità, ardire. Di questo giòvane
4848 4, 1| odorosa di castagno e di timo e gorgheggiante d'augelli,
4849 2, 1| lana! qual mi stringeva timore che non avesse più a rinfogliarsi!
4850 3, 1| Làlage che sorrideva parole e Tindàride ancor più bella della bellìssima
4851 3, 1| non possedèvano le mezze tinte, quelle delicate espressioni
4852 3, 1| lettiga, ad essa legati da tintinnanti catene d'argento: due mastini,
4853 12, 2| stesso il suo formato, i suoi tipi, la sua carta, è perché
4854 12, 35| una copertina molto più tipica. Tutto il suo giapponismo
4855 12, 5| ho già esperimentata [col tipo]grafo e mi sono persuaso
4856 12, 1| edizione; se desidero che esca tipograficamente abbigliato in un modo piuttosto
4857 4, 1| evocarlo meccanicamente — si tira, per così dire, al cane
4858 7, 1| piroettàndomi intorno, abbajando, tiràndomi per i calzoni, finché io
4859 3, 1| squillare, senza alcuno che le tirasse la corda, nell'aerea sua
4860 10, 1| la metamòrfosi del poeta Tiresia in mè si ripete. E della
4861 3, 1| chiome sparse, agitando tirsi, ebbre di vino e d'amore.~
4862 3, 1| làgrime e morir di cordoglio. Tisbe che si lascia cadere sul
4863 12, 18| dentro di ognuno i seguenti titoli~Primo cielo~Secondo cielo
4864 5, 1| non restò scritto che il tìtolo.~Or che vuòi? io preferìi
4865 3, 1| colla buona Cordelia il titubante passo dell'allucinato rè
4866 5, 1| preghiere e promesse, oh titubanze e rossori, impallidimenti
4867 3, 1| ai cùlmini del pensiero e tocca il cielo. Senza Làura, Petrarca
4868 5, 1| me la offriva! Una sera, toccàndola, scattò da essa un trèmito
4869 8, 1| angusta arca sine querella; tòccano le ossa del debitore quelle
4870 9, 1| lieve alle spalle e quasi toccarmi; io ne avverto il caldo
4871 5, 1| non si toccàvano, né si toccàrono mai.~E voi, belle incògnite,
4872 5, 1| baciài. Le ànime nostre toccàronsi. Fu un istante ineffàbile.
4873 12, 19| riposo.~Ci terrei anche tu toccassi del mio «debole» archeologico.~
4874 5, 1| questa fùrono sempre brevi. Toccavo terra ma a modo di augello,
4875 7, 1| ricchezze, del boccone che tocchi a ciascuno in eguale misura:
4876 1, 1| avèa insaccato nella mia toeletta notturna, ossìa in un camicione
4877 5, 1| soprarrivando dalla strada — non ci togliesse dal grato imbarazzo. E allora
4878 11 | aperto anche a mè, quel tolemàico cielo che avvolge, terzùltima
4879 12, 35| finale intonazione alla Tolstoi. Il volume fu già spedito
4880 12, 38| silenzio della stampa finora, tolti Pica e Depanis, — stagione
4881 7, 1| non temere la morte e di Tomaso a Kèmpis per spregiare la
4882 5, 1| a pròssima morte. Quante tòmbole ho mai giocato con essa!
4883 8, 1| sul telajo del ricamo o il tòmbolo del merletto, le pupille
4884 2, 1| labbra di mia bisnonna, la tonda e butirosa Marìa Rosalìa,
4885 10, 1| immacolatamente azzurro, su una tondeggiante collina, posa un tempio
4886 10, 1| lanterne, accoppiate, dànzano a tondo mentre tre o quattro, più
4887 7, 1| sovra il quale cani, gatti, topi, banchéttino insieme senza
4888 5, 1| infilare la chiave nella toppa, né io sapeva ajutarti,
4889 10, 1| si avvinghia al villoso torace, baciando avidamente il
4890 1, 1| sensualità e corpi che si torcèvano tetanicamente, faccie che
4891 12, 33| fino a Lunedì essendo i torchi impediti — Ritengo tuttavia
4892 12, 20| cosa! L'eretismo nervoso mi tormenta, sino al momento beato della
4893 8, 1| in ogni suo aculeo, quel tormento del galantuomo, che è il
4894 8, 1| tutte le povertà, la più tormentosa è quella d'amore. Io ti
4895 2, 1| sorregge, sibilando, muggendo tormentosamente, come il cuor nostro! E
4896 9, 1| pur esse distrutte e ne tornàrono i materiali al greggio stato
4897 8, 1| ai tanti disavventurati, tornati al comune crogiuolo, senza
4898 3, 1| la campana dell'ànima mia tornava a librarsi e a squillare,
4899 5, 1| guardavi, ne leggevi un'altra e tornavi a guardarmi. Quella lèttera,
4900 1, 1| solitamente assistevo al cartaceo tornèo seduto ad un àngolo del
4901 4, 1| nostre idèe sarà la prima; se torneremo buoni, l'altra.~Ora, io
4902 2, 1| mentre il mare sferza — negro toro furioso — la coda sua, contro
4903 10, 1| Una lanùgine da collo di tòrtora si stende — quasi erba —
4904 5, 1| giardino che sovrastava alla tortuosa strada, tenevo alto e agitavo
4905 3, 1| Renzo e Don Rodrigo. La tosa, sicuramente, possedeva
4906 5, 1| già sussultato di bronzea tosse chiamando a tàvola, dal
4907 1, 1| dalle ditaccia negre e tozze — piedi mal dissimulati —
4908 6, 1| acciottolato fracassoso e trabalzatore di una città.~— Siamo giunti! —
4909 12, 18| un foglio solo di carta tracciare dieci campi quadrangolari
4910 3, 1| campo della linea esterna, tracciata dalla natura sia colla nuda
4911 4, 1| m'hai fatto se pensavi tradirle? perché lasciasti lagrimare
4912 4, 1| segreto d'amore e non potevo tradirlo. Giravo dunque, giravo da
4913 2, 1| di amici — amici che non tradìscono. E io li palpo carezzevolmente
4914 3, 1| sangue di Pìramo suo, Didone tradita che spegne la fiamma amorosa
4915 10, 1| catena di circostanze, di tradizioni, di casi, alla quale ciascuno
4916 3, 1| dai pinàcoli dell'amor tràgico precipitàvano addirittura
4917 3, 1| un cuor non dipinto, ma tramandava anche — almeno al sospettoso
4918 9, 1| labbra: poesìa, onde vergogno tramezzo la gente, mi esulta, solitario
4919 5, 1| solitùdine. E un dì, sul tramonto, rincasavo da una delle
4920 6, 1| una via fuori di mano e tranquilla, tutta giardini e conventi.
4921 9, 1| si scòprono tanti tetti — tranquilli coperchi a scàtole piene
4922 10, 1| chiamerèbbesi verticale, trànsito alla orizzontale, mi si
4923 8, 1| m'innamorài della gentil trapassata. Di questa mia nuova passione
4924 10, 1| cosa grave.»~Ne' mièi voli trapasso le scene di cui si compone
4925 7, 1| nero a tè scarso, e allora trarrài pur dalla compagnìa di un
4926 5, 1| obliarvi? L'intera notte l'avèa trascorsa in vagone colla misteriosa
4927 10, 1| finisce qui, perocché i fiori trasfòrmansi a poco a poco in penne ed
4928 1, 1| poco a poco, m'imaginài trasformato in un quid sìmile al prìncipe
4929 12, 6| ammuffi in granajo e la trasformi in pani librari.~Delle due
4930 12, 38| esemplari vennero dal Dumolard trasmessi alle librerie Italiane;
4931 1, 1| tra le fine e bianche e trasparenti ditine di mia nonna! Una
4932 10, 1| quelle creature fatte di trasparenza e luminosità del «Paradiso»
4933 3, 1| lor cielo, e nelle carni trasparenze d'alabastro e d'opale, fanciulle
4934 4, 1| Conservatorio di mùsica. Una bara fu trasportata fuor dal portone — ed era
4935 4, 1| insù qual bolla d'aria e trasportato (oh la serena, oh la fresca
4936 3, 1| figlia del duro Dombey, o trasportavo tra le mie braccia, dal
4937 8, 1| del destino che a voi mi trasporti, e se ancor vinco la smania
4938 6, 1| Adele, o a meglio dire, la trasportò giù come un cuscino di penne. «
4939 6, 1| allora, per una magnètica trasposizione di sentimenti, mi sembrava
4940 6, 1| presto! » — E in casa ci trasse, sollevàndoci quasi di terra,
4941 12, 38| pezzo di Marcantonio del tuo Trastevere.~9 M'astengo dall'accennarti
4942 7, 1| soppòrtano i virtuosi, tanto più trattàndosi di virtù — come questa —
4943 6, 1| suo occhio sereno capivo trattarsi di ben differenti cospirazioni
4944 3, 1| essi, quando parèvami che trattàssero le loro dame men bene di
4945 3, 1| bene di quanto le avrèi io trattate. Né una passione, col mutar
4946 12, 4| avantieri sera.~Sinora i Trattati non sono venuti.~Come sempre~
4947 12, 37| statuti dell'ordine. Se si trattava della Corona d'ltalia, la
4948 6, 1| amanti, quando questi le trattàvano non a seconda delle mie
4949 4, 1| nessuno osavo chièderne: trattàvasi di un segreto d'amore e
4950 1, 1| volsi la mia attenzione, trattenèndola singolarmente su quelle
4951 2, 1| sul suo cammino, bàstano a trattenerne la dispersione e a rèndercelo
4952 1, 1| il nome di Ricciarda. Mi trattenevo mezz'ore dinanzi a lei,
4953 5, 1| ci fà sùbito noto con chi trattiamo, ché vi ha la mano intellettuale
4954 4, 1| cercando con le pupille di traversar tanta spessezza di muri
4955 12, 3| possibile, verrò a trovarti.~ Ex travet, ora milionario Pessimista~ ~
4956 4, 1| tende a riaffratellarci travolgendo governi e frontiere — una
4957 2, 1| Camilla, mònaca bionda e da trecent'anni mia zia, consùntasi
4958 7, 1| riempisti d'affetto — come treggèa in una scàtola di grossi
4959 8, 1| ammaccate da un lavor senza tregua e dal pianto, sempre aspettando
4960 4, 1| malinconia. Io ascoltavo e tremavo. Quando il violino si taque,
4961 7, 1| la morte vi chiamerà, voi tremerete entro la vostra corazza:
4962 4, 1| non più sospiri amorosi, tremolanti per l'àere. Dai cespugliosi
4963 10, 1| soave, qual di bambino, fà tremolar tutto il paesaggio di piume,
4964 5, 1| avèa nella voce soavità e tremolìi e fruscìi commoventi. E
4965 10, 1| indescrivìbile! Non vi ha treno-lampo, non vi ha palla lanciata
4966 3, 1| accenno a quelli di una trentina di anni fà ed escludo i
4967 2, 1| sua cella, ne segue con trepidanza la faticosa ascesa ostinata
4968 1, 1| delle quattro di un mazzo di tresette con cui mia nonna e i due
4969 10, 1| violacei, stelle bianche con triàngoli verdi, e sèmbrano parlottare
4970 8, 1| càttedre universitarie ed alle tribune de' parlamenti, eppure,
4971 4, 1| bizzarro e insieme soave, una trina di suoni dal capriccioso
4972 3, 1| tùmide e ardenti, di spalle trionfali, di seni tùrgidi e eretti,
4973 12, 20| Grandi. Ti avrebbe accolto trionfalmente, e tu avresti fatto lo stesso
4974 1, 1| potrèi aggiùngere io al trionfante suo sole? qual raggio si
4975 10, 1| e dal frontone ornato di trìpodi d'oro, scintillanti al sole.
4976 2, 1| negri ed alteri occhi di mia trisàvola Marìa Lucìa, piangente il
4977 6, 1| occhi di Adele èrano ùmidi e tristi, e anche i mièi. Non mai
4978 8, 1| anticipando lo squillo delle trombe divine, e lavòrano indefessamente
4979 9, 1| di case da cui sornuòtano tronchi di colonne e punte d'obelisco.
4980 12, 34| artistico, — cretinescamente tronfia di sé nelle classi dirigenti, —
4981 | troppa
4982 | troppi
4983 8, 1| putrefazioni, i pòveri si tròvano sempre più favoriti dei
4984 12, 36| statistica, o del Bodio, in cui trovansi esposti tutti i giornali,
4985 12, 36| madre ammalata — speravo trovar la sospirata tua risposta,
4986 12, 5| conoscente si è incaricato di trovarla in quantità sufficiente
4987 4, 1| talvolta, da lei guidato, di trovarmi fra alte disabitate montagne
4988 12, 19| ricerca, non mi riuscì di trovarne parecchi che pure so di
4989 12, 3| sarà possibile, verrò a trovarti.~ Ex travet, ora milionario
4990 12, 29| parlassero quando il libro trovasi già presso i principali
4991 3, 1| mièi compagni e che non mi trovassi tanto quanto commosso a
4992 12, 27| caratteri italogiapponesi trovati dal bravo Conconi, la curiosità
4993 5, 1| procurata io! Ma ora tu avevi trovato e avresti posseduto tra
4994 10, 1| intende, nel fare il bene, o trovatore di paradisìache melodìe
4995 7, 1| altra panchetta o già si trovava seduta una signora modestamente
4996 12, 5| quali, ad ogni buon fine, troveranno, nell'unito foglietto, colle
4997 12, 17| da Lei a riprenderle e le troverò — sono certo — ingentilite
4998 10, 1| cercavamo inutilmente nel cielo, troviamo in noi.~Quanto io viaggi,
4999 12, 33| bisogno di dirti che lo trovo una meraviglia di finezza
5000 9, 1| nuoti nell'ètere nel quale è tuffato l'opaco nostro pianeta,
5001 1, 1| Io mi sdrucciolavo, mi tuffavo voluttuosamente nelle càndide
5002 12, 23| pedanteggiare. Scusami ed abbimi~ tuissimo ~ Edmondo~23/4/87~Con queste
5003 10, 1| primaverili, begli-uòmini e tulipani che loro pòrgono il braccio
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