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Carlo Dossi
Amori

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


100-attua | augel-colmo | colom-doman | domat-giois | gioiv-it | itali-nuoto | nuova-premi | premo-rospi | rotea-sovra | sovvi-tulip | tumid-zoolo

                                                                grassetto = Testo principale
     Parte,  Capitolo                                           grigio = Testo di commento
5004 3, 1| stelle il fulgore, di labbra tùmide e ardenti, di spalle trionfali, 5005 1, 1| mobiglia, entrò e si addensò, tumultuosa, una turba d'ogni forma 5006 3, 1| villose, la percorrèvano tumultuosamente, le chiome sparse, agitando 5007 6, 1| Di già! — esclamò ella in tuon di rammàrico, e taque.~La 5008 7, 1| mai accordarsi in nessun tuono e motivo, trovàronsi, per 5009 1, 1| addensò, tumultuosa, una turba d'ogni forma e colore: corpi 5010 10, 1| riflessione più insorge a turbare la schietta òpera del sentimento. 5011 1, 1| bombolotta in veste rossa e turchina. Una volta mi si volle per 5012 3, 1| spalle trionfali, di seni tùrgidi e eretti, di fianchi voluttuosi, 5013 10, 1| matricarie e erbe-savie, mentre tussilàggini odorose (priore della dottrinella) 5014 3, 1| terra, ci abbracciavamo tuttotremanti di gioja.~Ma, molto più 5015 5, 1| presso la mia, avèvala come ubbriacata. Fùrono quìndici , per 5016 9, 1| chiucchiurlare tutti gli uccelli di gabbia del vicinato. 5017 7, 1| intimità dell'affetto. Solo gli uccellini ed i gatti potrèbbero compètere 5018 10, 1| da penne papagalline e da uccello-mosca Si avanza una penna d'oca. 5019 5, 1| scrive e plasma, carezza ed uccide. Essa è l'azione ed è la 5020 3, 1| mùrmure dell'amore; pronte ad uccìdersi teatralmente sul corpo dei 5021 8, 1| raggiunto il cliente, e con l'uccisore si confonde l'ucciso. Senonché, 5022 2, 1| batto le mani di gioja, udendo della sua fuga, entro una 5023 10, 1| fremetti d'indignazione udèndone o vedèndone commèttere una 5024 5, 1| dolci parole e i sorrisiudìbili e visìbili baci — e gli 5025 6, 1| volte ti ho dette e tu non udisti, che tante volte ti ho scritto 5026 8, 1| sulle scale, ella avrebbe udito da la tanto aspettata 5027 6, 1| borgata pettègola, un pùbblico uffìcio che non gli avrebbe permesso 5028 6, 1| silenzio che cominciava a farsi uggioso, le domandài quale fosse 5029 7, 1| pantòfole, consolazioni che, uguali, non ti dièdero mai gli 5030 12, 33| tua lettera — ma si doveva ugualmente aspettare fino a Lunedì 5031 10, 1| pendìo: vecchi con rami d'ulivo, fanciulle in càndida veste 5032 12, 12| riproduz.e di un quadro ultimamente esposto a Brera e che ora 5033 12, 31| il segno.~Oggi si fa un ultimo tentativo per vedere se 5034 12, 38| sorpresa per quella famiglia ultra borghese. Se no, amen. Naturalmente, 5035 12, 22| nel brougham di Via P.e Umberto. Mi occorre pel cenno della 5036 8, 1| affollata d'idèe e la pupilla ùmida di bontà del lor Creatore. 5037 2, 1| giaciuto sovra le zolle ùmide e intatte, o, più, ancora, 5038 10, 1| seccando il pròssimo, ed ùmili violette chièdono la carità. 5039 10, 1| accasciata sotto il peso di una umiliazione profonda. Oltre amore, in 5040 7, 1| addava di nulla, il mio umore; e, se gajo, ballàvami intorno 5041 12, 34| del nuovo lavoro. La quasi unanimità degli Italiani non legge, 5042 6, 1| generoso poeta ed ella si unì a nella lode. Avviato 5043 12, 30| faccio ora con questa prova unica rimasta in stamperia — perché 5044 12, 30| detto, quindi non ho potuto unire una prova con incollati 5045 7, 1| per la prima volta, all'unìsono nel far festa alla nuova 5046 12, 29| avviso che farò distribuire unitamente alle copie.~Sarà bene ch' 5047 8, 1| guardando gli oziosi fiori uniti in corone, che, ad uno ad 5048 12, 5| buon fine, troveranno, nell'unito foglietto, colle modificazioni 5049 7, 1| altro, e tosto l'idèa della universa comunione dei beni vi sembrerà 5050 4, 1| leggio. Poiché due lingue universali ci andiamo preparando noi 5051 6, 1| ricordo un mio condiscèpolo d'università, del quale si era pazzamente 5052 8, 1| scrìversi — nato alle càttedre universitarie ed alle tribune de' parlamenti, 5053 7, 1| il tuo stato: dell'ampio universo non ti si concèdano che 5054 1, 1| reverendi pasciuti alla sua unta cucina, si disputàvano seralmente 5055 7, 1| passioni che lo contùrbano, d'uopo sarà analizzare gli organismi 5056 3, 1| addensi pure la notte, l'uragano imperversi, strida il gelo; 5057 12, 38| termometrico di 37 gradi dell'alma urbs.~Continuo nei numeri di 5058 4, 1| ùltima avversa battaglia. All'urto infuriato de' cavalli nemici, 5059 12, 24| io ne faccia, come ora si usa, cenno nell'ultima pagina 5060 12, 14| poveretto alfabeto come io usai del tuo ricco pennello, 5061 8, 1| da una mano invisìbile, uscìi sul ripiano, scesi le scale, 5062 1, 1| procaccino suonava al nostro uscio, io correva ad aprirgli, 5063 12, 26| Revue Internationale che uscirà, credo, domani sono pubblicati 5064 11 | ma fu per — né mai ne uscirài.~Antonietta non giace più 5065 7, 1| augelletto, e tranquillamente uscirete di vita, come si esce di 5066 3, 1| quella bocca dond'èrano usciti tanti motti arguti e virtuose 5067 5, 1| divisa da da una via, uscivi sul terrazzino a coltivar 5068 12, 14| e nella speranza che tu usi il mio poveretto alfabeto 5069 8, 1| gli sia davvero, come noi usiamo augurargli, fàcile e pervia. 5070 6, 1| sogghignando dicesse: «ciò è d'uso», potrèi rispòndergli col 5071 12, 5| oltrepassa quello della carta usuale buona. Un mio conoscente 5072 5, 1| basta. Esìger di più, è usura.~Certamente, l'uomo il cui 5073 12, 3| compensi al lavoro praticamente utile ed al vero ingegno, in questa 5074 10, 1| disegni dei filàntropi dalla utilità suggeriti, divèntano, sul 5075 10, 1| lautissimamente. Tutte le utopìe de' poeti, dalla generosità 5076 6, 1| vigneti gravi di porpuree uve e sparsi di vendemmiatori. 5077 | V 5078 | v' 5079 12, 25| Conte Vittorio TuratiMil. V. Bramante 21. Non mi ha ancora 5080 12, 21| Spero che queste parole ti vadano beneCaso mai scrivimi 5081 6, 1| bocca di quali gattacci vàdano spesso a finire tante canarine 5082 2, 1| germoglio!~Ma, una primavera, la vaga pianta restò assopita nel 5083 12, 38| non Centenari come tu vai ripetendo — te ne ringrazio 5084 12, 19| essere invece Montecalvo in val Versiggia che fu antico 5085 12, 33| importa poco perché non vale la pena di spiegarsi meglio 5086 12, 37| minore [parola illegg.]. Valga ciò per tuo zio Centenari, 5087 10, 1| dispòngono a colline, a vallate. Sterminate penne paonine 5088 10, 1| mostri si muòvono per le valli e pe' monti o nuòtano nel 5089 4, 1| allora di udire due vecchi valorosi raccontarsi la loro ùltima 5090 1, 1| sentìi nel sangue quella vampa di caldo, quella scottante 5091 8, 1| amici, che intorno a van mancando. Ed io ed essi 5092 12, 20| farebbe dannosa e costosa e vana concorrenza all'italiana — ~ 5093 4, 1| al cielo stellato, in un vaneggio di pensieri.~A un tratto 5094 6, 1| tra lo sprezzante e il vanesio, me le mostrava. Certamente, 5095 10, 1| nell'empireo e cantando vanìscono «come, per aqua cupa, cosa 5096 6, 1| dappertutto i documenti della sua vanità — d'impossessarmi di una 5097 5, 1| deserto per , godevo tutti i vantaggi, tutto il piacere della 5098 12, 9| presenta in ogni modo il vantaggio una volta letto, ed anche 5099 5, 1| burlerà delle gioje, che io vanto, del desiderio puro e del 5100 2, 1| tra essi una marionetta in vaporosa veste di ballerina, stelleggiata 5101 12, 33| la copertina di marmo di Varallo.~La carta per esigenze tipografiche 5102 10, 1| è la distanza. Basta, a varcarla, un moto di pàlpebra.~Quale 5103 4, 1| questa sostài. Non l'ho varcata, ma, a giudicare dall'emozione 5104 10, 1| carta oliata e dipinta, varia, mobilìssima.~Ma, di colpo, 5105 1, 1| variazioni, non sembrasse variare. Raramente invece, due faccie 5106 1, 1| dissimulàssero e se, mercè le lor variazioni, non sembrasse variare. 5107 10, 1| passeggio; parecchie variopinte lanterne, accoppiate, dànzano 5108 2, 1| tègole e gatti, coltiva pochi vasi di fiori, sente per essi 5109 2, 1| di un monte, non ad altro vassallo, e in una ebbrezza di puro 5110 4, 1| vero un mazzo di fiori, un vassojo di dolci, una statua, un 5111 5, 1| un lago straniero, in un vasto albergo. L'albergo era stipato 5112 2, 1| Luigia, sì bella pure in vecchiaja, sorridente nel sonno, ringiovanita 5113 1, 1| Susanna in mezzo a' bramosi vecchionisentìi nel sangue quella 5114 5, 1| pur troppo, altri parlò in vece mia. Costùi potèa coprire 5115 4, 1| profètico sguardo imperiale vedèa la gloria — all'inno della « 5116 12, 9| luglio, quando anche ci vedemmo a Milano, ti ho raccontato 5117 10, 1| d'indignazione udèndone o vedèndone commèttere una malvagia, 5118 11 | ritrovài, al mio risveglio, vedèndoti. Il sogno tu sei, fatto 5119 12, 12| avendo quì occasione di vederne e anzi avendone io qualcuno. 5120 12, 7| che stii già meglio e di vederti al lavoro domani.~Ti bacio~ 5121 12, 14| delle gru e dei bambù lo vedesse, ci si proverebbe ingenuamente 5122 3, 1| ascoltaste il silenzio e vedeste il cuore; che loro versaste 5123 5, 1| prima.~Un cuore fin quì vedesti, o amica geniale, che, anelàndone 5124 6, 1| imbarazzati. Ambedùe ci vedevamo in una posizione delicatissima, 5125 9, 1| io conosco chi sei. Io ti vedo attraverso i tempi e già 5126 8, 1| Viveva, insieme alla madre, vèdova di un impiegato, colla scarsa 5127 9, 1| Osassi solo di vòlgermi, la vedrèi in pien volto e le cadrèi 5128 12, 38| ad hoc. Sopra 100 persone vedremo se una dozzina si degnerà 5129 12, 12| carissima e col massimo piacere vedrò di accontentarti in quel 5130 2, 1| Oh quale provavo dolore, veggèndola, l'amata mia, obbligata 5131 6, 1| convenzionali di bel-giòvine che vèggonsi sui giornali dei sarti. 5132 9, 1| sembra di navigare — ùnica vela perduta.~Ma ecco un grosso 5133 4, 1| copriva, inghiottiva il sottil velabro di gioia. Solenne era il 5134 7, 1| ricordar solo il pacìfico velarsi degli occhi nella eternità 5135 4, 1| parecchie fanciulle abbigliate e velate di nero, e disotto i veli 5136 2, 1| affievolèndosi, io oggi li scorga velati come da nebbia, distinguo 5137 4, 1| in riva ad un lago senza vele, senz'onde, sull'aqua del 5138 7, 1| tranquillamente cibato... di veleno, offrirài grato il pan nero 5139 4, 1| velate di nero, e disotto i veli apparivan visetti dagli 5140 6, 1| porpuree uve e sparsi di vendemmiatori. Adele uscì in una esclamazione 5141 12, 10| compreso — le lire 1.40. Vendendolo a 5 lire, la Loro ditta 5142 12, 38| resto, in un paese, ove si vendettero 50,000 copie del Cuore in 5143 10, 1| semplicetta, le mani, già venduta al più ricco...~Ma in mezzo 5144 | venendo 5145 10, 1| obelischi che èrgonsi innanzi ai venerati piloni. Pur quì non si tratta 5146 7, 1| da Ròbinson Crusoe senza Venerdì — le bestie (tra le quali 5147 3, 1| lombarde, lo spìrito delle vènete e il calor delle sìcule.~ 5148 10, 1| brillar desideri, né le vèngon taciuti. Ma sì grossolani 5149 9, 1| degli obliati mièi libri mi vèngono incontro, mi sèguono, mi 5150 | veniamo 5151 | venisse 5152 | veniva 5153 3, 1| piacèvan le labbra donde venìvano, e mi sollazzavo con Lilì 5154 | venne 5155 | vennero 5156 2, 1| rimorsi della castità: quel ventaglio dalle stecche d'avorio dorato 5157 6, 1| volumetto verde — una magrolina ventenne, tutta sola, che intorno 5158 9, 1| di aque increspata da un venticello e impietrita; un mare di 5159 10, 1| dirmi infelice. Se, delle ventiquattr'ore, che fòrmano il sòlito 5160 12, 3| dell'edizione alla metà del venturo ottobre, in cui si riapre 5161 10, 1| infuriata — ad un lungo e verdastro lampione, il marito; da 5162 3, 1| nuda mano sia colla maga verghetta dell'arte, presto passài 5163 5, 1| fresche fragranze delle verginali tue carni affluìvano come 5164 10, 1| diffonde in un tempio. La vèrgine figlia di Faraone siede 5165 10, 1| ruina di una famiglia. La verginella a lui corre e gli stende, 5166 6, 1| amori degli altri, quando veri e profondi, mi consòlano 5167 12, 9| chiamata di seta benché in verità sia tratta non dalla bava 5168 8, 1| dura la malinconìa, quel verme in un bottone di rosa, roditrice 5169 10, 1| giòvani sotto le loro fine vernici, sì ottusi alle poesìe della 5170 2, 1| piroettando, fisàvami col verniciato suo sguardo, acceso roteante 5171 3, 1| vedeste il cuore; che loro versaste nelle vene l'agitante liquor 5172 10, 1| foglie di rosa e di làuro versate in capo al poeta, vòlano 5173 2, 1| insensìbile pianta e le versavo continuamente al piede aqua 5174 12, 19| invece Montecalvo in val Versiggia che fu antico possesso e 5175 10, 1| esistenza che chiamerèbbesi verticale, trànsito alla orizzontale, 5176 12, 16| Non dimenticherò Occioni e Vertunni, né i marmi antichi.~Ciao 5177 7, 1| e piangeva che al suono vespertino delle campane. Ed era un 5178 3, 1| stratagliate dai figurini di un vestiarista teatrale o da una tela di 5179 8, 1| lor fatta la carità di non vestirli neppure di abete. Ai ricchi, 5180 10, 1| cunìcolo, le cui pareti, vestite di marmi scritti, ricòrdano, 5181 2, 1| assistevo con pena, dietro i vetri delle nostre calde stanzette, 5182 7, 1| tante volte che col tuo vezzeggiare, colle smorfiuccie, colla 5183 5, 1| Era il vagone occupato da viaggiatori, uòmini tutti: non rimaneva 5184 2, 1| orologio napoleònico dal vibrato tic-tac. E il monòtono monosillàbico 5185 4, 1| il giorno durava in la vibrazione di quella voce e ansioso 5186 2, 1| pensieri e d'affetti, sue vibrazioni. Montesquieu ha fondato 5187 | viene 5188 9, 1| vita.~E camminocammino viepiù spedito — talvolta con la 5189 12, 37| lavoro e di responsabilità mi vieta di occuparmi di molte cose.~ 5190 6, 1| reti acùstiche della tua vìgile!~Senonché, quanto mi è a 5191 6, 1| ancora, d'uomo che, feroce e vigliacco, piànger colèi che lo 5192 6, 1| carrozzella, e comprammo dai vignajuoli una grembialata di gràppoli. 5193 12, 34| quei figli di preti e delle vigne delli Castelli da cui dipende 5194 6, 1| forastieri.~Passava la strada fra vigneti gravi di porpuree uve e 5195 2, 1| consultò il giardiniere di una villa vicina. Come una mèdica 5196 7, 1| quest'ùltimo rispondeva villanamente a tutti e due. Rado il giorno, 5197 3, 1| cotonina e stallàtico delle villane lombarde. Con essa avrèi 5198 3, 1| e satiretti dalle coscie villose, la percorrèvano tumultuosamente, 5199 10, 1| getta, gli si avvinghia al villoso torace, baciando avidamente 5200 8, 1| eppure, dalla ignorante viltà de' tuòi concittadini costretto 5201 10, 1| pesante del d'Etiopia né di vincere al corso la leggera gazzella 5202 5, 1| ci guardavamo sempre e vincevamo mai.~Quanto alla terza, 5203 10, 1| promessa del tàlamo — il vincitore. Ella ha eletto il più saggio.~ 5204 8, 1| mi trasporti, e se ancor vinco la smania di gettarmi nel 5205 12, 3| archeologica? — Libero da ogni vincolo, rosicchio novità letterarie, 5206 9, 1| mi sono buttato vestito, vinto dalla malinconìa e con essa 5207 10, 1| reseda s'incontra con una viola del pensiero e pìgolansi 5208 10, 1| azzurri, coni gialli con òvoli violacei, stelle bianche con triàngoli 5209 8, 1| inutilmente invocante pietosi violatori alla regia sua tomba, troppo 5210 7, 1| desiderio, troppo — come buffo violento — lo spegne. Tea aveva fatto 5211 4, 1| lingua. Tante ànime, tanti violinisti. Nel pianoforte senti sempre 5212 9, 1| Mi caccio in vie ed in viòttoli fuori di mano. Della bìpede 5213 12, 18| frontispizio e l'indice sono già da Virano. Il libro è tutto composto 5214 11 | non giace più nella bara virginea. Ella siede sul tùmulo, 5215 8, 1| sollevasse per non sciupare il virgineo corpo che le dormiva sotto, 5216 3, 1| usciti tanti motti arguti e virtuose sentenze, e Vittoria Colonna 5217 7, 1| virtù, mal si soppòrtano i virtuosi, tanto più trattàndosi di 5218 4, 1| nereggiava di nubi, e le sue vìscere rumoreggiàvan tempesta. 5219 4, 1| disotto i veli apparivan visetti dagli occhi rossi e dalle 5220 5, 1| e i sorrisi — udìbili e visìbili baci — e gli innocenti rossori 5221 12, 38| È venuto Berri a farti visita? Gli diedi il tuo indirizzo.~ ~ 5222 1, 1| verde prato di felpa col suo visoccio dalla paffuta bontà e col 5223 7, 1| sulle ginocchia. Sempre vispa e contenta, del resto, perfino 5224 1, 1| che quella bellìssima era vissuta mille e mille anni prima, 5225 2, 1| mòbili grandi e piccoli, vissuti con o con i mièi genitori 5226 1, 1| fiori son nati a fiorire non visti e a pèrder la loro fragranza 5227 4, 1| vitrificazioni a colori, vitrifatto pure io: talaltra ancora, 5228 4, 1| cristallo di rocca e le piante vitrificazioni a colori, vitrifatto pure 5229 3, 1| incitante a nuove pugne e vittorie. Non vi ha gagliardo intelletto, 5230 8, 1| sàlgono sempre più alte e vivaci, e sempre il monte più cresce 5231 10, 1| fòndono in un chiarore ùnico, vivacìssimo. Èccomi in una immensa città, 5232 10, 1| parecchie individualità e che si vive, successivamente, più di 5233 5, 1| linguaggio, e però in esso, vivente deserto per , godevo tutti 5234 11 | proteggitrice riposo la fatica del vìvere e sul tronco di cui ho per 5235 8, 1| studentescamente avevo alloggio. Viveva, insieme alla madre, vèdova 5236 12, 26| che Cameroni raccomanda vivissimamente la cosa.~Rispondo, pure 5237 3, 1| conoscèvano il pudore del vizio, non la modestia della virtù. 5238 4, 1| suona che, alleàndosi alle vocali minugie, trova una lingua. 5239 6, 1| carìssimi nipoti mièi?» — vociava egli a noi o piuttosto ai 5240 12, 21| fare lo zinco a Milano.~Voglimi bene e credimi aff. tuo~ 5241 | voglio 5242 6, 1| che si comprèndono e si vògliono bene; io mai non mi posi 5243 6, 1| potevo, il passo, mentre vojaltri lo allungavate, accompagnavo 5244 9, 1| sensazione di leggerezza di chi vola, sognando. Anche le rovine 5245 5, 1| inseguendo or le farfalle, volanti fiori, or noi stessi, ci 5246 | volendo 5247 5, 1| oprare il bene, quella di volerne, è, per sé sola, tale, che, 5248 5, 1| piegate che a forza, se non volèvano cèdere. I microscòpici òrgani 5249 | volevi 5250 7, 1| grembo, come in casa sua, volgèndomi una guardatina, come a dire: 5251 9, 1| capelli. Osassi solo di vòlgermi, la vedrèi in pien volto 5252 5, 1| intèrprete o còmplice della volontà, la mano coltiva ed edìfica, 5253 1, 1| tele pìccole e caste che io volsi la mia attenzione, trattenèndola 5254 5, 1| piacèvano tutte e le avrèi tutte volute.~E, una appresso all'altra, 5255 1, 1| sdrucciolavo, mi tuffavo voluttuosamente nelle càndide onde delle 5256 3, 1| tùrgidi e eretti, di fianchi voluttuosi, di rosati ginocchi e piè 5257 9, 1| per porticati che sono voràgini di oscurità, il mio passo 5258 12, 33| lasceranno il segno come vorresti — ~Se avrò qualche cosa 5259 | vostri 5260 11 | lontana lettrice era ne' voti mièi. Come poss'io desiderarla 5261 8, 1| minerbina, sono spenti i suòi vulcanetti, perocché sovr'essi più 5262 | vuol 5263 | vuole 5264 7, 1| suo sacchetto di bile a vuotare: la signora garriva aspra 5265 2, 1| sembianze di Vènere. Col vuoto dinanzi a noi, senza scopi, 5266 3, 1| provvisoriamente nel giòvane Wàlter, vedevo accòrrere e rifugiarsi 5267 9, 1| bianche manine coperte di zaffiri e smeraldi; appàjono, amichevolmente 5268 7, 1| imbalsamata mia amica, col tuo zampino anteriore levato, le orecchie 5269 12, 35| parola sulle Scintille di Zara, fervido giornale letterario 5270 8, 1| e in gelo, attendendo la zàttera del destino che a voi mi 5271 12, 34| volta ad un galantuomo, zelante e laborioso — e sua moglie 5272 12, 19| Montecarlo. Erra. Sono nato a Zenevredo presso Stradella. Il paese 5273 5, 1| in uno di que' silenzi zeppi di tante parole, mentre 5274 12, 31| per soprapiù un inchiostro zeppo d'olio rende già difficile 5275 12, 9| potersi] riprodurre in zincotipia il che si farebbe qui a 5276 10, 1| altre procèdono ràpide e zitte nel cunìcolo, le cui pareti, 5277 2, 1| volentieri giaciuto sovra le zolle ùmide e intatte, o, più, 5278 12, 4| ritirare i volumi dello Zollner, secondo l'intelligenza.~ 5279 7, 1| uòmini in un pràtico corso di zoologìa morale.~Di tutte le bestie,


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