Roma 10.5.87.
Egregi S.i Dumolard
Il signor
Bianchi direttore della «Cronaca Rossa» che si stampa costì mi pregò di
permettergli la pubblicazione di qualche stacco degli «Amori». Risposi che il
libro era attualmente di proprietà della Loro Ditta, e che quindi egli doveva
rivolgersi a loro non a me.
Ora, il S.r Bianchi mi telegrafa che le Loro SS.
accorderebbero quant'egli desidera, ma che, mancando dell'originale, io gli
dovrei spedire qualche brano di bozze a mia scelta. Aggiunge che Cameroni
raccomanda vivissimamente la cosa.
Rispondo, pure
telegraficamente, al Bianchi che «manderò le bozze ai Signori Dumolard, perché,
se consentono, vengano a lui rimesse.»
E, difatti,
invio, contemporaneamente alla presente, sotto fascia, il capitolo intitolato
Quinto cielo (Diana).
Non conoscendo
pero né l'indole della Cronaca Rossa né il criterio di cui gode, non avendo
anzi neanche visto alcun esemplare di essa, lascio le S.S. Loro completamente
arbitri di rimettere o no quel capitolo al S.r Bianchi.
Il libro è tutto
stampato, e non aspetta che di essere rilegato. Ma per far ciò occorrono le
copertine che si stampano a Milano nella tipografia Lombardi. So che Conconi le
ha sollecitate. Aggiungano, li prego, anche la loro parola autorevole perché il
lavoro di tiratura sia presto compiuto e siano le copertine spedite senza
ritardo a Roma (Stabilimento tipografico italiano).
Nel fascicolo
della Revue Internationale che uscirà, credo, domani sono pubblicati in
traduzione francese due brani degli Amori. Essi possono servire Loro come di
campione, per l'eventuale traduzione che si combinasse poi di stampare.
Accolgano
intanto, egregi signori, le espressioni della migliore mia stima e della mia
riconoscenza.
A. Pisani Dossi
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