Milano, I/3/87
Mio Dossi
Pel primo,
interpellai l'editore Galli, che sa lanciare i libri, dalla Galleria V.E., ma
la retroscritta sua risposta mi ricondusse presso l'amico Dumolard. Questi
accetta le tue proposte, ai seguenti patti:
I Una prima edizione di 500 esemplari
II La proprietà del libro per 4 anni,
riservando all'autore quella delle edizioni successive
III Consegna
dell'edizione completa, non più tardi dei primi giorni di giugno, perché subito
dopo comincia la morta stagione, oppure rinvio dell'edizione alla metà del
venturo ottobre, in cui si riapre il commercio librario.
IV Tanto per la
carta, che per la stampa, Dumolard s'intenderà con te, giacché non vorrai
immobilizzare gli Amori con un'edizione troppo costosa e quindi fuori
commercio.
Manda
direttamente all'editore G. Galli (Galleria V.E.) ed al Dumolard, la tua
risposta. Dal canto mio, mi sento tanto nauseato dell'iniqua distribuzione dei
compensi al lavoro praticamente utile ed al vero ingegno, in questa Beozia di
cantanti e di ciarlatani ciondolati, che vorrei divenire il Porati delle nostre
classi dirigenti, per infliggere loro dei clisteri di melanite. Quattromila
lire per sera al macellaio Tamagno e si sofistica sulla gratuita cessione d'un
lavoro inedito di Dossi!
Dammi tue
notizie. Salutami il Valentini della Riforma. Appena mi sarà possibile, verrò a
trovarti.
Ex travet, ora
milionario Pessimista
P.S. = Hai vista
la prefaz.e di Rod ai Malavoglia, nella parte che ti riguarda? —
Come vanno i tuoi Amori... non a base d'inchiostro, ma di fisiologia? — E la
tua mania archeologica? — Libero da ogni vincolo, rosicchio novità letterarie,
sbadiglio nella buona società, sogno l'eremitaggio dello Stelvio, oppure la
modernità febbrile dei boulevards.
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