20.3.87
Amatissimo Bigio:
lo scorso
luglio, quando anche ci vedemmo a Milano, ti ho raccontato come stessi mettendo
insieme un libro di presensi d'amore. Ora il libro è compiuto, e sarà edito pel
1 maggio dai Dumolard. La stampa verrà però condotta in una tipografia di Roma,
acciocché io possa sorvegliarne meglio la correzione tipografica.
E perché il
libro non riesca almeno pesante dal lato dell'edizione, avrei deciso
d'imprimerlo in quella carta giapponese che sembra pelle di cipolla, ed è
chiamata di seta benché in verità sia tratta non dalla bava del baco ma dal suo
alimento, il gelso. Un libro stampato con sifatta carta, presenta in ogni modo
il vantaggio una volta letto, ed anche come io desidererei per il mio, di poter
servire da fazzoletto di naso.
Ora io ho
bisogno di te. Il libro per dov'è pubblicato dev'essere una imitazione, non una
falsificazione japonica. Per la copertina, la quale dovrebbe rappresentare un
ramo di sensitiva (simbolo del contenuto del volumetto) i miei amici mi hanno
fatto sperare il concorso di Guido Boggiani, che tu pure conosci e certamente
ammiri. Per il frontispizio io invocherei poi il tuo.
E il
frontispizio, se accogli la mia preghiera, dovrebbe essere fatto in inchiostro
nero secondo il progetto che qui ti accludo. Importa che le lettere, pur
restando leggibilissime, riproducano con macchie il carattere delle giapponesi.
Ti manderò sotto
fascia [parole illegg.].
In mezzo alla
pagina sarebbe da porsi una cartelletta nera colle lettere in bianco e grosse
AMORI
— Da un lato e dall'altro,
due scritte, colle lettere in nero e disposte una sull'altra — Roma — Carlo
Dossi — autore — Milano — Dumolard editore. Sotto alla cartella il millesimo
1887. — Il formato dev'essere identico a quello da me indicato sul foglietto. —
Il disegno deve eseguirsi a penna in modo da [potersi] riprodurre in zincotipia
il che si farebbe qui a Roma.
Se hai un'ora di
tempo da dedicare a questo lavoruccio, ti sarò gratissimo. In ogni modo mandami
una linea perché io possa regolarmi.
Dimmi che ti
tratto con troppa confidenza. Non mi vergogno, ma aspetto che tu mi imiti.
Tuo, nell'amicizia e nell'arte,
Dossi
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