15.4.87
Felice mio
Ti ho messo
insieme, come desideravi, alcuni articoli sui miei libri. Nella fretta della ricerca,
non mi riuscì di trovarne parecchi che pure so di avere serbati, e che
potrebbero se la memoria non m'inganna ajutarti assai nel tuo studio.
Troppo conosco
la tua virtù dell'ordine e della diligenza perché io abbia da raccomandare
questi brani di stampa, non pochi dei quali, una volta smarriti, sarebbero
irrecuperabili.
Tra i miei
lavori potresti ricordare anche gli statistici: quello p.es. sull'emigrazione —
e, in cima a tutti, la relazione sul censimento del 1881, in cui avrei tentato
di ingentilire lo stile burocratico. Potresti anche accennare ai vari articoli
di critica che ho sparso in diversi giornali (e specialmente nella Riforma) — e
che raccoglierò in qualche libera ora di riposo.
Ci terrei anche
tu toccassi del mio «debole» archeologico.
Capuana mi fa
nascere a Montecarlo. Erra. Sono nato a Zenevredo presso Stradella. Il paese
citato da Capuana dovrebbe essere invece Montecalvo in val Versiggia che fu
antico possesso e castello della mia famiglia.
Si telegrafò a
Parigi per la carta — e nella prossima settimana la stampa sarà cominciata.
Conconi ha, anche, già disegnato e dato ad eseguire la copertina.
Parlando con
Dumolard, caldeggia anche l'idea dell'edizione francese. E salutami
carissimamente quel mio buon editore.
A
te, un bacio
dal
tuo
Dossi
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