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Carlo Dossi
Goccie d’inchiostro

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  • GOCCIE D’INCHIOSTRO
    • 7 - ODIO AMOROSO
        • -4-
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-4-

 

Pensate dunque che inferno! e chissà quanto avèa a durare!… inferno, le cui pene maggiori èrano appunto gli sforzi per dissimularle, tantoché, ogni collòquio tranquillo con l'avvocato, costava, al giòvane, una o due sedie.

E, un , l'avvocato fe' capire a Leopoldo che la sorella di lui non sapeva che dire del suo starle lontano, e si lagnava e piangeva, e…

— A domani! — interruppe Leopoldo alla brusca.

E l'indomani, una carrozza a quattro cavalli e a postiglioni fermossi al collegio. Di cui le finestre si fècer tosto cornice a tanti quadri viventi di ragazzine e ragazze; le une, curiose dell'equipaggio superbo; le altre, del padrone di quello. E Ines passò di saluto in augurio, di augurio in abbraccio, ed ebbe una scorta di baci tale, che, se di labbra coi baffi, avrebbe tornato la vita a chissà quante inamate!… Così, baci perduti.

Tuttavìa, Leopoldo si rimaneva in carrozza.

— Il tuo signore fratello — notò Giorgina Tibaldi, sinceramente, all'amica — è una meraviglia di giòvine, ma, a cortesìa… ve' scusa… è americano… un po' troppo —

Ines taque. Condotta dall'avvocato e dalla rettrice, scese le scale e salì il montatojo. Ella non si era messa alla via: solo, si avèa gettato in ispalla una mantiglia a cappuccio. Ma la beltà non chiede altro che luce: oh conoscèsser le belle qual male fanno gli specchi! E Ines, in disabbiglio, apparivaseducente, sì voluttuosa, che il giovanotto, impaurito, tòltosi dapresso lei, siedette all'opposto. E fece:

— Oh avvocato — (con una voce ansiosa, affogata) — venga!… la prego —

Il Camoletti ringraziò vivamente, ma si scusò:

— Se si ricorda — aggiunse — abbiamo quest'oggi a trattare dell'eredità di sua zia.

Maledette le càuse! — fe' a mezzo tono Leopoldo, occhieggiando con ira; e serrò lo sportello di colpo.

La carrozza partì.

Il giòvane, allora, si ricacciò nel suo canto; e alla sorella disse, che la stanchezza il vincèa… Dopo una stranottata, si sa!… dunque, di tenerlo iscusato se si metteva… a dormire.

Ines, nulla rispose.

E, in modo tale, si trottò via quattr'ore. Di tutti i viaggi di lui, faticosìssimi, lunghi, niuno il spossò più di questo.

 

 




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