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Carlo Dossi Goccie d’inchiostro IntraText CT - Lettura del testo |
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7 - ODIO AMOROSO
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Volta e rivolta, nulla! Sonno non ne veniva. E sfido! La fantasìa di lui conflagrava al ricordo di una bellìssima tosa bevuta con gli occhi quel dì, Correggesca Madonna, fuggita alla gloria di un quadro e pòstasi ad una finestra. Senonché, in sulle braccia, invece del gonfi-ampolle bambino, reggèa un gatto soriano. E gli facèa carezze… Gatto felice! Innamorato dunque, cotto, biscotto! — Egli, Leopoldo Angiolieri, che in una bicchierata a New-Orleans avèa sclamato «amore, nel trantran della vita, è un nome decente per esprìmere… altro.» Fatto è, che sino a quell'ora, cioè ai ventisette e passa, niuno uncino amoroso avèa pigliato Leopoldo; e chi ha verace giudizio sa come ciascuno di noi tutto misuri con la spanna sua propria. In verità, era d'uopo che per cangiare d'idèe, egli cangiasse di mondo, tornasse giusto in paese — imaginate! — nel bel primo dì. Venuto per la sorella… Ma quì la parola sorella, lo deviò in altri pensieri, pensieri indigesti. Allorché egli partiva per l'oltremare — nè lunga avèa a riuscire l'assenza — Ines, sejenne, era stata messa in collegio; ora, dopo quattòrdici anni, rimpatriava a farle da babbo, lui. E, questo, egli avrebbe e di cuore e con gioja prima che la sua sconosciuta apparisse; ma ora, no; ora, una sorella non gli accomodava un bel nulla, qualunque si fosse. Ché, se sveglia d'ingegno, quale tormento! se stupidetta, che noja!… Ed era? Leopoldo pendèa al secondo partito; il ritrattino difatti che, dodicenne, essa gli avèa mandato, mostrava una faccia grassa, dormiosa. Non rifletteva però il giovanotto, che chi dormiva era amore, e che chi dorme si sveglia. Pur, sia come si sia, a che ci hanno le doti? a che gli spiantati? Così, cacciato con un sospiro di gusto quel tàfano della sorella, Leopoldo intese la imaginazione tutta alla vaghìssima incògnita. E ricompose gli occhioni di lei, neri; e il fiume de' suòi neri capelli, e il viso «color di amore e pietà» di un sùbito pinto a vergogna, com'ella si accorse di lui, e sparve. Volta e rivolta, sentì sonare le quattro.
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