Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Carlo Dossi
Goccie d’inchiostro

IntraText CT - Lettura del testo

  • GOCCIE D’INCHIOSTRO
    • 7 - ODIO AMOROSO
        • -7-
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

-7-

 

Da quella sera, i due giòvani èbber paura l'uno dell'altro. Leopoldo cominciò a star lungi da casa le settimane, or cavalcando alla pazza, allorché lo pigliava una fumana furiosa, or lungo disteso su'n prato, quando la spossatezza vincèa l'esaltamento. Ines, gittàtasi per indisposta, più non usciva di càmera.

Ma sìmil vita non poteva durare.

Un dì, corse voce che il conte Angiolieri, in caffè, se l'era presa con il Folperti e gli avèa minacciato uno schiaffo; e ciascuno si chiese «epperché?»

Ma, in quel dì stesso, Leopoldo camminò risoluto verso l'appartamento della sorella e ne aperse la porta.

Ines era a scrittojo; dinanzi a lei, carta bianca; e si posava d'un'aria stracca, abbattuta, su di una mano, tenendo con l'altra la penna. Cercava forse pensieri e ne trovava sol uno. Senonché, al cricchiare dell'uscio, si volse, vide il fratello, e il fisò. Parèano gli occhi di lei «due desìri di lagrimare. »

Il contegno di Leopoldo era freddo, severo.

— Sorella — cominciò egli, sottolineando tal nome — io stò per dir cosa che è capitale a tè… e a mè. Dà retta. Ci ha… un quìdam… giòvane, bello… ma ciò poco importa… il quale ti chiede per moglie… e questo è quello che conta —

Ines si alzò, e nettamente disse: io non mi marito.

— Tu ti mariterài — ribattè Leopoldo con una voce decisa — Io ti ho promessa già. È affare finito.

— Affare! — sospirò la fanciulla.

— E che altro sarebbe? — dimandò Leopoldo — Tu, ti ma-ri-te-rài—

Ines ricadde, con le mani alla faccia, seduta.

E il giòvane continuando:

— Di', c'è forse una via diversa per la finire col nostro stato infamìssimo? A noi, morte è bene vicina, ché, senza cuore si vive, ma non col cuore piagato; ma… e intanto? Io torno, è vero, in Amèrica; e là ferve anche una guerra… tuttavìa, non basta. Mille miglia di mare framezzo a noi sono poche… ci vuole, quà, sulla spiaggia europèa un uomo, che possa, che abbia il diritto di uccìdermi se… o sorella! sorella! —

E tenne dietro un terrìbil silenzio.

— Lo sposo è il Folperti — aggiunse Leopoldo con una tinta di sprezzo e come di circostanza di nullo rilievo.

— Io non potrò mai amarlo! — sclamò la fanciulla dolorosamente.

— E chi altri potremmo… io e tè? — egli chiese, lasciàndosi trasportare dalla passione, ma, padroneggiàtosi poi — Sorella, quì non si tratta di amore — disse — io parlo di matrimonio… Abbìgliati! stasera io verrò con colùi… — e, soggiogato, a sua volta, dalla propria emozione e da quella della ragazza, Leopoldo fuggì.

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License