Parte, Capitolo
1 mar | soluzione era sàtura già, nè più c'entrava una sola mica di
2 mar | pan balestrone.» Così, se c'era scrittore che ancora
3 mar | solo, che, nella realtà, se c'è il male colle sue innumeri
4 mar | colle sue innumeri fronti, c'è pure il bene in tutti i
5 mar | lùmbum ìntrat. Tuttavia, c'è un inconveniente. Le òpere
6 mar | provvede la caldaja dei frati; c'è una letteratura estesìssima,
7 mar | del mio attuale pensiero, c'è un'altra càusa, pur fìsica.
8 mar | sentenzietta spietata, ¡non c'è più cristi! la ripete stucchevolmente
9 sin, 1| le cinque, e in casa non c'è letto rifatto. «Ah se non
10 1, 1| che la contessa Tullia (c'è anche un marito, ma conta
11 1, 1| padrona, a pezzi e a pezzetti, c'è tutta. E sul tavolone un
12 1, 1| hai messi già tutti. ¡Fi! c'est indécent comparire due
13 1, 1| mi tiri i capelli?~«Ah! c'est fini. ¡Les gants! Mes
14 1, 2| noi, sull'ali della bugìa, c'introdurremo in questo egregio
15 1, 3| carnevale, della quarèsima. C'è da guastarsi il suo buon
16 1, 4| Spìrito, dice lei? Non c'è da scaldarne un caffè.
17 1, 4| come uno scoglio. E se non c'era là io, avrebbe viaggiato
18 1, 4| illuminello da merli. Sotto c'è il fallimento: verrà il
19 1, 5| dit, che dove non sono, c'è bujo, che l'Olimpo è in
20 1, 5| festa assài fredda. Non c'erano, mi si disse, che dei
21 1, 5| Imàgina il mio spavento! C'est pourquoi, in fretta e
22 1, 5| della gente di qualità; c'est mauvais genre. Merci
23 1, 5| E questo Azzolino?»~«Non c'è altro Azzolino, mi sembra,
24 1, 6| In siffatti dolori non c'è che un sollievo, il dolore.
25 1, 7| cominciare a far crusca! non c'è più verso di riuscire a
26 1, 7| altro che contentarsi! c'è da attaccare un cuor d'
27 1, 7| tanto, non tanto. ¿Cosa c'è a dire? ¿che ne sai tu?
28 1, 10| i pochi anelli rimasti, «C'est ca; en m'entourant ensuite
29 int, 1| vìvesi in casa, ¿dite, non c'è da scusare chi ne stà affatto
30 2, 1| accorge, dopo trent'anni, che c'è la luna, e cercando una
31 2, 2| universo, come nel fìsico, non c'è nè l'alto nè il basso.»~«
32 2, 4| ci resti?»~«In nove mesi c'è tempo di non partorire.»~«¿
33 2, 5| abbastanza? oh non temere! C'è amore di tutti i prezzi.
34 2, 6| domandava soccorso; per cui: «Se c'è colpa, o signora,» intervenni, «
35 2, 9| di tutti è sbagliata?~Nè c'è più lingua che obedisca
36 2, 9| singhiozzando chiedèa: «c'è la mia mamma là dentro?
37 int, 1| prestarle più occhi, non c'è tabacco che valga a rititillarle
38 3, 1| scelta si sà godere; non c'è paura di rovesciare il
39 3, 2| Incendio di legna vecchia.~ ~C'era una volta un signor Zèfiro
40 3, 2| farebbe mai più.~E così c'era una volta — appunto la
41 3, 5| per potersi ingannare. Quì c'è sotto cantina... una cantina
42 3, 6| libri di tutta attualità. C'era «del vacuo infinito»,
43 3, 6| considerazioni dedicate a...; c'èrano i romanzetti d'alcova
44 3, 8| goffo. Ma, con mè, il goffo c'era. Ché io tengo un fortìssimo
45 3, 8| passo (ché Delia, quando c'è da abbigliarsi, spende
46 3, 8| biscotterìa.~Ché, per esempio, c'è la marchesa Pàola Luzio-Medaglia,
47 3, 8| benemèrita dell'ignoranza. Nè c'è buona mammina che non aquisti
48 3, 8| per amor di noi sole? Non c'è uomo cui manchi un po'
49 3, 8| gonnella alle coste; non c'è donna, che, oggi o domani,
50 3, 9| si trova già scritto. E c'è lì pronto un prato di tavolone
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