Parte, Capitolo
1 mar | com'egli narra) il suo ingegno; a quello dei crìtici dèbbono
2 mar | materia impiegata quanto l'ingegno di chi la foggia e coòrdina
3 mar | maggior grazia presso l'uomo d'ingegno quanta minore ne incontra
4 mar | chi piovve sul tuo stèrile ingegno quella luce lunare della
5 mar | mantenèvano, come dicevi, l'ingegno tuo e la stima de' tuòi
6 1, 4| per la bellezza, e per l'ingegno un diàvolo. Ella però non
7 2, 1| A lui, bello, ricco, d'ingegno, tutto sorrideva all'intorno.
8 2, 1| di lui, nè intorpidito l'ingegno è lì a confortarlo con rammentargli
9 2, 1| la numeràbil beltà; dell'ingegno anzi di un tempo egli più
10 2, 1| fàccialo avvisto come l'ingegno sia ito. E, sfiduciato completamente,
11 2, 1| di corpo, quanto acuto d'ingegno, tenèa (caso non troppo
12 2, 1| scolarucci. E vi ha, chi, d'ingegno, inasinisce estasiato alle
13 2, 2| quelle pel suo rarìssimo ingegno, un ingegno cui non mancava,
14 2, 2| suo rarìssimo ingegno, un ingegno cui non mancava, perché
15 2, 2| Principalmente, ché è della gente d'ingegno, come di certi bibliòfili,
16 2, 2| un perìcolo. ¡Comunque! l'ingegno innato compensa sempre lo
17 2, 2| sempre lo studio, che è l'ingegno d'aquisto. ¿Non ti par pena
18 2, 2| la testa, «quanto al suo ingegno, ne ha, ma se tace: il mio,
19 2, 2| martello che mi ha frantumato l'ingegno! ‹Gilda non mi ama›. Io
20 2, 2| subbuglio, fermèntano in genio l'ingegno; e, dal mosto tornato a
21 2, 2| si addice al tuo nòbile ingegno, le cui imàgini scritte,
22 2, 2| nuda realtà, dà affetti, dà ingegno, a cui Natura non diede
23 2, 3| librerìa capace d'imprestare l'ingegno a una tribù di scrittori.
24 2, 3| vita. Ma contagioso è l'ingegno. Tutte quelle ideone e ideuccie,
25 2, 5| più fieri nemici; mentre l'ingegno, per noi, sbarazzato dalla
26 3, 3| nobiltà, come attorno l'ingegno e le marmitte, qualchecosa
27 3, 8| spesso arrossire il mio ingegno, e non dimèntico il bìblico
28 3, 8| sùdicia. Eppure un granino d'ingegno lo ha e lo mostra nel guarnir
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