Parte, Capitolo
1 mar | coloro che, non sapendo far libri, facèvano dizionari e s'
2 mar | vèndere al pùbblico, per libri scritti, volumi di carta
3 mar | sarebbe la perdizione de' libri mièi. Uno invece a viluppi,
4 mar | stile che più conviene a libri della pasta de' mièi, può
5 mar | rilevarne la insipidità. Nei libri, invece, in cui gli avvenimenti
6 mar | non sà lèggere se non i libri scritti a caràtteri di ditta.
7 mar | infine di casa, non ne' mièi libri, ma nelle sole lor prefazioni,
8 1, 5| letterine, i bomboni, i libri proibiti... e tu allora
9 int, 1| i panni dal tarlo — ed i libri!~E così, l'altra mezza è
10 2, 1| suole inutilmente perdute e libri zeppi di pòlvere e calamài
11 2, 2| alfabeto, ché, anzi, con i libri del giorno, l'alfabeto è
12 2, 2| e ti sìano figli i tuòi libri, che, come figli veraci,
13 2, 3| della cantina. Quanto ai libri, non si son salvi, che per
14 2, 3| imputridèndomela in un cimitero di libri, ma sono sul cùlmine di
15 int, 1| biscottini e castagne, libri di messa e di càbala, berretti
16 3, 2| negoziato di bambagina; cucito libri pel popolino sul modello-Cantù
17 3, 4| mali che invòcano àbiti e libri. Bea intanto, la moglie,
18 3, 6| indirizzi, di opùscoli e libri e giornali, tutti di un
19 3, 6| allungare la mano ai moltìssimi libri sparsi sul tavolone. Èrano
20 3, 6| sparsi sul tavolone. Èrano libri di tutta attualità. C'era «
21 3, 8| proibito il buon uso dei libri e dei sensi, nè fosse lor
22 fin, 1| in taschino o lèggono i libri dopo di averne scritta la
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