Parte,  Capitolo

 1   1,   1|           Pòvera la mia Fanny!» dicèa essa accoccolata sul tappetino
 2   1,   8|        lei, il qual ritrattino, dicèa essa, dovèa aggiustarle
 3   1,   8|      lui — fu becco Napoleone — dicèa della consorte, biliosamente
 4   2,   1|        La sua cassa a risparmi, dicèa egli, èrano le saccocce
 5   2,   3|       voluttuoso di pena — come dicèa l'umanitario suo professore
 6   2,   3|   occuparsi di loro.~ ~«Amico;» dicèa la lèttera «¡Vinta la malattìa!
 7   2,   5|    nell'imbottirti il borsello, dicèa «è tempo che Silvio impari
 8   2,   6| provvedeva con del taffetà. Poi dicèa agli amici, tanto per iscusarsi «
 9   2,   8|  narrando i densi amori di lei, dicèa: «la tale università, il
10 int,   1|        il velo d'ogni mistero e dicèa: «ecco la vita.» Gli è allora,
11   3,   1|         di un cuore e tutta lei dicèa «sì.» Ma il testamento rumoreggiava «
12   3,   2|      Chi men ride, men piange,» dicèa lei. Ùnico vuoto che la
13   3,   3|    capitale «per perfezionarlo» dicèa suo babbo, senza pensare
14   3,   7|        Elemòsina!~E, mentr'ella dicèa, la compassione mi guadagnava
15   3,   8|      della Emancipazione.»~Così dicèa un biglietto-programma che
16   3,   8|        protezione, che tradotto dicèa «nul n'aura de l'esprit,