10-ammac | ammae-avvel | avven-calot | calun-combi | combu-culmi | culto-effer | effig-folat | folie-grigi | grigl-ingiu | ingof-legum | leleo-micio | mida-onori | onus-peste | pesto-proso | prosp-rigua | rigui-scegl | scelg-silen | silla-squar | squas-tirar | tirav-vesci | vespe-zufol
grassetto = Testo principale
Parte, Capitolo grigio = Testo di commento
1 | 10
2 3, 2| marito infelice! erèdita 100.000 di rèddito, ¡eppur trova
3 int, 1| del 500 e dal migliore del 1000, o rapite nella boreale
4 | 175
5 | 2
6 | 20
7 | 27
8 | 3
9 2, 10| totale di «once nostrane 40,300» pari a braccia... sì e
10 | 35
11 | 4
12 | 50
13 int, 1| carte, dal bello stile del 500 e dal migliore del 1000,
14 | 60
15 | 70
16 | 80
17 3, 7| un chilo di triolfa... un'a-mi-ca d'una lira, Barbisa!» e
18 3, 4| austrìaci, o a giocar degli a-solo di carte — carte che si
19 fin, 1| ne èrano attaccaticci gli àbachi e le tariffe, le sanguisughe,
20 3, 5| della sua età e màssime da abatino. Poi, la vocazione di lui
21 2, 10| fianco di lei, la verga abaziale dall'uncino in semenza.
22 2, 8| assorbente suo àlito, finché, abbacinato, ubbriaco, il coniglio precipitàvale
23 2, 1| suòi propri. Quì un cuoco, abbagliato dal «caro oggetto» che sarà,
24 int, 1| alle più scempie pappine, abbaglieranno il palato. Ma, ¿che vuòi?
25 fin, 1| falcata, che scòrgesi dall'abbaino, corneggia più volte le
26 mar | armonioso e un contemporaneo abbajamento cagnesco, l'altra con un
27 2, 5| Foss'anche vero quanto abbàjano essi, che quì si compra
28 mar | stilìstica, lo affrettài e mi vi abbandonài tutto, mirando solo di convertir
29 mar | ritìrano sultanescamente, abbandonando ai servi i visitatori, bensì
30 3, 8| il dovere nei maschi di abbandonarci senza più sotterfugi il
31 1, 6| per tôrre lui al dolore e abbandonàrvici noi, ella sempre ne è fùlmine.
32 int, 1| intorno come in un sogno. Abbandonata da tutti, lo è anche da
33 3, 6| intorno pompose tappezzerìe abbarbaglianti di dorature e alitanti un
34 3, 2| margotta di fico che si abbàrbica con lui e non ne esce se
35 2, 4| significante sussulto. Bortolina, abbassando lo sguardo, imbragiò: l'
36 mar | mensili o quindicinali,, non abbassandosi che raramente a ragionare
37 3, 9| duecentotrentatrè lire! ¡Malthus abbasso! basta la Provvidenza.~Ed
38 2, 10| spalma il cacio sull'ostie, abbattendo i conventi con le lor stesse
39 mar | sanguigno necessario ad abbàttere lo stesso ostàcolo, e la
40 mar | come da un colpo di vento abbattute, come Titania o la tèssala
41 2, 5| albero morto ma non ancora abbattuto, che chiàmano «religione»;
42 1, 1| incommèstìbil sabbiuccia, vuoto l'abbeccatojo, scîutto l'orciuolo, senza
43 mar | fare a voi secondo che v'abbella.» Volendo quindi scoprir
44 2, 2| una donna, innamorando, abbellisce, più o meno, s'intende,
45 1, 4| se pure non me l'ha tanto abbellita il suo spìrito...»~«¡O piglia!»
46 2, 7| contemporaneamente nei loro negri abbeveratòi, sei occhiettucci danno
47 | abbiam
48 3, 1| colta negligenza del suo abbigliamento e della sua pettinatura
49 1, 1| palazzo dei Garza si stava abbigliando pel ballo di gala che la
50 3, 8| ché Delia, quando c'è da abbigliarsi, spende un tempo infinito,
51 3, 6| trovarsi un po' men male abbigliato.~Quand'ecco, uno squillo
52 3, 4| nei quaranta dì; quindi abbisogna di medicina e cucina, altre
53 2, 2| appresso, come pesce che abbocchi.~~ ~
54 2, 9| impresa» dicono i calvi abbonati nell'indossar la marsina
55 3, 7| lavoro, ma il lavoro non abbonda alle oneste. Avèano implorato
56 3, 3| il suo Stop, un levriere abbondantìssimo a gambe e scarso a cervello
57 1, 8| al corrente delle di lei abbondanze, gli toccava pagar la sua
58 2, 7| soffrire, perché da tutti abborrita.~Ma ecco... uno scampanellìo
59 3, 5| angiolottone dalle gote abbottate, soffiante in una tromba
60 2, 3| convenzioni, in cui ci siamo abbozzolati noi stessi, che è reggia
61 2, 8| baci a mezza bocca e dagli abbracci flosci, e neanche di quelle
62 2, 8| cantare con lui, a farsi, abbracciàndolo scandalosamente in pieno
63 3, 3| si lascia acchiappare e abbracciare sì volentieri da mè. Ecco
64 3, 2| agiatamente due gatti; per abbracciarla del tutto bisognava èssere
65 mar | ricordi le cento volte che abbracciasti queste mie giarettiere chiamàndomi
66 2, 10| Edvige, s'è addormentata abbracciata a un guanciale, bagnàndolo
67 3, 7| quale due statue velate abbracciàvano un'urna. ¿Copriva il velo
68 2, 10| allacciate in un polposìssimo abbraccio. Amore, sovrano de' sogni,
69 3, 3| passione — finché le candele abbruciando entro le gorgerette, e il
70 3, 8| donne! L'arrosto può bene abbruciare quest'oggi, anche senza
71 2, 8| cavalli coi postiglioni abbrunati, donde scendèa Sua Eccellenza
72 3, 5| marmellata vocale di don Serafino abbruschiva, «nè passerebbe neppur tra
73 1, 6| estinto par che ogni vizio si abbùi; non splèndono che le virtù.
74 2, 1| la sua onesta canizie si abbuja nel più furfante dei neri;
75 mar | pacìfica casa: Protàgora abderita che tutto vende e difende
76 2, 1| possa, finché non lo vesta l'abete?... ¡O amore, fonte di maggiore
77 2, 8| disse la fìsica antica, abhòrret a vacuo) finiva col spaventàrsene
78 mar | colleghi saremmo mai rei di abigeato di qualche loro lettore.
79 fin, 1| d'ora, da Lamia, Sinope abisso, Fanòstrata, Crispa e dalla
80 2, 10| tornò quell'Orrendo che àbita eccelso in silenzio. Se
81 int, 1| sostituisce la cordialità, abitato da èsseri, i quali vanno
82 1, 5| sìmili frascherìe. Ci sono abituata. La Honorine si sarà certo
83 2, 7| Migliacca, forse perché abituato alla propria, non risentisse
84 mar | panettoni, Milano era tenuta di abolir senza più quelle sue antiche
85 2, 8| come una gatta ai profumi. Aborrìa qualunque rettòrica lungherìa,
86 fin, 1| coccodrilli impagliati, che aborti e diavoletti in ampolle,
87 mar | coloro che possedèvano fede accademica di miserabilità intellettuale,
88 mar | sine nòmine plebs che si accalcava estasiata intorno a passate
89 2, 9| stuona la banda con più accanimento di prima. Fùrono a eccitar
90 | accanto
91 1, 10| poi le copriva di un ricco accappatojo le spalle, o piuttosto gli
92 2, 10| mattutino e una fresc'àura ci accarezza i capelli. Già la nebbia
93 int, 1| ritratto da sposa ingiallì, accarpionò, invecchiò secolèi. Le ossa
94 3, 7| appena sgômbre, èran rapite e accatastate, e il trascicare delle ciabatte
95 2, 3| rimèttersi in bìlico, quel suo accattare difese dagli altri, e difese
96 sin, 1| fiorentina, e ¡chissà mai! accattarti una dozzina di concetti
97 fin, 1| un'immensa granata con su accavalcioni scarmigliate figure l'una
98 2, 5| un servizièvole inferno, accechino i goffi, spremendo loro
99 2, 9| a quella il peccato stà accelerando l'ospedale o la càrcere,
100 fin, 1| anelo arrivarlo. Vò e vò, accèlero i passi, pur non procedo.
101 1, 2| rimorso, il premio fallito; accendenti ancora il lumino alla purità
102 3, 4| la legna, è quello di non accènderla o di spègnerla tosto» aggiungendo,
103 3, 2| Nè alcuno meglio di lui accendeva e manteneva con tutta economìa
104 2, 8| finiva col spaventàrsene e accendèvasele il sangue — mandava tosto
105 mar | ha pregato per tè che non accendevi lumi a San Rocco... dopo
106 2, 10| lucernino di ferro e se l'accèndono l'una all'altra. Passa la
107 1, 2| dei due emisferi, forse accennando le analogìe tra i promontori
108 mar | idèe o sottintese o mezzo accennate (quel pleou emisy pantòs
109 1, 2| asolàvano, spalancate, le lesbie accensioni e le notturne oppressure,
110 fin, 1| e del fumo, và la figura accentàndosi a femminili curve e turgenze.
111 avv | segni di interpunzione e d'accentazione:~1° il «due vìrgole», altra
112 2, 5| dissimulata, mentre il giurista ti accerta, col jus laxandi còxas,
113 1, 4| lentamente un'occhiata per accertarmi se il medaglione che le
114 mar | scombìccheracarta, basta un'occhiata per accertarsi che non vàlgono nulla; costùi
115 int, 1| servitori in livrèa colle accese candele e con le làgrime
116 mar | buttàrono tosto a ginocchi ed accèsero i lumi dinanzi a quella
117 2, 7| di cui sònosi fatta parte accessoria, mettendo in bella le birberìe
118 sin, 1| ciò la signora favorirà di accettare sulla parola, ché a voler
119 3, 2| sorriso di riconoscente accettazione; e, ¡tracch! il signor Virgoletti
120 2, 5| scandolezzata un marengo, accetterà sorridendo un giojello,
121 3, 2| finestra o la làmpada e acchiappando le mosche e i farfalloni
122 3, 3| che m'aizza e si lascia acchiappare e abbracciare sì volentieri
123 3, 5| camicia della coscienza... Ne acchiapperài dei più grossi...»~Il vecchio
124 3, 8| pestelli ne' bronzei mortài acciaccando cantàridi e gommagotta e
125 2, 2| Al contrario, non havvi acciajo d'artista, che non allenti
126 1, 9| scojàttolo, sana come un acciarino bresciano, che è settimestre
127 3, 7| terno, o se non altro, di un accidente al padrone, salva l'intera
128 2, 4| una ingratitùdine a non accoccàrgliene qualcheduna. E, in fondo, ¿
129 1, 1| la mia Fanny!» dicèa essa accoccolata sul tappetino mentre aggiustava
130 3, 3| proprio conto della serale accoglienza inalterabilmente gentile? ¿
131 2, 10| socchiùdono tacitamente e li accòlgono.~Ecco le stanze della badessa. «
132 2, 8| conte di Angera fosse quì accolta e salvata dalle reti sparagne
133 2, 2| E i denti, càndidi, accolti?»~«A denti, non è molto
134 2, 10| assenti. Ben si sarèbbero accomodate al camino, ma è posto preso
135 3, 2| poppe di lei si sarebbero accomodati agiatamente due gatti; per
136 1, 1| don Peppo,» (e la bambina accomodava lo zufolotto a fianco della
137 2, 7| poltronone, dov'ella si accomodò, distendèndosi intorno le
138 mar | servi i visitatori, bensì di accompagnar questi noi stessi, facendo
139 2, 8| pianto, quale disperazione accompagnasse la fine immatura del «divino
140 3, 4| blasoni; i figli v'han sempre accompagnato i pappà; fu sempre dessa
141 3, 2| che un pòvero scribaccino accompagni i suòi personaggi — uno
142 2, 3| una forchettata, che Nino accompagnò d'un sospiro — un bocconcino
143 3, 1| alchimista e fornello. La non s'acconcia però, il che signìfica che
144 3, 1| signìfica che la si è già acconciata. Difatti, la colta negligenza
145 3, 9| entusiasticamente adottata l'acconciatura de' nuovi, inneggiando,
146 mar | però si riserbi a luogo più acconcio quella parola di «realismo»,
147 2, 2| che la stessa tua madre acconsenta, anzi goda alla completa
148 2, 2| ragioni?» gli domandài. ~Fiore acconsentì con il capo.~«Non è bella,»
149 3, 6| ornàvano il caminetto e acconsentìvano al mìnimo soffio, poi, fàttosi
150 2, 3| accòrrere all'imàgine sua, accontentàndosi invece di tiràrsela a sé
151 2, 10| capannello di trèspoli, si accontèntano invece, con gli occhi bassi
152 3, 8| sorrise e rispose: «Per mè m'accontento di starti tutta la vita
153 mar | che rece, di cani che s'accòppiano in piazza, quanto quelle
154 mar | che danno le stesse parole accoppiate, cioè del pensiero che esprìmono. ¿
155 1, 1| Très-volentiers, chevalier.» (e lì Isa accoppiava lo zufolotto a Fanny). «¿
156 2, 3| Grisòstomo e vievìa, si accoppiàvano fra di loro, moltiplicàvansi
157 1, 9| gonne (illudèndosi quasi di accorciarle anche gli anni) e le nega
158 fin, 1| un filo di verginità si accorciò,, a tale odore, i capelli
159 2, 2| compagna per tutta la vita, ed accordando a' suòi vizi la firma dell'
160 1, 2| càos di suoni, quale un accordatore non avrebbe saputo desiderare
161 2, 1| domandargli pareri buoni, ch'egli accordava liberalmente, non potendo
162 mar | giacché sono sul cèdere, accorderò anche che tràttisi semplicemente
163 1, 1| lampadario commosso; quà, gli accordi di un pianoforte o la scordatura
164 1, 7| offerse un secondo a dovere, accorgèndosi tosto che al primo era mancata
165 2, 5| gentili, e del resto; t'accorgerài quanto convenga quel gràtis.
166 mar | precìpiti al fine prima di accòrgersi che l'autore è più di lui
167 mar | mattoni linguìstici, si accorgesse che, tutti insieme, tendèvano
168 mar | passo di sùghero, e quando accorgèvansi che qualche scrittore cercava
169 3, 3| divinamente. È vecchia, ma non t'accorgi. Da lei sono tutti à son
170 1, 5| esclamò la cicciosa Ottonieri, accorrendo all'amica (e quì baci e
171 2, 2| a ordinare le idèe, che accòrrono tumultuarie alla chiamata
172 mar | aggiuntina) come, allorquando mi accorsi che non avrèi potuto per
173 1, 9| caminetto; tanto più che s'è accorta, come i canarini di mamma,
174 int, 1| di calottiane straccione accosciate sui marciapiedi, pizzicottando
175 3, 2| Fàttosi poi alla pianta, vi si accosciò. Un padre al non sperato
176 1, 8| tanta gente, ei non poteva accozzarsi neanche la sua partita a
177 3, 9| annue doti, al pio scopo di accrèscer servi al Signore. Nè inefficace
178 3, 4| termòmetri, messi all'aperto, accrescerèbbero di qualche grado; tanto
179 1, 6| bracco del generale, stava accucciato alla soglia dell'estinto
180 3, 8| marchesa è delle più assidue acculatrici di tutte le panche scientìfiche
181 mar | lèggersi la domènica, quando si accùmula nell'atmosfera il religioso
182 3, 7| avanzàvan le tènebre, si accumulàvano, si addensàvano. Le bugìe
183 1, 9| Il barone Caprara, nella acerba età di sessanta, è babbo,
184 1, 7| osservando che le frutta acerbe allègano i denti, che la
185 2, 8| o marci come selvàtici o acerbi quài cetrioli, ella dava
186 fin, 1| impazzitrici di Dàvide e di Achille; e così del ferro di mulo
187 3, 8| D'Elci, Giordano Bruno, Acidalio, Büchner... e sìmili stupidelli,
188 2, 3| approdi; com'è del solfòrico àcido, di cui il cucchiajo, che
189 mar | come la conquistatrice acies romana, in trè file — una
190 3, 8| già aspiro con voluttà l'acre fumo de' boleti agrippinei;
191 3, 6| suo autore — il romanzo di acùstica, intitolato «il grand'orso
192 2, 10| biancheggìo dei gelsomini acutamente odorosi, è un continuo annaspare
193 mar | vèggono — meno i crìtici dalle acute pupille nella collòttola —
194 int, 1| dal caffè e dal vino, ci adagia l'intelligenza in quel lieve
195 1, 8| càmera a fiori di tulipano, e adagiando gl'impantofolati piedi in
196 3, 2| di gala. E se questo è «l'adagio» del duettino a suon di
197 2, 10| torneranno mai più, inutilmente adaquati dalla rugiada del pianto —
198 mar | nominarle, salvoché non si fosse adattata a sostituirvi i più legìttimi
199 3, 2| buono d'ogni intrapresa, si addava di trarre il fil senza groppo,
200 fin, 1| bolle che scòppiano. Si addensa la superfice del lìquido
201 3, 7| tènebre, si accumulàvano, si addensàvano. Le bugìe delle pietre tombali
202 mar | proprie. In altre parole, dall'addentellato di una fàbbrica letteraria,
203 mar | idèe dell'autore assài più addentro che se queste gli si fòssero
204 2, 2| Nino, quella che sola si addice al tuo nòbile ingegno, le
205 3, 9| appetito di settant'anni addietro e uno stòmaco pari,, e così
206 fin, 1| grommata di sangue e capelli, e additàndomi un mucchio di combustìbile
207 mar | clàssiche eleganze da essi additate a modello, capestrerìe come
208 2, 8| apparatori con candelabri ed addobbi e tanta gramaglia da tappezzarne,
209 1, 6| stessa. Tòrnano insieme le addolorate pezzuole agli occhi dei
210 2, 9| ancor pòssono fanno, cioè s'addormèntano. E allora le oneste signore
211 3, 2| Walter Scott» in modo d'addormentarla coll'insensìbile degradar
212 mar | da quello all'infuori di addormentarsi, anche al ballo. Per i pòveri
213 2, 10| possiede una Edvige, s'è addormentata abbracciata a un guanciale,
214 int, 1| frate predicatore ha tutte addormentate, fuorché le priore della
215 int, 1| mièi spettatori! èccoli addormentati. Felici loro e felice mè.
216 1, 7| fèrmati alla doratura: addossa alle bestie che pasce le
217 mar | per imbrogliare, e se ne addotti una di significato più certo.
218 3, 2| elefantessa, sempre seguita dall'adiposa Fanny, condusse il nostro
219 1, 1| spinto fino allo studio dell'adiposo padrone, obbligàndolo a
220 2, 2| cassette di fiori. ¿Perché mi adocchi sì intento? ¿Dùbiti forse
221 1, 3| sinistro. Trè volte avevo adocchiato al mio orologio, trè al
222 1, 2| appetito con cui mamma Eva adocchiava quel frutto, che, voi donne,
223 avv | ritenendolo superfluo; né si adoperò il circonflesso che a semplice
224 mar | cercare, per le parole che adopro, maggiori difese di quelle
225 2, 9| una smorfia di compiacenza adoràbile, scompàiono a riparare il
226 mar | di mè, non è vero, mièi adoràbili crìtici? ¿Che volete? M'
227 1, 6| la scorse in una faccia adorata. ¡O Amelia! ¡mia Amelia!
228 2, 1| Automedonte, alla vista delle adorate spadine, ribalta con i padroni.
229 2, 8| meraviglia, tacitamente adorava.~Senonché, tratto tratto,
230 avv | volume, oltre i sòliti, si adottàrono ex-novo o si applicàrono
231 3, 9| baronessa avèa entusiasticamente adottata l'acconciatura de' nuovi,
232 1, 7| per soprapiù, àsino. Bella Adriani, la figlia dell'usurajo,
233 1, 9| più miracolosa Madonna, e adulando, a furia di tabacco celeste,
234 3, 9| che strìngerti il pane per adular di leccornie il suo irriconoscente
235 1, 7| contradire mai, è di sempre adulare, principalmente, quando
236 mar | interrogazione, postille e paraffi adulatorii e ingiuriosi, stèndono sulle
237 3, 3| stavolta quel nome non gli adulava il palato.~E, ¡davvero!
238 mar | lodarmi senza l'ingiuria dell'adulazione e fatto spiccare il mio
239 3, 1| rifisse lo sguardo pien d'adulterio e coheuil sur il ritratto
240 3, 8| fu lei la promotora dell'adunanza. La marchesa è delle più
241 3, 9| solennità il salone delle adunanze dell'alto Consiglio, dove
242 3, 8| rìdet amàntum — et jùbet aeòlios ìrrita ferre Nòtos. ¿Chi
243 2, 2| malattia preziosa. Così, la più aerea soavità, la melancolìa più
244 2, 2| una pera sia destinata ab aeterno, per completarsi, la metà
245 fin, 1| sorrade la fronte. Non più l'afa, non più l'ottuso dell'arte.
246 2, 10| mezzo, panche di suore, quà affaccendate a far mazzolini d'erba amarella
247 mar | bastante per aver paura.~Si affaccia prima la pigmèa e sparuta (
248 3, 2| quando questi riappare, affacciàrsegli incontro, sventolicchiando
249 1, 1| lo strano spettàcolo di affacendarsi a cucire — mentre bianchéggiano
250 1, 1| di quelle donnette dall'affacendatìssimo ozio, indispensàbili a che
251 2, 5| amanti, asciùgano questi, affàmano quello, e ti contòrnano
252 3, 8| appendete i vostri puttini affamati al collo dei loro asciutti
253 2, 8| ella cui fino il pasto affamava, nè dieci Pròcoli imperatori
254 sin, 1| larva dei visi. Niun uomo s'affanna davvero o gioisce se non
255 mar | di pudicizia e le mamme affannate a difèndere le orecchie
256 mar | questa è di contrabbando», affannàvansi, que' gabellieri, a sfilare
257 mar | aggiunga la preoccupazione affannosa di stipare quanto più senso
258 3, 4| Eppure, no. Ella è ancor là, affaticando per mantenersi nella miseria,
259 mar | atteggiamento, che è, come affèrmano, diretto ad vìrgam erigèndam, ¡
260 mar | prove a biseffe di ciò che affermo. Si aggiunga la preoccupazione
261 2, 6| Su, mascarzone!» sclamò, afferrando per un braccio il mio amico. «¡
262 1, 8| palettate il fuoco. Era la legna affetta da idropisìa; nicchiava,
263 3, 3| propòsito,» continuò egli, affettando la spacciatura, « se puòi,
264 2, 2| inturgidito nella nuda realtà, dà affetti, dà ingegno, a cui Natura
265 2, 5| custode di nomi. La importuna affezione de' genitori ti è finalmente
266 int, 1| ùltimo loro cemento! ¡guai affidàrsi alle sedie, pena il sedersi
267 2, 4| Pietà e là chiedi che ci affìdino sopra! Prèdichi pure il
268 3, 5| del càrcere suo, in cui si affìlan le spade che ne saranno
269 2, 9| mescete! ¡Fondete, armajoli, affilate!~Non si òdono più se non
270 | affinché
271 3, 2| cinquanta, giurato in Lutero affine di rigiurare per cinquantuna
272 2, 8| lo stampò, lo dipinse; lo affisse su tutti i muri, lo trascinò
273 2, 3| egli avèa già esposto l'«affìttasi» per uno nuovo. Ed io mi
274 1, 2| il fratello s'adopra di affogare il fratello e il meno ribaldo
275 2, 10| de' corritòi, una quì pare affogarsi, là un'altra, e si ode il
276 2, 3| moltiplicàvansi nel mio cervello e lo affogàvan nel nùmero. ¿Come mai liberàrmene?
277 mar | troppo olio, dirèbbesi, affogò lo stoppino. Se nel bujo
278 3, 10| nessunìssima idèa e però o ti affolla domande sopra domande che
279 3, 3| perfino, entrando in un affollato negozio e cavando da un
280 2, 10| palpebre vèdove di sopraciglia, affondata nella propria pinguèdine
281 mar | solo che avèssimo lasciato affreddare la zuppa ai cari sposini,
282 mar | complicazione stilìstica, lo affrettài e mi vi abbandonài tutto,
283 2, 7| oltre il decente, dovette affrettarsi a dissimularne la oscèdine,
284 mar | idèe versàtovi da letture affrettate, copiose, disparatissime.
285 3, 7| finito e i chierichetti si affrettàvano a spègnere i mille cerei
286 3, 2| economìa il fuoco, nessuno affrittellava più elegantemente le uova
287 3, 8| vedere più con gli occhiali affumati del disinganno che non coi
288 3, 2| e nel cucinone dal molto affumicato camino e dalle pareti di
289 3, 4| signora ha i suòi bravi aforismi, che cioè «il vino, quanto
290 mar | investe di una mitraglia aforìstica, sbuffando: «Tutto quanto
291 fin, 1| Saffo, d'Ipazia l'astrònoma, Afrania l'avvocatessa, Stàel la
292 2, 9| stilla, e nel «sommo di Afròdite» può sempre distìnguere,
293 int, 1| esala dalle latrine e l'afror di carbone della tradita
294 fin, 1| Cicinia, disaccòcciasi un'àgata in forma di cuore, già estratta
295 mar | noto come uno de' màssimi agenti del pensiero sia il sangue,
296 2, 4| impellicciando, con le dita agghiadate, gli altrùi ripari del freddo;
297 2, 9| concessione pudica del bacio e aggio al silenzio, e succhia come
298 2, 1| eròtico. Agonizzante ei s'aggira, gli occhi ebetiti, le labbra
299 mar | ascèndere e la sicurezza di aggirarsi pei greppi più vertiginosi,
300 int, 1| potrebbe un astuto rimanere aggirato, se il suo possibile ingannatore
301 1, 3| cristallini della bellìssima aqua, aggiungèndovi anche, per chi ne faceva
302 2, 3| allora io mi divertìi ad aggiùngere, che, trattàndosi di un
303 3, 2| di rientrata curiosità, aggiungerò che, oggi a' dì 20 ottobre
304 1, 2| magnolia, del suo dòrico viso, aggiungeva altro pallore, e dall'occhio
305 3, 7| paragone del desiderio, vi aggiungevo la spilla di perla e l'anello
306 3, 1| del complimento più acuto; aggiùngigli un profumo di scapestrato (
307 avv | letterario d'aspetto, la nota aggiunta alla «Colonia felice», pag.
308 mar | tuttavia (ed ecco la mia scusa aggiuntina) come, allorquando mi accorsi
309 3, 4| non dà mai un regalo nè un aggiuntino a qualsisìa avventore, e
310 fin, 1| pavimento,, anzi, v'avèa aggiunto quanta carta sùdicia m'era
311 fin, 1| Contessa A*** e Pasìfae aggiùntovi inoltre un po' di pelle
312 1, 5| modista,» l'altra riprese aggiustando all'amica il cappio della
313 1, 3| della camicia e la ballerina aggiustàndosi in capo le rose di cencio
314 2, 2| manco aperto, debbo con tè aggiustar le partite fino all'ùltimo
315 1, 8| ritrattino, dicèa essa, dovèa aggiustarle la vista ed inspirarle bei
316 1, 1| accoccolata sul tappetino mentre aggiustava intorno alla bàmbola con
317 2, 3| amministrazioni pie) un'aggradèvole limonata. E a questo gènere
318 int, 1| sfiorando la prigioniera, aggrappata alle sbarre e smaniosa pur
319 fin, 1| scarmigliate figure l'una all'altra aggrappate. Sono le streghe che, nude
320 3, 6| un grosso quaderno che ne aggravava il leggìo. Era l'òpera —
321 fin, 1| e sulla mia testa, che aggriccia, uno sbàttere d'ali e un
322 int, 1| è allora che le sue mani aggrinzate...~E, ciac, un'altra ànima
323 3, 9| rattenerne sulla fronte aggrondata l'incerchiatura. Le contrazioni
324 2, 10| pendèvale in fronte o le aggroppisse i capelli, perfino osando (
325 2, 10| dubbio lucìgnolo. Clara giace aggruppata sopra un mucchio di paglia,
326 2, 6| Accidenti alli vostri inviti!» e agguantato, di colpo, due capi della
327 3, 2| si sarebbero accomodati agiatamente due gatti; per abbracciarla
328 sin, 1| voglia stipata in un disagio agiatìssimo. E di più, nei ritagli di
329 1, 1| man mano, passando tra le àgili dita di quattro sartine,
330 1, 5| ces fournisseurs, vedi, agìscono tutti ad una maniera. Non
331 1, 2| soddisfatto lor sguardo, s'àgita, bolle una melma di birberìe,
332 3, 1| naufrago.~Dai quali pensieri agitata, madama si alzò e si die'
333 1, 2| grigio e dalla voce che agiva voluttuosamente sul tatto,
334 3, 4| taglio come l'ugne per l'aglio» e che «massaja derivò da
335 fin, 1| inoltre un po' di pelle agnellina della Vèrgine-Madre riunita
336 3, 1| Ersilia Blandamore, vèdova Agnolotti, è nel suo Sancta-Sanctòrum,
337 1, 1| soffèrmano che a provvedere l'ago di nuovo filo, aguzzando,
338 sin, 1| orchestra! Parlo a voi, smilzi agognanti alle meritali sferoidità,,
339 2, 1| estromanìa, il tètano eròtico. Agonizzante ei s'aggira, gli occhi ebetiti,
340 3, 3| Mìrane i visi. Son visi di agonizzanti che incùbano un assassinio.
341 2, 1| perché per Agosto copii Agostina, e per quanto a, guantaja.
342 fin, 1| commisto della Moglie d'Agrippa. E poi non mancò di scoperchiare
343 fin, 1| della papessa Giovanna, Agrippina, Contessa Matilde, Elisabetta
344 3, 8| voluttà l'acre fumo de' boleti agrippinei; odo già l'unghie grattar
345 1, 1| estate. E quelle ragazze agùcchiano svelto, chîne le fronti
346 1, 3| diventasse ben presto una cima di agucchiatrice, non ci fu verso di farle
347 3, 2| voi pensate alla nostra agucchiella che non avèa mai visto altrettanto!
348 1, 1| provvedere l'ago di nuovo filo, aguzzando, verso la cruna, occhi che
349 mar | traverso la nebbia, facendo aguzzare al lettore la vista dell'
350 2, 3| non tanto attutita quanto aguzzata la fame, che appunto era
351 1, 2| nerìssimi occhi, lùcidi, aguzzi come i pugnali che gli pèndono
352 1, 1| chevalier; ¿et vous?» «Oh, j'aime les perdrix aux truffes,
353 2, 1| amandi d'Ovidio, e l'art d'aimer di Bernard, o meditare il
354 1, 1| lo zufolotto a Fanny). «¿Aimez-vous la valse, comtesse?» «À
355 3, 3| Da lei sono tutti à son aise, perché ciascuno ci fà quanto
356 int, 1| incontro come in cerca d'aìta, giovinette fioccate in
357 1, 10| levarsi un po' sulla vita, aiutata dalla Chantal, che poi le
358 3, 3| colla mia buona Marie che m'aizza e si lascia acchiappare
359 1, 2| drizzava ad una biancheggiante ajuola, nel mezzo di cui, sorgèa
360 1, 1| sartina; l'altro, che Isa, per ajutarsi la imaginazione, ha investito
361 2, 7| avèalo mai, quand'anche non ajutato a portare la soma della
362 1, 7| ogni modo, per le bugìe, t'ajuterà la tua mamma. Io susurrerò
363 mar | manco nè di audacia.~Mi ajùtino intanto a discùter coi loro
364 2, 10| quercia fra due colossi di alari, vampeggia una lieta dalle
365 2, 10| libèllule, spilli e cènere alata, è un fèrvere dagli avelli
366 2, 10| delle recluse; e quei pòveri alati custodi, ve l'assicuro,
367 mar | sferrare alle nubi il mio alato destriero — ¡pòvero Pegasuccio! —
368 3, 9| impugna. Poiché bigottismo e albagìa, coteste scimmie del rispetto
369 2, 8| quando, introdòttasi negli alberghi qual cameriera per le nuove
370 2, 5| qualche sterpo di quel grand'albero morto ma non ancora abbattuto,
371 mar | adolescenza e vi diedi l'Alberto Pisani; giòvine, di gioventù,
372 2, 10| nato, appena morto.~E l'albore ingiallisce e scatta il
373 2, 10| allora; bevucchia un dito di alchèrmes, bàgnasi al labbro una ottusa
374 3, 1| come ne fanno una sola alchimista e fornello. La non s'acconcia
375 int, 1| vecchia plebèa dal grugno alcoolizzato, raccolta dinanzi ad uno
376 3, 6| c'èrano i romanzetti d'alcova d'alcuni màssimi nella Illetteratura,
377 | alcuna
378 1, 2| della rettrice e le spìa alcunché: tosto scompare il sorriso
379 | Alcune
380 mar | fatto il torchiàtico di Aleardi, di Prati, di Rèvere e d'
381 2, 9| sue frecce e il pòlline aleggia della tisi e del tifo. Vedi
382 int, 1| ronzìo dei calabroni che loro aleggiano intorno, finché, staccàtesi
383 1, 3| fine del ballo di donna Alessandra Batori (la mamma di Elda)
384 mar | inverno. Spremuta l'uva di Alfieri, di Monti e degli altri,
385 1, 2| di nùvole imaginose.~«Oh alfine! ecco l'azzùrro,» fà quì
386 3, 6| di cancellare con la sua àlgebra armònica tutte le illògiche
387 3, 2| giornaliero anno l'estate (àlias, il mezzodì). La nostra
388 3, 6| curiosamente un odore d'incenso che aliava da una pròssima chiesa ed
389 1, 1| smorfiosa di una marchesazza d'Alife. ¡Pòvera la mia Fanny! ¿
390 mar | missione, dirèbbesi, di alimentare il cretinismo italiano;
391 3, 6| abbarbaglianti di dorature e alitanti un tepore di serra, e sotto
392 3, 2| concòrdant amòres; vere nùbunt àlites... — (e, seguitando, il
393 2, 8| serpentessa, nell'assorbente suo àlito, finché, abbacinato, ubbriaco,
394 2, 3| degli arpioni di casa ed allacciarvi già il cappio, quando, cricchiàtagli
395 2, 10| stanno, mezzo scoperte, allacciate in un polposìssimo abbraccio.
396 1, 2| del tuono» (e Isa, quì si allacciava un de' quattro bottoni del
397 2, 3| però, che, più l'odio si allarga, e men nuoce, quando pur
398 2, 7| soffocava in bocciuolo l'allarga-polmone sospiro e gli riempiva col
399 2, 4| gaje vesti della baldoria; allargando, con lo stòmaco stracco
400 3, 5| un imbalsamato sorriso, allargàndosi insieme con l'ìndice e il
401 2, 8| un nome lupario, vi avèa allargato le ingorde coscie, spadaccinando
402 1, 8| cadde sopra un ritratto allato lo specchio. Era il ritratto
403 3, 8| e poiché donna Apollonia allèa i propri principii ad un
404 1, 2| sorriso senza risparmio, che, alleàndosi allo splendore dei denti
405 1, 9| dalla sua, privilegiata alleanza, quell'arte che rende stàbile
406 3, 2| bambinaje, rinverdìscon le allèe cogli annessi sergenti.
407 1, 7| osservando che le frutta acerbe allègano i denti, che la legna ancor
408 3, 7| intanto che qualche ladro le alleggeriva della vanità della borsa,
409 2, 3| ossigenàvan le idèe, mi si alleggerìvano; più l'orizzonte ingrandiva
410 1, 6| solennità, ci rallenta l'allegra andatura e ci attira la
411 2, 3| zampilli della sua alpe, allegre come l'ànimo suo. ¡O amico!
412 2, 10| piaghe, le lividure, gli allentàtisi mùscoli. A poco a poco,
413 2, 2| acciajo d'artista, che non allenti in fer-dolce nella lunga
414 1, 3| ciascuno con la sua ànitra allettajola, gli uni neri e lugubri
415 | alli
416 1, 8| mascherata a vestale. Il barone allibì. Ei ricordava quanto il
417 mar | Vita nuova del giovinetto Allighieri ed è nell'ora del disinganno
418 2, 9| fattore dalla faccia vinosa ed allocca, sceso appena in città coll'
419 1, 1| suòi comandi, contessa.» «¡Allons donc, de la musique!...» «¿
420 1, 9| Natura. Più il male si và allontanando, e più riavvicìnansi i ticchi,
421 1, 9| superar la rivale, cerca di allontanàrsela, e come le sfugge di maritarla
422 3, 7| parèa un temporale che si allontanasse. Lo spettàcolo per le tasche
423 2, 3| salute. Mano mano che mi allontanavo da quella volontaria prigione
424 3, 3| come il padrone, Silvio si allontanò a passi lunghi e sconnessi.~¡
425 | allor
426 3, 6| mentre già gli pareva — allucinato dalla speranza e dall'appetito —
427 2, 10| Filippo, a scoppiarle. L'allucinazione è completa. La pupilla del
428 1, 1| elèssene due e poi altre) «Allumez les bougies... Tu, Tesoretta,
429 2, 10| par cancellarsi, mentre si allunga e si inquadra e gli stalli
430 3, 8| carìssima — e ce ne andiamo, allungando un po' il passo (ché Delia,
431 3, 6| mòrbido, si arrischiò ad allungare la mano ai moltìssimi libri
432 int, 1| tasteggiarle il polso, tanto per allungarsi la nota, sempre all'erta
433 1, 8| Allora, sperando, egli allungava la briglia, ma e più concedèa
434 2, 3| mòllica di un mezzo pane, allungàvasi all'orlo della mia vuota
435 2, 6| braccio il mio amico. «¡Alò, monta in botte!» e, tiràndoselo
436 1, 7| carìssime, compreso quell'aloè-in-carta-da-chicche di un'Isa. Non sarà un bel
437 2, 3| come i zampilli della sua alpe, allegre come l'ànimo suo. ¡
438 2, 3| un fiore gagliardo dell'Alpi. Io, che provai l'amore
439 mar | sue pàgine, come in suola alpinìstica irta di chiodi, scorgi e
440 3, 10| di là... Sua moglie...»~«Alt! Me la dai vinta tu stesso. ¿
441 3, 7| facèano del palco scènico dell'altar maggiore un vasto incendio —
442 3, 5| combàttere, ma a predonare gli altari, insieme a quel ‹tale dei
443 fin, 1| sottofornace della legna spaccata, alternàndovela con carboni di rogo, fascinetti
444 int, 1| riflessi del tappezziere si altèrnano con le gabbiate-di-cappellini
445 2, 8| di idilli sulle montagne, alternante adulteri fra i pastori e
446 1, 9| cioè un èssere che possa alternarsi a sua moglie nelle funzioni
447 3, 4| pacchi delle finte candele alternati coi lignei pani di zùcchero,
448 1, 1| ballare i lanciers con Sua Altezza, e far ‹ghigna ghigna› a
449 1, 2| nel mezzo di cui, sorgèa altìssimo e pungiglioso un càctus,
450 | altrettanta
451 int, 1| antico velluto ora raso, nero altrevolte, or rossiccio; vèdila sola,
452 mar | d'infanzia e vi offersi L'Altrieri; adolescente, di adolescenza
453 2, 3| montagna di maccheroni. E d'altronde — ripresi, ingollàndone
454 1, 4| insopportàbile asprezza. Alzài il capo. ¿Dove mai quella
455 2, 3| donne.~«E però cominciài, alzando le veneràbili legature,
456 2, 7| riapre. I trè pagnottisti si àlzano, la penna d'oca all'orecchio,
457 1, 1| padroni sedersi a tovaglia e alzàrsene non malcontenti. Poiché
458 2, 10| alla porta. Tutte si sono alzate, hanno ciascuna ripreso
459 3, 3| che poca luna, Pàola si alzava a coricate galline.~E questa
460 int, 1| stanno insegnando come si alzi il sipario e balli la marionetta,
461 2, 1| ricompitar febbrilmente l'ars amandi d'Ovidio, e l'art d'aimer
462 2, 1| suòi bianchìssimi denti, amàndole senza la buccia, e tirerebbe
463 2, 3| il sesso peggiore — forse amàndolo troppo — un odio da vìncere
464 2, 2| tanto più lo cèrcano e àmano, o come di certi mosconi,
465 2, 3| chi rimase tradito, come l'amante nuovo sia spesso la miglior
466 mar | naturalmente condotto ad amar l'òpera altrùi diventata
467 3, 8| il dolce frutto di tanta amara radice. Ma permettètemi,
468 1, 4| bellezza romana!» e sogghignò amaramente.~«Forse,» insinuài con dolcezza, «
469 3, 5| duchessa. Eravamo nel salottino amaranto, grogiolàndoci al caminetto,
470 3, 8| bimba che non sà altro che amare, un canarino che mi tien
471 2, 10| affaccendate a far mazzolini d'erba amarella e di fiori di bùlgaro, a
472 2, 4| Pippetta con una tal quale amarezza, e taque un istante. «Ma,»
473 3, 1| nel qual ci scontriamo; àmasi allora il pan di tritello
474 2, 2| no. Io stesso, se non la amassi tanto, dovrèi chiamarli...
475 3, 2| partita è più lodata che amata. Ma il fico, come il bìblico
476 1, 6| attesa, benché la morte di un amatìssimo nostro sia perfino desiderata,
477 3, 2| sur il muso, che lei non amava un bel niente quella poètica
478 2, 6| quattro amorose che non lo amàvano niente, ne avèa, per sua
479 1, 9| maligno — perché pelati ambidùe — «la idèntica capigliatura.»
480 2, 9| ributti, se assuefatti agli ambienti senza risparmio delle montagne
481 1, 3| lei una mezza di quelle ambigue espressioni, troppo comuni
482 mar | aristocraticìssimo. Come Frine, io non ambisco all'omaggio che dei sovrani...
483 3, 9| baronessa, anche lei, avèa ambito al pùbblico onore dei quattro
484 2, 3| riparando a quel covo d'ogni ambizioso fallito, che è la campagna.
485 2, 6| sua ombra quel manzanillo ambulante di Gea. Perocché Nino, fruga
486 2, 2| suòi mùscoli, entre son âme et son âne. Finalmente e'
487 3, 5| Fili et Spìritus Sancti. Àmen. Và pure.» Ma come il pòvero
488 2, 2| bicchiere. ¡E Dio sà quanto ti amerà la tua Gilda, invidiatìssimo
489 avv | susseguente la frase (es. ¿Mi amerài? — ¡ Vatti a far frìggere!).
490 int, 1| donna, non passa. E quì amerèi, o pittore, che in nove
491 2, 8| incessabile smania fin nelle Amèriche, si cangiò da duchessa in
492 3, 3| Colombo si nòmina da un Amerigo. Tanto nella più meditata
493 2, 1| ammalati.» E noi, battèndogli amichevolmente la spalla, «bravo tè» gli
494 2, 6| quarcuno de quelli sciampagnoni amichi sui che lo pòrtono via da
495 3, 3| di procurargli delle sane amicizie. Feci quanto poteva, gli
496 1, 9| le adùltere sciàbole ad ammaccargli gli intavolati. Ecco la
497 1, 6| guance, le palpebre velate, ammaccate dalle lunghe vigilie! Della
498 sin, 1| braccialetto che innanzi gli giace ammaccato. Fatto è, che il padrone
499 2, 3| amorosa evocato alla pelle l'ammaccatura dell'odio. Nino si diede
500 3, 6| gialliccio, a crespe ed ammaccature, dagli zìgomi in fuori e
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