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Carlo Dossi
La desinenza in A

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


10-ammac | ammae-avvel | avven-calot | calun-combi | combu-culmi | culto-effer | effig-folat | folie-grigi | grigl-ingiu | ingof-legum | leleo-micio | mida-onori | onus-peste | pesto-proso | prosp-rigua | rigui-scegl | scelg-silen | silla-squar | squas-tirar | tirav-vesci | vespe-zufol

                                                            grassetto = Testo principale
      Parte,  Capitolo                                      grigio = Testo di commento
501 int, 1| di schifose megere, che ammaèstrano i bimbi a trovar le pezzuole 502 1, 7| non mai una bimba bene ammaestrata... se, dico, ti pregasse 503 mar | alba?»~«¿E i pedalini che t'ammagliammo?» ìtera un coro di vecchie 504 3, 7| figlia, la Nina, era caduta ammalata a far compagnìa alla Polda, 505 3, 2| qualche colono era caduto ammalato, recàvasi personalmente 506 2, 3| da burla; per poco non s'ammalò, e lo si vide lumacar per 507 3, 4| e che «massaja derivò da ammassare.» E così, ella tiene socchiave 508 mar | prometto loro, purché non mi ammàzzino prima, di cantare con entusiasmo 509 2, 8| la canaglia in frustagno, ammessa a visitare le sale insudiciate 510 3, 8| Smeraldi. Sola stoltezza che ammèttono queste è la complicata. 511 3, 4| bottega, e risalendo negli ammezzati dimenticasse di èssere inscritta 512 2, 3| almeno ai rapporti delle amministrazioni pie) un'aggradèvole limonata. 513 3, 1| di cavallerìa. Ersilia lo ammira innamoratamente. Di qualsisìa 514 3, 2| due o trè al cancello, ammirando per ore quel fico venuto 515 mar | concupiscenza e le ascoltatrici loro ammiranti, le baldracche, che han 516 mar | del proprio. Vorrèi anzi ammirare le loro felici pensate, 517 3, 2| tipografia non sono punti ammirativi bastanti. Diremo solo, che 518 1, 8| rincalzava le coltri e ti ammirava ogni mattina la lingua, 519 3, 2| matrimoniale, una càmera in cui si ammiràvano, non scatoloni di vesti 520 3, 6| manifesti di società di mutua ammirazione e di seccature pel pròssimo, 521 3, 2| massiccia comodità, anzi lo ammise ne' penetrali più sacri, 522 fin, 1| quella della grossa Margot, l'ammogliata al di Navarra e a tutti 523 2, 9| odorante la buccia d'arancio, l'ammonìaca e il gas; questo tanfo di 524 fin, 1| scorci di zìgaro, aspèrgini ammoniacali — e un fischietto, che è 525 2, 3| legatura. Don Vittore li ammontonò in un camerone, dove metteva 526 3, 4| se pur ci sentisse, non ammorbidirebbe neanche il «no» col «mi 527 3, 9| è l'oro soltanto che si ammucchia da lei, ma la bile; la 528 1, 8| letto matrimoniale. ¿A che ammucchiare così lunga esperienza, per 529 3, 4| vedrài, anche in sala, ammucchiettarsi la spazzatura, ché, ¡guài 530 3, 1| vèdova, màssime se sia sull'ammuffire; anzi dirèi, che una vèdova 531 int, 1| stanzone, è tarlato, crepo, ammuffito. Vajolosa e scrostata è 532 1, 2| Ma una gobbetta tira l'amoerre della rettrice e le spìa 533 2, 3| amico! ~«¡Nunc scìo quod sit àmor! Colèi che sempre mancàvami, 534 3, 2| òrbis — vere concòrdant amòres; vere nùbunt àlites... — ( 535 1, 7| scoprirebbe troppo. È di quelle amorevolezze indirette che parlo, di 536 2, 2| equivalgo a un esèrcito.› O tu amorino piccino, che hai d'uopo 537 2, 6| e rifruga, dopo quattro amorose che non lo amàvano niente, 538 sin, 1| troverà quì da disporre ampiamente la intimpanita ventraja, 539 2, 1| inghiottire ne' suòi epilèttici amplessi...; O dottore! cessa il 540 2, 2| troppi.»~«¿E gli occhi... ampli... brillanti...?»~«No, piccini 541 2, 9| rinsàccasi fracassosamente nell'amplìssima sala. Si rinfòllano i palchi 542 fin, 1| che aborti e diavoletti in ampolle, e lambicchi dal naso lungo 543 1, 1| cosa. La qual cassapanca (anacronismo antiquario a tutto vantaggio 544 2, 8| intrattèngono amanti, come l'analfabeta terrebbe biblioteche, per 545 mar | serviva la scusa della analogìa, la raccomandazione del 546 1, 2| emisferi, forse accennando le analogìe tra i promontori ed i golfi; 547 mar | più equo e la più ordinata anarchia.~La universale e fatale 548 3, 6| Saffo, con una ghitarra sull'anca, un ròtolo in pugno e coronata 549 2, 4| trine e velluti e sopra sé andando al pari di una regina, porgeva 550 3, 1| Vengo.»~La cameriera fe' per andàrsene.~«¡Stàdisse Ersilia cacciando 551 3, 1| serrò a chiave. «Vojaltri andate pure a dormire. Dovete èssere 552 1, 6| solennità, ci rallenta l'allegra andatura e ci attira la mano al cappello, 553 1, 3| ardìa velleità di pudore, andàvano sottobraccio nella pròssima 554 2, 4| Pòveri fiori colti per tutti! andavate ben presto sul vostro fatal 555 1, 9| magìa, in su qual libro anderà Lola a finire.~~  ~ 556 1, 7| vecchio, ¡consòlati! ché anderài presto in seconda. ¿Puzza? 557 3, 5| di Lourdes, che Geppino andrà a prete e Giannetta non 558 2, 2| mùscoli, entre son âme et son âne. Finalmente e' ristette, 559 3, 8| E quì la megera taque, anelando. La libìdine della strage 560 2, 2| quelle ànime scompagnate, anelàntisi invano, dalla Sorte divise, 561 1, 2| estaticamente a sòffici anella di nùvole imaginose.~«Oh 562 fin, 1| delle vecchie nutrici. Io anelo arrivarlo. e , accèlero 563 2, 8| prodigalità del conte di Angera fosse quì accolta e salvata 564 1, 2| sòlito.~Ma, mentre le nostre angiolette mèditano col palato il terzo 565 2, 2| bòzzoli da cui sfarfàllano gli àngioli...»~Nino non potè trattenere 566 3, 5| nel cui sommo si sdraja un angiolottone dalle gote abbottate, soffiante 567 int, 1| cui sportello si mostra l'angoloso profilo di un'antica matrona, 568 1, 5| raccôrre una bianca gattona di Angora, che le era balzata di grembo 569 mar | collo stòmaco grave di anguilla, sognarmi. Voi vi fate, 570 3, 8| preti, poi delle donne. «¡Anima càndida!» esclamàvano queste. — « 571 2, 10| vos, et inveniètis rèquiem animàbus vèstris; jùgum ènim mèum 572 3, 8| psicològici e stòrici al primato animale, la si torrà insomma da 573 2, 5| Gelosìa dell'impotenza! ¡animosità di mestiere! Ché, a esorcizzare 574 2, 8| spaventando di mezzo la strada ànitre e bimbi — tra i riverenti 575 1, 3| passàvano gli inesperti anitrocchi, ciascuno con la sua ànitra 576 1, 3| asciutta battuta: ànitra e anitrocco dàvano un saltellino, e 577 2, 5| popolare de' suòi istituti. L'annalista ti dice che fare la storia 578 2, 10| acutamente odorosi, è un continuo annaspare di cavolaje e libèllule, 579 int, 1| giùdice inquisitore, che non annasti che il male, per poi, se 580 2, 6| de scirpaije li sordi e annàtene 'n punta de piede, senza 581 2, 6| Ddio ssi tutt 'sta roba nu' annava a finì in quarche ventraccia 582 3, 8| cìglia, tanto folte le avèa e annerite. Ma, come se i naturali 583 3, 2| rinverdìscon le allèe cogli annessi sergenti. E consolàtevi, 584 3, 2| meraviglia. Zèfiro e la margotta annestàronsi perfettamente.~Allora la 585 2, 8| famiglie, di rovinarle, annientarle, ella correva a colùi, lo 586 2, 8| cinque, a 10 di ottobre, anniversario del lutto, la duchessa di 587 3, 10| scègliersi l'àbito e ad annodar la cravatta, uscire... a 588 1, 9| vanno poi sempre a sfogarsi, annodate, sull'ùnico capo di don 589 2, 2| di confidarsi a chiunque, annojando il pròssimo loro come sé 590 3, 2| Era, dunque, del giorno annuale la primavera e del giornaliero 591 3, 9| da sminuzzarsi in tante annue doti, al pio scopo di accrèscer 592 3, 9| campanello del presidente annunci loro che il silenzio è levato, 593 3, 8| innalza della Vittoria, che annuncia: spento è il mal seme d' 594 3, 1| orecchio di donna, ché essi annùnciano il gallo, quel gallo che 595 3, 8| imposto il stesso dell'annunciato pettegolezzo e che dovèa 596 3, 3| insinuàndosi per gli spiragli, annùncin l'ora dei galantuòmini.~¿ 597 1, 6| piàngere!~¡Morto!... — tale l'annuncio, quel , a chi entrava 598 3, 1| visino di una servuccia annunziante: «il maggiore Parisi.»~Ersilia 599 1, 1| vuole. E la signora Modesta, annunziava: «Donna Isa, la maestra 600 1, 6| mai grave questo sèmplice annunzio, sì antico e pur sempre 601 1, 10| Le curé de Sainte Croix!» annunziò una servetta, apparendo 602 1, 2| occhiali, per asciugarne gli annuvolati cristalli.~Tuttavìa, mi 603 2, 8| occhi sbircianti paurosi l'annuvolato suo voltoseguita a non 604 2, 8| incominciata a inquietarsi della anormale sua castità (poiché Natura, 605 3, 5| Il vecchio lo guardo ansiosamente.~Il sacerdote rimase un 606 | ante 607 avv | interrogativo od esclamativo, ossia antecedente e susseguente la frase ( 608 mar | diligentemente il nome dell'antecessore. Senonché tutti io ringrazio 609 2, 10| loro bordone dalla chiesa anteriore la poderosa profonda gola 610 3, 5| potresti dormirla sì spesso in anticàmera, e pigliare la sbornia. ¡ 611 mar | abolir senza più quelle sue antiche ghiottonerie non previste 612 3, 4| insegna del Battistone è antichìssima, assài più di molti blasoni; 613 3, 8| dire, una parigina dell'antichità; una donna tutto risorse, 614 1, 7| cara, pèrdere l'àmido, e anticipare qualche moina al tuo uomo. 615 2, 4| abbiamo, tanto io che , anticipata fin troppo. ¡O Bortolina! 616 mar | stoffe preziose e le rarità antiquarie; Hugo, al mare. Così, è 617 2, 7| Èccoci in uno di quelli antri di stregone incivilito dal 618 mar | quel Simeone stilita, quell'antropòfago di sé medèsimo, quell'ùrsus 619 2, 10| riunite le novizie e le anziane, queste a far tièpido un 620 int, 1| più pingue, più caldo e aoppiato dal caffè e dal vino, ci 621 2, 5| di miele, una puntura di ape! ¡Viva Francia! ¡evviva 622 3, 3| Feci quanto poteva, gli apersi a due battenti la mia librerìa. ¡ 623 2, 10| avelli d'àurei sciami di api, è un baciottarsi, in mezzo 624 3, 8| vecchie fisionomìe, troppo appagate per avere pagato, e quasi 625 1, 3| rimparàvano; èrano o elle (l) appajate con i o minùscoli isse ( 626 2, 3| sua mano che avèa intanto appallottolato la mòllica di un mezzo pane, 627 3, 8| nell'àula il sòlito stormo d'appaltatrici di quella beneficenza a 628 1, 10| cavernosa la guancia, la pupilla appannata, di una faccia peraltro 629 int, 1| stracciati; le dorature appannate, i mòbili cascherecci. ¡ 630 3, 9| sòlito sempre! il maggior apparato di scrìvere dove meno si 631 2, 8| alla Rocca una squadra di apparatori con candelabri ed addobbi 632 3, 5| cognizione. Fu solo, che all'apparir del barbiere del Seminario, 633 avv | domanda o la esclamazione non apparisce chiaramente fin dalle prime 634 mar | istudiando che di rènderli appariscenti, più meno dell'altra 635 3, 6| sussulto, nell'ampio specchio l'apparizione di un viso incorniciato 636 2, 7| Giammài la malvagità era apparsa con una più sincera espressione.~ 637 2, 10| inconfesso, o di Sàtana apparso a quella imprudente, che 638 1, 9| perfino a mutarle il chiassoso appartamentino dai petulanti balconi, più 639 mar | sol che si fosse rimaste appartate con uomo che non ci era 640 mar | o verismo pòssono quindi appartenere con pari diritto tanto le 641 2, 8| turchine. Anzitutto, la apparteneva alla duchessa di Stabia, 642 1, 5| oh che noje! Una che non appartiene alla gran società, non può 643 mar | tra tutti l'intreccio che appassiona e rapisce. Quanto ho detto, 644 1, 2| ingraticciato, che attende la appena-seminàtavi ombra; vèdile, fuse in un 645 2, 1| pendenti alla figlia per appènderli a orecchie che danno ascolto 646 3, 8| innotata sul suolo. ¡Presto! appendete i vostri puttini affamati 647 mar | maestre di scuola (ambo appendici de' clàssici), sorelle di 648 fin, 1| un catenaccio di castità, appeso al muro, si ruppe, si sciolse 649 3, 8| mille fuliginosi camini si appicca casualmente l'incendio. 650 1, 9| pavoneggiarsi nella sua bimba appiccicata alle gonfie saldìssime poppe 651 mar | lèttere che blandamente ci si appisolava compassionàndomi, e la gualcitura 652 mar | con ciò, che chi scrive applàuda a due mani al rubensiano 653 2, 9| Viva la Firisellaapplàude la folla.~E il tumulto si 654 2, 3| chéh! ben in contrario applaudìi di gran cuore alla sua econòmica 655 mar | perfettamente colla verità ed è applicàbile a tutte le arti. È noto 656 2, 7| dissimularne la oscèdine, applicàndovi il mànico del suo ombrellino 657 avv | adottàrono ex-novo o si applicàrono in modo inconsueto i seguenti 658 1, 9| in un ìmpeto di gelosìa, appoggia una solenne guanciata alla 659 1, 3| girare.~Stanco del dritto, mi appoggiài sul piede sinistro. Trè 660 mar | invito e possibilità di appoggiàrvene contro un'altra — la sua — 661 2, 7| Innocentina Succhia, la serva, appoggiata sdolcinatamente al braccio 662 1, 2| di una fanciulla, che si appoggiava languidamente al davanzale. 663 2, 3| non una cosa, la mamma) appoggiossi alla fronte una pistola... 664 mar | le stesse nuove scoperte apportatrici di vocàboli nuovi. Pur di 665 2, 10| impronta del piede. Le si apportò un canestrino di cibi, ebbe 666 3, 6| pianoforte, sparso di mùsica appositamente scritta pel tonno, avanzò 667 1, 2| Stài puve... con i tuòi apprentis commercianti. Avrài i vestiti 668 1, 9| amore, e di sentimento ne ha appreso a memoria abbastanza; è 669 3, 6| otto molle, tutta di bianco appress'a poco come il suo ritratto 670 mar | della pasta de' mièi, può appressapoco ridirsi parlàndosi dell' 671 1, 9| ministrarle le medicine, ad appressarle e la coppa da bere e quella 672 1, 8| crescente emozione, il blando appressarsi d'Eugenia, finché, piegàndosi 673 2, 3| men nuoce, quando pur non approdi; com'è del solfòrico àcido, 674 2, 9| si gèttano in silenzio.~Approfittiamo piuttosto del momento di 675 mar | perché malfatti — libèrcoli approvati dagli alti e bassi Consigli 676 3, 7| chiedèa pei pòveri ai pòveri, aprèndosi insieme la strada ad ingiurie 677 fin, 1| nerìssima pece.~Allora il mago aprì un finestrino nell'alto, 678 3, 6| , versi infantili, April dolce dormir, madrigali 679 3, 4| scaldarsi ci è necessario aprir le finestre od uscire di 680 1, 7| gogò, corri tu stessa ad aprirgli, e diventa, se puòi, rossa. ¿ 681 2, 4| mazzolino per nulla, gli aprirò un negozietto, gliel empirò 682 3, 5| togli il diàvolo, oserebbe aprirti la sua? e, pur ricorrendo 683 3, 8| gesso; parèa, parlando, che aprisse non tanto la bocca quanto 684 3, 4| osa non èsser contento! ¡Apriti cielo! «Staremmo freschi 685 2, 10| aperti e che i mièi... io li apro.~Tròvomi a letto, in pien 686 mar | impreveduta sul foglio, l'aquarellista. E veramente, l'originalità 687 1, 8| ben magro compenso a quell'aquarello di giovinotto rossiccio, 688 int, 1| berretti frigi, bas-bleu, aquasantini, bottiglie, gazzette e seggette, 689 2, 10| sòlito luogo, il sòlito aquasantino colla sòlita palma, il cilicio, 690 1, 9| di sfida. «Venite pure, aquazzonipar dica, «ho l'ombrella.»~ 691 1, 4| stesso e l'animo ti si aqueta; incontrando le quali, l' 692 3, 2| tovagliolo, mentre la serva, ad aquetarle il singhiozzo, le tambussava 693 2, 3| ànima può ricongiùngersi, aquietàndosi, in Dio; mentre non è che 694 3, 9| sabbia e una selva di penne aquiline dalla punta d'oca. ¡Al sòlito 695 1, 9| borioso. L'idèa di aversi aquistato un erede, cioè un èssere 696 3, 8| c'è buona mammina che non aquisti annualmente le commediole 697 2, 2| studio, che è l'ingegno d'aquisto. ¿Non ti par pena sciupata, 698 1, 7| le gengive gli correrà l'aquolina. E quand'anche, imbaldanzito 699 1, 9| libertà. Lola è di quelle aquose ragazze, nate al martirio, 700 mar | stratègiche. A guisa infatti degli àrabi che coi cadàveri inquìnan 701 1, 7| sposato un puro mercante, l'Araldi, ma è un mercante che è 702 sin, 1| tuo sarto, il tuo eròtico araldo. ti rattenga la pietosa 703 1, 8| drappeggio del magnìfico arazzo che con la visìbile istoria 704 mar | chirùrgica operazione, io mi arbitrerò anzitutto di collocare l' 705 2, 8| divaricàvit tìbias suas sub omni àrbore. E noi udimmo di bagni di 706 3, 10| volontieri che non col casto Arbrisseul che dormiva fra due per 707 1, 8| tutti, che pàjon sapere le arcane vie della matrice, le dàvano 708 3, 8| occhiello, come il violino e l'archetto, come il seme e la terra. 709 2, 10| colonnine sotto la soma degli archi e baratri di scale ertìssime 710 mar | essi combàttono col tardo archibugio a pietra, loro risponde 711 int, 1| pergamena matura pel grand'archivio del camposanto; i suòi capelli 712 mar | alle stelle.~Mi ergo in arcione. È un mare di teste in moto, 713 int, 1| e dentiere, conocchie e arcolài, biscottini e castagne, 714 mar | cercando di sgarbugliare, coll'arcolajo della riflessione, tanta 715 2, 5| falso.~¡Pòvera madre! l'ardentìssima prece non avèa in cielo 716 2, 8| le vie della città, fra l'àrder fumoso dei ceri e l'imperversare 717 1, 3| qualche velo sul seno che ardìa velleità di pudore, andàvano 718 2, 10| contro le seduzioni e gli ardiri dei mille amanti d'ogni 719 sin, 1| sacchettino di dolci, e ardisci di non scroccarmi il biglietto. ¿ 720 1, 2| potesse parlare, direbbeardo›, cui miss Clelia rispose 721 mar | cartacea battaglia: sparsa è l'arena di penne e di matite spuntate, 722 2, 4| di zìgaro, i razzi e gli areòstati al volo, che fanno la parte 723 1, 5| siamo, mettèndoci a forza di àrgani in vista per farci rìdere 724 2, 6| dardeggiàvano i lampi degli argentati e dei vetri, ond'era sparsa 725 2, 10| pien di bottiglie dal collo argentato, tra ova sode, tartufi e 726 3, 9| tavolone con un sarcòfago argenteo capace d'inghiottir chi 727 1, 3| guanti, ma tutta ori ed argenti come l'altare di una Madonna 728 2, 5| spremendo loro dagli occhi argentino dolore. ¡Gelosìa dell'impotenza! ¡ 729 2, 3| provvidenziale malvagità di una Gilda argomenti bastèvoli a rimèttersi in 730 2, 10| e che or le si stàccano àridi; non la si accorge neppure 731 3, 6| effeminatori si chiamàvano arie, duetti, terzetti e vievìa. 732 1, 9| mìnima frase d'Eugenia che arieggi la tenerezza.~«¡Vedi!» gli 733 int, 1| maggiore. Quelle quattro pareti arièggian la cassa del cadàvere suo. 734 1, 2| frèmere lieve di nari, e aristocraticamente fraudando il suo alfabeto 735 mar | conto mio, in arte sono aristocraticìssimo. Come Frine, io non ambisco 736 3, 8| mascalzone di un nostro odiatore Aristòfane (che io leggo in originale 737 3, 8| costrutto dai Santi Padri, Aristòtile, D'Elci, Giordano Bruno, 738 1, 1| è un guazzabuglio, una arlecchinerìa di fogge e colori, di sottanini 739 1, 1| Vatti a nascònder, Babele! Armadi e tiretti, scatoloni e ceste, 740 2, 10| camicia. Si stacca da un armadiuccio a muro, i cui battenti di 741 2, 9| spalmate, mescete! ¡Fondete, armajoli, affilate!~Non si òdono 742 2, 10| grottescamente impudiche, àrmano intorno alla loro verginità, 743 2, 8| Borromèo mercante. Ma un ducale armellino può celare ogni infamia; 744 2, 10| polsi, bàttono dentro ad armille, ahi non nuziali! e vi si 745 mar | incenso, di cerei lampi, di armònico tuono di òrgani; Leopardi 746 1, 4| del pensiero. La esterna armoniosìssima linea non poteva èsser che 747 mar | la prima con un trillo armonioso e un contemporaneo abbajamento 748 2, 1| la ricetta itifàllica di Arnaldo di Villanova; poi, tutto 749 mar | letteraria salute. Poiché Arno non diede l'aqua con cui 750 int, 1| di non fare un affare, e Arpagone, nel prodigarsi una ciliegia 751 2, 3| tentare la solidità degli arpioni di casa ed allacciarvi già 752 2, 5| Làsciali dunque, quelli arrabbiati, latrare alle loro platèe 753 3, 2| cominciata la loro carriera arrampicàndosi dietro i calessi, rièscono 754 1, 10| pauvre chignon! Chantal, arrangez le moi, je vous prie,» e, 755 2, 8| infranto Murano, al lacerato Arras, colta da meraviglia, tacitamente 756 1, 2| trèmano tutti. ¡E poi gli arrembaggi, e le galoppades a traverso 757 mar | èssere, come nessuno più, arrendèvole; voglio per un istante dimenticare 758 3, 7| capace di riprodurre.~Io m'arrestài spaventato e arretrài. La 759 avv | impreveduto punto di ostàcolo, arrestare per così dire col pie' levato 760 int, 1| le manette il boja non arrestàrono mai, Cristo il Diàvolo.~~  ~ 761 mar | attorniàvano, assaltàvanlo, arrestàvanlo schiamazzando quali oche.~ 762 3, 7| m'arrestài spaventato e arretrài. La vecchia, che già procedèa 763 2, 7| almeno incuorato con qualche «arrì» di promessa? ¡O prete, 764 mar | asserìscono, per chi aspiri ad arricchire meno le case editrici che 765 2, 10| margheritine o a stratagliare e arricciare le invoglie pei manuscristi, 766 mar | postillatori benèvoli; Cletto Arrighi, Primo Levi, Perelli, 767 1, 3| Vero è, che talvolta si arrischia in qualche festina di ballo, 768 1, 4| contare le sue citrullerìe s'arrischierebbe una indigestione di risa...»~ 769 3, 6| alquanto l'insòlito mòrbido, si arrischiò ad allungare la mano ai 770 2, 6| pensài) «in dove ce sarèi arriuscita una siconna Maribranne, 771 2, 3| vizio; esso non che dove arrìvan carrozze. E parebbe che 772 1, 9| teatri e le nega i passeggi, arrivando perfino a mutarle il chiassoso 773 mar | occhi de' leggitori che non arrìvano a percepirle: completamente 774 fin, 1| vecchie nutrici. Io anelo arrivarlo. e , accèlero i passi, 775 3, 4| se sì, abbi pazienza di arrivarne la fine, ché forse me le 776 2, 5| una materna preghiera è arrivata al Signore.~«¡Birbe!» mòrmora 777 mar | il suono d'idèe che non arrivava a comprèndere, e lo sgraffio 778 3, 3| battenti la mia librerìa. ¡Arrivederci! Silvio non mi venne più 779 sin, 1| sotto di sé quattro ruote: arriverà sempre lei per la prima... 780 mar | della fama di Dante, non si arriverebbe certo alla grossa cifra 781 sin, 1| fatto il giro del globo, arriveremmo alle spalle di quella prima 782 3, 2| simpatizzando.~E il giorno dopo arrivò e con esso l'innesto del 783 int, 1| donna già in fieno, che arrossa, non di pudore; mentre, 784 2, 4| dir la quietina, e insieme arrossì.~«Eh ci ha magnano per tutto,» 785 3, 8| profonda bontà facèa spesso arrossire il mio ingegno, e non dimèntico 786 2, 2| Che è dunque?» (egli arrossò) «¿Vèrgine?... Non giurarlo. 787 fin, 1| bucce d'arancio, gusci d'arroste, spiegazzati programmi, 788 3, 6| riprènder non può.~¡Addìo arrosti! ¡addìo gloria!~~ 789 1, 3| cuore, esalò un sospirone d'arrosticciana e cipolle.~Ma il pianoforte-organetto 790 mar | il «mangiar spinaci» e «l'arruffar matasse» e tutto il resto 791 2, 10| ahi non nuziali! e vi si arrugginìscono insieme. ¡O Dio suo, guarda! 792 2, 3| scompagnato, egli mi porse una arrugginita chiavaccia, dicendoguarda›. 793 fin, 1| di bara, òrride ancora d'arruginiti chiodi e di brandelli di 794 2, 5| tollerarci; ¿che dico? di arruolarci egli stesso, facendo a mezzo 795 2, 6| sirafino; e ddopo d'avemme arruvinata e fatto lassà i più bell' 796 2, 1| ricompitar febbrilmente l'ars amandi d'Ovidio, e l'art 797 2, 6| piedi, nella sua alta figura arsa di rabbia, un indizio che 798 2, 1| ars amandi d'Ovidio, e l'art d'aimer di Bernard, o meditare 799 mar | dal polo antàrtico all'àrtico, s'incròciano e mèscolano 800 1, 4| apriva la bocca, ¡qual fuoco artificiale di stupidità! Ah, ah! a 801 1, 3| secca tossetta che è un artificio oratorio. Il gelo di una 802 3, 2| aperse le parallele e le artiglierìe puntò.~Era la primavera. ¿ 803 1, 7| cameriera (di fretta): il barone ascende le scale...~Signora Bettina: 804 int, 1| Sàtana pel quotidiano suo asciòlvere. Il che tu puòi, o pittore, 805 1, 6| inutilmente la cameriera, asciugàndosi dalle ciglia, con un cantuccio 806 2, 5| e lo sposo e gli amanti, asciùgano questi, affàmano quello, 807 int, 1| quale ella almeno possa asciugare gli occhi. Sopra gli amici 808 1, 2| intenerito gli occhiali, per asciugarne gli annuvolati cristalli.~ 809 3, 2| a posar la forchetta per asciugarsi gli occhi col tovagliolo, 810 3, 1| latine, ittèrico, senza peli, asciuttìssimo... come il tabacco di cui 811 int, 1| la sbadigliosa mammina, e ascòltano con sempre crescente clemenza 812 3, 7| mi ributta prima d'avermi ascoltata come fan tutti. E, forse, 813 1, 8| imbattèndosi seco in istrada ed ascoltati i suòi guài «Nandodicèvano, «¡ 814 mar | contro la concupiscenza e le ascoltatrici loro ammiranti, le baldracche, 815 sin, 1| tu, cuoca, non sai che l'ascoso, troppo è rapito in una 816 2, 8| cui prima parte era lei, asiaticamente sdrajata nel suo carrozzone 817 3, 2| avventori. Consolàtevi, àsini di quattro piedi e di due, 818 fin, 1| palloncelli di vento con orecchie asinine, di cicale e di ochette, 819 mar | scarpa il necessario cuojo asinino già tagliato e il puntarolo 820 3, 6| e il dominante motivo l'asma, ma nella quale il maestro, 821 1, 2| del dormitorio, le quali asolàvano, spalancate, le lesbie accensioni 822 2, 4| in men che non cuoca un aspàrago, buttati via gli zòccoli 823 fin, 1| baràttoli della socràtica Aspasia «sage au parler et folâtre 824 fin, 1| programmi, scorci di zìgaro, aspèrgini ammoniacali — e un fischietto, 825 2, 3| a qual lettera. molto aspettài. Me lo disse, il dopo, 826 3, 7| pensione; èrano giòvani aspettanti nell'ombra la conosciuta 827 1, 9| abbastanza; è stanca di aspettar l'amoroso dal buco della 828 3, 1| Ersilia tremò, benché l'aspettasse. Infatti i trè giorni di 829 3, 7| cento vai-vieni, sùppliche, aspettative, èrano giunte a ottenere 830 3, 2| riempiendo con mille giochetti l'aspettazione fra l'una e l'altra portata 831 1, 5| andare a male. Ho aspettato, aspetterò, ma non tradisco il mio 832 3, 5| saranno tutti bastardi, àspidi tutti e basilischi! Ma già 833 mar | di moda; al giòvane, che aspira alla artìstica originalità, 834 3, 10| sulle ova, tratto tratto aspirando una boccetta di sali, fermàndosi 835 3, 2| casa; e, quanto al terzo aspirante, sotto le verdi sembianze 836 3, 5| aperta la tabacchiera, aspirava lentamente una presa; poi, 837 mar | come asserìscono, per chi aspiri ad arricchire meno le case 838 3, 8| la vita dell'uomo. Io già aspiro con voluttà l'acre fumo 839 3, 6| sorgente dalla cucina. Giacinto aspirò quest'ùltimo con voluttà, 840 2, 9| verdògnoli e dalla voce aspreggiante, per il più bello lascia 841 1, 4| raggiunto una insopportàbile asprezza. Alzài il capo. ¿Dove mai 842 3, 7| necessità avèa picchiato più aspro al loro uscio: la minor 843 mar | questo sciame di donne che m'assal da ogni lato? Come i cimbri, 844 3, 3| ingenui! Que' valorosi che assaltan la strada con privilegio 845 mar | tariffe, lo attorniàvano, assaltàvanlo, arrestàvanlo schiamazzando 846 2, 6| Egli si contentava, agli assalti della lingua di lei, di 847 3, 2| pròssimo Adamo. Tutti e due lo assaporàrono silenziosamente, deliziosamente; 848 sin, 1| perfino un rimedio che ti assassina il palato, e, peggio ancora, 849 3, 3| agonizzanti che incùbano un assassinio. Mira principalmente colèi, 850 mar | sforzi coi quali tentài di assecondare e completarmi la sorte. 851 mar | in un'àula parlamentare, assente lo sfibratore Deprètis; 852 2, 10| i diti, di calunniare le assenti. Ben si sarèbbero accomodate 853 mar | non è poi così grave, come asserìscono, per chi aspiri ad arricchire 854 mar | completamente mi càrico dell'asserito peccato di una bujezza sì 855 2, 1| zeppi di pòlvere e calamài assetati e lenzuola lògore dall'insonnia 856 2, 2| proprie? ¿come infine distor l'assetato dalla tòrbida aqua presente 857 3, 3| fintroppo, i pòveri sori, dall'assettare i loro plebèi deretani sulle 858 fin, 1| il combustìbile, fràcide assi di bara, òrride ancora d' 859 2, 1| tastò e sperò e bussò, ci assicura ch'ei suona campaninamente 860 3, 5| essèndosi non solo degnata di assicurargli la vita eterna col tenerlo 861 2, 2| appetito, e la miseria si asside nel vacuo focolare. ¡Purtroppo! 862 1, 4| cieco dal fumo, e potèi assidermi presso la giovinetta, assài 863 3, 4| donna? Per lei, no di certo. Assidua la flagella miseria, frutto 864 3, 8| La marchesa è delle più assidue acculatrici di tutte le 865 3, 2| giorni in cui si perdèvano assieme fra l'erboline e i fagioli 866 2, 10| infracidendo con essa... S'assiepa notte su tutto.~Ma, di 867 mar | mio corpo, il corpo che assièpami la volontà e, se ciò non 868 mar | coscienza, in sono affatto assimètriche, donde un risultato opposto. 869 3, 2| nati a confòndere il fìsico assioma che «dal nulla vien nulla», 870 mar | del giorno. Se è dunque assiomàtico che un libro trovi tanta 871 2, 9| partemaschi che in nera assisa da ballo si piglierèbbero 872 int, 1| l'interno di una corte d'Assise e quel di una chiesa. E, 873 mar | ha i burattini, dove può assìstere, senza perìcolo alcuno, 874 3, 4| cinquanta e più anni , assisteva presso sua mamma (altro 875 mar | fèmmina, che dopo di avere assistito ozioso alla pugna, cerca 876 3, 5| tirafùlmini, o stolto! ¡hai bel associarti contro i decreti del cielo!... ¡ 877 1, 1| abbigliatojo materno; ed era l'assoluta provincia della bambina 878 mar | iratìssima.~«L'evo dell'assolutismo maschile non è più» — sentenzia 879 3, 5| io non posso concèderti l'assoluzione. Corre pena di maggiore 880 1, 7| venuto, che tanto o quanto assomigli a uno sposo. Pozzi non màncano 881 1, 9| direbbe di dieci, e a lui s'assomiglia come un còlibri a un rospo, 882 mar | mio stile potrèbbesi bensì assomigliare ad una donna sapientemente 883 2, 7| è. Il suo interno colore assomìgliasi troppo all'esterno. Inutilmente 884 1, 1| Fanny, una fantoccia, che le assomigliava come uovo a uovo e nell' 885 1, 8| mormoràndogli il nome, e già l'assorbendo nell'anèlito ardente e nel 886 2, 8| spire da serpentessa, nell'assorbente suo àlito, finché, abbacinato, 887 2, 9| l'orgia è nel perìodo d'assorbimento. Per molti la cena è ancor 888 2, 3| del suo orecchio era tutta assorbita da quella dell'occhio. Nino 889 3, 7| chiassatello. Il chiassatello ne assorda. Èrano gli scolaretti-operài 890 1, 4| pappà, generale in rîtiro, assordato dal rumor delle pugne e 891 fin, 1| d'Eustachio al rovescio, assortite bugìe, tutelari spugnette, 892 2, 1| un contorno a questi trè assortiti salami, ecco monti di suole 893 1, 9| altrùi, garèggiano nell'assuefàrgliene nuovi. la rossigna par 894 2, 9| Entrate. Non vi ributti, se assuefatti agli ambienti senza risparmio 895 3, 2| bisogno.~Ma nel sentimento di assuefazione, a stilla a stilla se ne 896 2, 10| della cùpola) già si sèntono assunte in una tiepolesca gloria, 897 2, 7| morente potesse rammentare con astio qualcuno, fosse pure un 898 3, 6| incorniciato di una zàzzera negra, astiosa del parrucchiere — un viso 899 mar | finirla, o mièi crìtici astiosi, io vorrèi lusingarmi che 900 2, 2| delle poètiche làgrime l'astioso pianto inturgidito nella 901 2, 10| dite voi, che sapete di astrometrìa — di quì al Paradiso, quanta 902 fin, 1| màscula Saffo, d'Ipazia l'astrònoma, Afrania l'avvocatessa, 903 3, 1| a pacchetti, scatolucce, astuccini,, e ne traeva una tabacchiera 904 int, 1| pensarla; e potrebbe un astuto rimanere aggirato, se il 905 3, 8| chi fosse Lisìstrata? Una ateniese, che è quanto dire, una 906 1, 2| vôlti gli sguardi a un atlante, che una di loro, gentil 907 2, 9| lue, si accorse, sotto l'atrìo di strada, di una cenciosa 908 3, 8| onor della greppia, sempre attaccàndosi alle sottane, prima dei 909 fin, 1| ancor più di quanto ne èrano attaccaticci gli àbachi e le tariffe, 910 3, 1| nulla. Ed è perciò che ci attacchiamo a quest'ùltimo come alla 911 1, 1| in un balzo, fu in piedi. Attaccossi alla gonna di Lauretta, 912 2, 8| Adelardi splendèvano. L'attardato villano, che vi passava 913 3, 4| oggi in cui il droghiere si atteggia a speziale e lo speziale 914 mar | scaldàrsela per quel letterario atteggiamento, che è, come affèrmano, 915 1, 3| color-verdedrago d'una signora attempata, baffuta, col petronciano 916 int, 1| sollievo delle spettatrici attempate, che, oh quì sono ben sveglie 917 1, 1| portrait di don Peppo.~«En attendant, siedi alla pettiniera. ¡ 918 1, 8| nel nuovo, io!» e senza attènder risposta, gli avèa tutto 919 3, 8| riposo di alcuni minuti, si attendeva il ripicco della perorazione. 920 fin, 1| fiore di labbro mi : «Ti attendevo.»~Entriamo. È uno stanzone 921 1, 10| alla soglia.~Isa rinvenne.~«Attendez...» sclamò, riunendo in 922 2, 3| avrò giustamente colpito.~«Attènditi a grandi cose.»~ ~Ma io 923 3, 10| domande sopra domande che non attendon risposta o, come vede il 924 1, 2| verginalmente sobrie, che non attèndono migliorìe da Parigi o da 925 mar | scopo di farmi lèggere con attenta lentezza che dèvesi ancora 926 2, 8| suòi domèstici èrano gente atticciata, dal collo toroso e dalle 927 2, 5| di sete al fiume in riva! Attingi, dove i tuòi padri, gli 928 2, 5| donde si attinge la castità. Attìngivi dunque anche tu. ¡Stolto 929 fin, 1| trèdici volte il boja ne attinse, versando la secchia nel 930 3, 9| fumo per gli occhi di chi l'attorniava, la signora Giuseppa possedèvane 931 mar | nominata nelle loro tariffe, lo attorniàvano, assaltàvanlo, arrestàvanlo 932 sin, 1| botti l'inchiostro, coll'attraente certezza, che, fatto il 933 3, 6| vivi. Senonché, ciò che attraeva ogni sguardo era il ritratto 934 2, 8| gran dama, la principale attrattiva; ma la canaglia in frustagno, 935 2, 2| di Làura o di Crezia, ma, attraversando, inesaurìbile, sècoli e 936 2, 2| giurarlo. Ogni donna può attraversare la sua mezza dozzina di 937 mar | complètano l'uomo, e, da sèmplici attrezzi teatrali, vèngono a far 938 mar | lentezza che dèvesi ancora attribuire la mia ripugnanza di usare 939 3, 6| infinito», filosòfico saggio attribuito a Wagner, e «del paludamento 940 3, 6| tavolone. Èrano libri di tutta attualità. C'era «del vacuo infinito», 941 3, 3| han da pagare.»~Feci un attuccio di dispiacere, esclamando:~«¡ 942 2, 3| bocconcino gli avrebbe non tanto attutita quanto aguzzata la fame, 943 3, 5| pietanza e nel vino... ego, auctoritate Jèsus Christi qua fùngor, 944 mar | memoria non manco di audacia.~Mi ajùtino intanto a discùter 945 3, 2| cecino a vedere i suòi «augelletti» (intendi la pollerìa) ch' 946 2, 10| grata, contro di cui gli augellini, ûsi d'accòrrere alla tua 947 3, 10| possedere la gabbia, altro l'augello. Uomo, dicevano i nostri 948 1, 9| quotidiano bojetto e gli debba augurare tègoli in capo a ogni passo, 949 int, 1| qual pesce, la bocca, per augurargli «salute.» Eppure, in cotesta 950 1, 8| lasciava mai starnutire senza augurarti salute dal profondo del 951 3, 4| perdonata la sincerità!) m'àuguro di nàscer presto.~Ma la 952 3, 5| immensa Geenna... ¡Hai bel aumentare i tuòi tirafùlmini, o stolto! ¡ 953 3, 2| figliàvano come cìmici e con esse aumentava nella signora Savina il 954 1, 7| barone, a dispetto della sua aurea salute, è in busca d'una 955 3, 8| impùbere ma capponato, e le sue Auree novelle nelle quali la diligente 956 int, 1| o rapite nella boreale aurora del giojelliere, dimènticano 957 3, 4| quarantotto e della cacciata degli austrìaci, o a giocar degli a-solo 958 2, 1| còmpera luccio per trota; Automedonte, alla vista delle adorate 959 3, 6| controcrìtiche, in cui Hans Hänschen, autor loro, enumerava le càuse 960 int, 1| l'altra mezza è per , autorità filològica, la quale, a 961 2, 5| patentare l'immoralità, d'autorizzarla con un tributo, di pigliar 962 3, 3| ospitale e nel caldo dell'autunnale liquore, incròciansi in 963 mar | manzoniana state, il rovaniano autunno, più non ci avanza, del 964 2, 4| presso, orecchiava — avanzando nel mezzo delle loro fragranti 965 1, 3| le ragazze del giorno si avànzano, salvo poche, di coricarsi 966 2, 7| troppo servo di Dio per avanzarti mai tempo di servire agli 967 3, 9| nella schiena ed il poco avanzato le si sviluppò nella gola. 968 2, 1| costava moltìssimo — gliene avanzava pur sempre per farsi un 969 3, 7| negava. Da ogni parte si avanzàvan le tènebre, si accumulàvano, 970 mar | impacci del Rosso» e «gli avanzi del grosso Cattani o del 971 mar | Prèndersela con costoro — ultimo avanzo di un'oste già debellata — 972 1, 1| non ti vuole dare le sou? ¡Avaraccio!... Ha ben ragione don Peppo. ¡ 973 3, 2| passato; e consolàtevi, avari, che passò insieme il perìcolo 974 3, 3| che è Pàola) dallo sguardo avarìssimo, la parrucca in traverso, 975 3, 4| Basterebbe ch'ella lasciasse l'avarizia — questo legìttimo furto — 976 2, 10| a quella imprudente, che avèagli scritto, per ischerzo, una 977 3, 3| dall'aspetto di lui che non avèala riguadagnata.~«¿Donde vieni?» 978 3, 2| èrano in mano del cuoco) avèale raccontato di uno strambo 979 2, 7| allora, ¿perché lo zio non avèalo mai, quand'anche non ajutato 980 3, 8| che destramente un amico avèami imposto il stesso dell' 981 3, 1| ad un morto, ella che non avèane al vivo,, la non poteva 982 2, 10| alata, è un fèrvere dagli avelli d'àurei sciami di api, è 983 mar | almeno in Italia, che poche avemarìe e non si era ancor giunti 984 | averci 985 | averli 986 | avermi 987 mar | lumi a San Rocco... dopo di averti servito da fida...?»~«¿Mi 988 3, 8| pare,» o carìssime, «di avervi a sufficienza mostrato come 989 3, 2| sbuffava finché non gliel'avèsser condotto. Ché un incòmodo 990 mar | consulta il Talmud) solo che avèssimo lasciato affreddare la zuppa 991 2, 2| quali i pinti ritratti degli avi, ti sorrìdon dai palchi 992 3, 6| gelatina.» E Giacinto la fisò avidamente, compitàndone il volto, 993 1, 8| che becca ad un Prometeo d'avorio il fègato e lo pareggi al 994 1, 2| non ti farò concorrenza. J'avoue di non èssere nata col tic 995 | avuto 996 2, 5| demonio che nel sangue ti avvampa, ci vuol ben altro (e lo 997 1, 1| biondo-ambra della capigliatura, avvantaggiando su lei in ciò solo (d'assài 998 3, 4| chi la padrona? ¿chi l'avveduta? lei, tutto lei. ¿Che sono 999 1, 2| promontori ed i golfi; pare si avvegga della bianca cuffiazza a 1000 int, 1| chiedendo la carità, offrendo di avvelenarci.~E intanto, la teatral bergamina 1001 3, 2| sembianze del patentato avvelenator del villaggio, il quale 1002 3, 9| possedeva una lingua che avvelenava ogni stilla di bene. Non


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