10-ammac | ammae-avvel | avven-calot | calun-combi | combu-culmi | culto-effer | effig-folat | folie-grigi | grigl-ingiu | ingof-legum | leleo-micio | mida-onori | onus-peste | pesto-proso | prosp-rigua | rigui-scegl | scelg-silen | silla-squar | squas-tirar | tirav-vesci | vespe-zufol
grassetto = Testo principale
Parte, Capitolo grigio = Testo di commento
4508 1, 7| astuzie coteste, che non ingoffìscono mai. ... Così, giacché hai
4509 2, 3| E d'altronde — ripresi, ingollàndone una forchettata, che Nino
4510 3, 10| della camicia, per poi, ingollata una tazza di quella tèpida
4511 3, 2| buon successo eccitato, ingollava bocconi strangolatòi, raddoppiava
4512 1, 8| di montare a cavallo e d'ingommarsi i mostacchi, per far cadere
4513 1, 3| capelli senza rimesse e ingommati alla cute, tenèa, a differenza
4514 2, 8| lupario, vi avèa allargato le ingorde coscie, spadaccinando colle
4515 3, 4| ci sediamo. Essa ha bel ingozzarci di pane raffermo, ha bel
4516 mar | guarivo dalle medicine che t'ingozzàvano, ridomàndami que' pranzettini
4517 2, 3| alleggerìvano; più l'orizzonte ingrandiva e più s'ingrandìvano. E
4518 2, 3| orizzonte ingrandiva e più s'ingrandìvano. E la notte scese; una notte
4519 3, 2| al filantròpico scopo che ingrassàssero lei, e le sue «scuderìe»,
4520 2, 7| baffucci da nessuno unto ingrassati, che noi vediamo seduto
4521 1, 5| Isa mia. Si direbbe anzi ingrassato.»~«Non lo vedevo più,» labbreggiò
4522 1, 2| studiose, sotto quel pèrgolo ingraticciato, che attende la appena-seminàtavi
4523 mar | primi vagiti poètici?...»~«¡Ingratissimo!» esclama con roca voce
4524 2, 4| inverso la Provvidenza una ingratitùdine a non accoccàrgliene qualcheduna.
4525 2, 1| nessuno, che è di tutti il più ingrato? ¿chi può vantarsi fuor
4526 3, 10| Scioli si sforzi di farsi ingravidare. »~~
4527 mar | Università di...) cercando ingrossare la voce con empirsi le profilate
4528 3, 4| minuto per guadagnare all'ingrosso, rubando colle bilance e
4529 1, 6| pòvero signor padrone era inguarìbile» mentre il cuoco, passàndosi
4530 mar | perdonate la frase) dei propri ìnguini non istudiando che di rènderli
4531 1, 8| lui Caprara, per tanto inimicarsi la sua?... ¡Sìgaro maledetto! ¡
4532 mar | ne' cappellini delle mie inimiche.~«¡Rèndici tutto quanto
4533 1, 7| dar scaccomatto alle tue inimicìssime amiche. Insomma, o figliuola,
4534 1, 9| con lui. Gli strapazzi iniquamente cercati durante la gravidanza,
4535 1, 6| la piaga. Ed ecco insieme iniziarsi un processo contro di noi,
4536 2, 1| stramonio e la cànape hanno iniziato il loro tremendo lavoro.
4537 1, 10| acceso in un ex-orciuoletto d'Injection-Brou.~«Chantal, quelle heure
4538 3, 8| di chi s'affoga, l'inno s'innalza della Vittoria, che annuncia:
4539 3, 7| lèggere. Parèan le vôlte innalzarsi. I preti èrano usciti: cominciava
4540 1, 2| piano di una casa, che si innalzava di là della via, nascosta
4541 1, 6| piace; nella sventura, innamora.~Ma, infine, mercè i sali
4542 2, 2| In ogni modo, una donna, innamorando, abbellisce, più o meno,
4543 3, 4| classicamente «drogaja» da innamorare i fedeli delle cose men
4544 3, 1| cavallerìa. Ersilia lo ammira innamoratamente. Di qualsisìa fucina, gli
4545 2, 6| disgrazia, trovato una quinta innamoratìssima. Una Gea, dico, gentile
4546 3, 5| occhi de' suòi genitori ¿S'innamorò essa co' tuòi?»~Il vecchio
4547 fin, 1| direbbe una chioma che giù s'innanelli a larghe onde; e fra l'aurèola
4548 1, 2| simpatìe provvidenziali! oh innata maternità! Ma di tanto entusiasmo
4549 2, 2| perìcolo. ¡Comunque! l'ingegno innato compensa sempre lo studio,
4550 3, 9| l'acconciatura de' nuovi, inneggiando, tra i primi, a quello della
4551 1, 9| oche, merli, gabbiani, inneggiate! Il barone Caprara, nella
4552 mar | le loro lodi,, ché se fu inneggiato alla peste, al cancro, alla
4553 3, 5| in memoria del pranzo, «e inneggiavamo, s'intende, al nostro immortale
4554 3, 2| troppo il palato, salvo a innestarlo con una cert'altra preziosa
4555 3, 8| l'urlo di chi s'affoga, l'inno s'innalza della Vittoria,
4556 3, 2| con qualche cosa di meno innocente dell'aqua, mentre al secondo,
4557 2, 7| inchinàndosi rispettosi. Entra Innocentina Succhia, la serva, appoggiata
4558 2, 1| ostineremmo a guastargli l'innocentìssimo divertimento. L'uomo è nato
4559 3, 8| ve la consegno per una innocua bestiola, nè più nè meno
4560 mar | ai fidi incendi per le innocue torri» delle rappresentazioni
4561 3, 8| biancherìa sporca rimanere innotata sul suolo. ¡Presto! appendete
4562 mar | se c'è il male colle sue innumeri fronti, c'è pure il bene
4563 3, 9| inalterate compagne le sue inobbedienze carnali e la giacobina spregiudicatura
4564 mar | completamente sciapa, incolora, inodora. Nè, per essi, serviva la
4565 mar | stile che fosse una rotaja inoliata sarebbe la perdizione de'
4566 1, 4| discorso; poi, come quello, inoltrata la maglia, si lascia.~«Salvo
4567 2, 10| dipinto. Il chiaro di luna, inondando il suo volto, par che illùmini
4568 1, 6| calore èvoca l'umanitario, a inondarci di malinconìa mentre la
4569 2, 4| imbastire il velluto delle inoneste. No, no, Bortolina, non
4570 2, 3| intellettuale Amore e l'ànimo m'inorgoglì. ¡O amico! solo dove Natura
4571 2, 2| travestito fra ignari vassalli, inorgoglierài nel segreto della tua propria
4572 2, 4| il puro peccato, ella ne inorridirebbe, mi coprirebbe d'ingiurie,
4573 1, 3| cacciatore nè cacciagione, inosservato osservavo, essi passàvano
4574 2, 10| mentre si allunga e si inquadra e gli stalli di ròvere chiùdonsi
4575 2, 8| colpa, e, incominciata a inquietarsi della anormale sua castità (
4576 mar | facèvano dizionari e s'inquietàvano per la corrotta italianità
4577 mar | Pègaso mio, inutilmente inquieto, cerco di pacificare la
4578 mar | degli àrabi che coi cadàveri inquìnan le fonti dei loro nemici,
4579 int, 1| mille tuòi — tu, giùdice inquisitore, che non annasti che il
4580 1, 7| trovato, che, quanto a vesti, insacca centomila Azzolini; tale
4581 3, 6| docilità, storia patria,, L'insalatina, novella contemporanea,,
4582 2, 1| di una donna gli asciuga, insaziàbile spugna, ogni men vile pensiero,
4583 int, 1| imboccettata e la beltà inscatolata del profumiere, irradiante
4584 3, 1| paradiso di Adamo, cioè dell'inscienza, l'altro lo è della scienza;
4585 3, 4| ammezzati dimenticasse di èssere inscritta nell'albo dei commercianti,
4586 sin, 1| èrano già, in altro còdice inscritti ben più duraturo del granito
4587 int, 1| e con essa, ogni ombra d'insegnamento. I femminili tomài comìnciano
4588 mar | privilegiata inventrice, a quanto insègnano i preti, della pena che
4589 1, 3| prima sua cura era di loro insegnar la modestia, provvedèndole
4590 2, 4| balbettò con la bazza, «¿posso insegnàrvela io?»~Tra di esse, da braccio
4591 mar | crìtici? ¿Che volete? M'insegnaste voi stessi, che per fare
4592 int, 1| questi scombìcchera-insegne, insegne senza negozio, di cui non
4593 sin, 1| fà o si è fatto, che non insègnino il da farsi. In particolare
4594 int, 1| col bujo. Ma nel bujo le insegue, idèa fissa, il tentatore
4595 2, 8| gli diede più tregua; lo inseguì supplicante con la spada
4596 3, 2| modo d'addormentarla coll'insensìbile degradar della voce, velando
4597 1, 6| virtù. È allora, che gli insensìbili oggetti fra i quali ei viveva
4598 mar | sfacciatamente presentate, ma insensibilmente gli attira il cervello —
4599 int, 1| un laccio, dalla dùplice insidia, si riconfòndon col bujo.
4600 3, 9| ne teneva abbastanza da insidiare all'altrùi. O tù, cieco
4601 2, 5| il borsello, abbandona la insidiosa portina. ¡Scaccomatto a
4602 3, 4| palazzi, villeggiature e fare insiem pentolino. Eppure, no. Ella
4603 3, 3| Da lui, le scoperte più insigni; per lui tuttavìa la corona
4604 mar | volumi di carta tinta d'insignificante inchiostro); si aggiunga
4605 mar | intellettuali custodi e inaffiatori, insino a oggi, della fama di Dante,
4606 1, 6| motivi, fra cui la cameriera insinua il suo proprio, consigliando
4607 3, 3| gorgerette, e il primo sole, insinuàndosi per gli spiragli, annùncin
4608 3, 10| mali di capo, quasi volesse insinuarci che è di diffìcili lune.
4609 2, 2| smaltita, e Cupido, già insinuàtosi dalle fessure,, per non
4610 3, 2| a stilla a stilla se ne insinuava un secondo alquanto meno
4611 2, 7| intorno le ampie balzane, e insinuolle sotto le piote lo sgabelletto
4612 2, 1| pasto per inviare alla sua insìpida bella cartocci di parlanti
4613 mar | aver tempo di rilevarne la insipidità. Nei libri, invece, in cui
4614 3, 9| loro perfidia o la loro insipiente bontà — il che, negli effetti,
4615 2, 10| amoroso suo fàscino posa, insiste su lei, sèmbrano anzi le
4616 int, 1| infame, che ci tèngono dietro insistenti, chiedendo la carità, offrendo
4617 3, 10| farfallino cervello non sà insìstere logicamente in nessunìssima
4618 2, 4| Carlo è sì buono,» insistette Bortolina.~«Di là di buono,»
4619 2, 8| occhio avesse imperioso insistito, mentre il pallore di lei
4620 3, 9| che la lunga agonìa di un insoddisfatto appetito esaurisce e dissecca.
4621 1, 2| Ecco l'amore ideale, l'insofferente di corpo, il primìssimo
4622 1, 5| tuo denaro sà d'aria.»~«¡Insolente!»~«Scusa, sai.»~«Pas de
4623 1, 3| Inghiottìi una spiritosa insolenza che mi solleticava il palato,
4624 3, 6| dove, godùtosi alquanto l'insòlito mòrbido, si arrischiò ad
4625 mar | sìmbolo di quell'època — che, insomaràtosi nel principio che ciascun
4626 2, 1| assetati e lenzuola lògore dall'insonnia con schiene ancor più logorate,
4627 3, 1| Rovani e si suona Gounod insospettando Rossini. Nell'altro invece
4628 2, 10| la fuga, e le spranghe, inspessando, sono fatte una grata, contro
4629 2, 3| proprie gli confortava, inspiràndogli inoltre quella eloquenza
4630 1, 4| malinconìa, che avrebbe potuto inspirare a Cremona la sua più innamorata
4631 1, 8| aggiustarle la vista ed inspirarle bei bimbi. E i mèdici tutti,
4632 1, 1| cappio o scartati dalla instàbile moda, in una parola, di
4633 mar | la frusta ed il pùngolo instìgano il sangue e più spedito
4634 3, 6| mètodo suo e del vittorioso insuccesso, scrivendo fra l'altre cose,
4635 2, 8| ammessa a visitare le sale insudiciate dalla canaglia in velluto,,
4636 1, 9| paradisìaci effluvi! oh insudiciatine gentili, tutta roba d'àngiolo!~
4637 3, 2| parlantina, la sfrontatezza, la insufficienza (che è tutto dire), egli,
4638 3, 4| ciò possa, contraddice ed insulta. Pur tuttavìa, ¿che vuòi?
4639 2, 5| casa la lor compassione insultante, queste tue mezze pulcelle
4640 1, 1| che con le scolture e gli intarsii dissìmulano (come l'àbito
4641 1, 1| nel telajo di sotto, l'intarsio maggiolinesco di una gran
4642 sin, 1| strinatura del cuore le intasa per l'altra l'olfato. E
4643 3, 5| da tante sgrammaticature, intasca magnanimamente... la fame
4644 1, 9| scorge la Scienza, nell'intascarsi que' rotoletti che non pèsano
4645 2, 2| a braccioli, di cui già intaschi il biglietto (e se non l'
4646 2, 1| miracolosamente passati intatti fra le bambinaje, le maestrine
4647 1, 9| sciàbole ad ammaccargli gli intavolati. Ecco la Moda fà il suo
4648 2, 10| ecco un gran coro dal cupo intavolato di quercia, sculto baroccamente
4649 2, 10| guglie,, e sotto, da un'ìntegra quercia fra due colossi
4650 1, 3| ogni mia forza visiva e intellettiva sopra una tela della parete
4651 mar | sècoli. Se si contàssero gli intellettuali custodi e inaffiatori, insino
4652 mar | per scrìvere, per vìvere intellettualmente mi è indispensabile che
4653 1, 7| le suola. Non già ch'io intenda cuccarti al primo venuto,
4654 3, 1| Vògliono che le donne non intèndano bricia agli affari. Io non
4655 3, 8| Ora niente per niente. ¿Intendete? — Nulla da noi finché i
4656 3, 6| maestro, al dire di chi s'intendeva, avèa dovuto sudare una
4657 2, 10| sue proprie e la si fisa intensa nel Cristo, si esalta, trasfigùrasi
4658 fin, 1| desiderio e di làgrime, che intensamente mi fisano.~Amore mi tiranneggia.
4659 2, 4| e del volto, tradiva gli intensi insoddisfatti desìi:~«¿Sai
4660 mar | preoccupazione è lo stile, sono gli intenti dell'autore.~Ora, il primo
4661 2, 2| fiori. ¿Perché mi adocchi sì intento? ¿Dùbiti forse ch'io celii?
4662 mar | un letterario edificio. Interamente quindi perduto, per essi,
4663 1, 3| Ah! sua figlia..» fec'io interdetto. «¡Brava! me ne rallegro.»~«¡
4664 3, 5| excommunicatiònis, suspensiònis et interdicti, si quod incurristi, quàntum
4665 3, 8| dalla pùbblica cosa, quell'interdirci ogni esercizio educatore
4666 1, 5| giocando con una vecchia, per intere serate, e con a posta un
4667 1, 9| aggiunti, si intende, i propri interessi in calunnia) e lucra sul
4668 avv | comìnciano con parole od interiezioni che sono già per sé stesse
4669 fin, 1| caldi riflessi della luce interiore, stà lo stesso inquilino,
4670 2, 1| ambedùe!~Ed ecco, nella interminàbil sequela delle vìttime tue,
4671 mar | interesse al libro, perocché, interpretàndolo, gli sembra quasi di scriverlo.
4672 mar | si debba tale spilorcia interpretazione non sappiamo. Sappiamo solo,
4673 mar | rèduce copia una ragnaja d'interpretazioni e di note che più grottesca
4674 avv | inconsueto i seguenti segni di interpunzione e d'accentazione:~1° il «
4675 avv | raccògliere);~3° il doppio punto interrogativo od esclamativo, ossia antecedente
4676 mar | esclamativi, e, più ancora, d'interrogazione, postille e paraffi adulatorii
4677 avv | sé stesse esclamazioni od interrogazioni (come ah!, oh!, deh!, ecc.).~ ~~ ~
4678 mar | Mi riconosci tu?» interrompe una machinosa fantesca coi
4679 2, 6| Spòsala allora del tutto,» interrompevamo noi, «e lìberatene.»~Comunque;
4680 int, 1| ricamato affanno del piano, interrotto quà e là dallo stappo delle
4681 2, 2| doti, la dote...»~«No, no,» interrupp'egli con gàudio, «Gilda
4682 1, 2| avvertita dal gòmito di Isa, interrùppesi Elda, e scorta la direttrice,
4683 fin, 1| crescèvano a cespi fra gli interstizi del pavimento,, anzi, v'
4684 2, 10| pòrtici, illuminando, a intervalli, scrostate e nitrose pitture
4685 3, 8| voler rènderle omaggio, intervenendo a una conferenza che la
4686 2, 6| Se c'è colpa, o signora,» intervenni, «è mia tutta. Chi l'ha
4687 3, 2| avvenimenti. Un anno s'era intessuto su lui e il primo suo frutto,
4688 mar | Desinenza in A», che t'intestasti a ristampare?~¡Vedi quanto
4689 3, 9| Trè ritratti, a figura intiera, grandi al vero.~ ~Al viaggiatore
4690 mar | pagavi il mio lusso? ¿nè l'intima soddisfazione che ti procuravo,
4691 int, 1| del divertimento, l'ombra intimidisce i rumori, ombra assài grata
4692 sin, 1| da disporre ampiamente la intimpanita ventraja, e potrà, cullata
4693 1, 6| fogliuzzo dalla nera orlatura, intinge nel calamajo la penna; quindi,
4694 2, 1| sarà, penso, una trecca intingente la pettinina nell'aqua de'
4695 2, 3| strofinàndovi-via un baffo d'intìngolo, che poi recava sbadatamente
4696 int, 1| noleggiate creature cui il freddo intirizzisce il lamento; accademie di
4697 mar | a sècoli, i cui membri s'intìtolano pòpoli, il cui chiacchieratojo
4698 3, 6| il romanzo di acùstica, intitolato «il grand'orso preistòrico»,
4699 2, 5| volume sia già tagliato od intonso, quando, per lèggerlo, dovrài
4700 3, 7| che quello in cui avevamo intoppato era un coccio o una pietra
4701 mar | Uno invece a viluppi, ad intoppi, a tranelli, obbligando
4702 3, 8| lor stato al capire altro intoppo da quello all'infuori di
4703 int, 1| vita.» Gli è allora, che la intorpidita pupilla riaquista un transitorio
4704 2, 1| brutta la bellezza di lui, nè intorpidito l'ingegno è lì a confortarlo
4705 int, 1| antica matrona, che dà una intralciata d'òrdini a un servo. Piove
4706 3, 2| egli, sul buono d'ogni intrapresa, si addava di trarre il
4707 fin, 1| vaporosamente un'umana figura e intrasparendo in un roseo di mattinal
4708 mar | i nostri antichi, lùmbum ìntrat. Tuttavia, c'è un inconveniente.
4709 2, 1| irascìbile, è diventato intrattàbile, veramente «moroso.» È allora
4710 2, 8| di quelle delicatine che intrattèngono amanti, come l'analfabeta
4711 2, 10| sangue e tra le labbra già s'intravede con il candore dei denti,
4712 1, 2| bello vedere quelli amorosi intrecci di forme verginalmente sobrie,
4713 2, 10| zeppe a rapè e le manone intrecciate sulla tùmida pancia, la
4714 3, 2| dimandò con un sorriso intrigato la signora Savina. «Sarà
4715 2, 8| lei; e udimmo di quando, introdòttasi negli alberghi qual cameriera
4716 3, 6| in cappa nera e fedine, introducendo Giacinto Umiltà in una gran
4717 mar | qualche scrittore cercava introdurre nei gramaticali confini
4718 1, 2| sull'ali della bugìa, c'introdurremo in questo egregio istituto,
4719 2, 8| della libìdine di Elda s'intrometteva qualche lampo di amore.
4720 3, 8| la rèndono invisa colla intromissione propria, tutte propagatrici
4721 3, 2| vista e l'inventore d'ogni introvàbile cosa, fatto l'autore di
4722 1, 9| intelletto: ella ha ben presto intuito il valore e l'impiego delle
4723 2, 10| latte, gustato. E il ventre intumidisce viepiù. Fiochissimamente
4724 2, 10| che ufficia. Sua Eminenza intuona in falsetto, il «Veni Creàtor»
4725 1, 6| parola cova in pensiero, inturgidìscono tacitamente nelle glàndule
4726 2, 2| làgrime l'astioso pianto inturgidito nella nuda realtà, dà affetti,
4727 1, 9| al suo fianco e si sente inumidire le ciglia ad ogni mìnima
4728 2, 10| pupilla del Cristo si è inumidita, e l'amoroso suo fàscino
4729 int, 1| pìccola del chincagliere, inutilerìa sott'ogni più indispensàbile
4730 3, 7| una turba di monellucci invàdere il chiassatello. Il chiassatello
4731 2, 8| cui voluttuosìssima voce invadeva le ànime e al quale Elda
4732 2, 4| speranza, con le ragnaje che m'invàdono il seno, odorando piaceri
4733 1, 8| irradiava dal caminetto, lo invase; Nando risuscitava. Pur
4734 2, 2| poi tutti — come appena, invecchiando l'artista, abbia il tempo
4735 int, 1| sposa ingiallì, accarpionò, invecchiò secolèi. Le ossa le vògliono
4736 3, 4| sangue che quelli morti, invenduti, d'inedia, come del manzo
4737 2, 10| jùgum mèum sùper vos, et inveniètis rèquiem animàbus vèstris;
4738 3, 4| finché la padrona non l'abbia inventariata col cribro. Difatti, nel
4739 2, 10| paure e spaurèndosi nell'inventarle,, ora, di streghe e di ossesse,
4740 int, 1| per poi, se nol trovi, invèntarlo. O letterario fuco, ¡gioisci!
4741 3, 2| grattàtosi le sette volte il suo inventivo cotogno, aperse le parallele
4742 3, 2| conosceva neppure di vista e l'inventore d'ogni introvàbile cosa,
4743 mar | misericordia divina, privilegiata inventrice, a quanto insègnano i preti,
4744 1, 7| poesìa è un'assài bella invenzione, màssime se prepuntata di
4745 mar | buon'ora. Ci servirà di sole invernale, e, riscaldate da essa,
4746 2, 4| tanto buono che la sarebbe inverso la Provvidenza una ingratitùdine
4747 3, 8| domandando a gran grida un invertimento con noi delle parti divise
4748 1, 9| malanni col cannocchiale invertito, ché, a temperargli il dolore,
4749 mar | voi di tentare i vostri «invescativi o coercitivi» come li dite,
4750 mar | guardinfante dell'oratoria, m'investe di una mitraglia aforìstica,
4751 mar | delle parole, l'altra degli investigatori della castità della frase,
4752 1, 1| ajutarsi la imaginazione, ha investito della parte di lui uno zùfolo
4753 mar | scarrozzando con mè per la città invidiante, tù bruttìssimo al fianco
4754 3, 3| dal salutarla in istrada, invidianti i compagni? ¿dal sedèrsele
4755 2, 2| quanto ti amerà la tua Gilda, invidiatìssimo amico!»~Ma, ¿ecché? Nino,
4756 1, 9| stanze verso un cortile dalla inviolàbil gramigna. ¡Ma e sì! le manette
4757 3, 8| degli altri e la rèndono invisa colla intromissione propria,
4758 1, 8| amici scansato, che sono invisi a tua moglie, cèlibe in
4759 2, 6| Roscirde? ¡er pòvero paino!... ¿Invità, dite vvoi?... ¡Accidenti
4760 3, 8| del vecchio emisfero, s'invìtano i veri amici del progresso
4761 2, 6| è mia tutta. Chi l'ha invitato sono io...»~«¿Vvoi? ¿chi
4762 3, 2| maniera la gratitùdine sua, lo invitò nel «di lei pòvero nido.» ¿
4763 3, 3| si lamenta di lei? ¿chi l'invoca? Oh gl'ingenui! Que' valorosi
4764 2, 7| rattenere la fuggèvole speme, invocando il ricordo dell'ora suprema
4765 2, 10| stratagliare e arricciare le invoglie pei manuscristi, oppure
4766 1, 10| spalle, o piuttosto gli involontari pizzi e ricami della camicia.
4767 3, 9| Struzzia ti simboleggia la involontaria verginità. È la figura di
4768 int, 1| che si soffreghi i pie' inzaccherati, riavvìa, a tutto profitto
4769 1, 7| più lunga di tè. Fanciulla inzitellonita è come una rosa di jeri,
4770 2, 5| lor non aggrada, le quali, inzuppando di làgrime i fazzoletti
4771 fin, 1| della màscula Saffo, d'Ipazia l'astrònoma, Afrania l'avvocatessa,
4772 2, 5| passiamo da lui. Oh fuori dalle ipocrisìe! Tutte le donne sono una
4773 2, 3| mai. Quì nulla di quell'ipòcrita castimonia che rende odiosa
4774 3, 3| sempre divise da mariti ipotètici, sempre in lite col Zar
4775 fin, 1| riunita alla pelle di cagna d'Ipparchia, e un po' del cervello d'
4776 mar | pensiero, nè più nè meno di Ippia sofista — vero sìmbolo di
4777 2, 1| Il buon uomo è diventato irascìbile, è diventato intrattàbile,
4778 mar | perché tanta ira?» — aggiunge iratìssima.~«L'evo dell'assolutismo
4779 mar | umanità, hanno schivato le ire dei crìtici loro contemporanei
4780 int, 1| chiuse le imposte dai vetri iridescenti, per quanto ciò sia troppo
4781 fin, 1| farsi, la sanie, trèmula e iridiscente e poi fumosa e fosfurea,
4782 mar | dalla calca e spennato. E le iridiscenti sue penne già battibàgliano
4783 1, 3| famiglia della loquela, e quell'irònica galanterìa che non fu mai
4784 1, 9| entusiasmi materni, subèntrano iròniche sostenutezze, mute disapprovazioni,
4785 mar | alludo sempre ai non irosi e non disattenti lettori,
4786 int, 1| inscatolata del profumiere, irradiante una ebbrezza di odori, ed
4787 1, 8| vampa di caldo, che non irradiava dal caminetto, lo invase;
4788 3, 5| càuse della moda presente d'irreligione; e così, passo a passo,
4789 2, 5| tue mezze pulcelle dalla irremovìbile gonna, vera campana del
4790 1, 5| perché, ma toute bonne? Sei irréprochable. Chi veste a seconda del
4791 3, 9| adular di leccornie il suo irriconoscente palato, festeggiàndone o
4792 1, 3| lumiere mi parèvan ghiaccioli; irrigidite cascate, gli specchi. Se
4793 1, 1| canto. Èccoti lì, Cicio mio, irrigidito sulla incommèstìbil sabbiuccia,
4794 2, 4| umilìssima stoffa ma di irriprovèvole taglio, ce le dicèvano,
4795 2, 2| offendo. Ma, quel vero che irrita, giova. L'ànima tua è forte.
4796 3, 8| amàntum — et jùbet aeòlios ìrrita ferre Nòtos. ¿Chi di noi
4797 1, 6| abitùdine, protràggonci, ìrritano, ci rinnòvan la piaga. Ed
4798 mar | densa di colpi di scena, irritante la curiosità, incalzante
4799 3, 8| bisogno, perché digerissi, d'irritarmi la bile, mio consueto caffè;
4800 sin, 1| che spesseggi i picchii irritati del tuo nodoso bastone a
4801 mar | Una volgarìssima serva irriterà e sazierà meglio la libìdine
4802 mar | come in suola alpinìstica irta di chiodi, scorgi e fiuti
4803 3, 1| Nell'altro invece il gusto iscaltrì; si pônno fare confronti,
4804 2, 10| che avèagli scritto, per ischerzo, una lèttera. E Ricciarda
4805 1, 5| bujo, che l'Olimpo è in isciòpero, perché una festa comincia
4806 2, 6| dicèa agli amici, tanto per iscusarsi «non nego, ella ha difettacci...
4807 sin, 1| un poco anche a mè e non isdegnando la tenue fatica di pensare
4808 2, 1| logorate, e patrimoni in isfascio e laghi di làgrime con così
4809 fin, 1| come un fioco tintinno d'isìaci campanelli, un catenaccio
4810 2, 10| completa l'ebbrezza di quelle isolate dal mondo, sulle cui testoline
4811 2, 10| di tenere sì tersa... per ispecchiàrvisi. E la celletta s'è dal di
4812 1, 4| certe cosette da far ispègnere i lumi da sé. La mamma,
4813 3, 8| candite. Aura è una maestra ispettora. Sà a memoria e con abbondanza
4814 3, 8| mestiere normale — patronesse, ispettore, visitatrici, giracase,
4815 3, 6| sorpresi nella mezz'ora dell'ispirazione, ed è anche per questo se
4816 int, 1| scarna e guercia figura d'ispiritata, che in mezzo a lucertoni
4817 1, 3| appajate con i o minùscoli isse (x) sciabolanti piroette
4818 2, 3| e parole da incenerirle issofatto. Scandolezzando, ¡meglio!
4819 2, 3| scordarci, almeno per pochi istanti, di quel tessuto di convenzioni,
4820 2, 10| la mente delle seràfiche istericità di santa Teresa e delle
4821 3, 9| quelli esemplari di donna in istile romano-barocco, così bene
4822 2, 5| il più popolare de' suòi istituti. L'annalista ti dice che
4823 mar | fischiare, principalmente istizziti da quella riputazione di
4824 1, 8| arazzo che con la visìbile istoria di Marìa piena e del contento
4825 1, 1| coperchio-sedile della cassa istoriata, vi seppelliva entro ogni
4826 2, 10| aranciato nelle vetrerie istoriate; ed ecco, al posto d'onore,
4827 3, 6| volume dei Promessi sposi in istretto colloquio con un dizionario
4828 int, 1| altrettante celebrità. La istriona allo specchio si rimposticcia
4829 2, 2| ciò passi! ¡Non è neanche istruita; e passi! Non è sana, non
4830 mar | chiamati cultori della istruzione, forse perché incaricàvansi
4831 mar | dei propri ìnguini non istudiando che di rènderli appariscenti,
4832 int, 1| giovinette fioccate in città per istudiarci anche la mùsica; sono le
4833 2, 2| cucina, non sarà mai in istudio. Ed ecco colùi, il quale
4834 2, 8| coscienza, la si trovava, con istupore, colpèvole di nessuna colpa,
4835 3, 5| tromba di giudiziale asta per isvegliare o i rimorsi del peccatore
4836 2, 8| fanciulla, maritàtasi già per isvista, come sappiamo, a un fiore
4837 mar | inquietàvano per la corrotta italianità e pei dialettismi non trattenuti
4838 3, 6| colloquio con un dizionario italiano-francese — andò a fermarsi al tavolone
4839 mar | ragazzo che fà i suòi primi italianucci è sufficente irritazione
4840 mar | pedalini che t'ammagliammo?» ìtera un coro di vecchie punzecchiàndomi
4841 2, 1| usu flagròrum e la ricetta itifàllica di Arnaldo di Villanova;
4842 1, 1| ha dovuto raccôrre le sue ittèriche carte e colla penna all'
4843 3, 1| cravattone e sue vele latine, ittèrico, senza peli, asciuttìssimo...
4844 1, 7| intorno toelette da chiazzar d'itterizia tutte le nostre carìssime,
4845 1, 10| recava «à madame la marquise Iza Millerose di Garza.»~«Mon
4846 mar | avvertire gli egregi lettori: I° che l'autore non ha con
4847 3, 2| altrùi... Ver nòvum: ver jam canòrum; vere nàtus est
4848 2, 10| difèndere il vas spirituale, la janua coeli, la mystica rosa,
4849 3, 2| dormite sù, non un pensiero in jattura del pròssimo. Anzi, la tenerella
4850 1, 10| pour le rouge. Un ruban jaune ira mieux... Et...» E quì,
4851 mar | Lamb e Montaigne e Swift e Jean Paul — segnala cose che
4852 3, 5| vino... ego, auctoritate Jèsus Christi qua fùngor, absolvo
4853 fin, 1| Erodìade, Emma, Lyonna, Jezabel, Mirra, la Brinvilliers,
4854 3, 10| eliotropio, patchouly, Jockeyclub, tutto quello che vuòi,
4855 1, 10| Chantal, passez-moi sur les joues du rose-Pompadour... et
4856 3, 8| periuria rìdet amàntum — et jùbet aeòlios ìrrita ferre Nòtos. ¿
4857 2, 5| giurista ti accerta, col jus laxandi còxas, che noi guadagniamo,
4858 mar | con Focione: ¿sy dé pou tì kakon légon émauton léleoa?~¿Parlo
4859 3, 3| Europa — in attesa del Messìa Knut — coll'argento di Tula,
4860 1, 1| pollo del Paradiso... ¡Du koheuil et un bâtonnet, Tesoretta! ¡
4861 1, 9| ineffàbile gioja di udire da quèi labbruzzi, sui quali un bacio ancor
4862 2, 10| fiammelle sparpàgliansi pel labirinto de' corritòi, una quì pare
4863 1, 9| gravidanza, e da essi il laboriosìssimo parto, sono pagati, soldi
4864 2, 2| precedèttero il corpo, o cambia in lacci di fiori le ferree catene
4865 int, 1| forza, quasi rompèssero un laccio, dalla dùplice insidia,
4866 mar | ristampare?~¡Vedi quanto è làcera e unta! ¡quanto è macchiata
4867 1, 3| calli, urtando spìgoli e lacerando balzane; tutto sul fondo
4868 2, 8| all'infranto Murano, al lacerato Arras, colta da meraviglia,
4869 mar | rinspirar la pazienza che il tuo laconismo avèa fatto smarrire a tuòi
4870 1, 6| anche lui, in sugli occhi lacrimosi pel vino, osservava, che «
4871 fin, 1| corrente e sulla bòtola lessi: làcrymae amàntum. E trèdici volte
4872 3, 9| ferocia del mèdico A e le ladrerìe del farmacòpola B, facendo
4873 2, 8| cui la polizìa dorme e i ladri son svêgli, le finestruole
4874 2, 1| capo d'uffizio comincia a lagnarsi della peggiorata calligrafìa
4875 3, 2| pappagorgia, e il rìdere, lagrimàndole a tratti, la obbligava a
4876 2, 7| uòmini, al tuo funerale non lagrimàvano che le candele! E invano,
4877 1, 7| presto, Eugenia; ¡via quella lagrimetta! Fà scintillare lo sguardo. ¡
4878 int, 1| si asciuga col mìgnolo un lagrimino, è ciò piuttosto l'effetto
4879 3, 8| Chi di noi non ne ha fatta lagrimosa esperienza? Dee un minuto
4880 fin, 1| struzzo, presi da Flora, Làide e Metiche dal quarto d'ora,
4881 1, 10| Dieu vous le rendra... Laissez-moi voir,» e si guardò nel pìccolo
4882 mar | pensiero che si chiàmano e Lamb e Montaigne e Swift e Jean
4883 mar | castigo di mademoiselle Lambercier, bisognerà ricercarla e
4884 fin, 1| diavoletti in ampolle, e lambicchi dal naso lungo e schêltri
4885 mar | svinatura, che l'aquavite. Lambicchiàmone dunque in buon'ora. Ci servirà
4886 fin, 1| e lentamente si svolge a lambir la caldaja. Ed egli la instiga,
4887 3, 3| susurra di polizìa? ¿chi si lamenta di lei? ¿chi l'invoca? Oh
4888 1, 7| piuoli nella scala di amore) lamentàndoti insieme della carezza del
4889 mar | pernici in salmì, per poi lamentarsi di qualche doloruccio di
4890 mar | moralità, una compagnìa in lamentazione perpetua — di cui fanno
4891 fin, 1| Metiche dal quarto d'ora, da Lamia, Sinope abisso, Fanòstrata,
4892 3, 2| tacitamente la finestra o la làmpada e acchiappando le mosche
4893 1, 7| ragnateli e apparecchia le làmpade. Con un po' di sentore di
4894 2, 5| protèggono sempre; nè il lampadino delle nostre Madonne ha
4895 3, 4| scopa a quando smorza la lampaduccia di puzzolente petrolio —
4896 1, 2| splendore dei denti suòi e lampeggiando nelle pozzette delle sodìssime
4897 3, 9| sospiratìssimo stagno ti lampèggiano innanzi, guizzando ver le
4898 2, 2| giovinetto, mentre il rossore gli lampeggiava nel volto, quale oro su
4899 3, 10| risposta o, come vede il lampeggio di una discussione sul serio,
4900 1, 3| Il gelo di una domanda mi lampeggiò per le spalle. E difatti:~«¿
4901 int, 1| luminosa lor lancia a tutti i lampioni: splèndono le botteghe.
4902 1, 2| càctus, sìmile al Dio di Làmpsaco allorché sparge negli orti
4903 1, 8| guanciali, gli scalferotti di lana e la calottina di seta,
4904 int, 1| colpo della luminosa lor lancia a tutti i lampioni: splèndono
4905 3, 3| in un collegio gesuita, lanciato di colpo nel mare màgnum
4906 1, 1| Eppòi, tu devi ballare i lanciers con Sua Altezza, e far ‹
4907 mar | cagnesco, l'altra con un ràpido lancio di gamba e uno strido di
4908 mar | parere. Quando uno tra essi lanciò la sua sentenzietta spietata, ¡
4909 1, 2| galoppades a traverso le lande s'uno stesso corsiero! e
4910 2, 1| gli Dei, Èrcole torce le lane di Omfale (la sua peggiore
4911 1, 2| fanciulla, che si appoggiava languidamente al davanzale. Il viso di
4912 1, 7| fisàndolo intanto con quel languidìssimo occhio che sai, e sprigionando
4913 3, 7| sopra la quale splendeva una lanterna di carta con scritto: «per
4914 2, 3| quella mora di pietre con cui lapidossi Natura per erìgerle-sopra
4915 2, 10| poltrona. Sola, nella sua lardosa maestà, su 'n soppedaneo
4916 fin, 1| chioma che giù s'innanelli a larghe onde; e fra l'aurèola di
4917 3, 1| pàjono rattrappite innanzi ai larghi òmeri dell'ufficiale, che
4918 3, 4| che, nelle solennità, gli largisce madama a pulirle. E se io
4919 3, 5| Madre di Dio la macchia e largito gli incalcolàbili benefici
4920 1, 2| dormire...»~«Questo poi no, lasagnona,» saltò su a dir la Batori,
4921 3, 10| avessi una figlia, gliela lascerèi seco a letto più volontieri
4922 2, 3| Vinta la malattìa! Ci lasciài mezzo il cuore, ma l'altra
4923 2, 5| Madonne ha mai patito la sete. Làsciali dunque, quelli arrabbiati,
4924 1, 1| dispetto. «Vengo,» disse «Ma lasciami prima coucher la Fanny.
4925 2, 2| puòi. Sei di que' pochi — làsciami dire — che giùngono al midol
4926 3, 10| codardo, se osasse?› Ma lasciàmola lì. Io non ti accampo a
4927 2, 10| di altare, or sbarrati, làscian vedere un grottino, donde
4928 3, 7| stipendio e il risparmio, e lasciàndola in una ignota città, priva
4929 3, 9| con un unànime voto, di... lasciar còrrere l'aqua pel Pò (e
4930 1, 2| Raccomanda il dottore di non lasciarla mai sola.~~ ~
4931 3, 2| Cinque-e-cinque-dieci, lasciàronsi simpatizzando.~E il giorno
4932 mar | sussurro impudico, salvo a lasciarvi precipitar dentro un mondezzajo
4933 3, 4| quì! Basterebbe ch'ella lasciasse l'avarizia — questo legìttimo
4934 1, 7| non resta segno dei baci — làsciatelo dare.~Eugenia (aggricciando): ¡
4935 1, 7| a queste quattr'ossa, e làsciati persuadere... di quanto
4936 1, 8| capponati per tè, nè ti lasciava mai starnutire senza augurarti
4937 mar | conseguire, tra essa, notorietà, lascio a voi di tentare i vostri «
4938 2, 8| marmi le frìniche forme e la lascivia di lei; e udimmo di quando,
4939 2, 6| avemme arruvinata e fatto lassà i più bell'òmmini sposarecci
4940 2, 7| sigilli del largo piego, che — latente delitto — biancheggia sul
4941 int, 1| riempissi, secondo la mia, i due laterali e ovali scomparti, dov'io
4942 3, 1| nel cravattone e sue vele latine, ittèrico, senza peli, asciuttìssimo...
4943 3, 8| casa, che conoscendo i nomi latini e la vita d'ogni spece e
4944 2, 5| sprùzzolo d'aqua e di un po' di latino. Entra invece da noi, moccoluccio
4945 2, 5| dunque, quelli arrabbiati, latrare alle loro platèe di scranne
4946 int, 1| il vagito che esala dalle latrine e l'afror di carbone della
4947 2, 10| la catinella stessa di latta, che ella gioiva di tenere
4948 1, 5| e cache-nez per i bimbi lattanti, debbo distribuire les prix
4949 3, 2| lei stessa le bende per la lattea ferita e colle fòrbici che
4950 3, 5| loro — sorrèggono un gran lattemiele di nubi, dove ¡guài bàttere
4951 sin, 1| mantiglia, e intanto un bàmbolo latterino, con l'ira nelle gengive,
4952 3, 6| sul capponarsi» e «sul far lattovari e semate.» «E fra poco,
4953 3, 6| di buste di lèttere dai laudativi indirizzi, di opùscoli e
4954 2, 2| di doverla lasciare, non laureàndosi l'uomo nella scienza del
4955 1, 1| Attaccossi alla gonna di Lauretta, e via ambedùe. Il balocco
4956 mar | e anche prima, mentre il làuro, piantato dai pochi intelligenti
4957 3, 4| conosciam che la giunta e della làuta cantina il sol pozzo. Ma,
4958 2, 5| un bianco lettino odor di lavanda con l'àngiol custode a rincalzarti
4959 2, 8| pel primo che capitasse o lavapiatti o scozzone, salvo a cacciarlo,
4960 3, 5| becco gentile, i quali, a lavarli, basta l'aqua del pozzo.
4961 1, 3| poneva sul cuore un manone lavascodelle. «Mia figlia è il pudore
4962 int, 1| e polenta, il mostaccio lavato da un midollo d'anguria,
4963 2, 6| sui che lo pòrtono via da lavorà, e je fanno sfruscià li
4964 1, 5| les prix alle operaje che lavòran di più, debbo raccòglier
4965 2, 10| bene fin dal peccato di lavorare. Strèttesi insieme in un
4966 int, 1| crestaine, sartine, tòrnano dai lavoratòi, tutto punte le dita, e
4967 2, 5| giurista ti accerta, col jus laxandi còxas, che noi guadagniamo,
4968 2, 10| di formaggio; e tornata, leccàndosi i baffi, a un tavolino pien
4969 sin, 1| và in fumo, và coi sogni leccardi dello sgobbante padrone.~
4970 3, 9| strìngerti il pane per adular di leccornie il suo irriconoscente palato,
4971 1, 4| fosse l'amore che ancora mi lega a colèi, se non fosse il
4972 fin, 1| l'egregio chirurgo della legal medicina, in un palandrano
4973 3, 1| còdice e tabacchiera e carte legali nello scrignetto, che serrò
4974 mar | Oltracciò, vi ha un altro legame più ìntimo, che si tentò
4975 3, 10| nodi grammaticali che non lègano niente — offrendo, ora all'
4976 3, 4| riputata da molti «un'onestà legata alla rùstica», cominceremo
4977 2, 3| salvi, che per amore della legatura. Don Vittore li ammontonò
4978 2, 3| cominciài, alzando le veneràbili legature, vere pietre di tomba, con
4979 2, 2| dalli occhioni cerulei, mi legàvano quelle pel suo rarìssimo
4980 1, 2| fiori, non passa dì che non legga qualche dichiarazione d'
4981 mar | onomatopèico «cricch» perché si leggèa a pàgina tale, linea tal'
4982 3, 2| sprimacciava il cuscino, leggèale il «Walter Scott» in modo
4983 2, 2| come nella lìmpida aqua, leggèasi un battibecco tra i suòi
4984 3, 10| dirìgere cotillons, non leggendo altre stupidità all'infuori
4985 2, 8| di quell'altre, che pur leggèndone qualche pàgina, fanno ciò
4986 3, 2| balzane della fattora e leggente con li occhi che fiutàvan
4987 3, 2| signora Savina protese con un legger tremolìo la mano, lo dispiccò
4988 int, 1| È ora di riattaccare. La leggera emozione par data giù. S'
4989 2, 7| monsignore Speranzi, del quale si leggerà il testamento,, i suòi capelli
4990 3, 2| ogni sorta di «mestieri leggeri», dal giornalista al cantante,
4991 mar | autore. Il gran Mìlton è da lèggersi la domènica, quando si accùmula
4992 mar | polpastrelli della cuoca che se la leggeva a voce alta e tenèndola
4993 2, 2| nel sapersi annojare con leggiadrìa.~«Ho parlato all'amico;
4994 1, 3| persone che vesti, vesti leggiere come i loro intelletti;
4995 sin, 1| suggeritrice. ¡Giovinotti, ai leggìi! ¡Fuori i fagotti e gli
4996 mar | necessario infatti che il leggitore percorra a rotta di collo
4997 mar | piuttosto dagli occhi de' leggitori che non arrìvano a percepirle:
4998 mar | dovrebbe èssere arte più leggìttima e più commendèvole di quella
4999 3, 9| tuttora, imbastardendo i leggìttimi e gareggiando col cesso.
5000 fin, 1| preventivo giudizio in taschino o lèggono i libri dopo di averne scritta
5001 mar | tali notài spacciàntisi per legislatori, non dovèa aver orecchio
5002 mar | tôcco la vostra tarlata legislazione. Noi riusciremo a tutto.
5003 mar | adattata a sostituirvi i più legìttimi nomi di «riso giallo» e
5004 3, 5| pòvero servo, io, càrico di lègna verde. ¿Non sà forse che
5005 2, 3| pàrroco predecessore che la legò al presbitero. La sua particolarità
5006 mar | Focione: ¿sy dé pou tì kakon légon émauton léleoa?~¿Parlo molto
5007 3, 2| fiori, ma tutto prose a legumi — incedèa, seguita dalla
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