10-ammac | ammae-avvel | avven-calot | calun-combi | combu-culmi | culto-effer | effig-folat | folie-grigi | grigl-ingiu | ingof-legum | leleo-micio | mida-onori | onus-peste | pesto-proso | prosp-rigua | rigui-scegl | scelg-silen | silla-squar | squas-tirar | tirav-vesci | vespe-zufol
grassetto = Testo principale
Parte, Capitolo grigio = Testo di commento
6509 2, 10| illuminazione. Il letto è pêsto, sconvolto. Al sòlito luogo,
6510 1, 10| semble-t-il pas, qu'une petite boucle à l'espiègle me siérait
6511 1, 3| attempata, baffuta, col petronciano pien di tabacco e le manacce
6512 3, 8| dì stesso dell'annunciato pettegolezzo e che dovèa aver fatto,
6513 1, 2| corte-giardino. Ecco, difatti, il pettegolìo di un oboè piagnucolare
6514 3, 2| quella stessa mattina nel pettinarla (stòmaco e testa in casa
6515 3, 1| abbigliamento e della sua pettinatura le deve èsser costata un
6516 3, 10| accomodàndosi allora con un pèttine i ricci... ¡E guarda anche!
6517 3, 2| seccumi, non tavolette di pèttini ma di cioccolata, non vasi
6518 2, 1| una trecca intingente la pettinina nell'aqua de' fagioletti,
6519 2, 7| sparato del gilè, ora con un pettinino chiama i capelli della nuca
6520 1, 9| chiassoso appartamentino dai petulanti balconi, più che casa strada,
6521 1, 10| rose-Pompadour... et un peu d'émailline aux lèvres...
6522 1, 10| sogghigno: «¿Notre Seigneur, peut-il entrer à présent?»~«¿Où
6523 3, 6| fiori di carta che parèan di pezza si ergeva da un mucchio
6524 1, 1| la padrona, a pezzi e a pezzetti, c'è tutta. E sul tavolone
6525 3, 7| chiesta alla Congregazione pia, e dopo cento vai-vieni,
6526 1, 7| poesìa. Azzolino, ti accordo, piacciotta anche a mè. Finché non si
6527 3, 1| era ancor bella, ancora piacente — e volse gli occhi allo
6528 mar | Cornovaglia» e i viaggi «a Lodi, a Piacenza, a Carpi, in Picardìa, a
6529 2, 4| invàdono il seno, odorando piaceri che mai non giungo a gustare;
6530 3, 5| primo, a un ragazzo è sempre piaciuto vestirsi da più della sua
6531 mar | gèmito, quando tornasti piagato dalla guerra d'amore e fasciò
6532 2, 2| vile spregio in una più vil piaggerìa.~«Ti sia dunque famiglia,
6533 1, 2| il pettegolìo di un oboè piagnucolare il motivo del clavicèmbalo;
6534 avv | quindi considerarsi come piane (precipitare) o semipiane (
6535 int, 1| avventata, facendo l'amore sui pianeròttoli! ¡a mè i prudentìssimi vecchi,
6536 2, 5| abbiamo la tromba sul pianeròttolo, e si consuma, la parte
6537 mar | nel mio infinitesimale pianeta del corpo, preparata la
6538 1, 8| da idropisìa; nicchiava, piangèa. ¡Neanche il fuoco gli volèa
6539 2, 1| maestrina normale, bacia piangendo il consapèvol barbone, la
6540 1, 6| errore colpa. ¡O tu, che fai piànger chi ti ama, oh rammenta
6541 int, 1| che avrebbe il dovere di piàngerla, non vive manco un erede
6542 1, 3| arrosticciana e cipolle.~Ma il pianoforte-organetto azzittisce di botto, e i
6543 3, 2| si sentì di negàrgliela; pianse ma la sposò.~E quì finirebbe
6544 1, 8| per la notte, come sarebbe piantare il portaparrucche, rimboccar
6545 2, 9| mezzo svestita in scarlatto, piantarsi sul parapetto di un palco
6546 mar | prima, mentre il làuro, piantato dai pochi intelligenti sulla
6547 mar | incaricàvansi di strappare le pianticine novelle per vedere se mettèan
6548 1, 9| smorfie e stizzucce, de' suòi piantuccetti; poi, diventata la confidente
6549 mar | quella di camminare in pianura. Guadagnando le ali, perde,
6550 mar | quell'ùrsus spelaeus che piaque a certuni, collo stòmaco
6551 3, 4| còrrere, risponde che è pure piatta per mètterla in pila. E
6552 1, 9| in luce la grande; è il piattello, dirèi, che domanda e raccoglie
6553 2, 5| giojose. Oh vedessi che piatti-e-che-scoppi... di riso! ¡quale coscienza! ¡
6554 3, 1| nascòndono al tempo. Era un piattino che cominciava a putire,
6555 fin, 1| no» che parèvano «sì», piàttole ed esche, banderuole e farfalle.
6556 mar | a Piacenza, a Carpi, in Picardìa, a Calcinaja, a Volterra»,,
6557 1, 5| La Honorine si sarà certo piccata perché nel penùltimo conto
6558 int, 1| pochi cuori e moltìssime picche, sotto cui risplendesse
6559 2, 1| esperienza, e venìvano tutti a picchiare al suo uscio per domandargli
6560 3, 7| martello della necessità avèa picchiato più aspro al loro uscio:
6561 1, 3| attraverso gli occhiali, picchiava fuori di tempo, le sue unghie
6562 sin, 1| marito? ¿a che spesseggi i picchii irritati del tuo nodoso
6563 2, 2| ampli... brillanti...?»~«No, piccini e nebbiati.»~«¿E i denti,
6564 int, 1| presenza. Quantunque la piccionaja sia già tutto teste, e sbrìscino
6565 2, 10| guancette con l'ali e i piccioni ed il resto della celestial
6566 3, 8| chiave, di pera senza picciuolo, di tara, ossìa giunta
6567 3, 3| che soltanto nei cenci pidocchia la corrutela. ¡Bella poi! ¡
6568 1, 2| O tièntela, sai, la tua pidocchiosa poesìa, i tuòi rompicolli,
6569 2, 3| rapporti delle amministrazioni pie) un'aggradèvole limonata.
6570 1, 8| appressarsi d'Eugenia, finché, piegàndosi ella su lui tra il sì e
6571 3, 6| di combinare la maggior piegatura di schiena colla minore
6572 3, 9| tappeto di un tàvolo e le pieghe di una cortina, se ne vede
6573 1, 4| caveranno il cappello, piegheranno il ginocchio... Ma noi, ¡
6574 2, 7| cinque neri sigilli del largo piego, che — latente delitto —
6575 1, 10| un profondo sospiro, Isa piegò sulla spalla il capo, torta
6576 mar | della pena che non ha fine.~Pienamente dunque d'accordo co' mièi
6577 sin, 1| araldo. Nè ti rattenga la pietosa paura di rivedermi, tua
6578 3, 7| ripetè incoraggiata dal mio pietoso silenzio. «Noi siamo in
6579 3, 3| Potanovv... Una gran dama di Pietroburgo che riceve ogni sera e fà
6580 2, 5| che mangi ti ama, e tu ne pigli assài gusto. Ma noi intanto
6581 2, 3| da ventiquattr'ore; me lo pigliài sottobraccio e tràttolo
6582 1, 7| scorciatoja — ¡lodato sia Gesù! — pìgliala.~La cameriera (di fretta):
6583 mar | nonché gli stessi che ne pìglian vergogna, — considerino,
6584 2, 8| per quanto hanno ùzzolo, o pìgliano sempre non dando mai, o
6585 2, 5| autorizzarla con un tributo, di pigliar quindi interesse al di lei
6586 fin, 1| di camposanto. Potrebbe pigliarsi, da chi non avesse paura,
6587 3, 5| sapendo da quale parte vanno pigliati i ragazzi, stà di buon animo,
6588 2, 1| del vero, il galantuomo pigliava la rettìssima via, entrando
6589 2, 9| nera assisa da ballo si piglierèbbero per camerieri se avèssero
6590 3, 4| madama a pulirle. E se io piglio talora le difese di babbo,
6591 mar | paura.~Si affaccia prima la pigmèa e sparuta (perché cibata
6592 mar | indispensabile che le molècole, ora pigre, del mio cervello, riaquìstino
6593 3, 5| Difatti, i suòi quattro pilastri — quattro cariàtidi d'àngiolo
6594 fin, 1| calzette (forse coscienze), pìllole d'oppio e palle di piombo,
6595 1, 5| borzacchino puniva la sua pincetta che brontolava fisa a Minì,
6596 1, 5| scapigliato musetto di Zòe, la pincettina dell'Isa. «¡Guarda caso! —
6597 2, 2| Somiglia a quello di un pinch...»~«Indizio di onesta baldanza. ¿
6598 3, 10| imbellettàndosi il viso e le unghie, pingèndosi le sopraciglia, facendo
6599 sin, 1| quelle, che, scolpite nel pino, vèngonci da Norimberga,
6600 3, 4| Non che si pretenda al pinocchio, al superfluo: — già si
6601 1, 10| invadendo ogni àngolo, pinse in una pòvera cuccia, sulla
6602 int, 1| mentre il portabigoncia, pinzo di merluzzo e polenta, il
6603 3, 9| in tante annue doti, al pio scopo di accrèscer servi
6604 int, 1| un'altra ànima peccatora piomba e si frange, qual uovo,
6605 2, 7| balzane, e insinuolle sotto le piote lo sgabelletto e le offerse
6606 1, 7| richiamo, fintanto che non ci pioveva chi andasse assài meglio. ¡
6607 1, 2| lunghi mostacchi che gli piòvono in bocca. Io vorrèi vedermi
6608 mar | Leopardi in una giornata piovosa, colla disgrazia ai calcagni
6609 1, 5| sposina (quell'Isa dal sempre piovoso e mortificato visuccio)
6610 3, 9| bianchìssimi denti benché pipasse da turco, con l'appetito
6611 3, 4| dal nasetto fiut'aria, dai piperini capelli e dai mobilìssimi
6612 2, 10| ecco l'ala pelosa di un pipistrello, che dà nel dubbio lucìgnolo.
6613 3, 7| impiegato — il suo pòvero Pippo — cessàtole improvvisamente
6614 3, 3| principessa m'aspetta.» E lì, piroettando sui tacchi e chiamando il
6615 1, 3| minùscoli isse (x) sciabolanti piroette intorno a delle majùscole
6616 mar | adolescenza e vi diedi l'Alberto Pisani; giòvine, di gioventù, ed
6617 3, 5| due-soldi di cacio, quel piscialetto, vuol fare rivoluzione?»~«
6618 2, 1| tra mànichi di pitale e pisciatura con li occhi, vanno convolte
6619 mar | più scarso dell'attuale e pisciàvasi chiaro perché non si beveva
6620 3, 5| peccatore o il confessore che pìsola. In quel casotto si scorge,
6621 sin, 1| della sala, succiarsi il pisolino del chilo, senz'altro timore
6622 3, 7| ùltimi piani svegliossi un pispiglio, un parlottìo...~Io mi dilungài
6623 3, 7| dal càrcere.~«¡Barbisa! ¡Pistolfa!» strillàrono essi, affollàndosi
6624 3, 4| ricchi s'impari a fare il pitocco. Quanto da noi non è rotto,
6625 2, 5| che, facendo l'amore con pitocherìa e or lusingàndoti con i
6626 3, 6| portinaja della celebrità, la pitonessa del gusto, la chioccia dei
6627 1, 1| sospiranti. Tapezzieri e pittori, lampadài e fioristi, avèvano
6628 1, 2| colori freschìssimi, cui fu pittrice la sola natura! E, oh quanto
6629 mar | due bàmbole, giojellate e piumate, la prima con un trillo
6630 1, 1| di carta di dolci e una piumona di pollo del Paradiso... ¡
6631 1, 7| le confidenze sono tanti piuoli nella scala di amore) lamentàndoti
6632 mar | alla peste, al cancro, alla piva e a tutti quanti i malanni,
6633 int, 1| al puntiglioso tarocco e pìvola un quarto in una poltrona
6634 1, 2| gli fanno il linguino e il pizzicorino e lo mangiùcchian di baci
6635 2, 1| maestrina sovvenendo di lui pizzicotta stizzosa la sua dozzina
6636 int, 1| accosciate sui marciapiedi, pizzicottando noleggiate creature cui
6637 2, 6| dimenticava il morello de' pizzicotti e si sentiva rimessi i tacchi
6638 1, 2| dir la Batori, dandole un pizzicotto, «una fanciulla che si rispetta
6639 2, 6| facessi la spia? ¡Ppe santa Pizzuteta! ¡T'ensegnarò io a stane
6640 1, 5| avverte qu'il faut sans délai placer tout à gauche, pena il passare
6641 1, 10| siérait bien sur le front?... Placez-la moi à gauche, ici,» e accennava
6642 3, 8| ritornate ai nemici quelle plateali insolenze di serratura
6643 2, 5| arrabbiati, latrare alle loro platèe di scranne di paglia ed
6644 2, 1| buccia, e tirerebbe innanzi, platonicamente incicciando, a confidare
6645 2, 5| più in alto, e siedette la plebe sur il trono dei rè. Oh
6646 int, 1| per le ascelle una vecchia plebèa dal grugno alcoolizzato,
6647 3, 5| immoralità delle classi plebèe, quindi in particolare della
6648 3, 3| sori, dall'assettare i loro plebèi deretani sulle stemmate
6649 mar | cifra della sine nòmine plebs che si accalcava estasiata
6650 mar | o mezzo accennate (quel pleou emisy pantòs che Esìodo
6651 1, 1| non più catenaccio; le pletòriche botti son salassate senza
6652 3, 9| avverti il tabacco e il plumbeo del colorito, è una vera
6653 mar | rèndono a' suòi uffici, lo plutonizza ancor meglio il bacio, senapismo
6654 3, 9| lasciar còrrere l'aqua pel Pò (e per le caldaje dell'ospedale)
6655 1, 7| gli uòmini, li conosco un pochin meglio di tè. Il barone
6656 2, 5| uomo.~Ma, forse, tu sei un pochino poeta; sei di que' strambi
6657 1, 9| sfugge di maritarla alla podagra di un vecchio, ché il terror
6658 2, 10| dalla chiesa anteriore la poderosa profonda gola dei frati.
6659 3, 10| stesso. Ma, a sentirlo, ¡poerino! soffre sempre di nervi,
6660 mar | chi devi i primi vagiti poètici?...»~«¡Ingratissimo!» esclama
6661 1, 2| loro scaffali. Je suis née poétique, moi. Io non comprendo che
6662 1, 2| in grembo. La giovinetta poggia il flessìbile mìgnolo sul
6663 2, 10| nebbia. Clara è in piedi, poggiata ad una finestra. Tien la
6664 3, 6| guardarne le pèndule teste poggiate con sì stanco abbandono
6665 sin, 1| è andata ad esporlo a un poggiuolo, di dove, mirando il brioso
6666 int, 1| pensieri, ad un tratto, per pol, come quelli, sparire, soppiantate
6667 2, 9| Senza colore or si suona una polca e poche coppie giritondèggiano
6668 1, 3| In questa, ci rasentava polcando una coppia, la cui ballerina,
6669 3, 7| ammalata a far compagnìa alla Polda, e perciò la pòvera mamma —
6670 2, 10| nùvole a gnocchi e il color polentina, in mezzo agli scorci dei
6671 3, 8| alle fonti del Nilo ed ai poli, ignorano che mai avvenga
6672 3, 2| formaggerìe, inconscia siccome un pòlipo, vèrgine come... — non ci
6673 mar | generale, questa, che nè le polìtiche tariffarie ed i cannoni
6674 3, 3| moralità, oppure crèdono, quali polìtici economisti, che soltanto
6675 sin, 1| consueto, gualcendo un mazzo di polizzini, e che la signora scarrozzò
6676 1, 5| rossiccio, che quando s'era in pollajo da madama Cornalba, galanteggiava
6677 3, 8| còmprano antichi gallastri per pollastrelle, che, zeppe la testa di
6678 3, 2| ogniqualvolta vi si sgozzava un pollastro, raccomandando però di non
6679 3, 5| insieme con l'ìndice e il pòllice il colletto sudicelestrino. «
6680 3, 5| repùbblica, che colle mani pollute da tanto sangue di màrtiri
6681 fin, 1| inginocchiatòi oscenamente polluti e pezzi di trave lùcidi
6682 2, 3| denso di vizi entràvami nel polmone, mi si ossigenàvan le idèe,
6683 2, 3| ecco l'amore dagli ampi polmoni, e dall'orizzonte senza
6684 3, 2| incomodando i suòi cento chili di polpa, sbassarsi a raccôrre una
6685 3, 9| guardare per qualche ora i polpacci delle divinità della vôlta,
6686 mar | vi ritrovo il baffo de' polpastrelli della cuoca che se la leggeva
6687 int, 1| arrabbiata cagnetta, la polposa loquela delle sue gambe,
6688 2, 10| scoperte, allacciate in un polposìssimo abbraccio. Amore, sovrano
6689 sin, 1| la è favorita da qualche polposo vellicatore contatto, la
6690 int, 1| scettri e milioni sulla mano polputa di una contadinoccia che
6691 1, 2| pensare che in corpi sì vaghi polsèggiano ànime gaje come i lor visi,
6692 int, 1| lingua e tasteggiarle il polso, tanto per allungarsi la
6693 fin, 1| fragor del bollire; geme la polta e si torce per trovare una
6694 3, 9| lusso di cancellerìa e di poltronerìa, nè il Cristo colossale
6695 3, 2| più raffinate golosità o poltronerìe. Insomma il signor Virgoletti
6696 2, 7| elegantemente la serva a un poltronone, dov'ella si accomodò, distendèndosi
6697 3, 8| divèntano cialde, e le lor pòlveri... Sedlitz...~«¿Che è mai?~«
6698 2, 8| allora come lo scoppio di una polveriera. Sfolgorante di gioventù
6699 int, 1| ragno che li velava dell'or polverosa sua bava. ¿Che mai può vivere
6700 2, 10| cape, ambo le mani sui due pomati bracciuoli, in dito il topazio,
6701 2, 10| gli occhiuzzi di lei, neri pomelli di spillo, si riassopìscono
6702 mar | che, a forza di gòmito e pòmice, la idèa riaquista splendore,
6703 3, 9| speranza ¿o perché allora pompeggiarle negli occhi l'insulto della
6704 1, 1| don Peppo! ¡que vous êtes ponctuel!... Attacca pure, Francesco...
6705 3, 10| lo Spìrito Santo non vi pone il suo becco — che egli
6706 1, 6| sospiri che parèan vedersi, ponendo infine la mano sulla spagnoletta
6707 1, 3| e in dire questo la si poneva sul cuore un manone lavascodelle. «
6708 3, 5| se il caso avvenisse — ¡poni ben mente! — la tua signora
6709 3, 5| trova il nostro miracoloso pontèfice, che dopo di avere cavato
6710 2, 3| Giovenale e Lucrezio, da Pope e Luciano, da Tertulliano
6711 2, 10| sbracata, che smòccola teste e pòpola il mondo di ex, che s'ubbriaca
6712 mar | per conquistare una sùbita popolarità, di piacere ai goffi ossìa
6713 3, 3| saloni s'illuminàvano e popolàvansi della crème furfantina,
6714 mar | cui membri s'intìtolano pòpoli, il cui chiacchieratojo
6715 mar | compilatori di virtù per il pòpolo a dieci centèsimi la dispensa
6716 mar | cervello — a modo di que' poppatòi artificiali che avvìano
6717 1, 1| Scena prima – Le due poppatole.~ ~Era un giorno qualunque
6718 2, 1| diavolessa, strilla come un porcellino di latte, altri, cui tocca,
6719 2, 9| platèa; poi, esclamando «¡che porcherìa!» con una smorfia di compiacenza
6720 mar | volta in mezzo a un'orda di porci e in quella grufolante e
6721 mar | Indicàtegli un masso di pòrfido letterario, ei ne saprà
6722 3, 3| il nonno, un po' brillo, porge la mano alla nonna e ritrova
6723 1, 10| voici,» rispose la vecchia, porgèndogliene dalla canteriera un pajo (
6724 2, 6| O amico!» egli esclamò, porgèndomi di sopra la tàvola ambedùe
6725 2, 4| andando al pari di una regina, porgeva da una cestella, a dritta
6726 3, 2| lardo che respiràvano i pori. Fanny, la sua cagnina di
6727 3, 5| rubicondo faccione chiazzato di pòrpora del prete stesso che non
6728 1, 8| donna — sciolti i capelli, porporine le guance, lucidìssimi gli
6729 2, 3| Questi sì che son baci, baci porpurei, che schiòccano, che làsciano
6730 2, 8| il commensale tremava nel porsi alle labbra il bicchiere.
6731 1, 4| caffè. Stefania è un vero porta-chignon di cartone. Fu sempre il
6732 int, 1| manca al colletto; mentre il portabigoncia, pinzo di merluzzo e polenta,
6733 3, 3| negozio e cavando da un portafogli un conto di lei e de' propri
6734 2, 4| perché la ti scaldi la zuppa; pòrtala al monte senza Pietà e là
6735 3, 1| òmeri dell'ufficiale, che pòrtano così superbi la lor fanullàggine!
6736 1, 8| come sarebbe piantare il portaparrucche, rimboccar le lenzuola,
6737 3, 10| ché non ebbe mai forza di portar stivaletti e tanto meno
6738 2, 7| quand'anche non ajutato a portare la soma della miseria, almeno
6739 1, 1| Honorine non ti ha ancora portato l'abituccio di gala. Hai,
6740 1, 1| francs. M'impresti il suo porte-monnaie, don Peppo.» «Oh non s'incòmodi,
6741 1, 7| figliuola, se vuòi che tua mamma porti per tè il lutto rosa, dà
6742 2, 10| fiammelle per una fuga di pòrtici, illuminando, a intervalli,
6743 3, 7| essi, affollàndosi alla porticina «¿a quanto i pollastri?... ¡
6744 3, 1| passeggiare.~Apparve alla gialla portiera la bianca cuffietta ed il
6745 3, 9| malèfica baraonda.~E il portiere, additando per primo il
6746 3, 4| del cioccolatiere, emèriti portinài; è là ancora, dico, fra
6747 1, 2| dìsputano a gara il Millo del portinajo, un gognolino di un anno,
6748 2, 2| bàttesela-vìa, intanto che può, dal portone. Poiché, a ordinare le idèe,
6749 2, 6| sciampagnoni amichi sui che lo pòrtono via da lavorà, e je fanno
6750 3, 4| viso scaltrito, color caffè Portoricco, rugoso al par di un fico
6751 1, 1| dòndolo in mezzo, e dentro il portrait di don Peppo.~«En attendant,
6752 2, 5| Matricolino, che fai su quella portuccia dal semiaperto cancello,
6753 fin, 1| candidìssimi denti, da Penèlope, Porzia e Lucrezia, màschere e fardi;
6754 3, 2| mangiando in gran porcellana porzioncine minùscole e bevendo in magnìfici
6755 3, 6| tàvolo.~E Umiltà risiedette, posàndosi il manoscritto sulle ginocchia
6756 2, 2| e, dal mosto tornato a posare, si spilla un vino coi baffi.
6757 1, 7| tutto soppanni, esponèndogli poscia il mio dubbio, che un segreto
6758 2, 3| peraltro un'occhiata anche al poscritto dei contravveleni; Nino
6759 2, 3| da Minosse ai dì nostri) posposto alle spalle facchine e alle
6760 3, 2| la fe' saputa com'ella possedesse un esemplare di fico, che
6761 3, 9| attorniava, la signora Giuseppa possedèvane uno (e «uno», dico, di nùmero)
6762 mar | anno, di tutti coloro che possedèvano fede accademica di miserabilità
6763 3, 8| non dimèntico mai di aver posseduta una mamma la cui profonda
6764 mar | semplicemente di un bel difetto. Posseggo due scuse, però — e uno
6765 int, 1| bimbe a vèndere quanto non possèggono ancora. Tuttavìa, io mi
6766 3, 1| suo vedovile prurito il possesso d'un cuore? ¿non basterebbe
6767 mar | riveritìssime firme. Ogni suo ùltimo possessore — imitando quanto si tenta
6768 | possiamo
6769 1, 4| ed esclama «¡eccola!» Nè possìbil l'inganno. Era, la faccia
6770 mar | letteraria, egli trae invito e possibilità di appoggiàrvene contro
6771 int, 1| questi sessanta minuti, pòsson piacere due cose, che, se
6772 3, 5| incurristi, quàntum ego pòssum et tu indìges — (ei s'era
6773 3, 4| secchia, sale il mare al postajo!» Così è, caro. Da Mida
6774 3, 2| indiavolate questioni e si èrano posti de' grossìssimi premi; come,
6775 mar | a nolo ed altre parenti posticce, sarte, balie, modelle,
6776 2, 8| quattro neri cavalli coi postiglioni abbrunati, donde scendèa
6777 mar | ancora, d'interrogazione, postille e paraffi adulatorii e ingiuriosi,
6778 3, 3| conosci?... oh bella!... la Potanovv... Una gran dama di Pietroburgo
6779 3, 7| delle pietre tombali non si potèan quasi più lèggere. Parèan
6780 1, 4| mezzo cieco dal fumo, e potèi assidermi presso la giovinetta,
6781 mar | radice di tale stranezza nè potèndosi crèdere che il ricordo de'
6782 mar | sapore di stile e d'ogni potenza d'idèa: là è necessario
6783 2, 4| avrò in costa abbastanza da potergli èsser fedele, lo sposerò,
6784 2, 3| Voglio educar Cherubina, per poterla poi dire mia tutta. Oggi
6785 2, 3| con una scorpacciata, per poterlo, il digiuno, durare sino
6786 sin, 1| fida alla stanza per non poterne più uscire, «¡addìo òrdine!»
6787 | potersi
6788 | potessi
6789 | potete
6790 | potevo
6791 3, 4| Straricca di casa sua, la potrebb'èssere quanto moltìssimi
6792 mar | ripieghi, cosicché il mio stile potrèbbesi bensì assomigliare ad una
6793 | potremmo
6794 mar | domandar con Focione: ¿sy dé pou tì kakon légon émauton léleoa?~¿
6795 3, 6| principalmente tra i gazzettieri, in pouf. ¿Non era un segno, del
6796 1, 5| Imàgina il mio spavento! C'est pourquoi, in fretta e in furia vo
6797 int, 1| indispensàbile forma... — ¡pòvere tose! — estasiate alla fàcile
6798 3, 5| magnanimamente... la fame dei poveretti? Oh quì non ci ha dubbio!
6799 2, 2| denti, non è molto felice. ¡Poverina! ¡sempre la benda alle guance...!»~«
6800 1, 2| promette per tali solennità. Oh poverine! rapite in una gastro-ascètica
6801 2, 5| la vorresti tradire. Ah! ¡poverino! ¿perché affannarsi a raggiungere
6802 3, 7| vidi la siloetta di una poverìssima.~«Signorino,» ella ripetè
6803 1, 2| suòi e lampeggiando nelle pozzette delle sodìssime guance e
6804 2, 6| core me facessi la spia? ¡Ppe santa Pizzuteta! ¡T'ensegnarò
6805 2, 6| che ddopo d'avemme fatto pperde una profossione,» (¿che
6806 3, 4| once o un bimbo con una «pralina» di meno sulle sei comperate.~
6807 3, 5| grogiolàndoci al caminetto, post pràndium,» e quì don Perlasca ruttò,
6808 sin, 1| dal primo. Se quì non si pranza in porcellana Ginori, non
6809 mar | ingozzàvano, ridomàndami que' pranzettini di molti volumi che ti mantenèvano,
6810 mar | di sèguito la governativa prebenda.~Che io molto non fossi
6811 2, 3| vuota; oh quante impugnò con precauzione quel rasojo, che non era
6812 2, 5| Pòvera madre! l'ardentìssima prece non avèa in cielo trovato
6813 2, 2| intelletti che nella terra precedèttero il corpo, o cambia in lacci
6814 1, 9| il sequestro su tutte le preci della città, solleticando,
6815 2, 7| dottore Tobìa Migliacca precìpita all'uscio e scompare. Tanta
6816 avv | precipitò) ma semitronche (precipitài) nonché sdrucciole (precìpiti),
6817 avv | precìpiti), bisdrùcciole (precìpitano) e trisdrucciole (precìpitanosi).
6818 avv | precìpitano) e trisdrucciole (precìpitanosi). Le parole senza accento
6819 mar | impudico, salvo a lasciarvi precipitar dentro un mondezzajo di
6820 avv | considerarsi come piane (precipitare) o semipiane (precipuo).~
6821 2, 8| abbacinato, ubbriaco, il coniglio precipitàvale in bocca. E fra le sue molte
6822 avv | parole non solo tronche (precipitò) ma semitronche (precipitài)
6823 2, 7| sfuggìvagli e ritonfava precipitosa. Egli guardava il suo àbito,
6824 2, 6| alle coste.~Partìrono a precipizio.~Quanto a mè, rimanevo intontito
6825 mar | del violino, di scrìvere precisamente come quando il patrimonio
6826 3, 5| ci ha dubbio! Il testo è preciso: maledicti èrunt filii filiòrum
6827 3, 1| và felici in campagna a Precotto; come si legge con entusiasmo
6828 1, 2| sinistro) «fra monti di preda e fiumi di sangue, gettàndomi,
6829 3, 5| quale, inginocchiato sulla predella, stà un uomo calvo, vecchio
6830 1, 2| che dote mi date?») là a predelline o a bìndolo, o, più quietamente,
6831 3, 3| questa immensa ghiacciaja predestinata a conservare la stramatura
6832 3, 2| scientìfici scrocchi o banche predestinate a fallimenti lucrosi. ¡Ma
6833 int, 1| monòtona voce di un frate predicatore ha tutte addormentate, fuorché
6834 2, 3| quale chiamava la gente alle prèdiche sue da venti miglia lontano
6835 2, 4| chiedi che ci affìdino sopra! Prèdichi pure il prevosto — lui che
6836 3, 5| dico a combàttere, ma a predonare gli altari, insieme a quel
6837 mar | manubrio dell'organetto preferisca l'arco del violino, di scrìvere
6838 mar | pubblicità ne' giudizi, io preferisco trattare le letterarie mie
6839 2, 1| ed egli poteva, per la preferita, procèdere velocemente,
6840 1, 5| inaugurare con mio cognato il Prefetto la nuova sala da ballo... ¡
6841 2, 2| per che cosa? perché la pregài dolcemente di èsser più
6842 3, 3| avèa assai raccomandato, pregàndomi di procurargli delle sane
6843 3, 7| a stabaccare incenso e a pregar la Madonna di un marito
6844 mar | suo rosario di bosso, «ha pregato per tè che non accendevi
6845 2, 5| a Berlicche! una materna preghiera è arrivata al Signore.~«¡
6846 2, 3| sua particolarità e il suo pregio stanno nel riunìrvisi quanti
6847 mar | un istante dimenticare la pregiudiziale, se la incolpata oscurità
6848 1, 7| cui il giudizio è fatto di pregiudizio. Ora tu sai che il barone,
6849 2, 9| e dei laghi, quest'aria pregna di pòlvere e odorante la
6850 2, 5| campana del vuoto! ¡queste tue pregne di purità lussuriosa, che,
6851 3, 2| campanella del pranzo) ella il pregò... di restare.~Dal quale
6852 1, 2| commestìbile forma, e ne pregusta il sapore — un sapore assài
6853 3, 6| intitolato «il grand'orso preistòrico», cioè dieci atti di fiasco,
6854 mar | sèmbrami che, come lavoro preliminare, la si potrebbe partire
6855 mar | Se nel bujo notturno, nei preludi del sonno, mi si rierge
6856 mar | a difèndere le orecchie premaritali delle loro figliuole da
6857 mar | ha il sopravvento, a mè preme avvertire gli egregi lettori:
6858 mar | io perdo — per ostinata premeditazione — la gran maggioranza del
6859 3, 2| èrano posti de' grossìssimi premi; come, peraltro, il suo
6860 1, 7| di tè sul divano, tu, con premura, sprimàcciagli sotto un
6861 2, 9| copponi. Senonché l'uva, già premuta dal piede, vèndicasene sottraèndolo.
6862 mar | d'arte) fanno sì ch'egli prenda interesse al libro, perocché,
6863 2, 10| via il dire a Ricciarda, prende a narrare della fragranza
6864 mar | resta, la brachetta fuori. Prèndersela con costoro — ultimo avanzo
6865 1, 7| oppure, venuto il dessert, prendi un biscotto e vola a sfregucciarlo
6866 1, 10| chiffonnèe!... ¿n'est-ce pas? Prenez garde, que monsieur le curé
6867 3, 8| Egli l'arma ci addita: preoccupiàmola. I nostri amici migliori
6868 1, 2| sacramenti, ci ha altre che si prepàrano al sèttimo. Sono ragazze
6869 3, 5| anche la provvisoria col preparargli un fiore di cappellanìa,
6870 1, 7| tuo pane (mi raccomando di preparàrtelo molle) e bevi nel bicchier
6871 2, 3| egli avrebbe ben fatto a preparàrvisi con una scorpacciata, per
6872 mar | infinitesimale pianeta del corpo, preparata la sdrucciolina da càuse
6873 1, 8| girellato facendo i suòi pìccoli preparativi per la notte, come sarebbe
6874 mar | le generazioni novelle prepareranno con impulso gagliardo il
6875 1, 7| bella invenzione, màssime se prepuntata di polpe, e di poesìa io
6876 3, 5| dove ¡guài bàttere il capo! prepuntato a visini paffuti, che se
6877 1, 1| quì presso, monsieur; tout près...¡ Vite! dal mercante...
6878 2, 10| del giglio (altro letale presagio) trovato sulla coral manganella
6879 sin, 1| che i càlcoli delle più prèsbiopi spècole bàttano giusto od
6880 2, 3| predecessore che la legò al presbitero. La sua particolarità e
6881 1, 10| Seigneur, peut-il entrer à présent?»~«¿Où est mon miroir?... ¿
6882 1, 7| non la può fare da santo? Presenta prima la zampa guantata;
6883 2, 3| un'osterìa (imbruniva) gli presentài un buon bicchiere di rosso,
6884 1, 6| fosse tra loro indugiata, e presentàndoci in mille maniere quella
6885 3, 5| Ricòrdati,» aggiunse, «di presentare la mia umilìssima servitù
6886 1, 4| inventata una scusa per presentarmi al vecchio pappà, generale
6887 mar | bella prima sfacciatamente presentate, ma insensibilmente gli
6888 mar | figliuola, gliene aveva già presentato trè altre morigeratìssime.
6889 1, 6| scottanti mièi baci. Benché presentita da una diuturna attesa,
6890 1, 10| pettiniera lo specchio e lo presentò alla marchesa. ~La quale,
6891 fin, 1| grù e i ventri di struzzo, presi da Flora, Làide e Metiche
6892 3, 8| della madre Terra.» Ula è la presidentessa della «Società còsmico-umanitaria
6893 2, 10| gelo dei lini che la si presse bagnati sull'incendio del
6894 1, 5| Core!» interruppe pressosa la marchesina. «Duolmi di
6895 3, 4| sai — anzi, ricchìssimo. Prestami mille lire.~Il tuo sempre~
6896 3, 3| se puòi, me le dovresti prestare...»~«¿Ma e non le hai guadagnate?»~«
6897 2, 2| E inutilmente cercài di prestàrgliene. L'asciuttezza di Gilda
6898 int, 1| Mentre il cristallo non sà prestarle più occhi, non c'è tabacco
6899 3, 4| la fine, ché forse me le presterài.~«¿Come?» io ti sento esclamare. «¡
6900 2, 5| dei dolci, dei fiori, dei prêsti gentili, e del resto; t'
6901 mar | la zuppa ai cari sposini, presumèndoci adùltere (vedi in Seldeno)
6902 3, 5| cui, vedi,» continuò il pretacchione, calmàtosi alquanto e tergèndosi
6903 3, 4| malprovveduta! Non che si pretenda al pinocchio, al superfluo: —
6904 fin, 1| ond'io, pòvero autore che pretendevo di rischiarare il mio pròssimo,
6905 1, 2| inimica. Ben si vedèa, dal pretenzioso suo disabbiglio, dalla studiata
6906 3, 6| Eugenia Caprara con un far di pretesa, incedendo sulle otto molle,
6907 3, 5| non è naturale,» disse il pretocchio, dindonando la testa. «Punto
6908 int, 1| micini, tutta cenciosa, prevede scettri e milioni sulla
6909 1, 3| quando fortunatamente mi prevenne la vecchia, dicendo: «Mia
6910 fin, 1| benèvoli che vanno a teatro col preventivo giudizio in taschino o lèggono
6911 mar | antiche ghiottonerie non previste dalle edizioni «dal miglior
6912 3, 8| che il caso venne da loro previsto. Non altrimenti si saprebbe
6913 mar | Correnti fra le stoffe preziose e le rarità antiquarie;
6914 3, 2| biancheggianti e ferventi di que' preziosi operài — operài ad un tempo
6915 2, 7| rose, dicendo «bellìssima e preziosìssima padrona mia... Donna Innocenza...»~
6916 2, 5| temere! C'è amore di tutti i prezzi. Fìdati nella tariffa. Entra.
6917 fin, 1| spàzzole eccitatrici, ficulnei prìapi, fàscini in cuojo, gambe
6918 3, 8| psicològici e stòrici al primato animale, la si torrà insomma
6919 avv | apparisce chiaramente fin dalle prime parole — di doversi ad un
6920 2, 4| chi non ne ha, nelle quali primèggian la ruota e la strada maestra,
6921 1, 8| è vero, in salone ancor primeggiava il suo grande ritratto a
6922 1, 2| insofferente di corpo, il primìssimo amore. Sii ben venuta, nota
6923 mar | cervello, riaquìstino la primitiva rapidità e combustibilità.
6924 3, 8| fanatizzato i pùbblici principali del nuovo e del vecchio
6925 mar | morti di hastati, ecco i prìncipes qui consùrgunt ad arma,
6926 2, 8| ed arredi, senza che la principesca prodigalità del conte di
6927 3, 8| Apollonia allèa i propri principii ad un cèlebre cuoco, ha
6928 2, 10| alla spalla della Madre Priora, và greve greve alla porta.
6929 int, 1| addormentate, fuorché le priore della dottrina che si divèrtono
6930 3, 7| lasciàndola in una ignota città, priva di amici perché con bisogno
6931 3, 2| e ciò mentr'era, per i privati, in catorbia) e fondando
6932 2, 5| giù quel cappello!) una «privativa regia», come il tabacco,
6933 mar | tratta. Chi ama le comedie prive di sesso ha i teatri suòi,
6934 3, 8| infuori di un cervellino privo di zìpolo e così domandando
6935 2, 3| potuto. Non potendo altro, lo privò della vista del suo tòrbido
6936 mar | quindi che come di partita pro-memoria in un bilancio. Questa schiera
6937 3, 6| di schiena colla minore probabilità di strapparsi lo strozzatìssimo
6938 3, 7| ella fosse vèdova di un probo impiegato — il suo pòvero
6939 mar | delirio di polpe e di sguardi procaci che ha invaso la scolaresca
6940 2, 9| sacco di grano, il quale procede trionfante a braccetto di
6941 1, 3| mièi campi:~«Il signore,» procedè nasalmente «ha ragione di
6942 mar | obbligando il lettore a procèder guardingo e a sostare di
6943 mar | era il selcio. La umanità procedette sempre a dispetto d'ogni
6944 fin, 1| accèlero i passi, pur non procedo. Sembra piuttosto che cammini
6945 2, 8| pasto affamava, nè dieci Pròcoli imperatori avrèbber saziata —
6946 mar | tanta Eva? I lombi pure di Pròcolo e di Vittorio impallidirèbbero.~
6947 sin, 1| e alla santa fatica del procreare in perfetta sintassi e alla
6948 mar | altre improvvidamente, la procreazione della spece, non vi dovrebbe
6949 3, 3| raccomandato, pregàndomi di procurargli delle sane amicizie. Feci
6950 1, 7| perfino cènere e sabbia, per procurarmi i colori pàllidi e sembrare
6951 mar | intima soddisfazione che ti procuravo, scarrozzando con mè per
6952 3, 8| bella grazia davvero quel prodigarci i due più imbelli metalli,
6953 int, 1| affare, e Arpagone, nel prodigarsi una ciliegia allo spìrito,
6954 3, 1| invano dissimulati dalle pròdighe brache, veri compagni di
6955 1, 9| come se i vizi che Dio le prodigò, non fòsser bastanti ad
6956 mar | scompare colle mani che l'hanno prodotto e anche prima, mentre il
6957 2, 7| lusingata, la serva cercò di produrre il suo più grazioso sorriso,
6958 3, 5| aceto perfetto. «¿E osi tù proferire una sì nera bestemmia? ¿
6959 2, 3| preferiva, in teorìa, di professare contro il sesso peggiore —
6960 2, 6| una profossione,» (¿che professione? pensài) «in dove ce sarèi
6961 mar | comeché appena laureata dai professori e dagli studenti dell'Università
6962 2, 4| fà tu una cosa per bene,» profferì la biondina a metà persuasa. ~
6963 3, 2| nòbile dama.~Alla quale profferta, incartata in un complimento,
6964 2, 6| er monno conoschi cquante profidie ha ignottite 'sta ciurcinata
6965 mar | ingrossare la voce con empirsi le profilate narici di tabacco rosa. — «
6966 int, 1| sportello si mostra l'angoloso profilo di un'antica matrona, che
6967 mar | cento di ogni biblioteca. Ne profìttino dunque. L'aqua non costa
6968 2, 1| lùcide bicchierate e dormite profonde! L'appetito scomparso, sostituito
6969 mar | pressoché tutti, fatto studi profondi — di che non si sà — fuori
6970 2, 6| d'avemme fatto pperde una profossione,» (¿che professione? pensài) «
6971 3, 7| la conosciuta mano e il profumato biglietto o cercando quèi
6972 2, 8| furore come una gatta ai profumi. Aborrìa qualunque rettòrica
6973 3, 2| per l'altro,, compilando progetti a estinzione dei pùbblici
6974 3, 2| occhieggiàrono il «sì.»~Senonché, nel programma di quel giorno solenne,
6975 fin, 1| gusci d'arroste, spiegazzati programmi, scorci di zìgaro, aspèrgini
6976 1, 2| l'uscio del luogo per cui progredìscon le scienze, stan dividendo
6977 1, 5| letterine, i bomboni, i libri proibiti... e tu allora giuravi che
6978 3, 8| mai una legge avesse loro proibito il buon uso dei libri e
6979 2, 6| ella non volèa nessuno, gli proibiva, fuori, l'altrùi compagnìa,
6980 mar | altra del lor ricettario, proibìvano irremissibilmente il suo
6981 mar | spòsano e ne crèano altre, prolìfiche come infusori. È una tendenza
6982 2, 4| guadagnarci... ¿Cosa?... tanto da prolungare la fame. Ah! ¡gli scrùpoli
6983 2, 9| gareggiando di scipitezza, in un prolungato sbadiglio, in un'agonìa
6984 1, 5| Me l'avèa pur scritto e promesso!»~«Eh non pare, Isa mia.
6985 1, 8| di bronzo che becca ad un Prometeo d'avorio il fègato e lo
6986 1, 2| madama Cornalba serba e promette per tali solennità. Oh poverine!
6987 2, 2| i suòi figli — le men promettenti viltà; ecco il poeta, cui
6988 2, 4| dritta e a sinistra, fiori, e promettèvane altri più riservati, a trè
6989 1, 2| accennando le analogìe tra i promontori ed i golfi; nè pare si avvegga
6990 3, 8| la sala, perché fu lei la promotora dell'adunanza. La marchesa
6991 2, 6| è cquesto l'affare de promura? ¿è cquesta l'oretta e po'
6992 3, 9| trova già scritto. E c'è lì pronto un prato di tavolone con
6993 1, 1| uno che ogni qualvolta è pronunciato tal nome, s'increspa maliziosamente
6994 3, 8| ogni sputo una càrica. Si propàgan le fiamme; gèmono le campane
6995 3, 8| intromissione propria, tutte propagatrici di un socialismo assassino
6996 3, 2| chiamato «rarìssimo» e sulla propagazione di cui in aperto terreno
6997 int, 1| per quanto ciò sia troppo propizio alla puzza di selvatichino
6998 mar | domèstico conto che gli propone la cuoca, è in règola perfettamente
6999 1, 9| dell'odio si eleva nella proporzione del cubo, finché, un dì,
7000 mar | medèsimo giorno in cui viene proposta, ma le urne rimàngono aperte
7001 3, 6| altre cose, ch'egli s'era proposto di cancellare con la sua
7002 2, 3| in presenza de' cieli» e propriamente fino a qual lettera. Nè
7003 2, 1| giovanottino, il quale, proprietario di una completa poètica
7004 1, 2| soave di poesìa fra cotanta prosaccia. Quella celeste...»~¡Piano,
7005 3, 1| di versi) è puramente, è prosaicamente «il Còdice civile» al tìtolo
7006 3, 2| ajuole di fiori, ma tutto prose a legumi — incedèa, seguita
7007 2, 4| e Bortolina non osò proseguire.~«¿Paura io?» fece Pippetta,
7008 3, 6| da lei.» Così disse con prosopopèa un domèstico in cappa nera
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